“A 31 anni dalla brutale strage di via D’Amelio che ha segnato profondamente la storia del Paese e della nostra democrazia, gli italiani non dimenticano il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta che con lui persero la vita: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Al dovere civico della memoria e ai sentimenti di sofferta commozione che suscita il ricordo di quel vile attentato del 19 luglio 1992 a Palermo, occorre unire, sempre più saldo e determinato, l’impegno comune nel rigoroso contrasto all’illegalità e per un’Italia libera dalle mafie”.
Filippo Francesco Idone
Filcams CGIL Calabria, concessioni balneari: quali garanzie per i lavoratori?
Sulla ulteriore proroga alle concessioni balneari, la Lega ed in particolare il suo consigliere regionale Montuoro, mente sapendo di mentire piuttosto che essere ignorante perché vuole ignorare. Come si fa a dire ed affermare che la proroga in barba alla direttiva europea che dovrebbe garantire la concorrenza e quindi non “i privilegi” di chi oggi detiene le concessioni balneare sia una misura che salvaguarda 20.000 lavoratori in Calabria? Non prova un minimo di pudore nell’affermare questa baggianata quando i dati economici attuali parlano di un settore turistico in Calabria in mano all’irregolarità diffusa ed all’illegalità.
Per caso la deroga del Governo prevede che i concessionari dei lidi devono applicare i CCNL di settore e garantire la regolarità contributiva se vogliono ottenere la proroga? A noi ci pare di no; ci sembra evidente invece, come questo provvedimento sia l’ennesimo regalo alle aziende che possono avere “mano libera” su lavoratrici e lavoratori. In più il rischio è di essere presi in giro due volte: da una parte sfruttati sul lavoro, dall’altra chi lavora e paga le tasse dovrà farsi carico come tutti i cittadini di eventuali multe e sanzioni che arriveranno dall’Europa. Un vero e proprio capolavoro che è molto difficile pensare sia stato realizzato a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
Certo, importante è il tema di chi ha già una concessione, ha investito negli anni sulla propria attività e oggi troverebbe ingiusto vedersela sottratta, specie in territori come il nostro dove il rischio è che le gare siano “drogate” da economia criminale che potrebbe decidere (come già accade in molti resort e strutture turistiche) di gestire direttamente le aziende e le concessioni. Ma se questa Giunta regionale ed il Governo che guarda caso hanno lo stesso orientamento politico avessero l’intelligenza e l’umiltà di ascoltare il mondo del lavoro, si potrebbe immaginare un sistema che salvaguardia le concessioni delle aziende che negli anni passati, possono dimostrare di aver rispettato i diritti della lavoratrici e dei lavoratori, applicati i contratti nazionali e salvaguardato l’occupazione.
Invece, si continua arrogantemente, come fa il Presidente Occhiuto, a pensare che il Turismo non sia un tema sul quale si possa tenere un confronto con le Organizzazioni Sindacale, forse perché gli affari sono grossi e le risorse a disposizione alimentano la filiera dei consensi, naturalmente sacrificando la dignità e la qualità della vita di lavoratrici e lavoratori che continuano a chiedere tutele ed attenzione.
Agire sulla protezione di coloro che hanno subito violenza e sono a rischio molestie nella nostra regione. E’ questo lo scopo del progetto “EmpowHer” realizzato dal Centro antiviolenza “Mondo Rosa” del Centro calabrese di solidarietà e finanziato dalla Regione Calabria.
Nella nostra regione, infatti, le donne sono spesso discriminare, con minori opportunità di accesso al mondo del lavoro e alle istituzioni. E, spesso, vittime di violenze. Il numero di vittime in Calabria non registra picchi particolarmente significativi rispetto alla media nazionale, ciò che preoccupa sono i cosiddetti “reati spia”, quelli cioè che possono preludere a un epilogo ancora più drammatico, come molestie, violenza economica, violenza psicologica. Ma non sempre si denuncia, nonostante esistano ormai da anni strutture di supporto come Mondo Rosa. Perché? La ragione sta nella difficoltà percepita dalla donna nell’avere una credibilità agli occhi delle istituzioni principali: si rischia dunque una vittimizzazione secondaria che se da un lato incide negativamente sulla sicurezza personale di coloro che denunciano, dall’altra alimenta un clima di sfiducia che scoraggia le vittime.
