“Politiche sociali fuori dall’agenda di Occhiuto, il centrosinistra saprà invertire la rotta su un pilastro irrinunciabile per promuovere l’autonomia e la piena partecipazione alla vita sociale dei calabresi – è quanto dichiara il Sindaco Giuseppe Falcomatà, che aggiunge: “esporteremo un modello virtuoso come quello costruito al Comune di Reggio Calabria, in grado, in questi lunghi anni, di definire e qualificare una rete di servizi che ha saputo rispondere ai tanti bisogni delle fasce più deboli della città”.
“Sosterremo convintamente le iniziative del prof. Tridico sul tema della lotta alla povertà, con tutti gli strumenti che possano lenire le grandi difficoltà di una fetta di popolazione che non ce la fa. E’ il nostro stile, è il nostro modo di fare, è il nostro modo di concepire la politica: non lasciamo indietro nessuno. Non ci piace una Calabria che va a due velocità, così come non ci piace una sanità che garantisce cure solo a chi può permettersele”.
“Ma puntiamo anche – sottolinea Falcomatà – a favorire e qualificare quell’integrazione socio-sanitaria che in quattro anni Occhiuto ha dimenticato. La quintessenza delle politiche sociali, unico approccio possibile per costruire un’assistenza completa e integrata ai cittadini, specialmente per chi è non autosufficiente e per le proprie famiglie, o per chi ha bisogno di sostegno ed interventi a più livelli. Puntiamo alla realizzazione di modelli in grado di rendere accessibili cure e servizi a tutti, migliorando l’efficienza delle risorse, ma soprattutto migliorando la qualità di vita delle persone, attraverso percorsi personalizzati e il potenziamento dei servizi di domiciliarità. Perché è solo questa la strada da percorrere se si vuole dare forza, contenuti e strumenti alle politiche sociali della nostra regione”.
“Il governo Occhiuto ha creato solo vuoti – ribadisce il Sindaco – e lo dimostra il fatto che il tavolo tecnico istituito in regione, concretamente in tre anni non ha portato alcun risultato, con l’aggravante di dimissioni a mero carattere opportunistico, che hanno lasciato nel guado tanti aspetti legati alle politiche sociali, come l’adeguamento tariffario dei servizi sociali”.
“In questa grande sfida il ruolo del Terzo Settore risulta essere centrale – conclude – e la sinergia tra pubblico e privato sociale può rappresentare quel valore aggiunto in grado di generare inclusione, prossimità, ma anche offerta socio-assistenziale attraverso il miglioramento di reti di supporto strutturate che mettano assieme i grandi attori sociali delle nostre comunità: scuole, famiglie e associazioni”.