“Le osservazioni del consigliere regionale del Gruppo Misto Antonello Talerico, circa la nostra proposta di legge regionale (“Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”), sia per gli aspetti formali che di merito, francamente non ci impensieriscono. Preme sottolineare, tuttavia, che l’iniziativa legislativa è libera. Ogni consigliere regionale e ogni Gruppo hanno facoltà di proporre leggi sulla base delle proprie ragioni, opinioni e convinzioni. Aggiungiamo che, per quanto riguarda il confronto sui punti di forza ed eventuali criticità della proposta di legge sottoscritta dall’intero Gruppo della Lega, le sedi idonee sono le Commissioni consiliari e, in ultimo, il Consiglio regionale. Lì ci si misura e lì ci si conta. È in quelle sedi infatti, e non in altre, che si decide se una proposta di legge (in questo caso la nostra) possa essere rettificata e/o integrata, oppure no”. Questa la replica del capogruppo della Lega, Giuseppe Gelardi al consigliere del Gruppo Misto Antonello Talerico.
Filippo Francesco Idone
Protagonisti della terza serata del Tarantella Power saranno i Phaleg
Gli antichi canti “ad aria”, “a ricottara” e “a disperata” si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari ma anche nuove sonorità degli strumenti tradizionali. Sonorità nelle quali c’è la forte presenza della Calabria, che a partire dalla sua musicalità originale, è sempre più capace di aprirsi al dialogo con le altre musiche del mondo. Protagonisti della terza serata del Tarantella Power, giunto alla sua XIX edizione, i Phaleg gruppo etno-music calabrese che ritorna alla grande sul palco di Monasterace. Anche ieri sera il borgo di Monasterace si è aperto alle sonorità e all’entusiasmo del festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa (la manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria – Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).
Vera sintesi della ricerca e rielaborazione del genere musicale tradizionale, i Phaleg (gruppo nato nel 1995 da un’idea di Danilo Gatto e Salvatore Megna) trova la propria essenza e mission nella passione per la musica tradizionale e la voglia di esprimersi e di sperimentare in forme nuove. Negli anni hanno saputo rinnovarsi e radicarsi fino ad oggi, nella formazione composta da Danilo Gatto (voce organetti e zampogna), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati e voce), Filippo Scicchitano (contrabbasso) Francesco Loccisano con la sua chitarra battente, Andrea Piccioni e Francesco Magarò entrambi con i loro tamburi a cornice. Gradita ospite del concerto di eri sera Gabriella Aiello, docente di canto dei corsi che rientrano nella programmazione di questa edizione, che ha sostituito eccezionalmente Salvatore Megna. Mattina e pomeriggio, infatti, continuano i corsi, i laboratori e le attività comuni: musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo provenienti da tutta Europa si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni. E grazie alla collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace Dipartimento di Musiche Tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), “Tarantella Power” diventa anche una produzione artistico-didattica.
Il concerto del Phaleg, che ha saputo coinvolgere la piazza animata da decine di persone che sotto il palco hanno improvvisato danze e coreografie, è stato preceduto da una interessante lezione del professor Giorgio Adamo sulle rappresentazioni visive del suono. Professore Ordinario di Etnomusicologia all’Università di Roma “Tor Vergata”, il professor Adamo con le sue ricerche e le sue analisi ha incoraggiato e arricchito la riflessione scientifica internazionale sul rapporto tra musica e documento visivo sotto vari aspetti. Una lezione coinvolgente su come guardare e ascoltare il suono nell’esperienza musicale.
IL PROGRAMMA DI OGGI E DOMANI
Mercoledì 30 agosto, sempre alle 22, toccherà a Davide Ambrogio, cantante e polistrumentista calabrese che affiancato dai suoi due musicisti costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Ma la stessa sera, alle 22.45, troveranno spazio anche i “I Scunchiuruti”, una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio.
Giovedì 31 agosto, alle 23, sul palco del Tarantella Power i “Folìa”, gruppo fondato a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride.
