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“Velando”, Reggio Calabria abbraccia il mare dell’inclusione: due giorni di vento, libertà e partecipazione

Giovani atleti Special Olympics e associazioni del territorio protagonisti di un’esperienza che unisce sport, autonomia e rispetto per l’ambiente

di Chiara Cucinotta
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Il mare di Reggio Calabria si è trasformato per un intero weekend in un grande laboratorio di inclusione. Sabato 15 e domenica 16 novembre, sotto un sole brillante e una brezza che sapeva di libertà, la città ha ospitato la tappa reggina di “Velando”, il progetto nazionale promosso dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli insieme a Lega Navale Italiana, Federazione Italiana Vela e varie realtà del Terzo Settore. Un’iniziativa che mette al centro la vela come strumento educativo, capace di unire divertimento, autonomia e relazione.

La due giorni è stata organizzata sul territorio da Ambiente Mare Italia – AMI, in collaborazione con la FIV, il Circolo Velico Reggio Calabria, Special Olympics Calabria e l’ASD Andromeda. Protagonisti assoluti sono stati i ragazzi dell’Andromeda – atleti con disabilità intellettiva relazionale – che, accompagnati da istruttori e volontari, hanno navigato tra timoni, vele e onde con entusiasmo contagioso. Ogni bordo, ogni manovra, ogni sorriso raccontava una conquista: la scoperta di una nuova abilità, il coraggio di affrontare il mare, la gioia di sentirsi parte di un equipaggio.

Il percorso è iniziato a terra, dove l’istruttore federale Alessandro Taverriti ha guidato la preparazione spiegando regole, sicurezza e uso dei giubbotti salvagente. Una fase fondamentale, perché ha permesso ai partecipanti di prendere confidenza con l’ambiente marino e vivere l’uscita in barca con serenità. Poi, il trasferimento sui gommoni e l’arrivo alle imbarcazioni: qui i ragazzi hanno potuto timonare, issare le vele, collaborare nelle manovre, sperimentando la bellezza del mare come spazio di libertà e fiducia reciproca. Accanto alla vela, laboratori sul mare e sull’ambiente hanno arricchito l’iniziativa, trasformando la giornata in un’occasione di crescita completa.

«Vedere i ragazzi illuminati dalla gioia è qualcosa di straordinario» ha dichiarato Alessandro Botti, presidente di AMI. «Il mare educa, unisce, insegna. Con le nostre 60 delegazioni in Italia continueremo a investire in iniziative che coniugano ambiente e inclusione».

Entusiasta anche Luisa Elitro, presidente Special Olympics Calabria e ASD Andromeda: «“Velando” ci ha permesso di introdurre la vela come nuova disciplina. Per tanti dei nostri atleti è stata la prima volta in mare: un’esperienza carica di significato, che ricorderanno a lungo».

Il Garante per la Disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari, ha sottolineato il valore terapeutico dell’iniziativa: «La vela è movimento, aria aperta, relazione. Può diventare un vero supporto psicomotorio».

Dalla FIV, Fabio Giuseppe Colella ha evidenziato il carattere nazionale del progetto: «“Velando” ha coinvolto centinaia di partecipanti in tutta Italia. È un modello replicabile, che rende lo sport della vela accessibile e vicino a chiunque».

Infine, Carlo Colella, presidente del Circolo Velico Reggio Calabria, ha ricordato il ruolo del mare come maestro di vita: «Navigare significa collaborazione, rispetto, cura dell’ambiente. Siamo fieri di aver contribuito a questo percorso».

Tra vele gonfie di vento, onde che brillavano e ragazzi che ridevano al sole, “Velando” ha mostrato il suo volto più autentico: quello di un progetto capace di trasformare il mare in un ponte tra le persone, un luogo in cui tutti possono sentirsi liberi, accolti e protagonisti. Due giorni intensi, che hanno lasciato un segno profondo e una rotta chiara: continuare a navigare verso un futuro in cui lo sport diventa davvero di tutti.

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