Avviato al Museo diocesano l’ormai consueto appuntamento estivo con i laboratori creativi per bambini e ragazzi dal titolo La Fabbrica dell’Arte. Ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni il Museo diocesano mercoledì 19 e 26 giugno e 3 luglio h 9-12 proporrà il laboratorio di riciclo creativo e produzione della carta Crea-azioni di carta (articolato in tre incontri): saranno affrontati i temi della raccolta differenziata e delle strategie possibili per diminuire la produzione di rifiuti, realizzando insieme un foglio di carta riciclata con il quale ciascuno creerà la propria opera. Il Museo diocesano, attraverso un team di educatori qualificati e motivati, promuove da sempre iniziative didattiche rivolte ai bambini e ai ragazzi, sforzandosi di rendere la loro visita alle collezioni d’arte occasione per imparare attraverso il gioco e l’espressione della creatività.
Filippo Francesco Idone
Dall’inadeguatezza delle piante organiche, ai turni massacranti, fino all’inadeguatezza del sistema sanitario e la gestione dei soggetti psichiatrici. Di queste e altre urgenze si è parlato durante l’incontro richiesto al Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella dai sindacati del comparto Sicurezza -Polizia Penitenziaria e a cui hanno partecipato oltre alle sigle, i vertici dell’amministrazione penitenziaria regionale ei direttori degli istituti penitenziari di Cosenza e Rossano. Le oss hanno evidenziato la mancata garanzia dei diritti soggettivi dei lavoratori e delle lavoratrici appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, dati questi palesati anche dai rappresentanti l’amministrazione penitenziaria. Si è discusso poi delle aggressioni e della gestione degli eventi critici che sono in continua crescita, della carenza di personale e della scarsa organizzazione del lavoro, che a parere del Coordinatore Regionale FP CGIL Polizia Penitenziaria Angelo Boeti, sono alla base dei mali e delle disfunzioni che affliggono i due istituti, in particolar modo quello rossanese. In merito alla presenza di, di soggetti psichiatrici e della inadeguatezza del sistema sanitario nel mondo penitenziario sono emerse rassicurazioni da parte del Prap (Provveditorato regionale polizia penitenziaria), in quanto alcune Asp stanno avendo una maggiore attenzione nella distribuzione degli specialisti psichiatrici, il che consentirebbe di evitare il concentramento di questa tipologia di utenza in pochi istituti. Si è preso atto che nonostante gli sforzi fatti con l’aumento di personale, questo riuscirà a stento a sopperire le quiescenze.
Il Provveditore regionale Liberato Guerriero ha rassicurato il tavolo su un suo intervento per cercare di vedere il nodo piante organiche, mentre il primo dirigente di Polizia Penitenziaria Domenico Paino, al quale rivolgiamo un in bocca al lupo per il suo nuovo incarico a capo della gestione regionale del personale di Polizia Penitenziaria, ha manifestato il suo impegno nell’indire corsi di formazione che dovrebbero dare maggiore preparazione e quindi sicurezza agli operatori nella gestione degli eventi critici. Sua Eccellenza il Prefetto ha ascoltato le parti e si è impegnata a intervenire presso gli uffici del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) per la segnalazione delle criticità segnalate.
Lamezia Terme, Autonomia Differenziata: la consigliera regionale Bruni in protesta
“Domani – come Comitato ‘Salviamo la Costituzione’ – saremo su Corso Nicotera a Lamezia Terme per dare voce a cittadini e associazioni contro l’Autonomia differenziata. Faremo come i Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata e del Tavolo NOAD che sono stati a Roma in Piazza Montecitorio, mentre alla Camera dei Deputati si stava discutendo il disegno di legge Calderoli. Anche noi vogliamo lanciare la nostra (S)veglia laica per la Repubblica, forti delle nostre ragioni in difesa dei diritti politici e sociali, per fermare questo disegno eversivo”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni, invitando la collettività a partecipare all’iniziativa del Comitato ‘Salviamo la Costituzione’ che si terrà domani dalle 18 alle 22. “Definizioni come “Spacca Italia” a “Secessione dei ricchi” colgono perfettamente senso e pericolosità del Ddl Calderoli. È importante continuare a far sentire la nostra voce in difesa della Costituzione e dei valori di libertà e democrazia che continuano ad essere messi in discussione da questo Governo – afferma ancora Bruni -. E non solo con l’azione legislativa ma anche con alcuni atteggiamenti irrispettosi delle istituzioni che alimentano un degrado politico mai visto in precedenza”.
