Alessandro Alescio, esterno reggino della Dierre Basketball, è intervenuto in Tv, all’interno del format Tiro da 4, condotto da Giovanni Mafrici.
L’atleta non nasconde gli intoppi di un inizio di campionato non perfetto, ma guarda avanti con ottimismo. «È inutile nascondersi, c’è stato qualche intoppo», ammette, «però dobbiamo ripartire da sabato perché ci sono segnali super positivi». Il riferimento è alla prestazione dell’ultima partita, quella contro Marsala, definita «un’altra partita rispetto a quella contro Palermo», dalla quale la squadra vuole ripartire.
La forza di questo gruppo, secondo Alescio, sta nella sua profondità e duttilità. «Siamo praticamente due quintetti, stiamo giocando tutti, chi più, chi meno. C’è spazio per tutti con voglia di far bene». Un concetto che ritorna anche parlando del suo rendimento individuale: «Mi sto trovando molto bene. Siamo una squadra molto duttile, ruotiamo in tante posizioni e il coach Inguaggiato è molto bravo in questo. Dalla mia posso dire che mi sto divertendo».
Il discorso si sposta poi sugli obiettivi e sul mercato. La Dierre ha ancora uno slot straniero libero, un elemento che in Serie C «è tantissimo, vuol dire tanto» Alescio rimane cauto: «Non so cosa aspettarmi, onestamente, perché anche così siamo un gruppo bello compatto e completo». L’obiettivo, però, è chiaro: «Quello di fare bene in generale, di provarci. Poi confrontandoci con l’altro girone si vedrà».
Proprio l’analisi dell’altro raggruppamento offre spunti interessanti. Alescio menziona Alfa Catania, Gela, Comiso e Cus Catania, ma si sofferma su Castanea, sconfitta con un ampio scarto da Palermo. «Guardando ai nomi è una squadra completa», osserva, «però è un campionato complicato, soprattutto il nostro girone. Non si può parlare di equilibri perché ogni domenica è una cosa a sé».
Sul piano personale, Alescio rivela una preferenza tattica: «A me piace giocare da playmaker.Sto facendo molti ruoli quest’anno… stiamo uscendo tutti un po’ fuori dalla comfort zone e a me questo piace».
Il rapporto con il coach, conferma, è ottimo e le basi sono state gettate durante un’estate di lavoro in Texas. «È rimasto lo stesso. Già in Texas abbiamo provato cose nuove… mi trovo molto bene con Coach Inguaggiato». Quell’esperienza americana è stata formativa anche per il confronto con un livello «più che tecnico, soprattutto atletico, molto più alto», dove non è raro incrociare atleti che alternano il basket al football.
Ma il pensiero corre ora al derby immediato, il prossimo appuntamento casalingo contro Gioia Tauro. All’andata fu un monologo della Dierre, con un Roberto Cernic in stato di grazia. «È una gara difficile», avverte Alescio, che conosce benissimo il campo avversario («ci gioco da quando avevo 13-14 anni»). «Sappiamo che lì è dura. Dobbiamo partire forte e tenere un buon ritmo». Non sottovaluta il roster rinnovato di Gioia, allenato da Polimani, suo ex coach alla Aleandre: «È un roster competitivo e ben allenato… ci darà filo da torcere».
Conclude con un pronostico: «Sarà un bellissimo derby dal pronostico indecifrabile».