Ma quello che preoccupa in Calabria, oltre ai casi di violenza diretta e la situazione lavorativa delle donne, in particolare la riduzione dell’occupazione provocata dalla pandemia ha infatti riguardato principalmente la fascia di lavoratori di età compresa tra 15 e 29 anni e la componente femminile. Secondo quanto riportato nel Documento di indirizzo strategico regionale per l‘avvio della programmazione 2021-2027 “la Calabria esprime un tasso di occupazione del 31%, di oltre 30 punti inferiori alla media europea”. Appare evidente come i servizi del Centro antiviolenza “Mondo Rosa” (e le professioniste che vi operano all’interno) abbiano a un ruolo fondamentale nella lotta alia violenza alle donne, in termini di sostegno, sensibilizzazione e advocacy. La metodologia che connota il Centro Antiviolenza – anche in questo progetto – si basa sulla convinzione che l‘aiuto fornito alla donna non debba essere di tipo assistenziale.
Sulla base di tali assunti, il progetto prevede le seguenti attività: ascolto Telefonico, colloqui di prima accoglienza; sostegno psicologico; orientamento all’inserimento sociale e lavorativo. Attività svolte dalle professioniste specializzate di “Mondo Rosa” che accolgono e ascoltano, seguono e affiancano le donne per “tirare fuori il potenziale” che c’è, esiste e vive nelle anime belle ferite dalla violenza.
Corigliano Rossano: il 20 luglio sarà inaugurata lo sportello di Terra Viva
Sarà inaugurato il prossimo 20 luglio alle ore 18.30 nella sede Cisl di viale Margherita n.188 a Corigliano Rossano, area urbana di Rossano, lo sportello territoriale di Terra Viva, associazione di secondo livello affiliata alla Fai Cisl, che si occupa di offrire servizi ai produttori agricoli.
Parteciperanno, oltre al Segretario Generale della Fai Cisl Cosenza Antonio Pisani, anche il Presidente regionale di Terra Viva Calabria Francesco Fortunato, il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia e il Segretario Generale dell’Ust Cisl Cosenza Giuseppe Lavia, per l’apertura di questo ulteriore recapito che incrementa la rete degli sportelli di Terra Viva nel territorio cosentino, dopo quelli precedentemente messi a disposizione nei comuni di Acri e San Lorenzo Bellizzi. La Fai Cisl Cosenza invita pertanto aziende agricole, lavoratori e cittadini a partecipare a questa significativa iniziativa, a supporto del lavoro, delle imprese e del territorio in un settore fondamentale per l’economia e l’occupazione provinciale, specie in un’area a forte vocazione agricola come quella di Corigliano Rossano.
Lo sportello sarà operativo ogni giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00, e metterà a disposizione dei produttori agricoli una vastissima gamma di servizi sul piano previdenziale, legale, di rappresentanza, fiscale, tecnico ed economico, tra cui: assistenza per contratti di affitto di terreni e fondi rustici, per espropriazioni, fallimenti, acquisizioni, costituzione azienda coltivatrice diretta, difesa legale, adesione fondi previdenza complementare, presentazione domande disoccupazione agricola (tramite Fai Cisl), gestione partita IVA, dichiarazioni redditi, IRAP, modello 730, F24, IMU, TASI, gestione successioni, assunzione manodopera agricola, pagamento telematico imposte, consulenza tecnica aziendale, sicurezza, normative ambientali, edificabilità rurale, gestione fascicolo aziendale, PAC, PSR, utilizzo presidi fitosanitari, pratiche per macchine agricole, piani agrituristici e molto altro ancora.
Donne Cisl: il coordinamento discute la vulnerabilità delle donne
In uno dei momenti della conoscenza, organizzato dal coordinamento donne Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, con la relazione introduttiva di Nausica Sbarra, si parla delle fragilità femminili e di come dare tutele alle donne vittime di violenza. La conoscenza e la vicinanza alle tante dichiarate difficoltà, che ogni giorno molte donne incontrano, aiutano a riportare il dibattito nella giusta direzione, tentando di studiare il singolo caso e cercando di riportare, dove possibile, nuova armonia e serenità. Noi della Cisl, partiamo sempre dal principio che quando si dialoga, c’è sempre la possibilità di trovare delle soluzioni ai diversi problemi.