“Autonomia differenziata, premierato e separazione delle carriere nella Magistratura, a tutto discapito dei principi inviolabili della Costituzione in ordine all’uguaglianza di tutti i cittadini sui diritti alla vita dignitosa, al lavoro, alla salute, all’istruzione, sono al centro di un’intesa nefasta messa in piedi dalla premier con l’estrema destra – afferma ancora Bruni -. In questa situazione emerge ancora di più la responsabilità di Fratelli d’Italia e di Forza Italia che, pur di mantenere in vita il loro governo, minano pesantemente l’unità della Repubblica e permettono alla Lega di difendere il proprio consenso elettorale, da tempo in caduta libera”.
“Per quanto accaduto e per quanto sta accadendo le forze democratiche devono dare voce al dissenso e alla resistenza, opponendosi a questa deriva istituzionale e alle scelte che mettono a rischio la tenuta democratica del Paese – afferma ancora Bruni -. L’articolo 5 della Costituzione pone come principio fondamentale l’unità della Repubblica a garanzia dell’uguaglianza dei diritti di cittadine e cittadini, ovunque risiedano. Metterlo in discussione con l’Autonomia differenziata significa aumentare ulteriormente diseguaglianze e squilibri territoriali, rinunciando per sempre a un progetto democratico di giustizia sociale che consenta il “pieno sviluppo della persona umana” e “l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori e lavoratrici all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. “Per questo – conclude Bruni – è importante essere tutti insieme, domani, a far sentire la nostra voce, sempre più forte”.
“Oggi a Reggio Calabria ho avuto il grande piacere di partecipare alla cerimonia di premiazione del progetto “Ragazzi in Aula” promosso dal Consiglio Regionale della Calabria e dall’Ufficio Scolastico Regionale. Un progetto molto interessante che ha coinvolto le scuole primarie e secondarie della nostra regione attraverso un concorso dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi, la sedicenne di Corigliano Calabro vittima di femminicidio, barbaramente accoltellata e data alle fiamme ancora viva dal fidanzato minorenne nel 2013. Alla presenza della madre e della sorella di Fabiana sono state numerose le scuole premiate che nei mesi scorsi avevano realizzato degli elaborati (come ad esempio disegni o video) sul tema “Calabria da Scoprire: Borghi, Tradizioni e Personaggi”.
“Un tema che ha permesso ai nostri piccoli, ma anche a tanti insegnanti e genitori, di conoscere meglio o riscoprire i luoghi, il folklore e le bellezze della nostra Calabria, che troppo spesso è “fuori” dagli itinerari di noi stessi calabresi. E’ stato bellissimo vedere riuniti nella sala “Monteleone” del Consiglio tanti bambini e giovani calabresi, accompagnati dai loro insegnanti, che con grande emozione hanno partecipato all’evento. Con orgoglio ho premiato la Scuola Primaria 1 di Soverato accompagnata dalla maestra Caterina Dattola, che ha realizzato una “Testa Composta” sullo stile di Giuseppe Arcimboldo utilizzando la verdura tipica calabrese, dalla cipolla di Tropea al peperoncino, agli agrumi etc”.
