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ATAM: inaugurata la struttura di ricarica per gli autobus elettrici

Realizzate 67 colonnine di ricarica e due impianti fotovoltaici da 100 kw ciascuno presso la sede di via Foro Boario

di N L
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Le misure del PNRR, utilizzate per il rinnovo delle flotte del trasporto pubblico locale, hanno consentito l’acquisizione, da parte di Atam, di 66 bus elettrici, circa la metà dell’attuale parco mezzi,  e la realizzazione dell’infrastruttura di ricarica (67 colonnine e due impianti fotovoltaici da 100 kw ciascuno) che è stata oggi inaugurata presso la sede dell’azienda municipale dei trasporti.

L’opera, dell’importo di 6,4 milioni di euro, è stata completata in 9 mesi e rientra nell’intervento complessivo di circa 46 milioni di euro che è stato dcompletato con quasi un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista per giugno 2026.

A illustrarne i dettagli, nel corso della cerimonia tenutasi a Foro Boario, sono stati il Rup Peter Battaglia, Umberto Barreca,  amministratore dell’azienda Redel e Giuseppe Basile, amministratore delegato di Atam.

L’assessore comunale alla Mobilità, Domenico Battaglia, ha ricordato come «un’azienda che è stata risanata e ricostruita dall’Amministrazione comunale» si trovi oggi a concretizzare «uno dei progetti di mobilità sostenibile più importanti in Italia».

A mettere in risalto il lavoro compiuto dagli uffici comunali, reso possibile anche grazie ai nuovi innesti in organico, è stato l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo: «Si tratta di un altro dei tanti interventi  programmati sempre nella direzione di rendere Reggio Calabria una città europea al passo coi tempi. Abbiamo dimostrato di saperlo fare bene».

Per il sindaco Giuseppe Falcomatà «un simile risultato può essere solo frutto di un grande gioco di squadra». Ma la cosa più importante per il primo cittadino è che l’intervento «migliora la qualità del servizio offerto e dunque ha un impatto sulla quotidianità di tanti cittadini che fruiscono del trasporto pubblico e magari ne aumenterà l’utilizzo». Adesso, ha concluso Falcomatà, «abbiamo bisogno di un servizio di trasporto pubblico regionale che sia all’altezza di Atam, perché abbiamo invertito il paradigma per cui eravamo visti come esempio negativo». Dunque questi risultati «impongono di lavorare su altri livelli istituzionali – ha concluso Falcomatà –

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