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Reggio: al via al CineTeatro Metropolitano la II Stagione della Rassegna “Oltre i Confini”

Il 1° spettacolo con Dario Natale, della 2° Stagione della Rassegna, promossa dalla Fondazione "G.Tripodi", si terrà 31 ottobre, ore 18,30

di redazione
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Promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi comincerà Venerdì 31 ottobre al Cine Teatro Metropolitano la Seconda Rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà”, ovvero, momenti di teatro su temi quali giustizia, violenza sulle donne, Sud, Reggio, Ponte sullo stretto, precarietà, lavoro nero; strage dei cinque anarchici reggini del 1970; Antonio Gramsci mai visto e una storia palestinese. La rassegna si concluderà con lo spettacolo “STORIE SCONCERTANTI” di Dario Vergassola sul tema della crisi Ecologica e sul rapporto tra uomo e Natura.

Si tratta di una nuova sfida per la Fondazione Girolamo Tripodi che dimostra la sua capacità di allargare la sua proposta culturale nella città di Reggio Calabria oltreché a Polistena. In tal senso, in aggiunta alla rassegna Culturale “Senza Memoria non c’è Futuro” che la Fondazione promuove da tre anni a Polistena, a Reggio Calabria con questa seconda edizione della rassegna teatrale prosegue l’attività della Fondazione Girolamo Tripodi

Il programma della rassegna prevede lo svolgimento di otto eventi:

  • Venerdì 31 ottobre 2024 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“DI TUTTI I COLORI”

di e con Dario Natale –

Paesaggi sonori Alessandro Rizzo, Consulenza e Supporto Domenico B. D’agostino e Subhaga Gaetano Failla – Produzione Scenari Visibili

  • Venerdì 28 novembre 2024 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“VOCI DAL SILENZIO”

monologhi inediti interpretati da studentesse e studenti

Reading di Cinzia Messina e Daniela Scuncia

Testimonianza di Maria Antonietta Rositani

  • Venerdì 19 dicembre 2024 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“NON LA FINE”

Spettacolo di e con Kento

  • Giovedì 22 gennaio 2025 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“UN GRAMSCI MAI VISTO”

Ideato e interpretato da Angelo d’Orsi,

già Professore di Storia del Pensiero politico all’Università di Torino

  • Giovedì 26 febbraio 2026 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“4 X 25”

Scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Praticò

Prodotto da Teatro Rossosimona in collaborazione con Manachuma Teatro

  • Sabato 21 marzo 2026 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“UNA STORIA PALESTINESE”.  Per chi non può raccontare

di e con Nino Racco, cantastorie

  • Venerdì 17 aprile 2026 ore 18,30 – Cine Teatro Metropolitano

“PEZZI FACILI MENO UNA”

Drammaturgia di Giovanbattista Picerno e Francesco Aiello, regia di Francesco Aiello, interpretazione di Francesco Gallelli e musiche originali di Remo de Vico.

Un progetto di Kollettivo Kontrora

  • Venerdì 8 maggio 2026 ore 18,30 – Auditorium Santa Caterina (ex Cinema Aurora)

“STORIE SCONCERTANTI”

di e con Dario Vergassola

Il primo appuntamento è in programma Venerdì 31 ottobre, alle 18, 30 al Cine Teatro Metropolitano con lo spettacolo “DI TUTTI I COLORI” di e con DARIO NATALE, Produzione SCENARI VISIBILI.

Se i colori possono rappresentare un codice di archiviazione della nostra memoria, allora può esistere un richiamo cromatico che serva a richiamare i ricordi quando essi iniziano a disperdersi.

“Non c’è blu senza giallo senza arancione” diceva Van Gogh, e potrebbe anche significare che non c’è felicità senza tristezza.

Ma in quella particolare luce cangiante che investe lo Stretto di Messina, basta osservare il colore “cielo che passa”, per riconoscere tra i due estremi che non si possono più toccare, il senso di una vita.

Capita in questo tempo di vederne davvero di tutti i colori, ombre sempre più minacciose si addensano purtroppo sul futuro delle nuove generazioni, che viene da chiedersi quale sia il rimedio, come orizzontarsi nella nebulosa, e se la memoria degli uomini, quella che non aduna fantasmi, ma che può consigliare nuove prospettive, sia ancora oggi necessaria.

Forse approfittando di questo dubbio, le problematiche neurodegenerative, predoni dei ricordi, dilagano nelle case e nelle città, tali da indurre alcune città a pubblicare sui loro siti numeri verdi da chiamare in caso di incontri con persone affette da disturbi cognitivi.

Insomma, sempre con maggiore frequenza, si esce dalle case senza saperle ritrovare, uomini, donne che, come i personaggi del finale di Fahrenheit 451, camminano per le strade con un bagaglio di storie da trasmettere, prima che esse scompaiano.

Saro, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra.

Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto.

Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, le suggestioni di Il Giappone a Colori di Laura Imai Messina, le parole e gli scritti di Osvaldo Pieroni, hanno gettato le basi del ponte sospeso su cui è salito Saro, una passarella che appare e scompare, unico ponte da cui guardare lo Stretto di Messina, lo Scilla e Cariddi, in quanto patrimonio dell’umanità presente e futuro di pesci, uccelli, esseri umani, mostri marini.

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