“Nel mio intervento ho voluto sottolineare l’importanza del ruolo della scuola nella formazione dei “buoni cittadini” di domani, anche perché, spesso le famiglie, tra mille impegni, si trovano a dover sottrarre del tempo ai propri figli. Occorre fare un ringraziamento, dunque, a tutto il corpo docente e ai dirigenti scolastici che portano avanti il proprio lavoro con sempre maggiore responsabilità rispetto al futuro delle nuove generazioni. Il riscatto e una nuova narrazione della Calabria passano, dunque, anche dalla formazione scolastica, ma non solo. Creare nuove opportunità, sviluppare le nostre risorse, far emergere tutto il buono e il bello che sono presenti nei nostri territori deve essere compito di tutti. Certamente le istituzioni devono fungere da motore per una spinta al cambiamento, ma questo cambiamento deve prendere vita nella testa di tutti i calabresi, per poter consentire a questi ragazzi di costruire anche qui il futuro che sognano”. A dirlo è stato il Consigliere Regionale e Segretario Questore Ernesto Francesco Alecci
Domotek Volley Reggio Calabria, il ds Pellegrino con le idee chiare: “Viviamo lo sport inseguendo le stesse mete”
Ci sono club che vincono e, una volta smaltita la legittima soddisfazione per un brillante risultato conseguito, ripartono di slancio sulle ali dell’entusiasmo soffiato dal vento di quel successo. La Domotek Volley Reggio Calabria no, nella Domotek Volley Reggio Calabria non è prevista la cesura tra passato e futuro, con il presente a fare da testimone di entrambi. Nella Domotek Volley Reggio Calabria le vittorie, anche quelle prestigiose, anche quelle in grado di imprimere una svolta al corso degli eventi, sono un filo unico ed unito. Il fine stagione di una si sovrappone alla perfezione con il principio di quella successiva: entrambe portano il marchio di qualità dell’ambizione che non costruisce recinti attorno a sé. Sabato 8 giugno la porta della Serie A3 presa a spallate, nemmeno una settimana di intervallo ed è tempo di presentazioni di ciò che verrà perché la Domotek Volley è, prima di tutto, programmazione dettagliata con il binocolo che scruta l’orizzonte fisso sulla prossima montagna da scalare di cui ammirare con attenzione la vetta e di cui conoscere con premura tornanti e potenziali ostacoli. Per farlo il club amaranto ha individuato nella tessera del direttore sportivo la prima, altre ne seguiranno a partire dal direttore tecnico preannunciato da Antonio Polimeni, da incastrare nel mosaico smagliante ed una figura che meglio rispecchiava ideali e principi del sodalizio reggino non poteva essere coinvolta: Cesare Pellegrino, ossia il volley.
Decenni riempiti da schiacciate sopra le reti dell’élite, il pieno di Serie A e la maglia azzurra a cesellare di lustro una carriera intinta nelle soddisfazioni. Poi la panchina, ad insegnare volley, a spiegare come si fa, a rivelare da quali caratteristiche, tecniche ed umane, non si può prescindere. Ora, con la Domotek Volley che ha ottenuto la residenza nei piani alti, il momento giusto per svestire i panni di coach e mettere addosso quelli di direttore sportivo. Direttore sportivo di campo e da campo, perché Pellegrino adora stare a contatto con i giocatori, seguirne le evoluzioni, esplorarne i comportamenti, studiare le dinamiche individuali e dello spogliatoio: il modo migliore per capire cosa serve per costruire una squadra armonica. “Equilibrato e con la fame di migliorarsi sempre: è questo – rivela il neo ds – il roster che stiamo costruendo in simbiosi con la società. Con Antonio Polimeni il legame profondo e la stima hanno radici antiche, abbiamo già lavorato assieme e di lui apprezzo sia la voglia continua di progredire sia il lato umano, quello che per me conta parecchio di più”.
Il nuovo dirigente della Domotek Volley Reggio Calabria scende poi nello specifico di questo passaggio importante della sua vita professionale: “Quando ho finito il campionato in cui ero impegnato ci siamo parlati. Capendo al volo che le prospettive per ben operare erano di ottima fattura ho deciso di accogliere con responsabilità la proposta. A convincermi è stata la constatazione di quanto bene fosse strutturata l’organizzazione societaria. Avendo avuto l’opportunità, negli anni, di conoscere da vicino, tante realtà, nutro nel profondo una certezza: quanto avviene in campo è lo specchio di una società, quanto accade in campo è diretta conseguenza della bontà del lavoro di una società. Sebbene sia sul proscenio da meno di un anno, quella reggina, un mix di competenza e passione, ha bruciato le tappe crescendo con rapidità. Rendendomi conto da vicino di come fosse impostata, di come ognuno sappia cosa fare e quale sia il suo ruolo; prendendo felicemente coscienza del modo in cui sono stato accolto, non ho avuto dubbi di sorta”. Il direttore sportivo, da uomo di volley per definizione, nel corso dell’annata sportiva appena chiusa dalla squadra amaranto con il sontuoso risultato della promozione in A3, ne ha seguito le gesta assistendo anche alle gare dei playoff. Le idee su quale sia stato il percorso della formazione dominatrice del girone I della Serie B sono chiarissime: “La gestione del gruppo è, per un allenatore, la parte più difficile del suo lavoro, ma Antonio Polimeni è stato in gamba fin dal precampionato quando ha deciso di affidarsi, con intelligenza, a giocatori validi che già conosceva. Una persona ambiziosa a cui piace la sfida, quella difficile, quella ardua”.
