“Come non ricordare” dichiara il Presidente di Incontriamoci Sempre Pino Strati “l’edizione del 2008, con la commemorazione delle vittime del tragico evento del terremoto del 1908, in occasione del centenario, con la presenza del Rettore Don Bruno Fraulin. In queste ore, tantissime Aziende Calabresi stanno aderendo all’iniziativa, attraverso la donazione di loro prodotti e merce di grande pregio e valore, al fine di per arricchire il montepremi di una delle Tombolate più importanti del Centro Sud Italia.” Si prevede, come ogni anno, il pubblico delle grandi occasioni, per un evento che rappresenta un momento particolare di aggregazione di tanti cittadini e di parrocchiani di S.Antonio. “La conduzione e la regia” conclude Strati “saranno affidati a Marco Mauro e Marco Strati. Non mancheranno le esilianti scenette brevi teatrali del duo Cambera Festa. Naturalmente come da tradizione, il nostro Don Graziano, Rettore, porterà i saluti a nome della Comunità.”
Filippo Francesco Idone
Rosarno: arrestati due esponenti di spicco della criminalità organizzata
Alle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, con il supporto operativo di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e di unità cinofile, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti – padre e figlio -, ritenuti inserita nel contesto di ‘ndrangheta del centro medmeo, ed in particolare vicini al contesto criminale rosarnese della cosca Pesce. Peraltro il padre risulta gravato da due precedenti condanne passate in giudicato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., quale intraneo alla citata articolazione di ‘ndrangheta.
Le indagini da cui scaturiscono gli odierni provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, consentivano di attribuire agli indagati, allo stato degli atti e salve le successive valutazioni di merito, gravi condotte estorsive – perpetratesi per lungo tempo- e violenze private, tutte aggravate dalle finalità mafiose, avvenute in Rosarno e Cinquefrondi. Le attività svolte dai Carabinieri di Gioia Tauro, corroborate da propalazioni di diversi collaboratori di giustizia, hanno permesso di evidenziare l’elevatissima capacità criminale degli arrestati, espressa in molteplici occasioni con metodologie tipiche degli aggregati mafiosi, imponendo il proprio volere, tramite una generale condizione di assoggettamento ambientale, su individui ed attività commerciali piegati alle loro esigenze ed oppressi dalla loro ingerenza.
Tale modus operandi, affiancato al ripetuto ricorso ad intimidazioni – di natura fisica e verbale – si sostanziava in una perdurante sopraffazione ed interferenza in un’attività economica sita nella Piana di Gioia Tauro, nonché nella limitazione della libertà di autodeterminarsi di più individui. Le molteplici e difformi fonti di prova raccolte hanno quindi contribuito a restituire un’immagine complessa dell’aggregato criminale, disvelandone gerarchie ed operatività, delimitandone la sfera di influenza illecita e gli equilibri esterni nel confronto con paritetiche o “superiori” organizzazioni di tipo ‘ndranghetistico.
L’indagine, tra l’altro e sempre allo stato degli atti, ha dunque permesso di accertare:
– l’esistenza di una perdurante attività estorsiva ai danni di una cooperativa agricola sita in Candidoni, divenuta nel tempo vera e propria fonte di reddito illecito dei componenti l’aggregato familiare. L’ingerenza sull’attività commerciale, oltre che con l’indebita appropriazione mensile di parte degli utili, si sostanziava nell’esercizio di un controllo diretto de facto, che spaziava dal deciderne le assunzioni e la politica aziendale e gestionale, arrivando financo a regolare contrasti tra i dipendenti. Tale illecito impossessamento, che nella sostanza privava i reali rappresentanti la cooperativa della libertà di autodeterminarsi in ordine all’esercizio dell’attività, si protraeva per circa diciotto anni, a testimonianza di come, l’assoggettamento di imprese, ottenuto mediante minacce ed imposizioni mafiose, sia tutt’ora business di primaria rilevanza per organizzazioni di tipo ‘ndranghetistico;
– la realizzazione di reiterate minacce nei confronti di un medico, effettuate da più soggetti riconducibili al contesto familiare. Tali comportamenti erano finalizzati ad ottenere un certificato che attestasse l’impellente necessità di effettuare un intervento chirurgico ed il successivo trattamento di riabilitazione neuro-motoria da parte di uno dei componenti della famiglia, in quel momento in carcere. Il professionista, raggiunto anche mediante l’intercessione di un compagno di cella del detenuto e della rispettiva consorte, veniva più volte ingaggiato, sia telefonicamente che di presenza, affinché realizzasse, in tempi brevi e con modalità pedissequamente definite dal congiunto ristretto, l’attestazione a questi funzionale per eludere la restrizione inframuraria ed ottenere una misura alternativa alla detenzione in carcere;
– la reiterata compromissione della libertà di autodeterminarsi dell’ex moglie di uno degli indagati compressa nella propria sfera privata e costretta, lungo tutto il corso della sua relazione coniugale (già originariamente indotta dalla famiglia del marito), e successivamente al termine della stessa, a subire pressioni ed angherie finalizzate, tra l’altro, ad indurla sia a riavvicinarsi al contesto familiare dal quale si era discostata con la separazione sia a porre in essere condotte delittuose per favorire i traffici illeciti del contesto familiare degli arrestati.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti in carcere, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. In capo agli indagati e nel rispetto dei loro diritti, si specifica che questi sono ancora da doversi ritenere soggetti alla presunzione di innocenza attesa l’attuale fase del procedimento, la cui colpevolezza potrà essere acclarata solo attraverso una sentenza irrevocabile.
