Multe semaforiche annullate: accolti i ricorsi dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria.
Le tesi sostenute a suo tempo dall’UNC Calabria, sulle illegittimità delle multe elevate presso gli impianti semaforici, trovano ora accoglimento nelle aule giudiziarie, riconoscendo l’illegalità delle migliaia di multe comminate agli automobilisti che dovrebbero ottenere il rimborso degli importi corrisposti e la restituzione dei punti decurtati in patente.
E ‘quanto sostiene l’avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, alla luce dei ricorsi depositati in Tribunale, che hanno portato all’annullamento delle multe elevate a Reggio Calabria mediante apparecchi semaforici installati senza la necessaria delibera della Giunta comunale.
Il Giudice, su ricorsi degli Avv.ti Antonella Ravenda, Ermelinda Chiumiento, legali dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, ha sottolineato che, in base alla normativa vigente, l’installazione di apparecchi automatici per il rilevamento delle infrazioni semaforiche, richiede una delibera specifica della Giunta comunale. Nel caso di specie, tale atto non era stato adottato e la documentazione prodotta dal Comune si limitava a provvedimenti di carattere programmatico, non idonei a legittimare l’utilizzo degli impianti.
Infatti, nell’ambito delle strade urbane comunali, la competenza in ordine all’installazione dei dispositivi non può che essere individuata in capo all’organo esecutivo dell’ente locale in forza dell’art. 48 comma 2 del TUEL che individua la Giunta quale organo competente per l’esercizio di tutte le funzioni, che non siano riservati dalla legge al Consiglio e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto del Sindaco.
La decisione richiama inoltre la recente ordinanza della Corte di cassazione n. 21894/2024, che ribadisce l’obbligo di una chiara regolamentazione da parte dell’ente locale per l’installazione e il posizionamento degli apparecchi, evidenziando come l’installazione dell’impianto automatico di rilevazione di infrazioni semaforiche, necessita di adozione di delibera da parte della giunta, infatti, “qualora l’accertamento sia stato effettuato in centro abitato mediante rilevazione fotografica a mezzo di impianto semaforico automatico è illegittima la contestazione differita in assenza di una preventiva approvazione dell’installazione e del posizionamento dell’apparecchio, con delibera della giunta comunale, perché avvenuta in assenza di adeguata regolamentazione amministrativa in deroga, da parte dell’ente proprietario”.
Solo nel Marzo del 2025, nonostante le denunce dell’Unione Nazionale Consumatori pubblicate sulle varie testate giornalistiche, la Giunta Comunale ha deliberato, la sospensione dell’attività sanzionatoria, al fine di adeguarsi alla pronuncia della Suprema Corte di cassazione (ordinanza n. 21894\2024).
L’associazione chiede un intervento immediato del Comune, che semplifichi i rimborsi e il ripristino dei punti patente sottratti, dimostrando nei fatti, che le multe non servono solo a fare cassa, senza costringere i cittadini a un doppio percorso giudiziario e burocratico.
Chi ha già versato le somme dovute per le sanzioni, infatti, dovrà avviare un’ulteriore procedura per ottenere il rimborso, mentre sul fronte della patente, il problema è ancora più delicato, la decurtazione dei punti, così come gli eventuali provvedimenti accessori (ritiro o sospensione), producono effetti immediati e costringerà quindi gli automobilisti a rivolgersi alla Motorizzazione o ad altre autorità competenti, con iter complessi e faticosi per il cittadino.
È paradossale che, anche di fronte alle sentenze che riconoscono l’illegittimità delle multe, il cittadino debba affrontare una nuova battaglia, per riavere quanto indebitamente sottratto, afferma l’Unione Nazionale Consumatori. Questa situazione mina la fiducia nelle istituzioni e aggiunge ulteriori disagi a chi ha già subito un’ingiustizia.
Rammentiamo che ci sono stati automobilisti che a causa della sospensione o il ritiro della patente, hanno subito considerevoli pregiudizi anche per il proprio lavoro e sono pertanto legittimati a chiedere un risarcimento danni al Comune.
Per ulteriori informazioni contatta l’associazione 3288310045 o scrivi alla mail: xsavio@libero.it o collegati al sito www.uniconsum.it