Ambizione, un concetto caro a Cesare Pellegrino e che ha ritrovato confrontandosi con i vertici del club, dialogando con il direttore generale Marco Tullio Martino: “Tutti sono centrati e concentrati, ciascuno si muove animato dall’idea fissa di progredire costantemente, di perfezionarsi, di ottenere il meglio. Rientro in un contesto di Serie A, un ambiente di cui conosco tanti giocatori ed allenatori. Il livello del torneo sarà elevato, due i gironi a comporlo, e questo nuovo ruolo mi stimola tantissimo. Sono impegnato al massimo studiando una mole enorme di video, ma non mi bastano gli highlights, voglio vedere il giocatore sotto stress in campo. Obiettivo primario un posto 4 che attacchi su palla alta. Nei college statunitensi lavorano molto bene ed i giocatori sono prestanti come nei Paesi dell’Est dove, per di più, persiste una tradizione notevole nel sapiente ammaestramento sui fondamentali di base. Inoltre, altro passaggio di rilievo, mi sto interfacciando con la Lega. Voglio sfruttare al meglio questa opportunità e dare tutto per la mia città che, dopo 38 anni, grazie a questo club, ha riscoperto la Serie A nel volley maschile”.
Dalla lunga esperienza accumulata in panchina ha raccolto il meglio imparando tantissimo anche dalla guida di squadre femminili. Un bagaglio di esperienza che lo colloca nella posizione ideale per esprimere un giudizio anche sul recente finale di campionato culminato con il balzo nella categoria superiore: “Bravi, sono stati bravi a recepire gli stimoli provenienti da società e staff, salendo di ritmo nel momento decisivo e mantenendolo pari a quello delle forti squadre pugliesi, superandole nettamente proprio quando serviva per rendere maestosa la stagione”. I pensieri hanno una direzione precisa: “Stiamo lavorando con Antonio sulla base della squadra che ha vinto la Serie B”. A domanda specifica direttore sportivo e coach non si sono nascosti dietro un dito: “Lo straniero che arriverà deve fare la differenza. Sarà un attaccante, un laterale”.
Carattere pacato ma deciso, con un’impronta orientata ad una mentalità risolutamente professionale: “L’approdo su un gradino più alto richiede che la disciplina occupi uno spazio importante. L’armonia nello spogliatoio è un quid indispensabile. Chi ne farà parte si deve assumere le proprie responsabilità mantenendo un comportamento irreprensibile. La serietà è indispensabile per giocare ad un certo livello. Ogni vittoria è frutto di sudore e sacrificio, oltre che delle abilità da mostrare sul campo. La pallavolo è uno sport molto tecnico. Sono fissato sui fondamentali”.
Il mix è questo: ostinazione nel lavoro e qualità tecniche: parola di Cesare Pellegrino, il direttore sportivo ideale di una realtà sportiva che, mantenendo fede agli obiettivi prefissati al momento della nascita, ha dimostrato, risultati alla mano, di essere nelle condizioni di custodire sogni di spessore. L’habitat naturale per un personaggio di prestigio, pacato e saldo, come il fresco direttore sportivo che, infatti, chiosa: “Viviamo lo sport inseguendo le stesse mete, credendo negli stessi ideali”.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’assessore Carmelo Romeo ed al consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, è intervenuto alla terza edizione del Premio “Stefano Viola”, presso il Foyer del Teatro “Francesco Cilea”, insieme ai presidenti regionali dell’Aiac, Girolamo Mesiti e Giuseppe Pasquale Sorgonà. Nell’occasione, Davide Possanzini, indimenticato giocatore della Reggina ed oggi allenatore del Mantova, neo promosso in serie B, ha tenuto una lezione tecnica su “Principi di gioco, attraverso il gioco“.
