Gentile Presidente Gravina, pochissime righe perché non servono giri di parole. E lo diciamo con il massimo rispetto per la persona. Non certo con la soddisfazione per il lavoro del numero uno FIGC, siamo delusi e rassegnati. I suoi predecessori hanno fatto meglio di lei, è un nostro giudizio in piena libertà, non se la prenda. A parte la “medaglia al petto” dell’onta mondiale, quella resterà a vita, a parte le riforme (a proposito, quando? Nel 2072? Le aveva promesse dopo la suddetta onta…) vorremmo chiederle: ma lei ha approvato ad approfondire, tramite i suoi uomini di fiducia, cosa volesse dire Cellino quando parlava di “faldoni bruciati”? Lo stesso Cellino che fa la morale sugli altri e non racconta la storia dei faldoni. Peggio ancora: nessuno glielo chiede, signor Presidente, non le sembrava un atto dovuto per la salute del calcio italiano? Nulla. Lei parla di stadi, di singole situazioni, ma sui discorsi di carattere generale, sui problemi atavici e irrisolti zero virgola zero. Ci faccia solo una cortesia: eviti di occuparsi della prossima categoria della Reggina, consigliando la Serie D. Non tocca a lei. La Reggina può ripartire anche dalla “Serie Z”, lo tenga bene a memoria, ma conserverà l’orgoglio, la dignità e la passione. Nel frattempo, sia gentile, lasci in pace migliaia di tifosi amaranto che hanno vissuto e stanno vivendo giorni tremendi. Consigliare la Serie D immediatamente è un atto senza un minimo di rispetto, non se ne avverte il bisogno. Il calcio italiano invece sì, da anni ha necessità calpestate. E aspetta. Anzi, aspetterà in eterno. Buona domenica dai faldoni di Cellino. Proprio vero: il calcio italiano è un falò”. Queste sono state le parole scritte da Alfredo Pedullà sul proprio sito ufficiale difendendo a spada tratta la Reggina e rispondendo alle frasi di Gabriele Gravina sulla categoria per il club amaranto.
Filippo Francesco Idone
Traversata dello Stretto: Sanzullo e Ciccarella vincitori della 59esima edizione
La 59esima Traversata dello Stretto è stata emozionante e piena di grandi sorrisi e applausi. L’appuntamento del mese di agosto ha avuto vari problemi a causa del maltempo che ha coinvolto sia Messina che Villa San Giovanni. La partenza di questa edizione è stata alle 11.35 con 82 atleti che si sono dati battaglia per tutti i chilometri della traversata. A vincere la Traversata dello Stretto, categoria uomini è stato Pasquale Sanzullo dei CS Carabinieri (alla sua terza volta). Il nuotatore ha battuto Alessio Occhipinti della GS. Fiamme Oro e Giuseppe Ilario delle GS. Fiamme Oro giunti sul podio. Per quanto riguarda la classifica femminile Silvia Ciccarella dei CS Carabinieri ha tagliato il traguardo per prima. Grande è stata la partecipazione del pubblico di Villa San Giovanni che ha dato ancora una volta sostegno ad una manifestazione importante e di rilievo come la Traversata dello Stretto.
“Fare lo Stretto di Messina – ha detto Silvia Ciccarella – è un’emozione unica già quando prendi la barca per andare a Messina. Quando ti butti e sei lì da sola con correnti e onde ti senti in mezzo al mare. Una donna può farcela a vincerla in assoluto perché è molto importante la corrente. Se si trova il barcaiolo con una buona esperienza possiamo battere i maschi.”
“C’erano due ragazzi delle Fiamme Oro tosti, l’abbiamo risolta negli ultimi 200 metri – dichiara invece Pasquale Sanzullo – che mai come quest’anno è davvero presente, si sente il loro amore e aiuta noi atleti a concludere, nonostante la stanchezza, questa bellissima Traversata. La differenza l’ha fatta la voglie di vincere e l’attenzione alla testa e quindi anche al dettaglio. La 60esima con mio fratello Mario? In un futuro non lontano si potrà farla insieme, in acqua siamo avversari.”
A fine gara è intervento anche il presidente del Centro Nuoto Villa. Così Mimmo Pellegrino: “Quest’anno è stata una scarica di adrenalina prima della partenza perchè pensavamo di non riuscirci. Bravi a tutti quelli che abbiamo organizzato questo evento. Tutto quello che si vede a Villa non si vede praticamente mai. 60esima? Qualche novità l’abbiamo già in mente. Ci stiamo lavorando. Non sarà un punto di arrivo, ma solo un giro di boa. Noi abbiamo un elemento d’eccezione per lo sport che è lo Stretto perchè è tutto completamente diverso da qualsiasi altra parte del mondo. Quando riusciremo a capire questo, sarà un volano per migliorare le cose. Alcuni atleti sono stati convocati per il preolimpico a Parigi dalla Nazionale italiana e non sono potuti venire qui, li abbiamo sentiti ed erano rammaricati: questa è la Traversata dello Stretto!
I principali podi
Assoluti
1. Pasquale Sanzullo (CS. Carabinieri) 56’33,03
2. Alessio Occhipinti (GS. Fiamme Oro) 56’33,05
3. Giuseppe Ilario (GS. Fiamme Oro) 56’38,08
Agonisti femmine
1. Silvia Ciccarella (CS. Carabinieri) 1h01’24
2. Giorgia Di Mario (SwimBlu Asd) 1h10’43
3. Maddalena Difonzio (Rainade Cssd) 1h10’48
Master maschi
1. Mauro Gully (Trirock Asd) 1h07’19
2. Davide Lo Presti (Lerici Nuoto Master Asd) 1h11’04
3. Massimo Grisenti (Buonconsiglio Nuoto) 1h14’30
La pittoresca cittadina di San Floro si appresta ad accogliere un imperdibile appuntamento culturale che invita cittadini e visitatori ad esplorare l’affascinante mondo della Chiesa di Sant’Anna. L’evento, previsto per il giorno 8 agosto alle ore 18:00, si terrà presso il suggestivo Palazzo Pugliese e rappresenterà un’opportunità unica per immergersi nel patrimonio storico, artistico e culturale di questo grazioso borgo calabrese. Il Convegno “Chiesa di Sant’Anna a San Floro: Fra Storia, Arte, Cultura e Tradizione” vedrà la partecipazione dello storico ed esperto in conservazione e restauro, Ernesto Lamanna, il quale guiderà gli spettatori in un viaggio affascinante attraverso i secoli di storia che hanno plasmato la chiesa e il suo significato per la comunità locale.
A moderare l’evento sarà il Dott. Mario Mauro, presidente delle Guide Turistiche della Calabria. Voce narrante sarà l’attrice Anna Lidia Rao, la quale, con la sua eloquenza, condurrà il pubblico attraverso le storie e le leggende che circondano la Chiesa di Sant’Anna. Il convegno vedrà la presenza del Sindaco di San Floro, Bruno Meta, il quale evidenzierà l’importanza di valorizzare e preservare il patrimonio culturale e artistico della cittadina. L’evento si prefigge l’obiettivo di educare, ispirare e celebrare la profonda connessione tra la comunità di San Floro e la Chiesa di Sant’Anna, al fine di preservare la memoria storica e artistica per le future generazioni. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati, cittadini locali e visitatori che desiderano scoprire questo antico tempio di Sant’Anna e la suggestiva atmosfera di San Floro.
A Reggio Calabria torna la grande lirica targata Metrocity. Dopo il successo dello scorso anno con la rappresentazione di Norma di Bellini, anche quest’anno nello splendido scenario dell’Arena dello Stretto torneranno ad echeggiare i suoni della grande opera. L’appuntamento è fissato per il lunedi 21 agosto alle 21.30, nel cuore del Lungomare monumentale Italo Falcomatà. In scena “Pagliacci”, dramma in due atti, libretto e musica di Ruggero Leoncavallo, opera emblema del verismo melodrammatico italiano, insieme a Cavalleria Rusticana, frutto del genio del compositore napoletano. Ad interpretarla l’Orchestra del Teatro “F. Cilea” insieme al Coro lirico “F. Cilea”.
