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Ponte sullo Stretto: Corte dei conti nega il visto di legittimità sul Progetto

La decisione della Corte sospende l’iter amministrativo in attesa delle motivazioni ufficiali che saranno rese note entro 30 giorni

di redazione
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La Corte dei Conti ha stabilito di non concedere il visto di legittimità alla delibera inerente al progetto riguardante la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, una delle grandi opere infrastrutturali più discusse di recente.

La decisione è giunta dalla Sezione centrale di controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, dopo la Camera di consiglio del 29 ottobre 2025.

L’atto, approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) e identificato come Delibera n.41/2025, si riferisce all’intervento sul collegamento tra Calabria e Sicilia. Dopo ka negazione di legittimità al visto della Corte, la delibera non potrà essere registrata, scelta che comporta uno stop procedurale per l’iter amministrativo dell’opera.

Le motivazioni di tale decisione saranno rese note 30 giorni

La Corte dei Conti, tramite una nota, ha precisato che le motivazioni sono in fase di redazione e saranno rese pubbliche con una delibera entro un mese. Una pronuncia tecnica, che non chiuderà definitivamente l’iter del progetto ma lo sospende in attesa di sapere gli dettagli che hanno condotto a questa scelta

Occhiuto: «Decisione della Corte dei Conti assurda, il Sud chiede opportunità e vuole competere con il resto del Paese»
«Ha ragione il vicepremier Matteo Salvini: la decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese. Il Ponte sullo Stretto non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni, ma anche un’immensa occasione per la Calabria e per la Sicilia: la concreta possibilità che queste Regioni hanno di dimostrare al mondo intero che sono capaci di condurre a termine opere straordinarie.

Il Sud vuole opportunità, vuole misurarsi con sfide entusiasmanti, vuole concorrere per creare sviluppo e per competere con il resto del Paese. Trovo assurda la presa di posizione della Corte dei Conti, ma sono certo che il Governo andrà avanti in un processo ormai non più reversibile», ha dichiarato il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

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