Nel promuovere le iniziative dell’Aiac, il sindaco non ha potuto far altro che soffermarsi proprio sulla presenza di Possanzini, giustappunto nell’anniversario del 25° anno della prima promozione in serie A della Reggina che vide l’attaccante protagonista di una stagione formidabile della compagine amaranto. “E’ uno degli eroi di quel tempo”, ha detto Falcomatà ricordando la squadra che “ci ha condotti a quella prima, storica e indimenticabile serie A”. “Quella – ha aggiunto – fu una conquista per l’intera città non solo da un punto di vista sportivo. Da lì, infatti, partì in concreto una primavera reggina che, attraverso lo sport, consentì al territorio un rilancio sul piano sociale, economico, d’immagine ed una riconoscibilità fuori dai confini locali e nazionali”. “A distanza di tempo – ha affermato il sindaco – dobbiamo rendere omaggio a chi ci ha consentito una crescita inaspettata ed una serie A alla quale, forse, un po’ tutti ci eravamo abituati. Oggi rimpiangiamo quegli anni. La presenza di Possanzini, dunque, serve a ricordarci chi siamo stati e chi possiamo tornare ad essere. E’, in qualche modo, una spinta. E’ un onore averlo qui e ringrazio, per questo, l’Aiac ed i presidenti Sorgonà e Mesiti“.
Cosenza: la Camera di Commercio presenta il Regolamento della Camera Arbitrale
Il prossimo 17 giugno, la Camera di commercio di Cosenza presenta lo Statuto e il nuovo Regolamento della Camera Arbitrale “Costantino Mortati” e, con l’occasione, organizza un evento di divulgazione e approfondimento sugli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, con l’intervento dei Presidenti dei tribunali della provincia e di esperti nazionali del settore. L’evento rappresenta un importante incontro rivolto alle imprese, professionisti e dipendenti pubblici del territorio, per discutere delle criticità legate ai tempi della giustizia e delle opportunità offerte dagli strumenti alternativi messi a disposizione dall’ordinamento. L’obiettivo è quello di riflettere su soluzioni innovative per decongestionare il sistema giudiziario, con benefici per tutta la collettività. Ricorrere a questa tipologia di strumenti, infatti, comporta un notevole risparmio sia di tempi (per ottenere il passaggio in giudicato della sentenza potrebbero occorrere anche dieci anni) sia di costi (è sicuramente più economico avviare un arbitrato o una mediazione piuttosto che rivolgersi alla giustizia ordinaria).
Il sistema camerale e la Camera di Commercio di Cosenza, in particolare, sono da sempre impegnati nella promozione e diffusione degli strumenti alternativi di giustizia. Presso l’Ente camerale è istituita la Camera Arbitrale “Costantino Mortati”, unico organismo presente in Calabria ed uno dei pochissimi in tutto il Sud Italia, presso cui è possibile avviare una procedura regolamentata di arbitrato, alla presenza di professionisti qualificati e con la possibilità di ottenere un lodo definitivo, assimilabile in tutto e per tutto ad una sentenza di primo grado. L’incontro, aperto dai saluti del Presidente Klaus Algieri, ospiterà gli interventi di Tommaso Calderone, Componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati; Giovanni Ardizzone, Presidente Comitato Esecutivo Camera Arbitrale Costantino Mortati; Mariarosaria Savaglio, Giudice del Registro; Sandro Pettinato, Vice Segretario Generale Unioncamere; Giulio Nardo, Responsabile scientifico ente di formazione camerale.