“Una produzione straordinaria – commenta il Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana Filippo Quartuccio – un’altra perla di rara bellezza che rappresenta certamente uno degli eventi più prestigiosi del nostro calendario estivo. Da anni ormai, insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà ed ora con il facente funzioni Carmelo Versace, ci siamo riproposti l’obiettivo di riportare l’arte lirica di fronte al grande pubblico, con eventi di richiamo, ad ingresso gratuito, capaci di coinvolgere l’intera cittadinanza reggina, che siano accessibili a tutti. Perché la lirica non deve essere intesa come un’arte elitaria o esclusiva, ma come un’occasione popolare di socialità e di condivisione, sotto l’aspetto culturale ma anche squisitamente emotivo. Siamo orgogliosi di riproporre un evento del genere in un contesto di rara bellezza come quello del nostro Lungomare. Dopo il successo dello scorso anno sarà un’altra serata magica, con un format che deve diventare familiare nella nostra città, capace di attrarre non solo la comunità ma anche turisti e visitatori”.
L’opera “Pagliacci”, la cui prima rappresentazione si tenne al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892, a detta dello stesso Leoncavallo, si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo, dove il compositore visse da bambino alcuni anni. Probabilmente anche l’ispirazione della vicenda rende un legame particolare tra l’opera e la Calabria. La produzione, ad opera dell’Orchestra del Teatro “F. Cilea” vedrà protagonisti il Coro lirico “F. Cilea” e ovviamente l’Orchestra del Teatro, impegnati in questi mesi nelle produzioni estive di Taormina Arte. Per l’occasione, coro ed orchestra, saranno guidati dal Direttore principale di quest’ultima, il Maestro Alessandro Tirotta, bacchetta carismatica ed artista apprezzato a livello internazionale. Protagonista dell’Opera, in riva allo stretto, nel vero senso del termine, vista la location, sarà il tenore Walter Fraccaro (Canio), cantante tra i più prestigiosi in Italia e all’estero, per la prima volta a Reggio Calabria. Il tenore, dalla carriera internazionale e presente nei maggiori teatri del mondo, sarà affiancato dalla brava e bella presenza del soprano georgiano Elena Sabas (Nedda), soprano in auge con importanti esperienze in tutta Europa. La parte di Tonio, e quindi dell’affascinante Prologo, è affidata alla robusta voce del coreano Cesare Kwon, mentre la parte di Silvio, amante di Nedda, sarà affidata al baritono reggino (Scilla) Raffaele Facciolà, che si sta distinguendo in numerosi contesti e Festival prestigiosi. Completa il Cast la fresca voce del tenore Davide Benigno. La regia dell’opera, assieme alle luci e alla scelta dei costumi, è affidata al veterano Mario De Carlo, in una produzione tutta nuova e realizzata per il contesto e le esigenze di produzione, con l’ausilio del Graphic Designer Maurizio de Marco. Maestro del Coro Bruno Tirotta, Maestro collaboratore Andrea Calabrese, assistente alla regia Marco Labate, Artisti circensi “Giocolereggio”. Costumi della Sartoria Bianchi di Milano, assistente ai costumi Grazia D’Agostino, Trucco e Parrucco Alfredo Danese, Responsabile della produzione Angela Battaglia.
L’opera
La scena si apre con il prologo, affidato al baritono che interpreta Tonio, la sua funzione è di fungere da portavoce dell’autore e introdurre alla poetica e ai principi informatori dell’opera. La piccola compagnia teatrale itinerante formata da Canio, la moglie Nedda, Beppe e Tonio arriva in un paesino del sud Italia per mettere in scena una commedia. Silvio, contadino del luogo, è l’amante di Nedda, suo marito non sospetta alcun tipo di tradimento, ma una volta scoperti sul punto di promettersi amore Silvio fugge via, senza essere visto in volto. Il marito di Nedda è furioso con lei. Il pubblico freme e non può più aspettare, infatti, Beppe arriva dai due per sollecitare l’inizio della commedia. Niente da fare per Canio che non può far altro che cominciare a prepararsi per lo spettacolo. Alla fine di un intermezzo sinfonico, Canio deve fingere di impersonare un marito tradito. Ovviamente, data la sua condizione, la realtà prende il sopravvento sulla finzione e così riprende il discorso, mai concluso, con Nedda rinfacciandole di averlo tradito. La donna prova a mantenere i toni da commedia, ma nel momento in cui si sente minacciata li abbandona per reagire con scontrosità. Beppe vorrebbe intervenire, Tonio glielo impedisce ed intanto il pubblico inizia a capire che lo spettacolo che stanno osservando non ha più nulla a che vedere con la finzione. Nedda non ha il coraggio di nominare il nome del suo amante e Canio, di fronte a questo rifiuto, accoltella prima la moglie e poi Silvio, che era giunto in suo soccorso e si trovava a sedere tra il pubblico. Sarà Tonio (o Canio, a seconda delle scelte musicali e registiche) ad esclamare “La commedia è finita”, nel gelo più totale.
Beppe Grillo è tornato a calcare il palcoscenico di un teatro e neanche la pioggia è riuscito a fermarlo, né a dissuadere il pubblico dal gremire il Teatro Costantino Belluscio di Altomonte e rimanere tutti fermi al proprio posto anche con gli ombrelli aperti, fino al termine dello show. Prima bagnata, prima fortunata, in questa annunciata “Resurrezione” in uno dei borghi turistici di origine medievale più belli della Calabria e del Sud. Così, tra risate e applausi, incassando subito il gradimento e il successo dei numerosi spettatori, è comunque volata via la prima assoluta nazionale del nuovo show di Grillo intitolato “L’Altrove”, titolo tutto legato ad un’altra nuova, irriverente e divertente provocazione. Dopo aver creato un partito portato in poco tempo finanche al Governo del Paese, tra lo stupore del mondo intero, ora ha fondato un movimento religioso, l’Altrove, annunciato nel suo blog alla vigilia dello scorso Natale: “Oggi, alle ore 12 del giorno del solstizio d’inverno, l’Elevato ha costituito la Chiesa dell’Altrove!”.
Sul filo di questa nuova idea scenica alla base della trama a tratti surreale di tutto lo spettacolo, quando la pioggia si è fatta più fitta, completamente inzuppato, si è rivolto al cielo chiedendo se tanta acqua fosse una ritorsione per la sfida lanciata. Immancabili le risate che hanno accompagnato le varie gag, come sempre legate a temi di attualità locale, nazionale e internazionale. Grazie all’intelligenza artificiale Grillo ha annunciato di essere pronto a sbarcare anche in Cina, dove è considerato un autentico fenomeno perfino dalle più alte cariche istituzionali, con monologhi perfettamente tradotti in cinese, con la sua stessa voce e la sincronizzazione del labiale. Dall’ambientalismo, al metaverso, fino appunto all’intelligenza artificiale e alla religione, Grillo ha confermato di non aver perso la verve teatrale e la spiazzante ironia che avevano portato ai suoi show presenze di pubblico da star del rock. Tra aneddoti e racconti, anche quello dell’incontro con il presidente del Uruguay che lo attendeva nella sede romana della Cisl, tenutosi poi nella bottega di un parrucchiere vicino, poiché gli fu vietato l’ingresso nella sede del sindacato, “ per la colpa di aver creato i grillini”, corredato dalla foto all’interno del salone di bellezza sul grande schermo. Tante sono state pure le improvvisazioni, le interazioni e lo scambio di battute con il sindaco Giampiero Coppola e il pubblico, chiamato a rivolgergli domande. Immancabili le frasi e filastrocche nel suo irresistibile dialetto calabrese, a cominciare dal “mancu li cani” diventato una sorta di saluto e i riferimenti a questa regione: dalla difficoltà di collegamenti, sperimentata con il viaggio di 14 ore da Genova per arrivare a Lamezia tra scalo e ritardi, alla ‘ndrangheta da legalizzare per introitarne le tasse, oramai trasferita a Milano. Lo show si è chiuso con un autentico miracolo dell’”Elevato”, il capo dell’ ”Altrove”, che ha trasformato l’acqua di una brocca in chinotto!
Dopo l’evento di ieri seri nell’ambito del Festival Euromediterraneo di Altomonte, stasera si replica in Piazza Amendola di Palmi, nel mese di eventi della Varia 2023 , evento Patrimonio dell’Unesco e, infine, martedì 8 agosto nell’ Anfiteatro Maria De Rosis di Corigliano-Rossano, tra gli eventi del “Sentiero Sostenibile”. Lo show, come sempre, è distribuito in Calabria dalla Show Net di Ruggero Pegna.
Scena Nuda: dal laboratorio “Baia Serrata” al workshop su “L’empireo”
Dal laboratorio “Baia Serrata” al nuovo workshop su “L’empireo”. Proseguono le iniziative promosse dalla Compagnia teatrale “Scena nuda”, diretta da Teresa Timpano: dopo il laboratorio, condotto dal direttore artistico del “Nuovo Teatro Sanità” di Napoli, Mario Gelardi, che si è svolto dal 27 luglio al 2 agosto, dal 4 agosto è in corso, a Mannoli (Santo Stefano d’Aspromonte), il workshop “L’empireo”, diretto da una delle più importanti registe italiane, Serena Sinigaglia, con la partecipazione della cantante e compositrice Francesca Della Monica. Al termine, il 10 agosto, a Gambarie, il reading e un dibattito con la regista, nell’ambito del Face Festival e come iniziativa di apertura del progetto “Solo tu”, promosso da “Scena Nuda” e Piccola Opera Papa Giovanni.
Si è conclusa, dunque, qualche giorno fa, l’esperienza laboratoriale che ha visto giovani allievi guidati da Mario Gelardi nella costruzione della drammaturgia scenica di “Baia Serrata”, su testo di Elvira Buonocore. Al Circolo “Polimeni” gli attori hanno dato vita al reading finale – un coinvolgente percorso in una storia in cui si intersecano temi universali, come inclusione, attese e speranze – seguito da un interessante incontro sul tema della scrittura, declinato nelle sue diverse forme, teatrale, cinematografica, televisiva e radiofonica. Un momento di confronto e di approfondimento, animato dallo stesso Gelardi, che ha parlato della sua esperienza teatrale, con riferimento anche all’impegno sociale e alla scrittura drammaturgica che si costruisce in scena; da Emanuele Milasi, sceneggiatore reduce dal grandissimo successo come co-autore del film “La timidezza delle chiome”, che si è soffermato sulla scrittura cinematografica, anche in relazione al documentario, sulla nascita di un progetto filmico e sul suo sviluppo; e da Marco Di Gioia, autore e conduttore radiofonico e televisivo della Radiotelevisione Svizzera Italiana, che ha illustrato il lavoro autoriale e di scrittura di programmi, i cambiamenti e l’evoluzione del linguaggio radiotelevisivo, con uno sguardo anche ai nuovi strumenti comunicativi, come i podcast, che ha realizzato come autore e regista (con la serie “Taxi”).
Un reading e un incontro che hanno destato grande interesse nel pubblico e che hanno concluso il primo degli appuntamenti promossi da “Scena Nuda” nell’ambito del progetto “Reggio Fest”, sostenuto dal Comune di Reggio Calabria su fondi Mic, E’, inoltre, co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.
Dal laboratorio “Baia Serrata”, si diceva, al workshop con Serena Sinigaglia. La pluripremiata regista, che già lo scorso anno aveva condotto un laboratorio promosso da “Scena Nuda”, torna, dunque, a Reggio Calabria per dirigere un altro importante momento di approfondimento teatrale, primo step in vista della preparazione di una messinscena. Il workshop è in corso da ieri, 4 agosto, a Casa Ferro, a Mannoli, per concludersi il 10 con un reading e un successivo dibattito con Serena Sinigaglia, che si svolgeranno presso la Faggeta del Benessere, a Gambarie, alle ore 17,30, nell’ambito del Face Festival e come iniziativa di apertura del progetto “Solo tu”, promosso da “Scena Nuda” e Piccola Opera Papa Giovanni. Al centro del workshop, “L’empireo”, di Lucy Kirkwood, un testo ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, che racconta “la storia di una giuria di dodici donne, convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza, perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà, in questo modo, su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Prima tra tutte, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo”.
L’epica, la coralità, l’essere una storia avvincente, un testo contemporaneo, ma ambientato nel ‘700: tutti elementi che hanno affascinato Serena Sinigaglia, insieme ad un altro aspetto, ovvero essere il primo testo teatrale in cui si è imbattuta “che affronta le tematiche di genere e lo fa senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. E’ secco, ruvido, vero, al pari della realtà. E poi dà spazio alle attrici, 19 personaggi di cui 17 femminili. Una bella inversione di tendenza rispetto alla media dei personaggi pensati e scritti per le donne”. Da queste riflessioni nasce l’idea di mettere in scena il testo, partendo da un primo lavoro laboratoriale, quello che si sta sviluppando, appunto, in questi giorni a Mannoli ed il cui esito sarà presentato a Gambarie. “L’Aspromonte – afferma la regista – risuona così precisamente dei temi e dei colori del testo, da essere la migliore location che potessi desiderare…basterà lasciarsi ispirare dai suoni, dai profumi, dalle luci, dalle asprezze di questa terra antica e misteriosa”.
Gaia Francesca Malagrinò vince della sedicesima tappa di Miss Italia Calabria
Splendore e bellezza a Cerchiara di Calabria: Gaia Francesca Malagrinò è vincitrice della sedicesima tappa di Miss Italia Calabria con il titolo di Miss città del Pane Cerchiara di Calabria. Miss Rocchetta Bellezza (seconda classificata) è Aurora Trepiccione. Miss Framesi (terza classificata) è Daniela Tedesco. La quarta classificata è Giorgia Perciavalle, la quinta classificata è Alessandra Magrone, la sesta classificata è Luciana Santoro. Miss Italia Calabria rappresenta una straordinaria celebrazione della bellezza in tutte le sue sfumature. Ogni partecipante, ogni artista e ogni location contribuiscono a raccontare l’essenza di questa terra ricca di fascino. La sedicesima tappa di Miss Italia Calabria si è svolta nel suggestivo scenario di Cerchiara di Calabria.
Cerchiara di Calabria accoglie i visitatori con panorami mozzafiato ad ogni curva mentre si sale verso la Piana di Sibari, offrendo uno sguardo incantevole sul mar Ionio. Uno spettacolo naturale con le maestose montagne del Parco Nazionale del Pollino, dove il Monte Sellaro funge da balcone naturale sul Golfo di Taranto. A Cerchiara è possibile ammirare interessanti grotte, tra cui la Grotta delle Ninfe, un’attrazione imperdibile, con le sue acque sulfuree calde a 30°C e i fanghi che attirano molti turisti durante la stagione estiva.
Il Santuario di Santa Maria delle Armi è una preziosa testimonianza dell’arte rinascimentale, con la sua struttura architettonica incastonata nella roccia e la miracolosa immagine nera della Madonna custodita al suo interno in una teca d’argento. La combinazione di elementi storici, culturali e religiosi lo rende un luogo di grande interesse per i visitatori. La sua storia millenaria e il legame con la tradizione locale fanno di questo santuario un importante patrimonio culturale e religioso. La tradizione locale narra che la costruzione del Santuario ebbe inizio nel 1440, quando furono scoperte alcune tavolette bizantine, tra le più antiche mai rinvenute, e l’immagine della Beata Vergine delle Armi, chiamata così in riferimento al termine greco “tòn armòn” che significa “della grotta”.
La località calabrese è molto apprezzata dal punto di vista gastronomico. Il Pane di Cerchiara di Calabria è riconosciuto con il marchio del Parco Nazionale del Pollino. Miss Italia Calabria rappresenta la perfetta fusione tra la bellezza delle aspiranti miss e la meraviglia e la maestosità dei paesaggi che la nostra amata terra offre, trasformando ogni tappa in un’ode alla nostra cultura e alle nostre radici. L’edizione di quest’anno ha sorpreso il pubblico con un tocco di originalità, presentando un emozionante cortometraggio che ha ripercorso i momenti salienti della lunga storia di Miss Italia, dagli esordi nel lontano 1939 fino ai giorni odierni. Il cortometraggio ha catturato l’incanto e la bellezza delle indimenticabili dive del passato, tra cui icone celebri come Sophia Loren e Gina Lollobrigida. La sua realizzazione ha coinvolto le allieve del corso teatrale della Carli Fashion Academy, guidate da Francesca Marchese e con testi curati da Carola Cesario. Ma le sorprese non sono finite qui. Il pubblico è stato affascinato dalle coinvolgenti esibizioni del corpo di ballo, con le coreografie curate da Lia Molinaro, che hanno regalato armonia ed eleganza ad ogni movimento.
Lo spettacolo è stato diretto impeccabilmente da Linda Suriano, esclusivista di Miss Italia Calabria e titolare della Carli Fashion Agency. Nella magica serata nel cuore di Cerchiara di Calabria, il carismatico presentatore Andrea De Iacovo e Linda Suriano dal fascino magnetico hanno coinvolto e guidato il pubblico con maestria, rendendo l’evento ancora più memorabile. Come in ogni tappa, non poteva mancare l’intrattenimento musicale. Il presentatore della serata, Andrea De Iacovo, ha regalato al pubblico un’emozionante interpretazione del brano “Avrai” di Claudio Baglioni. A proclamare la vincitrice della sedicesima tappa di Miss Italia Calabria è stata la giuria composta da: Giuseppe Ramundo (vicesindaco di Cerchiara di Calabria), Antonio Nicoletti (Polizia di Stato), Giuseppe Pirillo (Framesi), Lia Molinaro (coreografa e assessore allo Sport e alla Cultura di Marano Principato), Raffaele Rago (pensionato), Philomen Koso (infermiera), Mario Sant’Agada (impiegato statale).
Miss città del Pane Cerchiara di Calabria ha confessato che: “Questa vittoria mi ha regalato un’emozione indescrivibile. Da Miss Italia mi aspetto una crescita personale. Vorrei scoprire nuovi lati del mio carattere. Il mio sogno nel cassetto è realizzarmi personalmente e professionalmente. Spero di laurearmi al più presto concludendo il mio percorso alla facoltà di farmacia”.
Miss Italia Calabria, un viaggio incantevole alla scoperta dei tesori nascosti di una regione straordinaria. Ogni edizione di questa prestigiosa kermesse trasforma le città calabresi in palcoscenici unici, svelando panorami mozzafiato e borghi storici che raccontano secoli di storia. L’assessore alle Politiche Sociali di Cerchiara di Calabria, Maria Pistocchi, ha ringraziato: “Lo staff di Miss Italia Calabria che ci ha dato per la seconda volta la possibilità di essere presenti in questo tour e di far conoscere il nostro territorio. Tra le aspiranti miss ho visto tanta buona volontà. Oltre alla bellezza esteriore è importante che conservino anche la bellezza interiore. È quella che rende ancora più speciale una miss”.
Linda Suriano, esclusivista di Miss Italia Calabria, ha affermato che: “Miss Italia Calabria è un’opportunità di crescita personale e di visibilità per le aspiranti miss e contribuisce alla valorizzazione della bellezza, della cultura e dell’eccellenza della nostra Regione. La kermesse coinvolge gli artisti locali e promuove il territorio calabrese, dimostrando un forte legame con le comunità che ospitano ciascuna tappa di questo straordinario tour. Ringraziamo Maria Pistocchi che ha voluto fortemente la realizzazione di questa manifestazione. Il nostro più sentito ringraziamento va alla Regione Calabria per il sostegno fondamentale fornito tramite la legge regionale 13/1985 e a Calabria Straordinaria, per aver reso possibile questo evento”.
Tre giorni no stop di eventi a Bellantone dal 6 all’8 agosto, in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Annunziata, la patrona della ridente frazione del Comune di Laureana di Borrello. Un calendario ricco realizzato grazie all’impegno del Comitato Festeggiamenti Maria S.S. Annunziata, in collaborazione con l’Associazione Culturale Bellantonese, da anni impegnato sul territorio per la promozione di eventi culturali e musicali.
Si parte oggi 6 agosto con il concerto del gruppo Le orme dei Pooh alle ore 22 in Piazza Trungadi . Si continua lunedì 7 agosto con il raduno dei giganti: sfileranno per le vie del paese 15 tra le più belle e caratteristiche coppie di giganti calabresi. Una vera e propria sfilata di colori, tradizioni, racconti popolari legati a quei colossi di cartapesta che rappresentano la liberazione della Calabria dal dominio saraceno.
Si termina martedì 8 agosto nel pomeriggio con la ‘sfilata musicale’ per le vie del paese dei musicisti dell’Associazione musicale Paolo Ragone di Laureana di Borrello e con il concerto dei The Kolors a partire dalle ore 22 in Piazza Trungadi. La band è diventata famosa nel 2015 vincendo la 14esima edizione del talent show Amici di Maria de Filippi. Il gruppo ha poi raggiunto un notevole successo con il singolo Everytime. Ha partecipato anche al Festival di Sanremo 2018 con il brano Frida (mai, mai, mai), oltre a vincere diversi premi tra cui tre Wind Music Awards, un Kids’ Choice Awards, un MTV Award e un Premio Lunezia.