Reggio Calabria: proseguono all’Arena ex Jardin di Catona gli eventi EPIC di Mana Chuma Teatro
Eventi che si collocano nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: Cultura Diffusa”, un’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Calabria e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. L’obiettivo del progetto è rilanciare le attività socio-culturali ed economiche sul territorio cittadino con particolare attenzione alle periferie, puntando con decisione sul modello di animazione territoriale inteso come servizio pubblico. In questo quadro Mana Chuma Teatro ha avviato da tempo un percorso di riqualificazione dell’area ex Jardin di Catona con l’ambizione far diventare lo spazio un polo di attrazione culturale nell’area nord della città. Questo il dettaglio dell’ultima settimana di agosto e della prima di settembre.
Giovedì 31 agosto sarà proposta una rilettura del “Cantico dei Cantici”, il più grande poema d’amore mai scritto. Intrecciando il suono delle parole a quello degli strumenti, l’Ensemble Montesardo esegue Danze di Guglielmo Ebreo da Pesaro (Milano, 1463) e di J. H. Kapsberger (Venezia, 1604), Madrigali a due voci e strumenti di Salomone Rossi Hebreo (dal I libro, Venezia 1600), Canti sacri che mettono in musica versi del Cantico dei Cantici, composti dai salentini Girolamo Melcarne, il Montesardo (Venezia, 1612) e Giulio San Pier di Negro (da L. Calvi, 1620, 1624).
Venerdì 1 settembre sarà la volta de “La rosa bianca”, un recital di Fabio Tolledi che esplora la relazione tra musica pop e poesia, a partire dagli anni Cinquanta. Poeti e scrittori come Pasolini, Fortini, Calvino, Sanguineti hanno fornito le parole a cui compositori importanti quali Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Carlo Rustichelli hanno dato la musica. Più avanti è stato il turno di interpreti e autori del calibro di Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Enzo Jannacci, per non parlare poi dell’esperienza di Canta Cronache passando per il teatro di Dario Fo e la ricerca del Canzoniere Italiano sino alla scena jazz italiana, che ha trovato in questo ambito una vitalità straordinaria e un ulteriore terreno di sviluppo.
Sabato 2 settembre saliranno sul palco dell’Arena ex Jardin l’autrice e regista Antonella Caldarella e Maria Riela, con musiche di Andrea Cable, per “Madri di Guerra”, un emozionante spettacolo ispirato alla morte di Maria Grazia Cutuli, giornalista RAI uccisa in Afganistan nel 2001. “Madri di Guerra” racconta del legame speciale e indissolubile tra una madre e una figlia, che inizia prima della vita e continua dopo la morte. Parla delle donne e del loro ruolo difficile e affascinante di madre, ma anche del ruolo di figlie, audaci e libere. Parla della fragilità e della forza. E della verità, così difficile da raccontare perché è sempre scomoda.
Domenica 3 settembre si torna indietro nel tempo con “D’Italia si muore”, da un’idea di Matteo Belli per il testo, le musiche e la regia di Edoardo Fainello. È la storia di un giovane soldato che, alla vigilia della battaglia di Vittorio Veneto (1918), realizza di combattere per una patria che non ha mai visitato e di cui non conosce nulla. In un dialogo surreale con un crocifisso in cima a una vetta, decide di inventarsi il paese per cui morire, di disegnarlo nella propria testa e di raccontarlo con la fantasia della disperazione. Alternando momenti intimi ed episodi di grande comicità sullo stile della stand-up comedy anglosassone, “D’Italia si muore” lancia un sussurro d’amore verso l’Italia e un grido di dolore contro il massacro della guerra.
L’Arena ex Jardin si trova in Via Nazionale 200 (uscita Gallico, 400 m. direzione Catona).
Il Consiglio di Stato si è riunito oggi per stabilire definitivamente se la Reggina potrà giocare in Serie B o ripartire dalle serie inferiori. La sentenza sarà esposta agli organi di stampa domani. I tifosi amaranto si sono dati appuntamento a Roma per poter sostenere la squadra in questa autentica impresa e dal suo interno anche il sindaco f.f. della Città Metropolitana Carmelo Versace, una delegazione della Curva Sud, il direttore sportivo Massimo Taibi e l’ex consigliere della Reggina Brunori. Sarà una lunga notata questa per il calcio reggino che potrebbe sparire nuovamente come avvenuto anni fa oppure esultare per la riammissione in Cadetteria.
La commedia “Conversazioni con altre donne” dal 31 agosto al cinema
Esce nelle sale dal 31 agosto 2023, distribuito da Adler Entertainment, la commedia ‘Conversazioni con altre donne’, esordio alla regia di lungometraggio di Filippo Conz, interpretato da Valentina Lodovini e Francesco Scianna. Il film, una co-produzione Italia / Argentina di Alfredo Federico, Simona Banchi e Gaston Gallo per 39FILMS e MG Producciones, in associazione con Adler Entertainment, Laser Digital Film e in collaborazione con Rai Cinema, riceve il contributo del MIC – Ministero della Cultura, con il sostegno della Calabria Film Commission. ‘Conversazioni con altre donne’ si avvale delle musiche di Paolo Fresu ed è tratto dell’omonimo dramma romantico statunitense con Helena Bonham Carter e Aaron Eckhart.
Due anime gemelle si rincontrano dopo nove anni ad una festa di matrimonio a Tropea. Nonostante siano entrambi impegnati in una relazione si lanciano con cinica spensieratezza in una scappatella segreta che diventa presto un disperato tentativo di recuperare il tempo perduto. Un film dai dialoghi serrati e scoppiettanti che con l’adattamento italiano trova un più ampio ventaglio di emozioni – passione, ironia ed una punta di malinconia – tipico di quella commedia all’italiana apprezzata in tutto il mondo.
Tropea, la Calabria e i suoi territori sono stati luogo di scouting per tecnici, attori, comparse e maestranze del film. Più del 50% della troupe, principalmente del reparto produzione, macchinisti, scenografia, costumi, trucco, suono e fotografia di scena sono residenti in Calabria. Il film ha ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Tropea e i contributi per l’attrazione ed il sostegno di produzione audiovisive cinematografiche nazionale e internazionale nel territorio della regione Calabria-2020. Tutto il film – per 4 settimane di preparazione e 4 di riprese – è stato infatti girato in Calabria, in particolare all’interno di Villa Paola a Tropea, con vista sul mare.
Cetraro: un successo la serata di solidarietà dedicata ai “Diritti Umani”
Domenica scorsa, 27 agosto 2023, all’interno del suggestivo scenario dei Giardini di Palazzo del Trono, sede del Museo dei Brettii e del Mare, a Cetraro, è andata in scena la serata di solidarietà dedicata ai “Diritti Umani” e raccolta fondi a favore di Amnesty International Italia organizzata dal Comune di Cetraro insieme al Cinecircolo Maurizio Grande e Mediterraneo Festival Corto. Moderato da Loredana Tripicchio, hanno preso parte al dibattito Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia; l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cetrato, Barbara Falbo che ha portato anche i saluti del Sindaco della città, Ermanno Cennamo; il Direttore Artistico del Mediterraneo Festival Corto, Francesco Presta. Il dibattito è stato aperto da un video di Roberto Saviano per Fanpage in cui il giornalista racconta la mission di Amnesty International fin dalla sua fondazione e concluso dal videomessaggio di Roberto Noury, portavoce di Amnesty International Italia. A inizio e fine serata anche momenti dedicati alla poesia con l’interpretazione dell’attrice e scrittrice Marina De Pasquale. Prima dell’inizio del dibattito anche un ricordo del giornalista Antonello Troya che ha sempre fatto dei diritti e della libertà di parola il fulcro del suo agire.
Ad inaugurare il dibattito, dando spunti di riflessione, la proiezione del cortometraggio “Split Ends”, diretto dall’iraniano Alireza Kazemipour, vincitore della Sezione “Diritti Umani – Amnesty International Italia” allo scorsa edizione del Mediterraneo Festival Corto. “Il cinema è fondamentale per veicolare messaggi di libertà” ha ribadito Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia, ricordando che il Mediterraneo Festival Corto è il secondo Festival di corti cinematografici patrocinato dall’organizzazione insieme al Corto Dorico Film Festival. “Ci sono luoghi nel mondo in cui le persone sono costantemente private delle libertà fondamentali, arrestate e incarcerate a seguito di giudizi sommari. I volontari di Amnesty International non fanno altro che tenere accesi i riflettori: come la candela simbolo dell’organizzazione, aspettiamo che possano essere liberate dal filo spinato che le incatena”. Viggiano ha ricordato come tali riflettori hanno fatto sì che venisse scarcerato lo studente egiziano Patrick Zaki e come siano impegnati nella ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni. “I diritti delle donne sono particolarmente violati, in tutto il mondo e l’Italia non fa eccezione: come Coordinamento Donne siamo impegnate con la campagna “Il sesso senza consenso è stupro” per chiedere la revisione dell’articolo 609-bis del codice penale, revisione che diventa ancora più urgente con i quotidiani fatti di cronaca”.
“Il cortometraggio, così come le parole di Roberto Saviano, ci fanno riflettere profondamente su quanto accade ai confini del nostro Paese con la situazione dei migranti, ma anche su quanto accade in Italia, dove non c’è poi questa grande libertà. Le donne, ad esempio, lavorano molto più degli uomini per far valere le proprie idee e solo con tenacia, volontà e passione riusciamo a fare la differenza” così l’assessore alle politiche sociali del Comune di Cetraro, Barbara Falbo.
“Il Mediterraneo Festival Corto è nato tredici anni fa, è cresciuto di anno in anno e ha sempre accolto cortometraggi che propongono tematiche di forte impatto sociale. Sono corti che spesso utilizziamo all’interno delle scuole, per stimolare dibattiti che possano essere educativi e propositivi. Spesso, però, incontriamo difficoltà nel proiettare film che propongono tematiche forti e questo dimostra quanto ancora ci sia uno stigma su determinati temi” questa la riflessione del Direttore Artistico del Mediterraneo Festival Corto, Francesco Presta.
Marina De Pasquale, attrice e scrittrice, ha interpretato la poesia “In questi vicolo cieco” del poeta iraniano Ahmad Shamlu, ribadendo quanto la poesia sia elemento fondante della civiltà persiana: non c’è verso di poeta che non parli di libertà. A chiusura di serata, una seconda poesia che ha fatto riflettere sul “pensarsi libera” quando la vita intorno chiude in una gabbia metaforica più che fisica.
Tutto pronto per inaugurare le attività dell’associazione in blu che torna a sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche legate all’inquinamento da plastica e all’abbandono dei rifiuti nell’ambiente dopo la breve pausa estiva. Il primo appuntamento dedicato alla Terra sarà sabato 2 settembre alle ore 09:00 al Rettilineo di Punta Pellaro, più precisamente alla statua del Cristo, con l’obiettivo di ridonare decoro e splendore a un tratto frequentatissimo dell’estate reggina appena trascorsa. Per partecipare è necessario registrarsi gratuitamente sul sito di Plastic Free cliccando “Partecipa” al link: https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5166/2-set-reggio-di-calabria
Si torna poi in città, a Reggio, il 6 settembre alle ore 18:00 presso “La piazzetta” ad Arghillà (di fronte al centro di medicina solidale ACE), insieme a Azione Sociale, UDI, Medici del Mondo, Non Una Di Meno, ACE, Ecolandia, ADEXO, “Arghillà” Associazione di promozione socioculturale sportiva e dilettantistica, Coordinamento di quartiere, CSI, Cuore di Medea Onlus e Fare Eco. L’evento sarà realizzato nell’ambito del progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti di cui Azione Sociale è ente attuatore. L’obiettivo: abbattere i pregiudizi e costruire l’integrazione attraverso lo sport, la natura e la sensibilizzazione ambientale. Il programma del pomeriggio sarà ricco di eventi: si inizia alle 17:00 con un incontro di sensibilizzazione dedicato ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado a cura di Plastic Free e si continuerà con la pulizia della piazzetta e un torneo di calcio organizzato dal CSI nel campo sportivo vicino. Per partecipare, la registrazione è gratuita al link: https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5141/6-set-reggio-di-calabria
Si consiglia di portare con sè dei guanti da lavoro, un cappellino per il sole e una borraccia con l’acqua. Tutto il resto dell’occorrente sarà fornito dall’Associazione e da Teknoservice che si ringrazia per la collaborazione. Gli eventi sono autorizzati dal Comune di Reggio Calabria.
Lo spettacolo tratto dal libro di Nina Weskler (Con la gente di Ferramonti. Mille giorni di una giovane ebrea in un campo di concentramento, editoriale progetto 2000) è stato un successo al Salone del libro di Torino, presentato in anteprima nazionale nello stand della Regione Calabria; giovedì 31 agosto 2023 a Tarsia, inizia la tournee in Calabria. Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, ha fortemente voluto che lo spettacolo chiudesse le iniziative dell’agosto a Tarsia. Per conoscere maggiori dettagli abbiamo intervistato l’attrice Lara Chiellino, che interpreta Nina Weskler.
Come nasce l’allestimento teatrale su Ferramonti…
“Durante la Settimana della cultura calabrese a Corazzo (agosto 2022), l’editore Demetrio Guzzardi, mi ha omaggiato di una copia della seconda edizione del libro scritto da Nina Weskler, mi ha parlato di questa scrittrice che aveva redatto questo suo testo negli anni dell’internamento a Ferramonti, mi ha detto che nel 2023 Nina avrebbe compiuto 100 anni. L’idea di rappresentare una giovane donna che si imbatteva con il nostro Sud da reclusa, mi sembrava un’idea buona anche per i nostri tempi. Ho chiesto a Dora Ricca, che conoscevo da anni perché moglie di Antonello Antonante, di leggere pure lei questo volume; ci è sembrato un testo adatto a essere recitato, anche secondo la mia modalità di attrice solista; e così abbiamo lavorato per mettere su questo spettacolo. Poi inaspettatamente l’assessore regionale alla cultura Giusi Princi, ci ha invitate a presentarlo in anteprima nazionale al Salone del libro di Torino, nello stand della Regione Calabria e ci è sembrato il momento giusto per proporlo a tutti. Oggi è il turno di Tarsia, il luogo dove è ubicato il campo di Ferramonti“.
Come hai conosciuto Dora Ricca?, cos’è il Teatro dell’Acquario?
“Ho conosciuto Dora alla fine degli anni Novanta a Cosenza, Dora ha realizzato numerosi adattamenti teatrali, da Alvaro a Pirandello, ai testi per il teatro ragazzi. Nel Teatro dell’Acquario c’erano sia Antonello Antonante che sua moglie Dora, e quegli anni sono stati preziosi per la formazione degli attori e l’educazione teatrale della città. Il Teatro dell’Acquario, dagli anni 70 fino allo scorso anno, è stato un punto di riferimento e di scambio culturale internazionale, oltre che territoriale. Non a caso nel 2019 il Teatro dell’Acquario ha vinto il Premio Speciale Ubu “per avere nel corso degli ultimi 42 anni creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza””.
Qual è il tuo approccio con Ferramonti? e con la scrittrice Weksler? Cosa trovi di simile tra l’ieri di Ferramonti e ciò che accade oggi?
“Negli anni della grande persecuzione in Europa, furono aperti in Italia 42 campi di concentramento, quello di Ferramonti era il più esteso e ospitava 2.000 internati. Eppure, l’isolamento geografico e la particolare interazione che si venne a creare con il popolo calabrese, permise agli internati di svoltare la prigionia con una buona organizzazione interna, e in un certo modo il campo funse da propulsore culturale, come scrive la Weksler, “Ferramonti è stato la mia università della vita”. Vorrei ricordare che, sia il direttore del campo Paolo Salvatore che il maresciallo dei carabinieri Gaetano Marrari sono stati insigniti dal popolo di Israele del titolo di Giusti fra le nazioni”.
Cosa ti ha colpito della scrittura e della personalità di Nina Weksler?
“Dal punto di vista attoriale, è stato un viaggio, come quando incontri un personaggio distante per indole ed esperienze. Nina amava molto i profumi, e anche nel campo di Ferramonti, ne aveva parecchi. A me piace fare delle sintesi poetiche. Il profumo di Nina era una boccetta d’epoca che con Dora abbiamo cercato per tutta Cosenza. Alla fine della fiera, stavamo quasi per dimenticarla tra i libri su uno scaffale a Torino. Questa immagine, chissà, potrebbe essere la locandina dello spettacolo, a me sicuramente fa pensare al profumo dello spirito…”.
“Nina. Guten Morgen Ferramonti”, secondo te, è uno spettacolo adatto al mondo giovanile?
“Certo, nessuno di noi, per rintracciare le proprie coordinate, può prescindere dalla memoria di ciò che siamo stati o degli eventi che hanno costituito la storia delle nostre civiltà. Favorire le giovani generazioni in questo processo, negli ambienti di formazione, è un vantaggio”.
C’è una frase dell’attore e regista Elio Germano che dice: “Bisognerebbe fare teatro nelle scuole, perché l’esercizio di mettersi nei panni degli altri ci può far diventare una società migliore”, come può essere utile nel caso di questo vostro spettacolo su Ferramonti?
“Sicuramente il teatro aiuta a mettersi nei panni degli altri, e quindi a essere comprensivi e non giudicanti. Aggiungerei che aiuta anche a stare nei propri panni, cioè permette di entrare in relazione con il proprio mondo interiore e coltivarlo”.
Dopo la Fiera del libro di Torino ora siete a Tarsia, e poi dove verrà rappresentato questo vostro spettacolo…
“Stiamo già ricevendo tanti inviti, ma la storia di Ferramonti non è solo calabrese, lo spettacolo si conclude col desiderio di far riflettere sul fatto che l’umanità non ha memoria e ancora oggi seppur in contesti diversi – la Chiellino si ferma e inizia a recitare – “Si rinchiudono le persone che fuggono dalle loro terre: per fame, per guerre, ma anche solo, per la voglia di libertà””.
Reggio Calabria: tutto pronto per l’evento “Quando cresce il Sud, cresce l’Italia, cresce l’Europa“
Giovedì 31 agosto alle ore 10:30, presso il Grand Hotel Excelsior Reggio Calabria, si terrà la conferenza stampa dell’evento dal titolo “Quando cresce il Sud, cresce l’Italia, cresce l’Europa“ organizzato dall’ECR Party, con il promotore dell’evento, Denis Nesci, eurodeputato calabrese di Fratelli d’Italia e Antonio Giordano, segretario generale dell’ECR Party e deputato di FdI. Con questo evento l’ECR Party, il partito dei “Conservatori e Riformisti europei”, intende porre l’attenzione sulle inestimabili risorse e capacità del Sud e offrire l’opportunità di discutere delle politiche che partendo dallo sviluppo del Meridione servono a far crescere l’Italia e l’Europa intera. La convention, in programma sabato 2 settembre nella splendida cornice dell’Altafiumara Resort & Spa ospiterà un parterre d’eccezione in cui sarà presente una folta rappresentanza del governo, con i Ministri Raffaele Fitto, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci e Maria Elvira Calderone, i sottosegretari Andrea Delmastro, Wanda Ferro, Patrizio Giacomo La Pietra, la delegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles con il copresidente del gruppo ECR Nicola Procaccini e il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo Carlo Fidanza, e la presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo. Saranno inoltre presenti manager, politici ed accademici di alto rilievo nazionale ed internazionale.
Interverranno figure istituzionali e di spicco in FdI come il responsabile organizzazione e deputato Giovanni Donzelli e i rappresentanti di altri partiti europei. Un’agenda ricca di approfondimenti dove il filo conduttore sarà la costruzione di ponti visti in una logica più ampia, di nuove opportunità, quindi ponti sociali, ponti culturali, economici e infrastrutturali. Inoltre si discuterà anche delle sfide e delle opportunità riguardanti la regolamentazione europea e la collaborazione in materia di commercio, infrastrutture per i trasporti e agricoltura.
Reggina, Ilari smentisce Saladini: “Non ho ceduto le quote a nessuno”
“Attendiamo fiduciosi l’esito del Consiglio di Stato. Non ho ceduto le quote a nessuno. Valuterò il da farsi dopo la pronuncia della giustizia amministrativa”. Con queste parole Manuele Ilari ha smentito Felice Saladini che ha comunicato di aver ripreso il controllo della Reggina. Una situazione che minuto dopo minuto sta diventando sempre più incerta. Mancano sempre meno ore al Consiglio di Stato che deciderà le sorti del futuro del calcio professionistico a Reggio Calabria.