LFA Reggio Calabria comunica di aver raggiunto l’accordo con il Benevento Calcio per la risoluzione consensuale del trasferimento a titolo temporaneo del calciatore Ivan Altamura. Il Club augura a Ivan le migliori fortune per il futuro.
Filippo Francesco Idone
Ponte sullo Stretto, Falcomatà: “Rischia di voler unire un’Italia di fatto divisa”
“Vorrei fare i complimenti per come è stato organizzato questo Consiglio comunale aperto, con un approccio costruttivo e concreto, da amministratori. Ho ascoltato con attenzione l’introduzione del sindaco Sandro Repaci, mi ha fatto riflettere sugli errori che spesso gli amministratori pubblici commettono rispetto al dibattito sul Ponte sullo Stretto, ossia non concentrarci su cosa ruota attorno a questa grande opera pubblica. Un punto di vista ed una discussione che non si limita alla sola infrastruttura o ad un approccio influenzato prettamente dall’ideologia, tra chi è comunque ragionevolmente favorevole e chi allo stesso modo è contrario”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo a Campo Calabro, nel corso di un Consiglio comunale aperto, convocato per un dibattito e confronto relativo al Ponte sullo Stretto.
“Fra i vari commenti – ha aggiunto – ho ascoltato quelli di chi, come rappresentanti istituzionali, aveva timore di avviare opere pubbliche per paura delle infiltrazioni mafiose. Non possiamo permettere a nessuno di dire che questo Ponte non unirà due coste, ma due cosche. Chi l’ha detto se ne deve assumere la responsabilità. Noi sappiamo cosa significa fare i sindaci, i consiglieri comunali, al Sud, in Calabria, nella nostra provincia, non servono le statistiche o gli elenchi dei amministratori minacciati per ricordarci quanto sia gravoso il nostro lavoro. Allo stesso tempo noi la criminalità la contrastiamo e faremo sempre di tutto affinché le necessarie opere pubbliche, per il bene collettivo, siano realizzate per i territori”.
“Oggi la domanda non è più: Ponte sì o Ponte no. Siamo già più avanti – ha evidenziato il primo cittadino metropolitano – rispetto a questa domanda che poteva valere fino a quando il decisore politico non aveva ufficialmente attivato questo processo. Il dubbio che dobbiamo sciogliere ora è che ruolo giocare come Enti pubblici territoriali, decidere se subire la decisione oppure governarlo, da protagonisti, accendendo i fari su tutto quello che saranno le fasi di approvazione del progetto esecutivo, avvio lavori lavori e completamento. Questo è il nostro ruolo”.
“Per quanto mi riguarda – ha precisato Falcomatà – sul Ponte ci sono anche dei ‘no’ Ponte. Ad esempio diciamo no ai progetti ‘calati dall’alto’, senza il protagonismo dei territori. Diciamo di no ad un progetto che ci priva dei Fondi di Coesione, risorse che la Costituzione stabilisce che siano aggiuntive, e non sostitutive, per far crescere lo sviluppo di aree in difficoltà rispetto alle regioni più ricche. Ad oggi, invece, circa un miliardo di euro di fondi previsti per la Coesione, previsti per le regioni Sicilia e Calabria, stanno dentro il progetto del Ponte. Si tratta di risorse marginali se pensiamo all’investimento generale dell’infrastruttura, ma che risultano invece decisive per i nostri territori. Non sono d’accordo – ha detto Falcomatà – su quanto dichiarato nei giorni scorsi dal viceministro alle Infrastrutture, Rixi, a Reggio Calabria, che quelle risorse sono state prelevate perché le Regioni Calabria e Sicilia non hanno capacità di spesa. Si tratta di un incidente istituzionale poco consono anche nei confronti di chi le governa. Un altro ‘no’, infine – ha concluso – lo diciamo ad un Ponte che con il progetto scellerato dell’autonomia differenziata, rischia di voler unire un’Italia di fatto divisa, tra chi ha già tutto e avrà ancora di più e chi invece avrà sempre meno”.
Mister Bruno Trocini ha diramato la lista dei 20 convocati che prenderanno parte alla gara con il Siracusa. Di seguito l’elenco completo: Adejo, Barillà, Bolzicco, Cham, Girasole, Ingegneri, Kremenovic, Lika, Marras, Martiner, Martinez, Parodi, Perri, Porcino, Provazza, Rana, Salandria, Simonetta, Velcea, Zucco.
