All’incontro presenti la scrittrice, il sindaco Falcomatà e il filosofo Gianfranco Cordì. Quest’ultimo ha dato avvio al dialogo creando un ponte tra la poetica di Montale e il lavoro della Pirilli nella quale si affronta l’odio, la guerra, il femminicidio, la cattività della società.
Il sindaco ha evidenziato il ruolo di Palazzo Alvaro “come punto di incontro per la comunità su temi di carattere artistico e culturale”. Pirilli ha offerto una riflessione profonda sul senso del lavoro poetico “come ponte, come relazione, per diffondere esperienze utili per altri”. La sua visione “vuole essere l’antitesi all’algoritmo senza cuore, un momento per rallentare e andare nella profondità delle storie”
Il suo intervento ha completato il quadro critico e umano della serata.