L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria comunica che a causa di un intervento di manutenzione potrebbero verificarsi disservizi idrici nell’area del centro storico, a partire dalle ore 15.00 di oggi sabato 4 novembre fino al termine dei lavori previsto intorno alle ore 18.00.
Filippo Francesco Idone
Finalmente la Calabria si è allineata al resto d’Italia con la nascita dell’Azienda Zero in sanità. Ne avevamo chiesto l’istituzione alla compianta presidente Iole Santelli e l’avevamo reiterata al presidente Occhiuto all’atto del suo insediamento, per questo siamo particolarmente soddisfatti dell’accelerazione data da quest’ultimo nel dar vita ad uno strumento che, ne siamo certi, servirà a migliorare la capacità amministrativa delle aziende provinciali soprattutto nella razionalizzazione della spesa, fungendo da supporto alla giunta e al Commissario per il piano di rientro del debito. Potrebbe sembrare un passo indietro rispetto al dettato normativo che prevedeva l’autonomia nella gestione delle varie aziende ma, alla luce delle performance negative degli ultimi decenni che hanno relegato la nostra regione all’ultimo posto in Europa rispetto ai LEA e alla necessità di contenere la spesa o meglio di spendere al meglio le risorse disponibili, siamo certi che sia la strada giusta da percorrere. Per questo auguriamo buon lavoro a quanti andranno a costituire l’ossatura di questa nuova azienda ricordandogli le responsabilità di cui si faranno carico.
Come riportato dalla stampa locale, nei giorni scorsi, il caso di una donna di Gioiosa Jonica caduta accidentalmente in casa, ha messo, ancora una volta, in luce il grave malfunzionamento della “catena” del soccorso all’interno della Sanità calabrese. Stando alla ricostruzione dei fatti, dopo varie sollecitazioni dei familiari della donna l’intervento del 118 giungeva con diverse ore di ritardo sul luogo dell’incidente domestico. La situazione necessitava di un immediato riscontro tramite una Tac, per capire meglio il quadro clinico, ma purtroppo la macchina presente presso l’ospedale più vicino, cioè quello di Locri, non era in funzione da diverso tempo, rendendo necessario il trasporto presso l’ospedale di Polistena, e poi il ricovero presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Un’odissea durata diverse ore, l’ennesima che vede come triste protagonista una Sanità abbandonata a se stessa, in cui il non funzionamento dei macchinari sanitari, i ritardi nelle comunicazioni interne e nel trasferimento dei pazienti rientrano ormai nella quotidianità.
Ma se in Calabria esiste il problema sanità, all’interno di questo si staglia prepotentemente quello dell’Asp reggina. Si tratta di una situazione che non è più sostenibile, che richiede un’attenzione particolare e un’immediata verifica dei vertici. Al riguardo, non possono non far scalpore le recentissime dimissioni del primario ad interim di Cardiologia del suddetto Ospedale di Locri, Vincenzo Amodeo, che ha motivato la sua scelta professionale con parole dure e sconfortanti, parlando di “sacrifici inutili e infruttuosi” e di “missione impossibile”. Nei prossimi giorni visiterò l’ospedale di Locri per rendermi conto di come stiano veramente le cose, anche attraverso un confronto con i sanitari. Di certo occorre un altro approccio nella gestione della sanità calabrese che continua a vivere uno dei momenti più difficili nella storia del regionalismo.
LFA Reggio Calabria, Trocini presenta il match contro il Castrovillari: “E’ un avversario che viene da tre risultati utili”
La LFA Reggio Calabria giocherà domani contro il Castrovillari per tornare a vincere. Dopo il KO contro il Trapani, e ai punti tolti dopo il ritiro del Lamezia Terme, la classifica deve essere nuovamente riposizionata nella parte nobile del Girone I di Serie D. Contro la squadra calabrese, gli amaranto potranno contare su una rosa migliore e questo è un dato molto importante. Il Castrovillari infatti è ultimo in classifica con soli 3 punti conquistati grazie a tre pareggi con soli 7 gol fatti e 26 subiti. Una partita che sulla carta vede la LFA Reggio Calabria favorita, ma come sappiamo all’interno del rettangolo di gioco il risultato potrebbe variare e quindi ribaltare i verdetti.
In conferenza stampa Bruno Trocini ha presentato la sfida tra il Castrovillari e la LFA Reggio Calabria che si disputerà domenica al Mimmo Rende: “E‘ un avversario che viene da tre risultati utili e che ha cambiato allenatore. Hanno preso dei nuovi giocatori e si stanno compattando per la partita di domani, ma noi saremo pronti. Degli acciaccati non recupera nessuno e abbiamo perso Martinez. Dobbiamo vedere l’entità dell’infortunio dobbiamo capire come sta e grazie a Velcea avremo la possibilità di inserire un over in più. Col passare del tempo la conoscenza aumenta e dobbiamo ottenere il massimo in partita e partita e alla fine faremo le valutazioni. Io penso che la gente abbia apprezzato l’impegno della squadra anche se i risultati cambiano gli umori. Dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo e metterlo in campo e solo così potremmo risalire la china. Domenica è la fine di un ciclo impossibile e vedremo con quanti punti avremo in classifica, ma i tre punti persi a causa del ritiro del Lamezia per noi è una mazzata”.
Il mister ha parlato del ritiro del Lamezia Terme che ha comportato a svariate modifiche in classifica: “E’ un campionato non falsato, ma sicuramente è stato fatto coi piedi e questa è una situazione che ci penalizza dopo che ci hanno costretto a recuperare tutte le partite in pochi giorni”.
L’allenatore della LFA Reggio Calabria è tornato sulla sfida persa col Trapani: “E’ poco quello che abbiamo prodotto contro il Trapani e dobbiamo creare per mettere in condizione gli attaccati di fare gol. Loro devono recuperare e siamo fiduciosi per il futuro. Abbiamo perso punti ed è una cosa che ci rammarica e dobbiamo guardare avanti.
Rotary International: il Distretto 2102 Calabria al lavoro sull’agenda dell’anno 2024/25
È tempo di programmazione per il Distretto 2102 Calabria del Rotary International, già attivamente al lavoro sui temi e sui progetti che nel prossimo anno vedranno protagonisti i vari club del territorio nel quadro di un’azione sinergica che avrà al centro le questioni di stringente attualità, con particolare riguardo alle istanze che provengono dalla comunità e naturalmente anche con un occhio attento verso le traiettorie culturali che attraversano il contesto calabrese. In questa direzione, il DGE Maria Pia Porcino nell’ambito della programmazione dell’anno che la vedrà alla guida del Distretto 2102 Calabria del Rotary International, ha predisposto una serie di incontri con i presidenti che la affiancheranno.
“L’obiettivo di questo percorso di programmazione – spiega la Governatrice – è quello di avviare l’attività di formazione prevista dal Rotary stesso quale strumento basilare intorno a cui definire i contenuti della nostra agenda di lavoro. Gli incontri che si stanno svolgendo con cadenza settimanale – evidenzia ancora la Porcino – e che prevedono gruppi riuniti secondo l’appartenenza territoriale, hanno consentito un confronto dialettico e costruttivo che fa ben sperare circa il raggiungimento degli obiettivi ai quali stiamo lavorando. Nel corso dei lavori, , – puntualizza la Governatrice Distretto 2102 Calabria – sono emerse diverse opinioni e un quadro di iniziative e proposte concrete da realizzare, anche collettivamente, ma soprattutto l’intendimento di operare con un impegno che tenga conto delle realtà locali, dei vari interessi, del coinvolgimento delle professionalità presenti nei club, con l’obiettivo di promuovere un’azione rotariana sempre più coinvolgente, dinamica, incisiva e soprattutto aperta ai problemi della società e con lo sguardo rivolto alle più importanti sfide che caratterizzano il presente e il futuro del nostro territorio. Andremo dunque – ha poi concluso la Porcino – esattamente in questa direzione, consapevoli che i problemi e le criticità da affrontare sono numerose e complesse ma anche con la certezza di poter contare su una rete di persone che interpretano la mission rotariana con il massimo impegno e autentico spirito di servizio, ovvero guardando unicamente al perseguimento del bene comune”.