Myenergy Reggio Calabria: il centro Cessel a VideoTouring analizza la sfida al Virtus Ragusa
In vista del Big Match tra Myenergy e Virtus Ragusa, gara che si giocherà alle ore 18 di domenica 28 gennaio 2024 al PalaCalafiore, il centro dei reggini, Giovanni Cessel, ha analizzato il momento su “Momenti neroarancio”, format in onda sulla Tv ufficiale del club, Video Touring. Ecco le sue impressioni: “Le vittorie ci hanno aiutato nel creare lo spazio mentale giusto per arrivare alla gara contro Ragusa. Le ultime sfide ci servono per tenerci sempre caldi ed arrivare carichi alla grande gara di domenica. Vogliamo “spaccare tutto””
Il cammino della squadra?
“Sin dall’inizio ho capito “dove sono capitato”. Il nostro allenatore rende interessanti gli allenamenti. Questo rende la squadra vincente. Ognuno di noi vuole rendere al cento per cento. Federico Cigarini ha messo tutto, ogni, giorno, per metterci nelle condizioni di vittoria. Il basket del Coach mi permette di mettere in pratica il mio basket: avere Mavric e Binelli accanto mi serve per coesistere e mi servirà tanto per la mia carriera”.
La differenza tra gli Usa e qui?
“Di certo la prima differenza è che negli Usa si pensa poco alla tattica. Qui, a Reggio, abbiamo opzioni per tutto. Negli Stati Uniti è “istinto”, velocità, non si riusciva a respirare. Mi serviva un allenatore come Cigarini che crede in me e crede nella mia crescita. Oggi, abbiamo dovuto alzare i livelli difensivi. Siamo il secondo miglior attacco del torneo. Per essere una squadra all’altezza e provare a cavalcare il sogno della promozione abbiamo l’obbligo di difendere ancora meglio”.
Come state preparando la gara contro gli iblei?
“Prepariamo ogni gara con la stessa serietà, sfida per sfida. Gara che ci serve per confermare le nostre ambizioni d’altissima quota. Sono carico per affrontare Franco Gaetano, ex ed osso durissimo da marcare”.
Incendiata una vettura della Polizia Locale a Bagnara: Falcomatà e Brunetti in coro: “Episodio gravissimo”
Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ed il Vicesindaco con delega alla Polizia Locale Paolo Brunetti ha espresso sentimenti di vicinanza nei confronti dell’Amministrazione comunale di Bagnara, del Sindaco Adone Pistolesi, del Comandante della Polizia Locale Rosalinda Lopes e dell’intera comunità della cittadina della costa tirrenica. Un’auto della Municipale è stata infatti data alle fiamme questa notte mentre si trovava proprio di fronte al Comando e nelle vicinanze di Palazzo San Nicola, sede del Comune di Bagnara. “L’episodio avvenuto è molto grave – scrivono in una nota Falcomatà e Brunetti – se come appare dovesse essere confermata la matrice dolosa dell’incendio sarebbe un segnale preoccupante, soprattutto considerando la virtuosa azione di sostegno alla legalità e allo sviluppo che l’Amministrazione comunale di Bagnara sta portando avanti in questi anni. Al sindaco Adone Pistolesi, al Consiglio comunale, alla Polizia Locale e a tutti i cittadini di Bagnara giunga la vicinanza del Comune di Reggio Calabria, nella speranza che chi si è reso protagonista di tale deprecabile atto intimidatorio possa essere presto assicurato alla giustizia”.
“Purtroppo oggi ci troviamo nostro malgrado a dover registrare l’ennesimo atto di violenza nei confronti di una pubblica amministrazione territoriale, in questo caso diretto alla Polizia Locale che ne costituisce il braccio operativo in termini di contrasto all’illegalità ed al servizio della sicurezza di tutti i cittadini. Ogni anno sono centinaia gli episodi ed i gesti intimidatori che coinvolgono i nostri comuni e gli amministratori in carica. E’ una condizione inaccettabile, per la quale è necessario richiamare l’attenzione delle massime istituzioni nazionali”. “Le statistiche diffuse annualmente – spiegano ancora Falcomatà e Brunetti – affermano che la Calabria e la nostra area metropolitana sono tra i territori più colpiti da episodi di violenza che riguardano gli Enti locali. E’ necessario lavorare in maniera determinata per invertire questa tendenza inaccettabile. Lo dobbiamo alla cittadinanza naturalmente, ma soprattutto a chi, come in questo caso gli agenti della Polizia Locale di Bagnara, indossa ogni mattina la propria uniforme nella consapevolezza di prestare la propria attività quotidiana al servizio della sicurezza della comunità. E’ assurdo che ciò debba avvenire con rischi di questo tipo”.