Siamo certi che non si risolve nulla con i silenzi e non può essere il contesto o luogo migliore, dove affidare le nostre anime, poiché, di solito prende il sopravvento l’isolamento, la vergogna e l’inevitabile sgomento della donna sola e fragile, abusata e abbandonata. Ecco perché facciamo ricorso all’allargamento di vedute, studio, dialogo e confronto a soccorso delle incertezze, proprie della solitudine. Servono alleanze e apertura di fronti nuovi, che abbiano quelle spiccate sensibilità verso i più deboli, verso i più fragili. Lavoriamo per fare crescere la solidarietà e la consapevolezza dell’importanza della vita di ciascuno di noi, che mai si dovrà sciupare per sottovalutazioni o incomprensioni, molte volte, humus ideale per generare violenza sulle donne, per mano di un uomo perso, senza speranze, che va rieducato alla non violenza e al pieno rispetto reciproco.
Serve ascolto, valutazione profonda dei singoli casi e prevenzione, per evitare dispiaceri e aprire le porte alla collaborazione, alla sussidiarietà, al valore della libertà individuale sia si tratti di donna sia si tratti di uomo, riscoprendo la bellezza della fraternità e dell’aiuto in piena solidarietà. L’esempio è quello di oggi, chiamati a sottoscrivere questo protocollo, proprio per rendere omaggio alle tante donne vittime di violenze e alle associazioni che hanno dimostrato e continuano a dimostrare sensibilità e attaccamento al mondo delle fragilità, aprendo le porte alla collaborazione e reciproco impegno. È questo lo spirito del protocollo sottoscritto tra il coordinamento donne della Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria e il centro antiviolenza, Margherita ODV, guidato con dedizione, sapienza e grande responsabilità dalla dottoressa psicologa Tiziana Iaria. Lo spirito guida deve essere sempre quello di infondere speranza e aiuto concreto alle donne vulnerabili e fragili, sempre contro ogni forma di sopraffazione o violenza, alzando la voce quando serve e dove serve, sempre.
Abbiamo appreso con amarezza la decisione del Collegio di garanzia del Coni che ha respinto il nostro ricorso contro l’esclusione della Reggina dal campionato di Serie B. Nel prendere atto della decisione dell’autorità sportiva, ribadiamo la convinzione di essere nel pieno diritto sancito dalla giustizia dello Stato ad essere ammessi al torneo che abbiamo conquistato sul campo e con il rispetto delle norme. In coerenza con il percorso sin qui portato avanti proseguiremo nell’iter giudiziario, fiduciosi che l’esito finale di questa rivendicazione di giustizia renderà onore all’impegno sin qui dimostrato dalla Società e dai tifosi che in queste ore ci stanno sostenendo.
Il Collegio di Garanzia dello Sport boccia il ricorso della Reggina
La Sezione del Collegio di Garanzia dello Sport sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, presieduta dal Presidente Tammaro Maiello, Presidente di Sezione della Corte dei Conti, all’esito della sessione di udienze tenutasi in data odierna, ha assunto le seguenti determinazioni:
HA DICHIARATO il ricorso IN PARTE INAMMISSIBILE E IN PARTE INFONDATO il ricorso iscritto al R.G. n. 60/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dalla Società Reggina 1914 S.r.l. nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) per l’annullamento e/o la riforma della delibera del Consiglio Federale della FIGC, di cui al CU n. 8/A, pubblicata il 7 luglio 2023, che – sulla base del parere della CO.VI.SO.C., Commissione Vigilanza Società di Calcio 6 luglio 2023, prot. n. 1594/2023 (anche esso oggetto della presente impugnazione), che ha respinto il ricorso della Reggina 1914 S.r.l. – ha deciso di non concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie B 2023/2024, nonché per l’annullamento della nota 30 giugno 2023, prot. n. 1484/2023, con la quale la CO.VI.SO.C., con riferimento al rilascio della Licenza Nazionale 2023-2024, ha rilevato, a carico della esponente Società, “il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024, di cui al Titolo primo del Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022, come modificato e integrato dai Comunicati Ufficiali nn. 141/A del 14 Marzo 2023 e 169/A del 21 Aprile 2023”; nonché di ogni ulteriore atto, presupposto o conseguente, ad esso comunque connesso e, in particolare, del richiamato Comunicato Ufficiale n. 169/A; per l’accertamento del titolo/diritto della Società Reggina a partecipare al Campionato di Serie B 2023-2024; nonché per il riconoscimento del titolo/diritto della Società Reggina al rilascio della Licenza Nazionale ed all’ammissione al Campionato di Serie B 2023-2024; HA, ALTRESI’, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO.
