Saverio Strati è uno dei maggiori scrittori calabresi, anzi meridionali, a lungo dimenticato, trascurato, a volte persino ignorato dalla sua terra insieme a tanti altri che meriterebbero una decisa azione di recupero e di rilancio, soprattutto tra i giovani. Proprio perché la loro memoria non vada dispersa, perché la qualità letteraria del loro lavoro abbia il giusto riconoscimento e trovi adeguata evidenza nelle scuole, in un processo di valorizzazione culturale che non si fermi al Sud, ma sia universale, anche al di fuori dell’Italia è nato, nel centenario della nascita dello scrittore di Sant’Agata del Bianco, il progetto “100 Strati – Identità, Memoria e Futuro” un ’iniziativa, promossa dal Comitato 100Strati e dalla Regione Calabria, in collaborazione con la Calabria Film Commission
Al progetto hanno entusiasticamente aderito, cogliendo la valenza culturale e la pluridisciplinarità dell’iniziativa, gli studenti della 3 C nuovo ordinamento del Liceo Scientifico Statale “ Alessandro Volta” di Reggio Calabria che hanno scelto di raccontare Saverio Strati attraverso il romanzo “ Il Diavolaro” .
Un intenso e appassionato lavoro di lettura dell’opera, di sceneggiatura, di revisione, di preparazione delle scene e della base musicale, culminato in una giornata di recitazione, riprese e direzione sul set per la produzione di un cortometraggio in cui il passato diventa presente e dimostra come la storia si ripete spesso senza insegnare nulla agli uomini.
Gli studenti della 3 C dell’indirizzo matematico del Liceo “A . Volta ” di Reggio Calabria, insieme a Bianca Licandro, studentessa della 5 B sportiva e a Federico Vadalà, ex studente del Liceo, sono stati impegnati il 7 Novembre 2025, nella realizzazione del cortometraggio “ Zero Omertà” ispirato al romanzo “Il Diavolaro” , con una sceneggiatura selezionata dalla Fondazione Calabria Film Commission in collaborazione con School Movie.
L’attività didattica è stata un laboratorio creativo all’interno della classe, esempio concreto di come la didattica possa aprirsi ai vari linguaggi, compreso quello cinematografico per valorizzare la cultura del territorio e la memoria collettiva. Tale percorso è diventato anche la tematica di un più ampio percorso di educazione civica volto a studiare le ragioni profonde dell’emarginazione ed emigrazione intellettuale e le azioni sociali e culturali in difesa dei diseredati.
Le tre scene del cortometraggio sono state girate tutte negli spazi interni del liceo e in un salone privato che riprende l’atmosfera degli anni Settanta; il progetto ha avvicinato i giovani al linguaggio cinematografico attraverso la conoscenza di scrittori che hanno raccontato la Calabria autentica, con le sue contraddizioni e la sua straordinaria umanità che non possono essere dimenticati.
La dirigente scolastica del Liceo Scientifico Statale “ Alessandro Volta” Maria Rosa Monterosso si è detta a entusiasta di questo progetto che “rappresenta un’esperienza formativa e identitaria e che contribuisce, come altre iniziative già intraprese nel Liceo, a unire la formazione scolastica alla valorizzazione del patrimonio culturale e a ricordare la dualità tra il restare a Sud pur avendo desiderio di partire e il partire dal Sud, pur avendo voglia di restare”.