Reggio Calabria: a palazzo San Giorgio l’incontro su carcere e rieducazione
Carcere e rieducazione sono stati i temi al centro dell’incontro aperto alla società civile, alle scuole, alle associazioni, ospitato oggi pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria. Un evento che, come ogni anno, precede la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, finalizzato ad approfondire problematiche rilevanti aventi a oggetto la tutela dei diritti e le garanzie costituzionali. Il presidente ff della Corte d’Appello, Olga Tarzia ha aperto l’incontro evidenziando che «sulle carceri è necessario investire poiché la struttura carceraria deve diventare qualcosa di differente, sia sotto il profilo dell’accoglienza, consentendo delle condizioni minime ai detenuti, sia sotto il profilo della capacità di restituire la dignità a chi ha commesso un reato».
“Come Amministrazione comunale abbiamo già dato un piccolo segnale – ha affermato il vicesindaco Paolo Brunetti – e stiamo continuando a operare in modo da consentire alle persone private della libertà di interagire col mondo all’esterno delle carceri. Ricordo l’esperienza fatta coi detenuti che hanno svolto attività di pulizia di alcune aree del nostro Comune. Questi interventi di inserimento nella vita sociale contribuiscono a una loro rieducazione. Grazie al nostro Garante stiamo attivando altre procedure che possono metterci in condizione di riattivare un processo messo già in moto qualche anno fa”.
“La politica – ha aggiunto il vicesindaco – può fare tantissimo, partendo dalle infrastrutture per rendere le carceri più vivibili e garantire i servizi minimi anche all’interno delle strutture: è un segnale importante per chi si ritrova lì, pur avendo commesso degli errori ma con la coscienza che nel 2024 serve garantire gli standard minimi e la dignità delle persone”. “Prima dell’inaugurazione dell’anno giudiziario facciamo un focus dedicato al mondo delle carceri e alla rieducazione – ha chiarito Giovanna Russo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria – Due tematiche importanti soprattutto per quanto concerne la crisi emergenziale che stanno vivendo gli istituti penitenziari. Oggi discutiamo della necessità di una nuova sensibilità, di un nuovo umanesimo giuridico che deve tendere verso una rieducazione che diventa necessaria, si impone alle nostre coscienze”.
Toccante la testimonianza di Pasquale Morrone, detenuto del carcere di Palmi, accompagnato dal suo educatore Domenico Ciccone. Un percorso positivo e approfondito rispetto alle prospettive di reinserimento quello di Morrone che ha ringraziato i giudici che gli hanno restituito la speranza e gli hanno fatto comprendere quanto sia importante non tradire la fiducia. Collegata online anche la giornalista Katia Maugeri che nel suo lavoro ha posto particolare attenzione alle storie di vita vissute dai detenuti, e si è interrogata indagando le fragilità legate, sovente, a un sistema sociale complesso.
I Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria salvano un uomo
Nel pomeriggio di venerdì, i Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, nel corso di regolare servizio di istituto, notavano un numero elevato di persone all’altezza del ponte Mesima. Incuriositi dalla circostanza, si avvicinavano sul punto riscontrando la presenza di una macchina ai piedi della scarpata. Il veicolo, verosimilmente uscito fuori strada, era rovinato nel campo adiacente, ribaltandosi. Rendendosi conto immediatamente del pericolo e della possibile presenza di una persona a bordo del veicolo, i militari intervenivano e sottraevano dalle lamiere un cittadino rosarnese, rimasto incosciente a seguito dell’urto subito dall’impatto. I successivi interventi del 118, che hanno trasportato immediatamente il malcapitato in codice rosso presso il vicino ospedale di Polistena, hanno permesso all’uomo di riprendere coscienza e di sottoporsi alle cure del caso.
Questo episodio evidenzia la funzione generale dei Carabinieri, dediti al servizio del cittadino in ogni circostanza, e riconosce il merito in particolare ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”. Questo reparto è un reparto di specialità dell’Arma dei Carabinieri con compiti e mezzi specifici e peculiari che permette loro di svolgere oculate attività volte al contrasto di determinati reati. Ai loro compiti specifici, i Cacciatori affiancano una costante attività di supporto all’Arma dei Carabinieri dislocata sul territorio, con una presenza costante delle loro squadre su tutte le aree maggiormente sensibili. L’episodio, dunque, rappresenta solo l’ultimo esempio luminoso di un reparto caratterizzato dalla sua struttura e impronta militare, rapidità decisionale e preparazione specifica dei propri membri, sempre posta al servizio dei cittadini.
