Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, anche nella qualità di delegato Anci nazionale, ha partecipato a Campo Calabro all’inaugurazione dei nuovi locali del Comune che ospiteranno i servizi demografici, protocollo e servizio sociale: “Ringrazio il sindaco di Campo Calabro, Sandro Repaci, per il gradito invito rivoltomi per questa cerimonia dal forte valore simbolico e sociale. Sul tema dei beni confiscati non bisogna mai abbassare la guardia e l’attenzione”, ha dichiarato Falcomatà in merito all’inaugurazione dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata ed assegnato al Comune, successivamente ristrutturato e reso operativo a supporto della cittadinanza.
“Ringrazio il sindaco di Campo Calabro, Sandro Repaci, per il gradito invito rivoltomi per questa cerimonia dal forte valore simbolico e sociale. Sul tema dei beni confiscati non bisogna mai abbassare la guardia e l’attenzione. E’ una prerogativa che abbiamo sempre tenuto in forte considerazione da quando ci siamo insediati”. ha continuato Falcomatà.
“Il nostro territorio metropolitano è quello con il più alto numero di beni confiscati alla ndrangheta. L’obiettivo che ci siamo posti, fin da subito, è stato quello di trasformare questo record negativo in un record positivo, inteso come Ente che ha assegnato il maggior numero di beni confiscati per una loro rinascita e un loro riutilizzo, sociale, sportivo, commerciale, in questo caso per finalità istituzionali. A Campo Calabro aggiungiamo un altro piccolo tassello, una ulteriore buona notizia da comunicare non solo ai cittadini ma a tutta l’area metropolitana reggina”, ha proseguito il Sindaco di Reggio.
“La comunità di Campo Calabro, grazie anche alla saggia guida del sindaco Sandro Repaci si sta distinguendo per la riaffermazione culturale dei temi della legalità, della trasparenza e della necessità di camminare su sentieri di riaffermazione della forza delle Istituzioni dello Stato, rispetto alla ndrangheta. Anche questo risultato acquisito va esattamente nella giusta direzione, ricordando spesso la figura dei suoi figli migliori, come nel caso del giudice Antonino Scopelliti”, ha proseguito il primo cittadino metropolitano.
“Purtroppo ancora oggi assistiamo a una scarsa consapevolezza dell’importanza che i Comuni acquisiscano i beni confiscati al patrimonio per poi destinarli a nuove attività, da un lato, perché il percorso per acquisire i finanziamenti è tortuoso, dall’altro lato perché ancora purtroppo sul piano della cultura della legalità bisogna fare molti passi in avanti. Questa rappresenta certamente la sfida più ambiziosa e la comunità di Campo Calabro – ha concluso – la sta affrontando con impegno e serietà”, ha concluso il Sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà.