Falcomatà plaude al nuovo successo del tennista della Sporting Stelle del Sud e spinge per un legge regionale che tuteli i talenti: «Se non siamo noi i primi a credere nei nostri figli ogni partita risulterà già persa in partenza»«Congratulazioni al giovane tennista Giovanni Di Leva, atleta reggino della Sporting Stelle del Sud, laureatosi campione italiano under 13 nel doppio e finalista nel singolo sulla terra battuta della Sisport di Torino. Un vero e proprio orgoglio per il nostro tennis e per l’intera città». E’ il sindaco Giuseppe Falcomatà ad esprimere la propria soddisfazione e quella dell’amministrazione comunale per il risultato conseguito dal giovane atleta che, ancora una volta, «si distingue nel panorama sportivo nazionale».
«Un risultato straordinario – ha detto il sindaco – che premia l’impegno, la dedizione e il talento di un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha già dimostrato grandi doti tecniche e profonde qualità umane. Il successo di Giovanni Di Leva è, sicuramente, motivo di vanto per tutta la nostra comunità ed uno stimolo per tanti altri giovani».
Giuseppe Falcomatà, poi, rivolge «un plauso a tutti gli atleti impegnati nei vari tornei, alle famiglie e alle società sportive che li accompagnano in questo percorso».
Giuseppe Falcomatà, poi, rivolge «un plauso a tutti gli atleti impegnati nei vari tornei, alle famiglie e alle società sportive che li accompagnano in questo percorso».
«Questi successi – spiega – sono il frutto di un lavoro di squadra che merita il nostro massimo riconoscimento e supporto».
E, a tal proposito, il sindaco condivide il pensiero di Nino Girella, presidente dell’Accademia del Tennis Reggio Calabria, rispetto ad una legge regionale sullo sport che «non garantisce fondi adeguati a sostenere il lavoro e l’impegno dei giovani talenti».
«Se non siamo noi i primi a credere nei nostri figli – afferma Falcomatà – ogni partita risulterà già persa in partenza. Serve un supporto concreto alle famiglie e agli sforzi, enormi, messi in campo da tecnici e dirigenti. Servono risorse certe e continuative per incentivare lo sport giovanile, valorizzare i talenti ed abbattere le barriere economiche e sociali che, ancora oggi, impediscono a troppi ragazzi e ragazze di praticare attività in maniera stabile e duratura».
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