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Cannavò (Rc): la Comunità parrocchiale lancia una proposta all’Assessorato all’Ambiente sulla rigenerazione urbana

Un progetto integrato di ecologia, educazione e partecipazione sociale per le aree di Prumo Riparo e Cannavò

di redazione
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La Parrocchia Prumo – Riparo – Cannavò, insieme alla Commissione Parrocchiale per la Custodia del Creato, ha inviato una proposta progettuale ufficiale all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Reggio Calabria, guidato dall’Assessore Dott. Filippo Burrone.

L’iniziativa nasce dal desiderio di prendersi cura in modo strutturato e partecipato delle aree verdi e degli spazi pubblici dei quartieri Prumo Riparo e Cannavò, due territori che, sebbene periferici, rappresentano un patrimonio naturale, sociale e culturale per tutta la città.

«Crediamo che il rispetto e la valorizzazione del nostro territorio passino dalla partecipazione attiva della comunità – afferma Don Giovanni Gattuso, Parroco della comunità – e che ogni piccolo gesto di cura possa generare bellezza, senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Vogliamo costruire, insieme alle istituzioni e ai cittadini, un modello positivo, replicabile anche in altri quartieri della città.»

La proposta si colloca nel solco dell’impegno già avviato con il progetto “Adotta il Verde”, in collaborazione con il Comune, grazie al quale la Parrocchia si prende cura, da anni, del Parco della Graziella e di alcune piazze pubbliche, rese vivibili e accoglienti grazie al lavoro quotidiano di volontari e operatori locali.

Un progetto articolato in 9 azioni per l’ambiente, l’educazione e la spiritualità

Il progetto proposto si compone di nove azioni concrete e coordinate, che uniscono interventi di rigenerazione urbana a momenti educativi, iniziative culturali e attività spirituali:

  1. Cartelli educativi e narrativi

Messaggi positivi, citazioni calabresi e riflessioni ecologiche tratte dalla Laudato Si’, accompagnati da disegni dei bambini della comunità, per trasformare gli spazi in luoghi di bellezza e consapevolezza.

  1. “Passeggiata della Cura”

Un percorso pedonale attrezzato che colleghi piazze, sentieri e parchi, con panchine, fioriere e aree di sosta, per promuovere il benessere all’aria aperta, l’incontro tra generazioni e l’inclusione sociale.

  1. Giornate ecologiche e laboratori con le scuole

Attività di pulizia, piantumazione, osservazione della biodiversità e laboratori creativi con materiali naturali o riciclati, per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto per il creato.

  1. Bacheche comunitarie in legno riciclato

Punti informativi realizzati in modo sostenibile per ospitare comunicazioni parrocchiali, messaggi ecologici, iniziative locali e contributi dei cittadini.

  1. “Un albero per ogni bambino”

Ogni nuova nascita sarà celebrata con la piantumazione di un albero: un gesto semplice ma potente per rafforzare il legame tra le persone, la terra e il futuro.

  1. Recupero di muretti a secco e camminamenti storici

Interventi per salvaguardare e valorizzare elementi tipici del paesaggio rurale, testimonianza della storia, dell’identità e del lavoro delle generazioni passate.

  1. Murales a tema ambientale e spirituale

Coinvolgimento di artisti locali e giovani per trasformare muri anonimi o degradati in opere d’arte che raccontano la relazione tra natura, comunità e fede.

  1. Campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti

Manifesti, volantini, post sui social, incontri nelle scuole e testimonial locali per promuovere comportamenti virtuosi e contrastare il degrado urbano e ambientale.

  1. Eventi all’aperto a tema ambientale e spirituale

Momenti di preghiera, meditazione, musica, letture al tramonto e incontri intergenerazionali nei luoghi curati, per favorire un rapporto armonioso tra persona, natura e spiritualità.

Un progetto di comunità per la città

La proposta si fonda su un approccio integrato e partecipativo, ispirato ai principi dell’ecologia integrale promossa da Papa Francesco, e si propone di diventare un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni, Chiesa, scuola, famiglie e cittadini.

«L’ecologia – prosegue Don Gattuso – non è solo una questione ambientale, ma anche sociale, culturale, educativa e spirituale. Custodire il Creato significa custodire noi stessi, le relazioni, la memoria dei luoghi, il futuro dei nostri figli.»

Il progetto è ora al vaglio dell’Amministrazione comunale, e la Parrocchia si è dichiarata pienamente disponibile a un incontro operativo per valutare collaborazioni, co-progettazione e ricerca di risorse.

 

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