«Celebrare Gianni Versace a quasi 80 anni dalla sua nascita – ha detto Falcomatà – significa rendere onore ad una parte importante della storia della nostra città. E’ un riconoscimento a chi ha tradotto, in immagini e simboli, la grandezza dell’esistenza trimillenaria di Reggio Calabria. Oltretutto, questo evento è l’occasione per riportare alla luce, alla conoscenza e alla piena godibilità del grande pubblico anche altri pezzi di identità reggina come la lastra in stucco della chiesa di Santa Maria in Theotokos di Terreti, esempi che raccontano quello che il territorio ha prodotto in termini culturali e artistici».
La mostra dedicata a Gianni Versace «deve essere l’occasione per ricordarci quanto il nostro futuro debba essere costruito partendo da chi è riuscito a fare grande la nostra Reggio». «Per questo il Museo delle Culture del Mediterraneo, in accordo con la famiglia, verrà intitolato a Gianni Versace. Credo che questo sia il più grande investimento nell’avvenire della città che si lega a una persona che, ancora oggi, fa scuola nel mondo sul piano della cultura, dello stile e dell’arte».
Sabina Albano e Fabrizio Sudano, direttore del museo, curatori della mostra “Gianni Versace. Terra Mater – Magna Graecia Roots Tribute” hanno illustrato un percorso espositivo capace di far dialogare l’incommensurabile genio dello stilista reggino con i Bronzi di Riace, i mosaici e i reperti della Magna Grecia custoditi al Marc, creando un ponte tra moda, arte e archeologia.