Miss Italia 2023: a Salsomaggiore Terme la finale nazionale. In lizza anche due calabresi
Dopo il successo delle prefinali nazionali di Miss Italia tenutesi in Calabria dal 4 all’8 ottobre, nell’incantevole scenario del “Bv Airone Resort” (Corigliano-Rossano), l’attenzione di tutto il Paese si sposta verso la magnifica cornice di Salsomaggiore Terme che ospiterà le finali nazionali dall’8 all’11 novembre. La rinomata manifestazione torna a brillare in tutta la sua magnificenza grazie alla collaborazione tra Patrizia Mirigliani, patron e cuore pulsante di Miss Italia, e Luca Musile, il sindaco della città che, dopo 13 anni, avrà l’onore di accogliere nuovamente il concorso di bellezza più prestigioso d’Italia.
La patron del concorso Patrizia Mirigliani ha dichiarato che questa è: “Un’edizione speciale di Miss Italia, coraggiosa, sicura di sé, dopo la sorprendente e incoraggiante partecipazione del pubblico alle 348 selezioni nelle piazze dei Comuni italiani con le 6.780 iscritte. Qui, davanti alla folla, le ragazze hanno sfilato in passerella ma hanno anche promosso i temi sociali che ci stanno a cuore, primo fra tutti quello dell’educazione stradale per contribuire a rafforzare la sicurezza sulle nostre strade”.
Quest’anno, Miss Italia festeggia la sua 84^ edizione, un traguardo che sottolinea la sua longevità e il suo ruolo di spicco nella promozione della bellezza, del talento e della grinta delle donne italiane, nonché nella valorizzazione dei territori e dei dialetti regionali e nella sensibilizzazione della cittadinanza a temi di rilievo sociale. Saranno 40 le finaliste che si contenderanno la corona di Miss Italia, due per Regione. Salsomaggiore Terme si prepara così a diventare il palcoscenico di un’appassionante competizione in cui la bellezza sarà solo uno dei tanti aspetti da valutare, insieme alla personalità, all’intelligenza e alla determinazione delle concorrenti. La giuria che avrà l’arduo compito di eleggere Miss Italia 2023 sarà composta dai giornalisti Hoara Borselli e Giuseppe Cruciani, insieme alla modella e influencer Giulia Salemi, ex miss. Madrina della serata: Gloria Bellicchi, Miss Italia 1998. Questa edizione si preannuncia straordinaria e ricca di sorprese. Il tocco di classe e l’impeccabile organizzazione delle finali a Salsomaggiore Terme saranno garantiti dalla stretta sinergia tra lo staff nazionale di Miss Italia e lo staff della Carli Fashion Agency di Linda Suriano e Carmelo Ambrogio, esclusivisti di Miss Italia Calabria.
Linda Suriano e Carmelo Ambrogio hanno affermato con entusiasmo: “La collaborazione con Patrizia Mirigliani e l’intero team di Miss Italia rappresenta un’esperienza gratificante e stimolante. Per noi, l’evento finale segna la conclusione del percorso che ha avuto inizio con le selezioni provinciali e regionali, è proseguito con le prefinali nazionali e giunge ora al suo culmine con l’elezione di Miss Italia 2023. Ringraziamo ancora una volta la patron Patrizia Mirigliani per la fiducia che ha riposto in noi. Vogliamo rivolgere un caloroso “in bocca al lupo” a tutte le finaliste e, in particolare, alle nostre miss calabresi Carlotta Caputo e Zari Mastruzzo. Siamo orgogliosi della determinazione che hanno dimostrato durante le selezioni in Calabria e siamo certi che porteranno i loro valori anche a Salsomaggiore Terme. Sarà un onore vederle brillare sul palco delle finali nazionali, rappresentando con fierezza la nostra Regione”. L’adrenalina è alle stelle. I tempi stringono. I preparativi sono già iniziati a Salsomaggiore Terme per la finale nazionale. Per scoprire chi conquisterà il titolo di Miss Italia non resta che attendere l’11 novembre.
Rende: il Progetto Paternò ha ottenuto successo un grande successo
Ha riscosso grande successo il progetto Narrazione Digitale, curato dall’Associazione Progetto Paterno di Paterno Calabro, presentato presso il Parco d’arte Alt Art di Rende. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi PAC Calabria 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3 avviso pubblico Eventi culturali 2021, realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art ha suscitato vivo interesse, come testimoniano le centinaia di visite che il sito dedicato all’iniziativa sta registrando in queste ore, visite che fanno eco all’intensa partecipazione alla manifestazione di presentazione di questa innovativa iniziativa finalizzata a fondere insieme il concetto di arte evocativa e turismo. L’ Associazione Progetto Paterno, curatrice del Museo all’Aperto accreditato dal Ministero della Cultura e riconosciuto dal Sistema Museale Nazionale, ha presentato al pubblico, nel corso dell’evento, le opere artistiche realizzate nell’ambito del progetto Narrazione digitale dei luoghi. L’evento ha di fatto inaugurato, nel contesto fisico, una mostra multimediale, a cui è possibile accedere tramite QRcode, disponibile sul sito del museo.
La mostra propone una rilettura di luoghi simbolo della cultura calabrese (il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola) ed ospita le opere realizzate degli artisti invitati a partecipare: il Maestro Giuseppe Palumbo (Autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (Compositore), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (Scrittore e giornalista). È inoltre possibile visitare, tramite le risorse digitali (fotografia ed elaborazione digitale degli shooting), anch’esse da considerarsi prodotti artistici e performance, l’opera di Land Art “Sono il Tempo” concepita onsite specific, ispirata da una frase proferita dal Prof. Gianfranco Labrosciano, già Direttore Scientifico per le Arti Visive del Museo all’Aperto Progetto Paterno e indimenticato critico e intellettuale contemporaneo.
Realizzata presso lo stesso Museo a seguito del lavoro di residenza degli artisti, è collegata, come opera postuma, all’ispiratore, all’ambiente naturale in cui insiste il Museo, al sito museale in cui sono situate le Land Art e, infine, al linguaggio contemporaneo, come unico percorso concettuale. “L’arte e il turismo sono due rette parallele che, paradossalmente, possono e devono incontrarsi – ha dichiarato Antonio Tucci, presidente dell’Associazione Progetto Paterno – Il progetto si è articolato su diversi livelli, ognuno con la propria specifica finalità. Da un lato abbiamo voluto evocare il pensiero del Prof. Labrosciano, che tanto ha significato con il suo dire e il suo fare per il nostro territorio. Dall’altro abbiamo cercato di creare strumenti narrativi per la bellezza di alcuni dei luoghi più evocativi della Calabria. Questi strumenti narrativi, che vogliono evocare il turismo nella forma di viaggio, di ricerca, di scoperta, di indagine sul bello, hanno assunto la forma dell’arte e delle forme dell’arte. Siamo certi che la narrazione che abbiamo proposto di alcuni dei luoghi più rappresentativi della nostra immensamente affascinante regione potranno incuriosire e stimolare viaggiatori vicini e lontani a scoprirli e riscoprili. Sotto questo punto di vista il progetto è stato perciò un grande successo”.
Bergarè e bergamotto di Reggio Calabria: la soddisfazione del Consorzio
Il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, attraverso le parole del Presidente Ezio Pizzi, manifesta grande soddisfazione per la riuscita dell’evento Bergarè, che ha contribuito a diffondere la giusta narrazione del Bergamotto di Reggio Calabria attraverso tutte le manifestazioni allestite nell’area dello splendido Castello Aragonese di Reggio Calabria dal 26 al 29 ottobre scorso. Insieme alle parole di apprezzamento del presidente Pizzi arrivano anche i ringraziamenti ufficiali da parte di Giuseppe Perri che è il coordinatore del progetto tecnico. “Siamo grati alla Regione Calabria, alla parte politica ed ovviamente alla dirigenza tecnica che ha consentito di realizzare una campagna di promozione senza precedenti”, afferma Perri. “Insieme al presidente Pizzi ed a tutta la squadra del consorzio siamo riusciti ad inserire il bergamotto in un filone istituzionale e promozionale che ha portato e continuerà a portare l’essenza, da una parte, ed il frutto d’altra parte, al consacramento di un territorio intero”.
Il Consorzio, grazie ai fondi regionali finanziati con risorse FEASR PSR Calabria 2014-2020 Misura 3.2.1 sottointervento A, ha gestito per Bergarè la creatività degli allestimenti e la comunicazione dell’intero evento attraverso i canali social e i mezzi di informazione, contribuendo in maniera fattiva alla riuscita di una manifestazione che ha portato alle luci della ribalta locale e nazionale un frutto unico e distintivo dell’area di Reggio Calabria. “E’ questa la strada giusta intrapresa”, confermano Pizzi e Perri. In particolare, il coordinatore del progetto tecnico, Giuseppe Perri, aggiunge che “proprio per questi motivi diventa ancora più fondamentale confermare la Dop sul frutto: siamo convinti – scrive in una nota – che gli uffici preposti siano tutti concordi su tale importante scelta. Testimonianza provata è, ancora una volta, l’unione delle forze che, anche attraverso l’edizione di Bergarè, ha consentito di ottenere un successo riconosciuto oggettivamente da tutti”. Per Perri e Pizzi, difatti, il forte ruolo esercitato dalla Camera di Commercio di Reggio con il presidente Tramontana ma anche il contributo fattivo di tutte le associazioni di categoria e di settore, parimenti l’Università ed i singoli produttori, hanno compattato un comparto intero che ormai è pronto al lancio definitivo. Senza più voltarsi indietro. “Bergarè ha dimostrato che tutti insieme, dalla stessa parte, si raggiungono risultati sorprendenti per una Calabria intera che può finalmente raccogliere quanto seminato negli ultimi 20 anni”, la chiosa del coordinatore Perri.
Il forte segnale di allarme in merito all’esigenza di prorogare i lavori in corso a valere sul superbonus di recente affidato ai canali di stampa da parte dell’ANCE nazionale e di tutte le altre associazioni e sindacati della filiera delle costruzioni non può rimanere inascoltato da parte del Governo e del Parlamento italiani, pena la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomini ed imprese e rischi seri di caos economico e sociale ben peggiori dei presunti costi per le casse dello stato di una breve dilazione della scadenza del prossimo 31 dicembre.
“La questione degli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza sismica del patrimonio immobiliare esistente non può essere trattata con un’impostazione ideologica tantomeno ragionieristica che trascurano la valenza strategica dei bonus in termini di sviluppo sostenibile, transizione ed innovazione ecologica e messa in sicurezza delle case degli italiani, dichiara il presidente di ANCE Reggio Calabria, Michele Laganà. Soprattutto non appare accettabile tergiversare in uno sterile dibattito che alimenta l’incertezza normativa e che appare non occuparsi di sviluppare soluzioni alternative concrete per affrontare la necessaria transizione ecologica del settore e del Paese”.
Senza voler sottovalutare l’importanza della stabilità anche finanziaria del nostro Paese, ma anzi proprio per questa riconosciuta centralità della tenuta dei conti pubblici, appare necessario considerare con attenzione gli effetti positivi dei bonus fiscali sull’economia nonché per converso i danni che possono essere provocati dalla mancanza di soluzioni di transizione e strutturali per supportare la necessaria riqualificazione del patrimonio immobiliare sia in termini di sicurezza energetica che sismica.
“In ogni caso, sia pur limitando il campo agli attuali valori economici dei lavori in corso di realizzazione a valere sul superbonus stimati in circa 30 miliardi di Euro, occorre ribadire l’urgenza di un intervento normativo per consentire un tempestivo sblocco dei crediti fiscali incagliati ed il completamento degli interventi in fase di esecuzione in mancanza del quale si produrrebbero gravissime ripercussioni economiche anche e soprattutto sui conti dello Stato. Inoltre, con riferimento alle direttive comunitarie sulle “Case Green” – prosegue il presidente Laganà – che nel contemperare le indispensabili politiche ambientali producono un impatto diretto sui valori immobiliari del bene casa, che rappresenta a tutt’oggi il principale mezzo di risparmio ed investimento per gli italiani, occorre evidenziare che in mancanza di strumenti efficaci di rigenerazione immobiliare centinaia di migliaia di cittadini resterebbero condannati ad una perdita cospicua, netta e repentina nei valori immobiliari del patrimonio posseduto e quindi nei loro risparmi”. Negare l’utilità e la necessità di un sistema di incentivi come il superbonus significa nella sostanza trascurare le priorità poste dal green deal europeo che necessariamente e presto o tardi comporteranno l’esigenza di potenti strumenti finanziari per cittadini ed imprese per raggiungere la compliance ecologica.
“Da questo punto di vista le critiche offerte dal Governo al superbonus senza l’affermazione di politiche alternative per favorire la transizione energetica, la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare e la rigenerazione urbana, significa lasciare allo sbaraglio cittadini ed imprese di fronte alla sfida ed ai rischi della transizione ecologica, esprimendo di fatto una politica di austerity di corto respiro che, con riferimento alla recente fragile ripresa economica, rischia di “uccidere il bambino nella culla” e di risultate in totale distonia nei confronti di un Paese reale che richiede con urgenza politiche concrete e lungimiranti ed un quadro di riferimento certo per famiglie ed imprese, sottolinea Michele Laganà. Concretezza per sbloccare i crediti incagliati che rischiano di mettere sul lastrico migliaia di famiglie ed imprese e quindi l’intero Paese, lungimiranza per mettere in campo con immediatezza politiche innovative per la rigenerazione urbana, la sostenibilità e la sicurezza dei nostri territori sempre più a rischio per gli effetti del cambiamento climatico e la vetustà delle infrastrutture e dei manufatti”.
Per il 2024, terminato l’eclatante exploit che ha caratterizzato il triennio 2021-2023, Federcostruzioni – la federazione italiana delle associazioni della filiera delle costruzioni – prevede un importante arretramento dei livelli produttivi dell’intero settore. “Su tale dinamica – riferisce il recentissimo rapporto di settore 2022 – pesa il deciso ridimensionamento del segmento della riqualificazione abitativa, che seguirà alla revisione del Superbonus e al venir meno della possibilità di cedere i crediti maturati con gli interventi di miglioramento sismico ed energetico degli edifici. Questo depotenziamento della misura ridurrà in modo netto, la domanda da parte delle famiglie proprietarie. A fronte di tale diminuzione, gli investimenti in opere pubbliche previsti dal PNRR, sebbene in deciso aumento, non saranno sufficienti a compensare il mancato apporto della manutenzione straordinaria. Di fronte a questo scenario, e anche in considerazione degli impegni previsti dalla direttiva europea sulle “Case Green”, è assolutamente necessario creare le condizioni per una programmazione degli interventi del settore attraverso una legislazione per la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio immobiliare chiara e stabile nel tempo, coerente con le priorità stabilite in sede europea. Da questo punto di vista, è strategico definire, fin da subito, misure fiscali per promuovere gli interventi di riqualificazione per gli edifici più energivori e meno sicuri, attraverso specifiche deroghe a favore di famiglie con redditi medio-bassi e in situazione di povertà energetica”.
“Un tale provvedimento, auspica il presidente Michele Laganà, avrebbe i connotati di una vera e propria politica energetica e di sicurezza per il settore edilizio, capace di innescare una riqualificazione abitativa diffusa, anche quale elemento imprescindibile di una più ampia politica di rigenerazione urbana. Specie in un territorio bellissimo e però degradato come la Calabria che, a fronte del gravissimo calo degli investimenti assoluti e di una altrettanto grave crescente emigrazione delle proprie migliori risorse giovanili nell’arco dell’ultimo decennio, ha risposto ottimamente agli incentivi fiscali per la casa, in nome del bene comune e delle future generazioni si può e si deve aprire con urgenza una nuova fase di cooperazione politica capace di attuare soluzioni praticabili per affrontare le sfide correnti e governare la transizione ecologica e demografica. Si tratta di scelte obbligate ed urgenti che passano per l’indipendenza energetica e tecnologica, la messa in sicurezza, la rigenerazione e la riconfigurazione delle città e dei territori, il cambiamento dei modelli produttivi e dei consumi, degli stili di vita e del lavoro. Si tratta di preservare un settore – quello delle costruzioni, centrale per l’attuazione del PNRR, del green deal europeo e delle politiche di transizione ecologica al 2030 – come pure le migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che in buona fede hanno creduto al legislatore e che oggi si trovano in gravi difficoltà a motivo di una inaccettabile empasse politico-normativa. Si tratta di aprire un nuovo capitolo per la storia del nostro Paese in cui la polemica ed il conflitto formale lasci il campo ad una politica maiuscola in cui le migliori risorse collaborino per l’avvio di un nuovo ciclo economico e sociale di benessere equo e sostenibile. Proprio in tale consapevolezza ci uniamo all’appello della nostra Associazione nazionale per invitare il Governo nazionale ad adottare provvedimenti urgenti che nel risolvere la crisi del superbonus producano un adeguato coinvolgimento di cittadini ed imprese per vincere la sfida della transizione ecologica dell’Italia”.
Dopo la bellissima esperienza vissuta in occasione del Festival “Innesti di Futuro”, l’Amministrazione Comunale di Roseto Capo Spulico e la sua vivace Comunità è pronta a rimettersi al lavoro sul Progetto “Roseto Comune ad Esclusione Zero“, offrendo alla Cittadinanza nuovi “Strumenti di Innovazione Sociale” attraverso due giorni ricchi di incontri di Co-progettazione e Co-programmazione insieme ai più grandi esperti di welfare ed economica civile italiani. Questo progetto, costruito in sinergia con importanti realtà nazionali come Fondazione Con il Sud, il Consorzio Sale della Terra, la Rete dei Piccoli Comuni del Welcome e NEXT – Nuova Economia per tutti, si pone come principale obiettivo la creazione di un sistema di welfare innovativo ed inclusivo, capace di generare lavoro e benessere sfruttando le enormi potenzialità ancora in parte inespresse del nostro territorio.
Il 4 e il 5 novembre, l’Antico Granaio ospiterà una intensa due giorni di lavoro, attraverso i quali i Cittadini, gli operatori economici, il mondo dell’associazionismo e del terzo settore potranno ottenere informazioni utili e strumenti operativi per comprendere, costruire, avviare nuovi percorsi imprenditoriali e generare nuova economia valorizzando competenze e professionalità a beneficio dell’intera Comunità locale.
Il primo appuntamento è fissato per Sabato 4 Novembre, alle ore 16.00, con il focus tra i Sindaci dell’Ampliamento SAI e la Rete dei Piccoli Comuni del Welcome sulle “Opportunità e prospettive del Sistema di Accoglienza e Integrazione e la rete dei Comuni”.
Domenica 5 Novembre alle ore 9.30, l’incontro di Co-Progettazione “Cittadinanza (che si) Attiva” per una Roseto ad Esclusione Zero. Nella stessa giornata, alle ore 16.30, l’incontro pubblico su “Beni Comuni e Cittadini Attivi. Amministrazione Condivisa, Co-programmazione e Co-progettazione”. Grazie ad autorevoli contributi al tavolo dei relatori, verranno affrontati temi strettamente legati alla crescita e allo sviluppo del territorio, partendo dal progetto “Roseto Capo Spulico: Comune ad Esclusione Zero”, sperimentato nella realtà locale di Roseto Capo Spulico.
Sarà presente all’evento un ricco e autorevole parterre, che aiuterà la Cittadinanza nel percorso progettuale. Saranno presenti al tavolo dei relatori moderato dalla giornalista Gabriella Debora Giorgione, il Sindaco Rosanna Mazzia, Angelo Moretti, Referente nazionale della Rete per i Piccoli Comuni del Welcome; Fabio Garrisi, Referente ufficio co-progettazione e gare Sale della Terra e direttore Sale della Terra Salento; Pasquale Bonasora, Presidente di Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà; Luciano Gallo, Referente contratti pubblici e innovazione sociale, diritto del Terzo settore di ANCI Emilia-Romagna; Conclude S.E. Mons. Francesco Savino, Vescovo Diocesi Cassano allo Jonio.
L’incontro pubblico Beni comuni e cittadini attivi, sarà l’occasione anche per presentare Welfare meridiano, la monografia di Angelo Moretti, edita da Rubbettino. “Non ho mai avuto particolari simpatie per le forme organizzative del servizio sociale – dice Moretti nel suo libro – Da quando ho iniziato il mio impegno sociale, mi interessava, e mi interessa ancora oggi, il “fatto concreto”: aiutare con ogni mezzo chi è in una condizione di fragilità e apprendere continuamente da chi attraversa una condizione di fragilità nuove visioni sul senso dell’esistere e sulle forme della vita”.
“Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, ma il solco nel quale ci muoviamo è sempre lo stesso – ha affermato il Sindaco Mazzia – Vogliamo esplorare tutte le strade, provare ad accumulare quante più informazioni possibili, metterci alla prova su ambiti diversi per raggiungere un obiettivo comune. In questa due giorni così intensa parleremo di “welfare” che significa tante cose, ma prima di tutto, secondo me, vuol dire “stare insieme”. Parleremo di come stando insieme si può accrescere il benessere della nostra Comunità e creare sviluppo facendo coprogettazione e amministrazione condivisa. Condivideremo questo percorso con i maggiori esperti in Italia di questo settore e con il nostro Vescovo, che sulle cose importanti non manca mai. Non prendete impegni domenica, sarà una giornata importante per Roseto Capo Spulico e per l’intero territorio”.