“La rivoluzione Calabria parte anche dall’Istruzione, fornendo una risposta adeguata alle esigenze dei territori, anche attraverso un opportuno dimensionamento scolastico che migliori la loro offerta formativa. Su questo indirizzo si è insediato, nella Cittadella regionale di Catanzaro, un tavolo tecnico politico organizzato dall’assessorato regionale all’Istruzione Cultura e presieduto dal vicepresidente della Giunta regionale con delega al ramo, Giusi Princi, finalizzato alla condivisione dei Sistemi Locali dell’Educazione e dell’Istruzione (Slei)”. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Si tratta della prima fase – è detto nel comunicato – del processo di ridefinizione delle linee guida regionali per l’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il prossimo triennio che si concluderà nel mese di settembre”. “Le risorse necessarie – ha dichiarato il vicepresidente Princi – sono disponibili, ed è quindi necessario, seguendo l’indirizzo indicato dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, finalizzare i nostri sforzi per rispondere correttamente alla richiesta di crescita dei territori, soprattutto attraverso la concertazione costante con gli enti locali in cui, sin dal mio insediamento, ho sempre creduto come leva per il cambiamento della nostra regione”. “Alla riunione – riporta il comunicato – hanno preso parte il dirigente generale del Dipartimento Istruzione formazione e Pari opportunità, Maria Francesca Gatto, il dirigente del settore Istruzione e Diritto allo studio, Anna Perani, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, Antonella Iunti, ed i rappresentanti di Anci e delle province calabresi. Nel corso dell’incontro, la dirigente Perani ha presentato i tratti caratteristici del Slei che declinano, sul territorio regionale, i principi della sussidiarietà e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. In concreto, i Sistemi locali dell’educazione e dell’Istruzione garantiranno il raggiungimento di diversi obiettivi, tra cui la partecipazione degli studenti al sistema educativo e formativo a partire dalla fascia 0 6, la prevenzione ed il contrasto alla dispersione scolastica e l’abbandono, la promozione dell’inclusione scolastiche, assicurando al contempo la perequazione territoriale ed il supporto ai processi di dimensionamento scolastico. Registrata la piena disponibilità dei soggetti presenti all’incontro, al fine di gettare le basi per le nuove linee guida per il dimensionamento scolastico del prossimo triennio, elaborato anche sulla base dei dati acquisiti dall’Osservatorio regionale sul Diritto allo studio. Obiettivo principale, infatti, sarà anche quello di eliminare le reggenze, tutelare i territori più fragili, garantire stabilità alle istituzioni nel tempo. Tutte le operazioni di dimensionamento dovranno avvenire all’interno di un medesimo ambito – per il quale viene anche individuato un comune capo-ambito – sulla base di precisi indicatori di consistenza della popolazione, di efficienza organizzativa e capacità di gestione della spesa pubblica”. (ANSA).
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