È Domenico Benedetto D’Agostino con il libro “Quattro Apocalissi” Qed Edizioni il vincitore del Premio Letterario Muricello 2025. L’autore si è aggiudicato il pegaso alato realizzato dal maestro Maurizio Carnevali con un’opera di taglio sperimentale in lingua antica. A portare in finale il volume la critica letteraria e blogger Ippolita Luzzo.
“Ha vinto un libro straordinario per le novità che rappresenta nel mondo culturale. Scrivere un volume in lingua volgare del Seicento è un’operazione singolare e meritoria” ha commentato il direttore artistico del Premio Antonio Chieffallo.
La tredicesima edizione del Premio, che si è svolta a San Mango d’Aquino articolata in due serate condotte dal giornalista Ugo Floro, ha raccolto ancora una volta un’ampia partecipazione di pubblico
Diversi i Premi Muricello consegnati, oltre a quello letterario. Tra questi quello alla memoria di Lorenzo Pataro, uno degli astri nascenti della poesia contemporanea recentemente scomparso, consegnato al padre Fernando.
Spazio poi al sociale con la premiazione di chi si è distinto “oltre il pregiudizio” – leit motiv della tredicesima edizione – spendendosi a favore dell’inclusione dei più fragili.
Ad essere premiati l’imprenditore Eugenio Iannella che in Romagna ha avviato un’attività di ristorazione in cui celebrare, oltre al gusto, l’inclusione sociale dando occupazione a disabili; il presidente di Arci Cosenza Silvio Cilento, fondatore del primo Cad Lgbt della Calabria (un servizio di accoglienza, ascolto, consulenza e supporto per le persone LGBTQIA+ che hanno subito discriminazione, violenza o vivono in condizioni di fragilità); la Solidal Sound Band dell’Ambulatorio Solidale “Prima gli ultimi” di Lamezia Terme che si esibisce al fine di far conoscere una realtà che fornisce assistenza, visite e sostegno agli indigenti nell’omonimo ambulatorio.
Premio poi alle eccellenze con Walter Brenner, libraio ed editore di origini ebree figlio di un internato del campo di concentramento di Ferramonti. Brenner ha scelto la strada della cultura come impresa e come memoria; la sua è una libreria ricca di tesori, così come le opere di cui è editore. Premio Muricello anche a Domenico Piraina, di origini calabresi, attualmente tra i manager culturali più importanti d’Italia, attuale direttore di Palazzo Reale e dirigente del settore Cultura del Comune di Milano.
Premiato Sasà Calabrese, polistrumentista, cantante e autore che con la sua arte ha travalicato i confini calabresi raccontando la Calabria più autentica e Daniele Piervincenzi, reporter di guerra e giornalista d’inchiesta per il coraggio e l’integrità con i quali svolge la sua professione.
Tra i momenti più intensi di questa edizione il ricordo di Saverio Strati e la narrazione del suo realismo antropologico tracciato dalla scrittrice e nipote Palma Comandé e il monologo sulla violenza di genere interpretato da Annalisa Insardà. Ma anche la declamazione delle poesie di Lorenzo Pataro ad opera di Francesco Rizzo ed Emanuela Stella, gli intermezzi musicali di Santino Cardamone ed Eleonora Anania e del fisarmonicista cromatico e diatonico Antonio Grosso.
A chiudere la seconda serata il monologo dell’attivista del Movimento Agende Rosse Silvia Camerino dedicato a Paolo Borsellino.