Reggio Calabria: Vito Teti e le sue nuvole racconteranno la Resistenza
Il 3 dicembre a Reggio Calabria un evento culturale di straordinario livello. Alle ore 16.30 presso lo spazio “Elle interni” in via Torrione 75, si terrà un incontro con il celebre antropologo Vito Teti. Proprio pochi giorni fa il termine Restanza, da lui coniato per definire il sentimento di chi resta nella propria terra d’origine con intenti propositivi e iniziative di rinnovamento, è entrato nel vocabolario Treccani. Con Vito Teti cambia il linguaggio del restare, assume nuovo significato il legame con la propria terra. L’incontro del 3 dicembre sarà un vero omaggio alla sua opera, con la proiezione di due corti e la mostra fotografica Homeland, con foto di Salvatore Piermarini e Vito Teti. Il filo conduttore dell’iniziativa è quello delle nuvole di Calabria, intorno a cui Vito Teti discuterà con i contributi – fra gli altri – di Domenico Minuto, Anna Mallamo, Alfonso Picone Chiodo, Anna Foti, Giuseppe Smorto, Nino Mallamaci, Salvino Nucera, insieme a tanti altri amici. Inoltre, sarà l’occasione per ammirare una selezione di foto da ‘spremunti di Fabio Itri, il progetto fotografico che ha accompagnato gli incontri di “Restate in Strada” e di assistere alla premiazione del concorso “Restanza ed erranza”. Con il contributo del Circolo del cinema Zavattini, del Centro di medicina solidale Ace, del Touring Club sezione di RC, La Strada è felice di invitare tutte e tutti alla partecipazione. Restare, costruire un presente diverso. Vito Teti, con la sua opera, con il suo pensiero, dimostra che è possibile.
Motta San Giovanni: manca poco per l’evento “L’albero che (ci) sarà”
Tre giorni dedicati all’ambiente, alla responsabilizzazione, alla partecipazione e alla speranza riposta nei più piccoli tra i cittadini mottesi. Tutto questo è “L’albero che (ci) sarà”, l’evento curato dall’associazione ambientalista MondoVerde e promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le parrocchie del territorio. Il sindaco Giovanni Verduci e l’assessore Giusy Vacalebre, il presidente dell’associazione Aurelia Sansotta insieme ai parroci Domenico Rodà, Giovanni Gullì e Emanuele Benedetto, sensibilizzeranno i ragazzi delle parrocchie di Lazzaro, Motta e Paterriti sulla cura del territorio, i cambiamenti climatici e sui comportamenti ecosostenibili da porre in essere.
“Ci riteniamo soddisfatti della rete di collaborazione che da subito si è creata con l’associazione MondoVerde – dichiarano il sindaco Verduci e l’assessore Vacalebre – L’Amministrazione comunale ha subito sposato il progetto coinvolgendo le parrocchie di Santa Maria delle Grazie di Lazzaro, di Santa Caterina e San Michele di Motta e di Santa Maria Madre della Consolazione di Paterriti. Durante gli incontri l’associazione donerà dei semi che i ragazzi dovranno con cura far diventare possenti alberi, un percorso di crescita per i bambini che inizieranno l’oratorio. L’albero che ci sarà – concludono gli amministratori comunali – rappresenta una speranza, con l’auspicio che le nuove generazioni possano riscoprire ed alimentare l’amore per il nostro pianeta, acquisendo la consapevolezza di quanto ognuno possa essere determinante per il futuro della collettività”. I primi due appuntamenti sono in programma sabato 2 dicembre a Lazzaro, presso l’oratorio di Lavandara, domenica 10 dicembre, presso l’oratorio di Paterriti.