Il 27 gennaio 2009, stroncato da un male incurabile, ci lasciava il ”Ragazzo di Calabria” che per oltre 40 anni aveva incantato le platee, le piazze ed i palchi di tutto il mondo cantando, con il suo straordinario talento, con le sue melodie e le sue eccezionali doti di interprete e musicista, le gioie, le ansie, le speranze e le bellezze della sua amata Terra. Giuseppe Agliano, già assessore e consigliere comunale, ricorda così Mino Reitano nel 15° anniversario della morte.
“Per la sua immensa e popolare attività artistica, per il grande affetto e la considerazione che gode ancora oggi – afferma Agliano – Mino merita di essere ricordato in particolare alle giovani generazioni, per poterne apprezzare ed emulare non solo le doti canore ma, anche e soprattutto, le virtù dell’Uomo semplice e carico di energia, di eterno ragazzo pieno di vitalità, dai sani valori e forti ideali, dal cuore gentile e generoso, dedito al lavoro ed alla famiglia. Perciò i reggini ed i calabresi non devono disperdere il messaggio di riscatto lanciato attraverso la sua sterminata produzione artistica, perché Egli non è stato solo un interprete, un compositore, un cantante, un musicista, un attore, uno scrittore, un giornalista, un conduttore, un talento a tutto tondo, ma è stato soprattutto un grande esempio. Con la sua ingenua ma dignitosa umiltà ha rappresentato la forza, la capacità e la voglia di riscatto caratteristica degli uomini e delle donne del sud, che non si rassegnano e vogliono guardare al futuro con l’orgoglio di chi sa si avere le qualità per emergere. Nonostante il suo viscerale amore per la Calabria, Mino Reitano non fece alcuna attività artistica sul territorio per oltre 18 anni, ma il suo ritorno alla fine degli anni ‘90 fu un trionfo. A migliaia infatti, calabresi e turisti, affollarono i suoi concerti durante il tour “Viaggio Mediterraneo”, voluto nel 1998 dal Presidente del Consiglio Regionale del tempo Giuseppe Scopelliti, che per due anni consecutivi lo vide esibirsi, unitamente ad altri artisti calabresi, in molti comuni della regione compreso lo storico concerto di Reggio in Piazza Indipendenza. Nel 2000 gli fu conferito l’incarico onorifico di “Ambasciatore della calabresità nel Mondo” e nel 2005 il San Giorgio d’Oro.
Il 25 ottobre del 2009 le Poste Italiane lo celebrarono con l’emissione di un francobollo facente parte di una serie di tre valori dedicati alla storia della musica italiana (gli altri due furono dedicati a Pavarotti e Rota). Questo evento, il comune di Reggio lo volle organizzare anche a Palazzo San Giorgio, d’intesa con la locale filiale delle Poste e l’Associazione Anassilaos, in contemporanea nazionale. Dopo la sua scomparsa, anche su insistenza di tantissimi fan, amici ed estimatori, fui incaricato dal sindaco Scopelliti di attivare e seguire le procedure per la realizzazione di un monumento a Sua perenne memoria. Lo scultore Rosario La Seta ideò e realizzò (anche con il prezioso apporto della famiglia, in particolare della moglie Patrizia e delle figlie Grazia e Giuseppina) un bellissimo busto in bronzo, con l’immagine di Mino che stringe un violino (strumento che Egli prediligeva) che sovrasta un blocco di pietra di Lazzaro con incisa una grande nota musicale, che uniti raggiungono quasi due metri di altezza. L’opera fu completata nel 2011 e collocata nel 2016 all’interno della piazza ricavata al centro della rotatoria sullo slargo dell’Annunziata nel quartiere di Santa Caterina, che oggi porta il Suo nome.
In questi anni – conclude Giuseppe Agliano – molteplici sono state le iniziative promosse dalle testate televisive e giornalistiche nazionali e locali, oltre che da Istituzioni, Enti e Associazioni, volte e ricordarne la figura e l’opera e per rendere il doveroso tributo ad un personaggio che ha fatto la storia della musica italiana. Una su tutte: il “Memorial Mino Reitano”, pensato, ideato e voluto fortemente dal fratello Gegè (anch’egli recentemente scomparso) che, per 14 anni con amore e dedizione, ha deliziato quanti sono accorsi al teatro “F. Cilea” a riascoltare, dalle voci di altrettanti grandi artisti, il repertorio musicale di Mino, di Franco, di Gegè e di Antonio Reitano, che oggi continua la sua attività al teatro “Manferoce” di Palmi, grazie all’impegno e alla capacità del promoter Natale Princi.