Reggio Calabria: Mancuso presente al concorso regionale “Ragazzi in aula”
“Scoprire la Calabria significa anche comprendere meglio chi siamo e da dove veniamo, elementi essenziali per crescere come cittadini consapevoli di essere parte di un comune destino. Attraverso il concorso dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi, la sedicenne vittima di femminicidio nel 2013, auspichiamo che voi giovani siate orgogliosi delle vostre origini e siate ambasciatori delle nostre tradizioni e della nostra cultura”. L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo a Palazzo Campanella all’evento conclusivo del concorso regionale “Ragazzi in aula” durante il quale si è proceduto alla premiazione delle scuole e dei giovani studenti giunti ai primi posti nelle diverse categorie.
Quest’anno il concorso, dal tema “Calabria da scoprire – Borghi, Tradizioni e Personaggi”, ha invitato gli studenti a realizzare un disegno per rappresentare i temi scelti, accompagnato da una breve descrizione. Il presidente Mancuso, rivolgendosi ai ragazzi, ha aggiunto: “Siamo convinti che la vostra partecipazione a questo progetto possa contribuire a rafforzare il legame tra la scuola e le istituzioni, creando un dialogo continuo e costruttivo, sapendo che per affrontare le sfide del nostro tempo il capitale umano è uno dei principali fattori di crescita e innovazione”.
Nelle scuole primarie, al primo posto si è classificato l’I.C. Don Bosco di Corigliano Rossano con gli alunni Simon Binca, Ana Maria Binca e Cristian Gallina. Al secondo posto l’I.C. Soverato I rappresentato da Arrate Kris Maya Baro, Diletta Iovine e Marco Scibilia. Il terzo posto è stato assegnato all’I.C. Murmura (VV) con gli alunni Giorgia Maria Romano, Hewelyn Purita e Alessia Ventura. Per le scuole secondarie di primo grado, il primo posto è stato conquistato dall’I.C. De Amicis Bolani (RC) con Gaia Cicco e Desirèe Chirico. Al secondo posto si è classificato l’I.C. Murmura (VV) con Marianna Fiarè, Chiara Lupo e Giorgia Lupo. Il terzo posto è andato all’I.C. Cerisano (CS) rappresentato da Francesca Berardelli, Emanuela Potami e Francesco De Pietro. Nelle scuole secondarie di secondo grado, il primo posto è stato assegnato all’IIS (ITI-IPA-ITA) E. Majorana di Rossano con Giovanni Antonio Gallina, Antonio Sardignolo e Martina Salerno. Al secondo posto troviamo il Liceo Scientifico A. Volta di RC con Tommaso Felicissimo, Antonio Jacopo Vita e Caterina Quattrone. Il terzo posto è stato conquistato dall’Istituto Omnicomprensivo Diodato-Borrelli di Santa Severina con Clara Ammirati, Sharon Lepera e Sabrina Belcastro.
Alla CAI sez. Aspromonte di Reggio Calabria ci sarà l’evento “Gestione dei rifiuti tra rischi e opportunità”
Questo, il tema della conferenza del prof. Paolo Calabrò, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria presso il Dipartimento DICEAM, dove Il professore dirige il Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale della stessa Università. Una delle principali minacce per l’ambiente, gli ecosistemi terrestri e acquatici, deriva dalla cattiva gestione dei rifiuti. Le pratiche indiscriminate di smaltimento possono introdurre sostanze chimiche pericolose nel suolo, nei corpi idrici e nell’aria, causando danni a lungo termine e potenzialmente irreversibili alla flora e alla fauna, incidendo negativamente sulla biodiversità, danneggiando interi ecosistemi ed entrando nella catena alimentare umana.
Tra l’altro in questo momento il sistema socio-economico mondiale sta attraversando profondi cambiamenti che sono stimolati dalla crescita demografica, dalle problematiche ambientali (in primo luogo il riscaldamento globale) ma anche dall’innovazione scientifica e tecnologica. Nella transizione economica ed energetica in atto la gestione dei rifiuti assume un ruolo fondamentale, l’Italia ha in questo settore una lunga tradizione che risale agli ultimi anni dello scorso millennio e che ha permesso di raggiungere traguardi ragguardevoli a livello nazionale. A livello locale i risultati sono tutt’altro che confortanti, è pertanto necessario che attraverso iniziative di divulgazione scientifica ed educazione ambientale aumenti la consapevolezza dei cittadini riguardo a questa delicata tematica