LFA Reggio Calabria comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto per i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Manuel Ricci. Arrivato a Reggio Calabria ad inizio stagione, Ricci ha collezionato 8 presenze. Il club augura a Manuel le migliori fortune per il futuro.
Reggio Calabria: torna ‘Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale’
Lunedì 4 e martedì 5 dicembre, presso l’auditorium ‘Gianni Versace’ del Ce.Dir. a Reggio Calabria, alle 9:30 tornano gli incontri di educazione stradale denominati ‘Katedromos, il catechismo dell’Educazione stradale’, giunto alla seconda edizione. Il format multimediale ed interattivo, promosso ed organizzato dalla Polizia locale, con il patrocinio degli assessorati alla Polizia locale e Istruzione, coinvolgerà circa 900 alunni delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado. “Le giornate formative – ha detto l’assessora alla Polizia locale, Giuggi Palmenta – rappresentano, per la qualità divulgativa ed il numero degli utenti coinvolti, una straordinaria opportunità formativa. La volontà di coinvolgere i più giovani, segue le linee di indirizzo politico del sindaco Giuseppe Falcomatà, proiettate ad affermare, soprattutto tra i più giovani, una corretta coscienza civile ed attività di sensibilizzazione, partendo anche dall’educazione stradale”.
Serie D: Federico Muccignato sarà l’arbitro di Canicattì-LFA Reggio Calabria
L’arbitro della sfida della LFA Reggio Calabria contro il Canicattì, match valido per la sedicesima giornata di Serie D, sarà Federico Muccignato. Il programma completo del fine settimana del girone I:
16ª giornata
Canicattì – LFA Reggio Calabria arbitro Federico Muccignato
Castrovillari Calcio – Siracusa Calcio 1924 arbitro Nicolo’ Rodigari
Città Di S. Agata – Gioiese 1918 arbitro Sabri Ismail
F.C. Trapani 1905 -Portici arbitro Alessandro Colelli
Locri 1909 – Nuova Igea Virtus arbitro Saverio Esposito
Ragusa Calcio – Licata Calcio arbitro Lorenzo Moretti
Real Casalnuovo – Città Di Acireale 1946 arbitro Francesco Masi
Vibonese Calcio – San Luca arbitro Carlo Palumbo
Riposano: Sancataldese Calcio e Akragas
CGIL: inaugurazione Spazio Donna e iniziativa contro la violenza di genere a Crotone
“Parole nuove contro la violenza di genere. Analisi e contrasto contro i fattori culturali della violenza per una nuova relazionalità” è il titolo dell’iniziativa che si terrà il 4 dicembre alle ore 9:00 nella sala consiliare di Crotone. All’evento promosso dal Spi CGIL Calabria e dal Coordinamento Donne, insieme al Comune di Crotone interverranno: Claudia Carlino, Segretaria Spi CGIL Nazionale, Carmelo Gullì, Segretario Generale Spi CGIL Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Calabria, Daniela Oliverio psicologa e psicoterapeuta Cav Udite Agar, Valentina Castelli, psicologa associazione Baubò, Michele Iannello Segretario Generale Spi CGIL Calabria Area Vasta, Enzo Scalese, Segretario Generale CGIL Area Vasta, Rossella Napolano, Segreteria Spi CGIL Calabria, Filly Pollinzi, assessore Politiche Sociali Comune di Crotone. Dialogo teatrale a cura di Kroma Accademia di teatro, cinema e musical di Crotone. Nel corso dell’iniziativa sarà presentato lo sportello Spazio Donna.
L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, si appresta alle sue attività attinenti al Natale con il dodicesimo appuntamento di questa nuova programmazione 2023/2024. L’ evento, questa domenica 3 dicembre alle ore 18, prevede presso la Sala D’Arte Le Muse di via San Giuseppe 19, un incontro con una conversazione dedicata al connubio tra la storia delle tipicità dolciarie collegate alle feste ed a vari collegamenti di tipo storico, artistico e linguistico. La tematica trattata sarà appunto “Nacatule e Protalia: indagine archeolinguistica sul cibo nella Calabria Greca” e vedrà una conversazione con Pasquale Casile, docente – vicepresidente Associazione Magna Grecia Pieve Emanuele, membro CdA Fondazione Calabro Greca ed organizzatore del Bicentenario dei Greci di Calabria.
Insieme a lui altro intervento sarà quello di Bartolo Foti, pasticcere ed esperto dolci della tradizione calabrese. Anche un momento della poesia vernacolare reggina con la presenza di Rossana Rossomando delegata Muse Poesia e Cultura Dialettale. Il presidente prof. Giuseppe Livoti ricorda che si è pensato a questo primo incontro, che precede tutte le attività culturali che si terranno fino al 6 gennaio, utile per immergerci nella storia dei territori, attraverso, dolci della tradizione che in effetti nascondono altri significanti e significati oltre che collegamenti con riferimenti archeologici e con immagini importanti della pittura e dell’arte e della lingua soprattutto nell’area grecanica. Proprio per questo non potevamo non indagare dal punto di vista pratico e conoscitivo anche con la figura di un pasticcere e noto conoscitore della tradizione, mentre il vernacolo sarà utile a scandire i vari momenti tra tradizione e classicità. Le “nacatole” sono dei dolci tradizionali di origine antica, di forme diverse, che venivano preparate nelle famiglie per ricorrenze varie come matrimoni e battesimi e per le festività più importanti. Si preparavano generalmente una settimana prima di Natale come segno beneaugurale e non possono mancare nel cenone di fine anno.
Oggi si preparano tutto l’anno e si possono trovare nelle pasticcerie e nei panifici. Questo tipico dolce viene consumato e si sposa magnificamente con i classici vini locali da dessert (assimilabili per molti versi ai cantucci col vinsanto). La mattina, invece, a colazione, si associa molto bene con il latte fresco. L’area di produzione è il territorio del comprensorio della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Un tempo le nacatole venivano considerate un dono per amici e parenti, da parte dei futuri sposi in occasione del matrimonio. Questi dolci rappresentavano quindi, la tradizionale pasticceria calabrese durante le feste nuziali. La loro forma è ellissoidale, caratterizzata da una spirale all’interno, riconducibile alla sagoma di un bambino. Non a caso, la parola calabrese naca proviene dal greco nakè, che significa culla. È quindi un dolce non solo buon augurio per il matrimonio, ma anche come buon auspicio per il concepimento di una nuova vita. Per la stessa ragione, probabilmente, sono entrate a far parte anche della tradizione natalizia locale.
Catanzaro: al Pugliese-Ciaccio Giocattoli e libri ai piccoli pazienti
Natale è già arrivato nel reparto di Pediatria del presidio “Pugliese-Ciaccio” dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, diretto dal dottor Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria, anche nella sua veste di presidente del Comitato regionale di Unicef Calabria. Anche quest’anno, infatti, ha registrato importanti adesioni l’iniziativa del “Regalo sospeso” realizzata dall’Unicef Italia in collaborazione con Clementoni a favore di tanti bambini ospiti in strutture ospedaliere e strutture d’accoglienza
I “Regali sospesi” sono “speciali cofanetti regalo” creati da Clementoni e illustrati dallo street artist romano Merioone, dedicati al tema dei diritti dell’infanzia. Ogni cofanetto, realizzato con materiali di riciclo, contiene: pennarelli, un activity book, un puzzle e un gioco memo. I kit dei “Regali sospesi” sono stati consegnati ieri mattina alla presenza del dottor Giuseppe Raiola, del direttore sanitario di presidio, dottor Gianluca Rafele, dei cappellani ospedalieri, Padre Amedeo Gareri e Padre Pasquale Pitari, della coordinatrice infermieristica della SOC di Pediatria e volontaria Unicef, dottoressa Rosanna Santoro, delle associazioni Fondazione Città solidale, Oasi San Francesco d’Assisi e Carità Diocesana, che hanno ricevuto i kit da distribuire ai propri piccoli ospiti. Presenti anche la dottoressa Maria Ruggiero e l’operatore Alessio Costanzo. Oltre ai kit, sono stati consegnati numerosi volumi donati dalla Giunti editore al reparto di Pediatria al dottore Raiola che, in seguito all’accordo stipulato, provvederà alla distribuzione secondo esigenze e opportunità.
“L’iniziativa realizzata grazie all’azienda Clementoni e alla generosità di chi sostiene l’Unicef è un’altra occasione importante per regalare ai bambini e alle bambine che attraversano un momento difficile della propria vita a causa della malattia, un sorriso e un momento di svago che, proprio attraverso il gioco può diventare anche un momento di socialità – ha dichiarato Raiola -. Tutto questo significa dimostrare vicinanza a questi bambini e alle loro famiglie”. Nei prossimi giorni sarà eseguita la consegna in altri reparti pediatrici della AOU “Renato Dulbecco” di Catanzaro.