Home » “Tiri Mancini”: Giuseppe Falcomatà si racconta tra politica, resilienza e vita quotidiana

“Tiri Mancini”: Giuseppe Falcomatà si racconta tra politica, resilienza e vita quotidiana

di F M
14 letture

C’è una sottile linea rossa che divide la vita pubblica di un amministratore dalla realtà intima di un uomo che affronta le sfide della vita. Questa linea è il cuore pulsante di “Tiri Mancini”, l’ultima fatica letteraria di Giuseppe Falcomatà, presentata recentemente davanti a una platea attenta e curiosa.

L’incontro, moderato da Stefano Perri e Gabriella Lax,  non è stato solo la presentazione di un libro, ma un momento di riflessione collettiva su cosa significhi oggi “restare” e lottare in un territorio complesso come quello reggino.

Non solo politica: il volto umano dietro la fascia tricolore

Se qualcuno si aspettava un freddo saggio politico, è rimasto sorpreso. “Tiri Mancini” è, come suggerisce il titolo, il racconto dei colpi inaspettati che la vita riserva. Falcomatà mette a nudo le emozioni vissute durante i periodi più bui della sua carriera e della sua vita personale, inclusi i giorni della sospensione e le battaglie giudiziarie, affrontate con quella che lui definisce la “testardaggine del maratoneta”.

“Questo libro nasce dall’esigenza di fermarsi e guardare indietro per capire meglio dove stiamo andando. È un invito a non arrendersi mai, nemmeno quando la vita sembra giocarti, appunto, dei tiri mancini.”


I punti chiave del libro emersi durante l’evento

  • La resilienza: Il tema centrale è la capacità di incassare i colpi senza perdere la bussola dei propri valori.

  • Il rapporto con la città: Reggio Calabria non è solo lo sfondo, ma una protagonista viva, con le sue ferite e le sue straordinarie potenzialità.

  • L’ironia come scudo: Lo stile del libro è fluido, a tratti ironico, capace di rendere leggeri anche i passaggi più densi di significato.

  • La famiglia: Un tributo costante alle radici e a chi, nel silenzio, sostiene il peso delle scelte pubbliche.

Potrebbe interessarti: