LFA Reggio Calabria comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive dell’attaccante Lorenzo Rosseti che si lega al club con un contratto biennale. Classe 1994, cresciuto nelle giovanili del Siena, ha esordito in serie B con i bianconeri nella stagione 2013/14 realizzando sei gol. Il suo esordio in serie A nel 2015 con la maglia dell’Atalanta nel match contro il Chievo Verona. Il centravanti di Arezzo ha vissuto esperienze al Cesena, in Svizzera con il Lugano (serie A), per poi trasferirsi ad Ascoli dove ha disputato tre campionati di serie B. Nella stagione 2020/21 ha fatto parte del Como in serie C ottenendo la promozione tra i cadetti per poi trasferirsi a Latina. Lorenzo ha giocato in tutte le nazionali giovanili, compresa l’Under 21. Con gli azzurrini ha segnato una rete nel match delle qualificazioni agli Europei del 2017 contro l’Irlanda.
Filippo Francesco Idone
Cosenza: torna il Festival del Fumetto con il grande omaggio a Topolino
Il Festival del Fumetto Le Strade del Paesaggio, giunto alla sua XVI edizione, apre con una grande mostra nel centro storico della città per rendere omaggio a Topolino, il personaggio più iconico della storia dell’arte sequenziale, creato nel 1928 dal genio di Walt Disney. Il nucleo centrale della mostra verrà inaugurata il 7 ottobre e avrà sede all’interno del Museo del Fumetto di Cosenza, situato nell’ex complesso monastico di Santa Chiara, nel cuore della città vecchia. Qui saranno collocate le opere originali, e mai esposte al pubblico, tratte dalla storia: Topolino e i signori della galassia, disegnate da Massimo De Vita nel 1991 e pubblicate da Walt Disney Company in varie edizioni di successo. La storia, che vede protagonisti Topolino e Pippo, è sia un omaggio alla celebre saga di Star Wars, sia il racconto di un’avventurosa spedizione, alla scoperta dell’universo, tra costellazioni e mondi paralleli. I signori della galassia è una delle più grandi saghe di fantascienza del fumetto Disney dove, gli autori, sono stati capaci di creare nuovi mondi affascinanti fatti di pianeti, astronavi, tute spaziali, bucanieri galattici, città aliene e robot da guerra. I disegni esposti ci proiettano direttamente in mezzo alla scena, con tratti tanto dinamici da far sembrare animati i personaggi di carta. Un’avventura che sarà resa ancora più immersiva da installazioni sensoriali, proiezioni ed esposizione di gadget e albi storici della serie grazie al supporto di Panini Comics.
L’esposizione sarà arricchita da opere originali che saranno allestite nei vari Musei e beni culturali della città di Cosenza: Museo dei Brettii e degli Enotri, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Villa Rendano, Bocs Museum, Archivio di Stato, Palazzo della Provincia. Le trenta opere, realizzate attraverso residenze in situ, che si sono tenute nel mese di luglio, da Ivan Ferrara, Arianna Pennacchio, Nunzio Montuori, Eleonora Castagna, Fabio Pia Mancini, Michela Di Cecio, Émma e Massimo Melicchio avranno una tematica specifica legata alla storia e alla dotazione del luogo che le ospiterà mettendo, così, in evidenza il rapporto di Topolino con l’arte, la musica, l’archeologia e la città.
Dichiara il Collettivo Macondo, protagonista del progetto di residenze: “La richiesta che abbiamo ricevuto era di produrre delle illustrazioni che potessero in qualche modo unire il mondo di Topolino al patrimonio culturale di Cosenza. La residenza è servita soprattutto per l’ispirazione e la condivisione, stimolati da quello che abbiamo visto e scoperto. Infatti, per quanto, prima ancora della residenza, avessimo discusso e parlato più volte di quello che avremmo potuto fare per la mostra, le idee che abbiamo sviluppato non sarebbero mai arrivate senza aver visitato le varie location. Come ad esempio quella di completare i bozzetti di Boccioni esposti a Palazzo Arnone con Topolino, oppure usare le decorazioni presenti sui muri di Villa Rendano e ridisegnarli con Topolino, o ancora, pensare ai personaggi del mondo Disney con gli abiti tipici dei Brettii e degli Enotri. Dopo la residenza, ecco che inizia la parte più divertente: agosto e settembre lo abbiamo dedicato alla realizzazione delle tavole. Ora le opere sono giunte a Cosenza, esposte nei musei della città, ed è emozionante che i prodotti delle nostre idee si trovino proprio lì, lì dove è nata l’ispirazione”.
Nella giornata di sabato 7 ottobre, durante l’inaugurazione, il pubblico avrà la possibilità di incontrare due storici disegnatori di Topolino, Fabio Celoni e Bruno Enna, oltre a vari autori che hanno partecipato al progetto tra cui: il cartoonist Andrea Scoppetta, la sceneggiatrice Chiara Macor, la content creator Alessandra Delfino, in arte la terribile coach, e alcuni rappresentanti del collettivo Macondo.
“E’ per me – dice Bruno Enna – un onore presenziare in questa edizione del festival. Sono particolarmente felice di condividere con un collega come Fabio Celoni con cui ho lavorato fianco a fianco in molte storie come ad esempio l’omaggio topolinesco al famoso classico della letteratura, horror e non solo “Dracula”, questo importante omaggio a Topolino. E’ una mostra collettiva che celebra la fantasia Disney, un mondo dove tutto può accadere, senza tempo e per questo motivo vivo in eterno. I personaggi interpretano ruoli iconici, come le maschere nel teatro: hanno attraversato il passato, sono presenti oggi e arriveranno anche nel futuro, facendosi apprezzare da un pubblico trasversale e senza età”. A concludere la giornata, nello storico Teatro “A.Rendano” , un concerto di musiche Disney per orchestra, pianoforte e voce. L’Orchestra è la Sinfonica Brutia, diretta dal M° Francesco Perri.
TOPOLINO E I SIGNORI DELLA GALASSIA
è un progetto di Cluster Società Cooperativa
Scopri i luoghi, gli ospiti e il programma completo su
www.lestradedelpaesaggio.com
“L’evento TOPOLINO E I SIGNORI DELLA GALASSIA è finanziato con risorse PSC
Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”
“Con la scomparsa del presidente emerito Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica eletto due volte, viene meno uno degli uomini più autorevoli della storia politica contemporanea. Strenuo difensore dei valori costituzionali, meridionalista ed europeista convinto, nel suo impegno politico e nelle Istituzioni ha attraversato tutti i momenti più importanti e più critici del Paese. Ai suoi familiari rivolgo, a nome del Consiglio regionale della Calabria, sentimenti di cordoglio e le più sentite condoglianze”.
L’estate dei grandi live in Calabria si è conclusa con un altro bagno di folla per l’ennesimo appuntamento di “Fatti di Musica”, il festival del live d’autore diretto da Ruggero Pegna sbarcato a Praia a Mare (Cs) con il concerto di Carmen Consoli, feat. Marina Rei, evento voluto dal sindaco e musicista Antonino De Lorenzo nel ricco programma della lunga estate praiese, fiore all’occhiello della “Calabria Straordinaria” in cui temperature e condizioni meteorologiche ritardano a passare il testimone all’autunno, nonostante il suo arrivo ufficiale. La perla dell’alto tirreno calabrese, affacciata sulla magica Isola di Dino, è stata invasa da circa diecimila fan che hanno raggiunto la centrale Piazza della Resistenza, una location a forma di grande Arena progettata appositamente per ospitare eventi musicali e di spettacolo.
Quello che è andato in scena è stato davvero un live speciale, in cui Carmen Consoli, la “cantantessa” siciliana, ha eseguito i suoi maggiori successi accompagnata alle percussioni dall’amica e collega Marina Rei. Un duo d’eccezione al femminile, da autentico evento, che ha incantato anche il numerosissimo pubblico di Praia per energia e carisma. Musiciste di prim’ordine, rispettivamente straordinaria chitarrista e grande batterista da atmosfere rock, hanno dato l’impressione che sul palco ci fosse un’intera band. Cantautrice dal timbro vocale inconfondibile, la Consoli ha sfoderato una dietro l’altra tutte le gemme della sua ricca discografia, che vanta ben 9 album in studio, 3 registrati dal vivo e numerosi riconoscimenti, tra i quali una Targa Tenco per il migliore album e il Riccio d’Argento di varie edizioni di Fatti di Musica, Premio ai Migliori Live dell’anno.
La tipologia di questo live prodotto da OtrLive srl di Francesco Barbaro ha messo in risalto le doti e il virtuosismo di due esponenti della migliore musica italiana di sempre al femminile, capaci di entusiasmare grazie ad un talento vero e immenso, che non ha bisogno delle alchimie tecnologiche e dei supporti computerizzati di certa nuova musica italiana. Un concerto di musica vera, autentica, originale, durato circa due ore, in cui la Consoli e la Rei non si sono risparmiate offrendo una sequenza di grandi successi, come Amore di Plastica, con cui la Consoli da sola sul palcoscenico ha magicamente aperto la serata e, poi, intramontabili hit come In bianco e nero, Parole di burro, Fiori d’arancio in una bellissima versione chitarra e voce, Volevo fare la rock star. Ed ancora Besame Giuda, Geisha, L’ultimo bacio, Un momento di felicità, Contessa miseria, Confusa e felice, fino a chiudere con Venere, tutte rivisitate in una veste più intima ma incredibilmente coinvolgente. Impossibile non rispondere all’immancabile richiesta di bis, arrivati puntualmente con Blunotte e A’ finestra, brano in siciliano tratto dall’album “Elettra” a cui la Consoli è particolarmente affezionata.
Come nel pre-concerto, anche dopo, nel backstage accerchiato dai fan, non sono mancati autografi e selfie per tutti, fino a notte inoltrata.
“Serata eccezionale – ha afferma il sindaco De Lorenzo, che la Consoli simpaticamente ha invitato a suonare la batteria di un prossimo concerto – questa piazza è omologata per dodicimila persone ed era gremita in ogni angolo, fino alle vie circostanti; la miglioreremo ancora perché intendo puntare a grandi eventi come questo per arricchire le vacanze di chi sceglie Praia anche a settembre e ottobre”. Dal canto suo, il promoter Ruggero Pegna non nasconde la sua soddisfazione per un’estate eccezionale: “Ringrazio il sindaco De Lorenzo per la fiducia e il numeroso pubblico che ha gremito gli spalti di ogni evento delle tante location toccate, in un’estate davvero da record!”.
LFA Reggio Calabria comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Marcel Perri che si lega al club con un contratto biennale. Centrocampista classe 2005, Marcel ha voluto fortemente tornare a vestire la maglia amaranto, l’unica indossata nella sua giovane carriera
LFA Reggio Calabria comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Emanuele Zucco che si lega al club con un contratto biennale.
Centrocampista classe 2004, Emanuele ha l’amaranto cucito addosso per aver fatto tutte le trafile del settore giovanile del club. Protagonista con la “Primavera 2” e stabilmente aggregato alla prima squadra, Emanuele prende parte all’amichevole con l’Inter giocando un tempo.
Nel 2018 Emanuele è stato convocato in Nazionale under15.
Reggio Calabria: ricco programma al MArRC per le Giornate Europee del Patrimonio
Anche quest’anno il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) di sabato 23 e domenica 24 settembre. Il tema scelto per GEP2023 sarà “Patrimonio InVita”, con l’obiettivo di offrire attività rivolte alla comunità del territorio, aumentando anche il livello di coinvolgimento intergenerazionale. Sabato il MArRC sarà aperto al pubblico fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30); dalle 20.00 con il costo simbolico del biglietto di soli 2 euro. Sarà possibile ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, nonché visitare i quattro livelli dell’allestimento permanente, con migliaia di reperti esposti. A ciò si aggiungono le tre grandi mostre temporanee che arricchiscono la programmazione museale.
Alle 21.00 in sala conferenze si svolgerà l’incontro “Dall’antichità ad oggi: un filo mai interrotto”, in collaborazione dell’Associazione Pietre di Scarto. Punto di partenza e stimolo dell'”officina” sono alcuni reperti scelti nelle sale del nostro Museo: il frammento fittile con scena di fanciulle danzanti dell’area Griso Laboccetta, i pinakes del santuario di Locri, alcun lucerne e poi mestoli e specchi in bronzo, fino ai contenitori per profumi. Da questo input i partecipanti all’officina saranno invitati ad esprimersi sui temi della danza, del matrimonio, delle lumere, della vendemmia, della gastronomia, del dialetto, dei monasteri, in particolare quello della Visitazione, nei quali affondano le radici della nostra identità religiosa.
Domenica 24 settembre un doppio appuntamento. Alle 10.00 e alle 15.30 il Museo, grazie alla collaborazione con Coopculture, offrirà una visita dedicata alla storia del Museo e alle principali collezioni. Un focus sui Bronzi di Riace chiuderà il percorso, durante il quale i più piccoli saranno coinvolti in una avvincente ricerca di indizi. Le visite si svolgeranno in italiano e saranno offerte gratuitamente da Coopculture, acquistando solo il biglietto d’ingresso al MArRC (gratuito fino a 18 anni). Una occasione di incontro, di confronto e interazione con i partecipanti che saranno protagonisti di questa attività sul Patrimonio InVita.
“Siamo lieti di partecipare anche quest’anno alle Giornate Europee del Patrimonio, la prestigiosa iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, guidato a Gennaro Sangiuliano – commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Un progetto virtuoso che abbraccia temi suggestivi, quali quelli della promozione dei valori culturali e della riscoperta delle tradizioni e delle pratiche antiche. Tornano anche i percorsi di visita tematici, grazie a Coopculture, nuovo Concessionario dei servizi aggiuntivi del Museo. Voglio ringraziare Giuseppina Cassalia e Maria Domenica Lo Faro, funzionari del MArRC, per l’impegno profuso nell’organizzazione di questo evento e tutto il personale che parteciperà al progetto”.
Per informazioni e prenotazioni della visita: 0639967600 (attivo lun-dom 9-18)
Calabria: Mancuso alla Plenaria dell’organismo Nazionale dei Consigli Regionali d’Italia
“Tra i tanti dossier, apprezzabile l’iniziativa del Coordinamento per le Pari Opportunità e la rappresentanza di genere dei Consigli regionali italiani, di avviare un’interlocuzione con la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e di avviare – dinanzi alla drammatica recrudescenza del fenomeno da Nord a Sud – una campagna di comunicazione per il contrasto alla violenza alle donne. Ha ricevuto buona accoglienza l’idea del Consiglio della Calabria, attraverso il proprio Osservatorio, di promuovere a Reggio Calabria gli stati generali sulla violenza di genere, realizzando tavoli tematici di discussione, con l’obiettivo di dare risposte a un fenomeno intollerabile che incide sulla vita delle donne e della società”. Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha preso parte a Roma alla plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province coordinata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio veneto.
“Ho altresì condiviso – aggiunge Mancuso – la proposta di legge, da sottoporre a tutti i Consigli regionali, in merito alla istituzione di un servizio di interpretariato regionale per i cittadini privi di udito. Ho anche auspicato (condividendo l’opinione del presidente Ciambetti) che la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, che armonizza efficacemente i sistemi istituzionali e le procedure legislative e assicura il confronto e la collaborazione tra le Assemblee italiane, possa costituire – avendo i Consigli regionali una conoscenza approfondita delle specificità dei territori – un elemento di estrema utilità nei lavori della Commissione parlamentare per le Questioni regionali”.
Lettera aperta dei genitori del Consiglio di Istituto del Galilei-Pascoli contro l’accorpamento scolastico
In un silenzio informativo assordante, senza che quasi nessuno ne parli, in queste settimane sta per consumarsi l’ennesimo scempio del sistema scolastico calabrese e non solo. Tra poco più di un mese, la Regione Calabria, e più precisamente la sua Giunta, sarà chiamata a scegliere il destino di una costellazione di scuole dei nostri comuni, delle nostre città, dei nostri paesi. Istituti scolastici con storie, tradizioni e identità formative ben precise rischiano di essere travolti da una slavina legislativa che ancora una volta tiene lucidamente conto del soldo, della convenienza economica, del risparmio vero o presunto ma non ha alcun riguardo per gli interessi reali dei fruitori ultimi dei servizi che lo Stato (fintanto che possiamo ancora designarlo con la maiuscola) e gli altri enti statali devono invece garantire per tutti i cittadini.
Ma la Scuola, così come la Sanità, se possono davvero dirsi Pubbliche (ancora una volta con le iniziali maiuscole) sono gli unici due settori la cui virtuosità non deve misurarsi in termini di bilanci in attivo ma piuttosto sul numero di studenti formati con successo e di vite salvate. Non può essere solo una miserabile questione di conti, di tagli e di economie di scala per il semplice fatto che la Repubblica Italiana ha il dovere costituzionale di garantire il diritto alla salute così come quello alla formazione a qualunque costo e con l’unico obiettivo di salvaguardare gli interessi di tutti noi cittadini. Ma tutte queste nobili enunciazioni di principi, riprese a gran voce in occasione di ogni tornata elettorale, indipendentemente dal colore di chi li pronuncia, stanno per essere palesemente smentite dai fatti.
Infatti, a meno che nei nostri governanti non prevalga al più presto “la ragione del cuore”, a meno che chi a parole sostiene di rispettare le identità locali non intervenga tempestivamente usando gli strumenti legislativi che pure esistono, già dal prossimo anno scolastico, sulle inconsapevoli teste dei nostri figli che frequentano le scuole di ogni ordine e grado potrebbe abbattersi l’abominevole spettro dell’accorpamento, una presenza maligna ed informe che si insinuerà nei corridoi, nelle segreterie e nelle aule delle nostre scuole elementari, medie e superiori, stravolgendone le peculiarità, sovvertendone le tradizioni, cancellandone l’autonomia, snaturandone i principi educativi, in altre parole uccidendone l’anima.
Potrebbe infatti accadere che una normativa asettica, ingiusta e calata dall’alto, iniziata con l’ultima legge di bilancio (legge 197 del 29 dicembre 2022), seguita dalle cosiddette “Linee Guida” delle varie Regioni ed infine culminata con la pubblicazione prodromica del decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023 costringa la maggior parte degli istituti scolastici che non raggiungeranno il limite – fissato a tavolino – di 1000 studenti ad accorparsi con altre scuole esclusivamente sulla base dei malintesi criteri del dimensionamento e della contiguità territoriale, ossia della semplice vicinanza in termini di distanza geografica, senza tenere in alcun conto, le diversità, le singolarità e le caratteristiche uniche che ciascun istituto possiede e che lo differenziano da tutti gli altri.
Se tutto ciò dovesse malauguratamente accadere, come si teme, già dal prossimo anno scolastico 2024/2025, significherebbe che molte delle nostre scuole si ritroverebbero ad essere assorbite, fagocitate da uno o più istituti e tutti quanti, mescolati in un unico calderone, perderebbero irreparabilmente quel prezioso ed irrinunciabile patrimonio fatto di diversità, autonomia e stili educativi costruito negli anni col contributo di dirigenti, docenti e studenti. Se questo evento che molti rappresentano come ineluttabile, seppur catastrofico, dovesse davvero realizzarsi avremmo perso tutti.
Perderebbero i dirigenti scolastici restanti (i cosiddetti “non perdenti posto”) che sarebbero costretti a dover gestire contemporaneamente due o tre istituti differenti, a volte persino situati in comuni diversi ed a doversi confrontarsi con realtà “altre” che non hanno nulla a che vedere con la filosofia formativa ed i criteri organizzativi della loro scuola di origine.
Perderebbero i docenti, professori e maestre, che si troverebbero improvvisamente sballottati tra plessi diversi ad impartire lezioni con modalità estranee alle consuetudini maturate negli anni.
Perderebbero gli studenti e gli alunni ai quali verrebbero sottratti in un sol colpo alcuni dei loro insegnanti necessariamente trasferiti, le consuetudini delle abituali routine giornaliere, le metodologie didattiche ormai acquisite e, ultima – ma non meno importante – il senso di appartenenza alla propria scuola.
Perderemmo anche noi genitori che abbiamo scelto una scuola piuttosto che un’altra, un liceo piuttosto che un altro non per mere comodità logistiche ma perché sentivamo che quel luogo, quella scuola, con le sue caratteristiche grandi e piccole, con i suoi programmi aggiuntivi, con le proprie specificità esprimesse più di tanti altri quella filosofia di vita che tentiamo di trasmettere ai nostri figli. Sono scelte autonome e fatte a monte, le nostre, che rischiano di essere stravolte in un attimo da una anonima mano legislativa che pretende di subentrare mentre il processo formativo è in corso, dirottandone inevitabilmente lo scopo e la direzione, come se durante il volo di crociera di un aereo di linea, il pilota venisse improvvisamente ed irragionevolmente sostituito da un ammiraglio di marina.
Infine, perderebbe la Politica che si dimostrerebbe insensibile all’urlo di dolore di una intera, variegata e numerosissima comunità ed incapace nel fornire soluzioni legislative appropriate ed eque.
Scegliere una scuola per i nostri figli significa individuare, tra tante possibilità, una determinata offerta formativa, una precisa metodologia, un’idea di didattica e di apprendimento, in altri termini una filosofia educativa o, se si vuole, l’anima della scuola. Il processo di “dimensionamento” che si andrebbe a configurare, farebbe si che molti istituti, tra cui il “Galilei-Pascoli”, una storica scuola di Reggio Calabria, da sempre fucina di innovazioni metodologiche e didattiche, costantemente aperta alle innovazioni, una scuola di alta qualità e di profonda inclusione, una scuola che ho a mio tempo frequentato e che adesso mi onoro di servire come Presidente del Consiglio d’Istituto, verrebbe accorpata ad uno o più istituti con storie e tradizioni differenti, diversamente configurati dal punto di vista didattico e organizzativo, perdendo di conseguenza autonomia e identità, invalidando così l’esplicita e ragionata scelta di indirizzo formativo precedentemente e consapevolmente espressa da noi genitori al momento dell’iscrizione, ledendo dunque il sacrosanto diritto alla libertà di scelta educativa previsto innanzitutto dall’art. 30 della Costituzione Italiana, nonché dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 secondo cui i genitori “hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli”, concetto poi riaffermato anche dalla Convenzione Europea del 1950, dall’Unesco nel 1966 ed infine dalla Comunità Europea nel 1984.
Tutto ciò però è ancora evitabile. Infatti, al momento in cui scriviamo è tuttora possibile che una corretta e avveduta lettura delle normative consenta di salvare questa ed altre scuole calabresi da tali acritici accorpamenti, atteso che la stessa Legge di Bilancio che si pretende di applicare per il dimensionamento scolastico prevede esplicitamente delle deroghe per i comuni a minoranza linguistica quali è appunto il Comune di Reggio Calabria. L’istituto “Galilei-Pascoli” è inoltre sede dell’unica sezione di Scuola in Ospedale della Provincia di Reggio Calabria, una realtà didattica specifica che si occupa dell’istruzione degli alunni ospedalizzati presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e le stesse Linee Guida della Regione Calabria in merito all’applicazione della suddetta Legge di Bilancio sottolineano l’importanza di tenere conto degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) nell’eventuale costituzione di realtà autonome.
Per tanti e tali motivi, in rappresentanza della componente genitoriale del Consiglio d’Istituto della scuola “Galilei-Pascoli” ma, fermamente convinto di interpretare i sentimenti di tanti alunni, studenti, genitori e docenti, chiedo dunque che la nostra voce venga ascoltata e che la posizione di questo istituto, al pari di quello di altre scuole, venga vagliata attentamente dagli enti preposti (ossia il Comune di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed infine la Giunta della Regione Calabria, quale decisore ultimo) alla luce delle normative qui brevemente richiamate, affinché tenendo conto della specificità linguistica del Comune di Reggio Calabria e delle peculiari esigenze degli studenti BES della Scuola in Ospedale, si possa ottenere una giusta deroga all’acritico accorpamento in una realtà scolastica altra, mai scelta da noi genitori al momento dell’iscrizione.
Non vogliamo un trattamento di riguardo ma pretendiamo con la forza della ragione che il diritto costituzionale alla libertà di scelta educativa venga rispettato, che i diritti degli alunni con BES vengano rispettati, che le specificità linguistiche vengano rispettate; pretendiamo insomma che non venga uccisa l’anima della nostra scuola.
“L’Udc prosegue, con tenacia, nell’impegno rivolto alla realizzazione della Bovalino–Bagnara, arteria fondamentale per il collegamento delle due coste e rendere, dunque, effettivo il diritto alla mobilità per le migliaia di persone che vivono e lavoro nel popoloso comprensorio della nostra Città Metropolitana.
A sostenerlo è il commissario provinciale dell’Udc Riccardo Occhipinti che plaude all’iniziativa del segretario nazionale il quale, durante gli scorsi giorni, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un’interrogazione con la quale si conferma l’importanza della trasversale fra l’A2 Salerno-Reggio Calabria e la SS 106, la principale strada alternativa per collegare il versante ionico a quello tirrenico, ma che rimane incompiuta.
“LorenzoCesa – spiega Occhipinti – con la sua interrogazione ricorda al governo di essersi impegnato con un o.d.g. alla legge di bilancio 2022 a costruire la strada di collegamento Bovalino–Bagnara e chiede se il Ministero intende stilare un cronoprogramma interistituzionale per la realizzazione della strada di collegamento Bovalino–Bagnara e se vi è la copertura finanziaria per il completamento dell’opera. Si tratta di un ulteriore atto di impegno dell’Udc – prosegue Occhipinti – che dà seguito alle tante iniziative sul territorio, compreso il convegno che abbiamo organizzato a Bovalino per incontrare i sindaci dei Comuni interessati. La nostra vigilanza rimane totale, come ha sottolineato anche Vincenzo Speziali, e in attesa di avere risposte precise attendiamo la visita di Cesa in Calabria, verosimilmente a ottobre, per una ispezione congiunta sul cantiere della Bovalino–Bagnara”.