Oltre mille interventi e un tasso di risoluzione che supera il novanta per cento: sono i numeri record del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Calabria, Antonio Marziale, che chiude così il suo mandato, consegnando la relazione annuale al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Un bilancio positivo, ma non privo di criticità. Marziale ha espresso rammarico per i pochi casi rimasti irrisolti, ostacolati da burocrazia e procedure complesse, e ha ribadito la necessità di rafforzare gli strumenti delle istituzioni che si occupano di minori. Nella relazione, il garante sottolinea le difficoltà ancora presenti in Calabria — dalle infrastrutture alla sanità, dalla scuola ai trasporti — elementi chiave per garantire ai bambini e ai ragazzi un futuro dignitoso.
Tra i risultati più importanti, l’apertura della Terapia intensiva pediatrica all’Ospedale Annunziata di Cosenza, definita un traguardo di civiltà, la mozione sull’età del consenso sessuale e il primato nazionale per numero di tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Storica anche la partecipazione dell’Ufficio come parte civile in un processo per abusi su minori. Marziale, nel salutare il Consiglio regionale, ha chiesto maggiore autonomia per la figura del garante e la proroga automatica delle funzioni fino alla nomina del successore. Apprezzamento da parte del presidente Mancuso, che ha ringraziato Marziale per il lavoro svolto con rigore e passione, ricordando che il futuro della Calabria passa da prevenzione, ascolto, educazione e inclusione.