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Il Museo di Reggio Calabria sarà più green grazie a opere di efficientamento energetico

Sudano: "L’intervento contribuirà a valorizzare il patrimonio archeologico del Museo, assicurando un risparmio energetico stimato del 63% e una riduzione di circa 20 tonnellate di CO₂ all’anno"

di N L
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Nella terrazza di Palazzo Piacentini si è svolto l’evento “Una nuova luce per il Museo Archeologico Nazionale”, nuovo sistema di illuminazione a tecnologia Led del MArRC, realizzato da City Green Light, grazie ai fondi del PNRR.
Si tratta di un progetto che unisce innovazione, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale.
Presenti il direttore del museo Fabrizio Sudano, Anna Briante, assessore comunale con delega all’Istruzione, scuola e università, Christian Valerio Business Unit director Sud Italia per Green city light, il rup Antonino Giordano, in collegamento dal Ministero della Cultura, Stefania Sacripanti, con la moderazione affidata a Marco Innocente Furina, giornalista Rai Calabria.
Così l’assessore Briante: «La città cerca di correre, non sempre è facile, però c’è la volontà di farla arrivare in ambiti sempre più elevati. Il Museo di Reggio rappresenta la città, quindi la giornata di oggi per l’Amministrazione comunale è un grande orgoglio. La gestione del direttore Sudano ha reso il museo una parte integrante della città, poiché ha aperto questa preziosa struttura all’avanguardia a tutti i cittadini, alle associazioni, al mondo culturale, a quello imprenditoriale che fanno riferimento al museo per le attività principali. L’intervento che è stato fatto, rispetto a tante attività del Pnrr, è eccellente perché viene fuori da un’attività condivisa. L’efficientamento avvantaggia la fruizione di questo edificio. Ogni intervento, soprattutto quelli finanziati dal Pnrr, è tanto importante quanto più lascia un segno per il futuro».
«Oggi compiamo un grande passo verso il futuro – ha aggiunto Sudano – grazie a un utilizzo consapevole e mirato delle risorse che ci hanno permesso di rendere il museo più efficiente dal punto di vista energetico. Questo lavoro, durato diversi mesi, ci sta già dando soddisfazione. L’intervento contribuirà a valorizzare il patrimonio archeologico del Museo di Reggio Calabria, assicurando allo stesso tempo un risparmio energetico stimato del 63% e una riduzione di circa 20 tonnellate di CO₂ all’anno».

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