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Armi clandestine in Aspromonte: sequestrato un fucile e munizioni a Ciminà

I Carabinieri proseguono l’attività di contrasto alla criminalità nelle zone montane

di Andrea Benedetto

Nuovo importante sequestro di armi nel cuore dell’Aspromonte. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno portato a termine un’operazione di rastrellamento in un’area impervia del territorio di Ciminà, alla ricerca di depositi clandestini di armi e munizioni.

L’intervento, parte di un più ampio piano di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, ha visto i militari impegnati in zone difficilmente accessibili, caratterizzate da vegetazione fitta e anfratti naturali spesso utilizzati per occultare materiali illeciti. Durante le perlustrazioni, i Carabinieri hanno individuato un tubo metallico abilmente nascosto tra le rocce: al suo interno erano custoditi un fucile artigianale privo di matricola e circa 30 munizioni compatibili con l’arma.

Il materiale, in buono stato di conservazione, è stato immediatamente sequestrato e sarà sottoposto ad accertamenti tecnici e balistici per verificarne la provenienza e accertare se possa essere stato utilizzato in episodi criminosi avvenuti nella zona.

Il rinvenimento di Ciminà si aggiunge a una serie di recenti operazioni condotte dall’Arma sul territorio provinciale, che hanno portato al sequestro di numerose armi clandestine. Basti ricordare i due ingenti ritrovamenti di pistole, fucili e munizionamenti avvenuti a Gioia Tauro e l’arsenale scoperto ad Arghillà di Reggio Calabria in un casolare abbandonato.

Si conferma così l’impegno costante dei Carabinieri nella lotta alla detenzione e al traffico illegale di armi, per sottrarre alla criminalità strumenti di offesa e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

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