Il loro ultimo singolo Italodisco è da settimane vetta alla classifica dei singoli più venduti (dati Fimi/Gfk), brano più trasmesso in radio da un mese (EarOne), disco di Platino, oltre 26 milioni di streaming e più di 9,4 milioni di views su YouTube, in top ten anche in Germania. L’estate non è ancora finita, ma Italodisco dei The Kolors si avvia a essere incoronato tormentone 2023.
Nostrum Bio di Carpe Naturam protagonista al Magna Graecia Film Festival
Nostrum Bio è un progetto di comunicazione e promozione dell’agricoltura biologica calabrese avviato nel 2022 e finanziato dall’Unione Europea, dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, dalla Regione Calabria e dal PSR, che si propone di far conoscere ai cittadini il valore dell’agricoltura biologica e biodinamica, non solo in termini di qualità dei prodotti agricoli, ma soprattutto in termini ambientali e sociali, nonché di protezione dei territori. La Calabria ha molto da raccontare in questo fondamentale ambito del mondo agricolo: basti pensare che il 36% della superficie agricola coltivabile è dedicato alle produzioni biologiche e biodinamiche, una percentuale doppia rispetto alla media nazionale.
Nell’ambito del progetto di promozione, Nostrum Bio di Carpe Naturam è stata protagonista della ventesima edizione del Magna Graecia Film Festival scegliendo due giovanissime e talentuose donne da premiare: nell’arena porto di Catanzaro, l’imprenditrice Anita Minisci e l’Assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, hanno consegnato il Premio 2023 all’attrice Pilar Fogliati, promessa del cinema italiano che ha registrato un exploit con il suo primo film da protagonista e regista, “Romantiche”, che ha vinto di recente il Nastro d’Argento e due Globi d’Oro. Una donna energica, intelligente, divertente, che presenta tutte le qualità di una gioventù che attraverso l’impegno, lo studio e un po’ di “sana voglia di cambiare le cose” rappresenta la nuova era, il nuovo mondo del quale i giovani si stanno mettendo alla guida.
Poi, con la stessa motivazione, hanno consegnato il premio alla cantante Levante, affermata interprete e autrice nel mondo musicale italiano, che non fa della discografia il suo unico fronte su cui mettere in mostra le sue capacità comunicative: Levante è infatti molto impegnata anche nel sociale, con progetti di sviluppo e lotta alla povertà, cogliendo ogni possibile occasione per indicare gli obiettivi importanti per il futuro: quelli che riguardano la giustizia, l’inclusione e i diritti.
Piemontese la prima, siciliana la seconda, Pilar e Levante sono due esempi di una generazione al femminile che può sollecitare e guidare il cambiamento unendo le forze a quelle dei tanti giovani produttori biologici e biodinamici che, nell’esercizio quotidiano del loro lavoro, cercano e trovano la strada per migliorare la qualità della vita di tutti i viventi.
“C’è nervosismo nel gruppo del PD, se sono inusualmente costretti a replicare alla nostra puntuale replica. Ma li capiamo, perché ciò che ha suggellato l’ultima seduta consiliare è che noi siamo sempre più maggioranza e loro sempre più minoranza. Il punto grave, però, è che non si rendono conto che la politica, specie nelle istituzioni e in una congiuntura di crisi acuta, non può esaurirsi in seriali lamentele, ma deve produrre leggi, atti, riforme. Come stanno facendo la Giunta e il Consiglio regionale su impulso del presidente Occhiuto e della maggioranza. A noi sembra che il nervosismo sia indotto anche dal dinamismo legislativo e amministrativo di cui stiamo dando ampia prova, mentre loro in 20 mesi non hanno prodotto una sola idea utile per la Calabria. Ad ogni riforma che approviamo, anziché confrontarsi proficuamente, s’ inalberano, evidentemente pensando a tutti gli anni trascorsi dal Pd e dai suoi alleati al governo della Regione senza lasciare tracce significative “.