LFA Reggio Calabria, Trocini presenta il Siracusa:” L’avversario è forte e sarà una gara difficile”
La LFA Reggio Calabria giocherà contro il Siracusa in Sicilia. Sarà una sfida molto complicata visto che i siciliani sono una delle tre squadre che sta dominando il girone I della Serie D. Il distacco in classifica è a favore della squadra siracusana, anche se la voglia degli amaranto di dimostrare il proprio credo calcistico è elevato. I reggini sono pronti a questa tipologia di incontro e in trasferta hanno quasi sempre imposto il gioco. Per la LFA Reggio Calabria sarà però una partita importante essendo il big match della 24ª giornata. In questa settimana è arrivato Adejo a dare aiuto ed esperienza in difesa.
Bruno Trocini in conferenza stampa ha presentato la sfida tra la LFA Reggio Calabria e il Siracusa: “Troveremo il classico Siracusa perché una partita non può cambiare. Stanno tenendo insieme altre due squadre un ritmo infernale e non mi aspetto un atteggiamento diverso. L’avversario è forte e sarà una gara difficile, ma non arriviamo bene a questo match. Abbiamo avuto delle risposte sugli esterni. E’ tornato Porcino a disposizione, ma il problema dell’under e dell’over ci sarà sempre. I ragazzi devono accettare e a malincuore devo mettere fuori qualcuno che meriterebbe a causa di questa regola. In settimana ho visto che Lika e Marras possono giocare sugli esterni. E’ una soluzione che ci può tornare utile visto che abbiamo degli infortunati. Penso solo al Siracusa e non alla gara di mercoledì anche perché è una squadra quasi imbattibile”.
Il mister ha parlato dei singoli: “l’arrivo di Lika insieme a Marras, Provazza e Perri ci da la possibilità di lavorare in maniera diversa. Abbiamo lavorato bene e la squadra ne ha giovato. Le ultime prestazioni sono state positive e stiamo crescendo e migliorando. Dobbiamo essere più cattivi nell’ultimo passaggio e nei 16 metri. Adejo? Sta bene. E’ un professionista serio che si è sempre allenato. E’ pronto per giocare e sarà a disposizione. Bolzicco? Dobbiamo essere bravi a sfruttare il suo lavoro e può migliorare molto. Ha una cultura diversa visto che viene dal Sudamerica e riuscirà poi ad essere ottimale in zona gol. Avesse qualche compagno di reparto avrebbe diviso i compiti che chiedo. Reneus e Rosseti ci vorrà ancora una settimana così come Dervishi”.
Trocini ha poi parlato del suo lavoro a Reggio Calabria: E’ stata un’annata complicata e difficile. Ho affrontato qualcosa che non ho mai vissuto prima ed è andata a sommare dall’ambizione della piazza. Mi ha fatto crescere tanto e mi porto dentro e portare avanti dandomi orgoglio. Guardo alla partita immediata e mi concentro a quello che ho”.
Giornata della memoria: in via Giudecca la scopertura di una “pietra di inciampo”
La Giornata della memoria celebrata da Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria con la scopertura in via Giudecca, da parte del sindaco Giuseppe Falcomatà, di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah. Una cerimonia istituzionale, nelle adiacenze del tapis roulant, nel tratto compreso tra il Corso Garibaldi ed il Corso Matteotti, dove la pietra è stata collocata: un luogo centrale per la città.
All’evento, oltre al sindaco Falcomatà, erano presenti i suoi due vice, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, la giunta e i consiglieri comunali, il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle Forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà sindacali, culturali e civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti. Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti, una tra le più importanti scrittrici contemporanee ad essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti.
“Cerchiamo di ricordare quotidianamente la tragedia della Shoah e dell’Olocausto – ha evidenziato il sindaco Falcomatà – L’idea della pietra d’inciampo è nata qualche giorno fa, quando ad un servizio del tg, sono apparse le immagini di alcuni adolescenti in gita ad Auschwitz che, sorridendo, facevano delle foto all’ingresso del lager nazista. Da qui la consapevolezza che non basta portare i nostri giovani nei luoghi della tragedia, ma che devono avere gli strumenti per comprenderla quotidianamente. La pietra d’inciampo, in una delle vie più frequentate, via Giudecca, consentirà a chiunque passerà da qui, famiglie, bambini, turisti, di ricordare ogni giorno la tragedia dell’olocausto e servirà inoltre a commemorare le vittime calabresi della Shoah e delle leggi razziali nazifasciste”.