Aereoporto: duro attacco di Tilde Minasi sulla sospensione dei brevetti per aiutare il Fontanarossa di Catania
“La vicenda dell’incendio che ha interessato l’aeroporto di Catania, costringendo le autorità di gestione a chiudere lo scalo siciliano fino al 19 luglio e a dirottare le compagnie aeree su altri aeroporti, tra cui quello di Reggio Calabria, smaschera l’Ente dell’aviazione civile sulle reali finalità delle limitazioni imposte finora all’operatività dell’infrastruttura reggina, che evidentemente non appaiono legate a ragioni di sicurezza, come invece finora è stato sempre sostenuto”. Inizia così una durissima nota della Senatrice della Lega, Tilde Minasi, che interviene sull’Aeroporto dello Stretto alla luce delle vicende di queste ore che vedono l’Infrastruttura reggina tra gli scali scelti per tamponare la chiusura provvisoria del Fontanarossa di Catania.
“Per consentire che anche l’aeroporto di Reggio possa farsi carico di parte del traffico aereo catanese – specifica la Senatrice – è stato sospeso per 2 giorni l’obbligo di abilitazione per gli equipaggi che operano sul nostro scalo: ciò significa che, per questi due giorni, potranno decollare e atterrare all’aeroporto dello Stretto, considerato pericoloso, anche piloti sprovvisti del richiesto brevetto speciale. Questa sospensione temporanea del brevetto – dice ancora Minasi – dimostra come l’obbligo in questione sia stato evidentemente finora solo un alibi per penalizzare la città dello Stretto a favore di altre località e altri scali: le operazioni sull’aeroporto reggino, infatti, ritenute fino al momento pericolose, o lo sono sempre o non lo sono mai, non possono certamente essere rischiose solo a intermittenza. Se l’abilitazione dei piloti viene, infatti, bypassata provvisoriamente per far fronte a una situazione di emergenza che riguarda uno scalo di peso come quello di Catania, bisogna necessariamente concludere che in realtà l’aeroporto di Reggio non sia stato mai davvero così pericoloso come sostenuto, e che siamo perciò di fronte alla conferma del fatto che la sua limitata operatività sia dipesa non da una reale volontà di tutelare la sicurezza di operatori e passeggeri, ma da ragioni diverse, che non conosciamo, ma che possiamo immaginare, e che certamente danneggiano la città metropolitana, e contro le quali mi sono sempre battuta. Se poi si pensa che sono state date già disposizioni perché la pista 15 sia immediatamente liberata e messa in condizione di essere utilizzata, anche questa è l’ulteriore riprova di quanto fosse in realtà estremamente facile prendere decisioni come questa, finora invece presentate come proibitive. Mi sono, dunque, subito rivolta al Ministro Salvini – continua Minasi – che mi ha dato immediata disponibilità ad attivarsi per ogni iniziativa utile a risolvere una volta per tutte il problema, mettendo Enac, Enav, Sacal e tutti gli interlocutori del caso di fronte alle loro responsabilità per dare subito risposte sul perché sia stato finora tagliato fuori lo scalo aeroportuale reggino con la scusa della sua inadeguatezza e dell’insufficiente sicurezza. Gli Enti e società in questione, di fronte a questa circostanza che evidenzia le loro gravissime mancanze, non possono certamente sottrarsi al confronto. In questi istanti – aggiunge Minasi – mi sto già muovendo per attivare tutti i canali. Non accetteremo più giustificazioni: accogliamo anzi positivamente il fatto che, se si è consentito in questa situazione temporanea di superare il limite del brevetto speciale, evidentemente sono venute meno le ragioni che ne stanno alla base e sarà possibile superarlo anche successivamente e definitivamente, perché la questione del Tito Minniti sia finalmente chiarita e sistemata. I diritti dei reggini – conclude la Senatrice – hanno lo stesso valore di quelli del resto dei calabresi e degli italiani e dovranno finalmente essere rispettati”.
Elettrificazione ferrovia ionica, Rapani assicura: “Non c’è alcun problema”
“Prima che presentare interrogazioni parlamentari per chiedere lumi ai ministeri basterebbe informarsi. Una linea di condotta che evidentemente non piace al sensazionalista Partito democratico. Ebbene, nessuno scippo sarà perpetrato sulla linea ferroviaria ionica”. È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
“Dopo un colloquio con il commissario dell’opera, Roberto Pagone, mi sento di poter affermare che rispetto ai lavori di elettrificazione della linea ionica Sibari-Catanzaro-Lamezia, non c’è alcun problema, anzi. La posa dei tralicci è stata ultimata ed al momento Rete Ferroviarie Italiane è in attesa di un parere della Sovrintendenza dei beni culturali per la realizzazione di una sottostazione elettrica nel comune di Cirò Marina. All’inizio del mese – spiega Rapani – Rfi ha fornito alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone l’integrazione documentale richiesta e appena giungerà il parere ed ottenuto il disco verde della Conferenza Stato-Regioni si procederà all’appalto conclusivo relativo all’elettrificazione che si potrebbe concludere in breve tempo, poiché la posa dei cavi, non effettuata fino ad oggi per il rischio dei furti di rame, sarà realizzata nel giro di pochi giorni”.
“Smentisco, quindi, gli allarmismi: nessun cantiere sarà bloccato. Peraltro, In occasione del prossimo Cipess del 20 luglio il Mit – in accordo con Rfi – proporrà di utilizzare tutti i fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024) per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese. E per il 2024 c’è già l’impegno del Mit per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi. Le risorse che saranno spostate a breve verranno subito riproposte, perché solo dall’anno prossimo potranno essere spese. Per la ferrovia ionica non resta che attendere fiduciosi il parere della Sovrintendenza – conclude il senatore Rapani – e che la stessa Sabap possa rispondere affermativamente e nel più breve tempo possibile a Rfi, in considerazione della strategicità dell’infrastruttura viaria per il territorio jonico calabrese che così potrà essere collegato molto più celermente al resto d’Italia“.
In arrivo al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria una grande mostra per ripercorrere mezzo secolo di storia dei due capolavori del MArRC, divenuti simboli iconici per tutto il territorio. Giovedì 20 luglio, alle ore 18.00 nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, sarà inaugurata la grande mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore Carmelo Malacrino. L’iniziativa, che concluderà il programma di eventi promosso dal Museo per l’anniversario della scoperta della due statue, offrirà ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche.
“La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi – afferma il direttore Malacrino. Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali. Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca. In mostra sarà possibile vedere anche la macchina fotografica con la quale furono scattate le uniche immagini che ritraggono il Bronzo A durante il suo recupero dai fondali di Riace, nell’ormai lontano 22 agosto 1972. È stata donata al Museo dall’avv. Fulvio Rizzo, che ringrazio”.
Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’arch. Claudia Ventura, con la collaborazione dell’arch. Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. La realizzazione è stata affidata a Blu Ocean e verrà accompagnata da un ricco catalogo, di prossima pubblicazione. “Sarà una mostra fotografica e multimediale – dichiara il funzionario architetto Claudia Ventura –, che presenterà al vasto pubblico magnifiche immagini storiche dei Bronzi di Riace. Il core progettuale di questa esposizione, destinata per la sua natura a divenire itinerante, è ideato sulla base di specifiche soluzioni tecniche, volte anche a minimizzare i tempi di allestimento. Una mostra che speriamo possa fare il giro del mondo per far conoscere a tutti la favolosa storia di uno straordinario ritrovamento archeologico».