“Lega Calabria: Appoggiamo la decisione del Governo Meloni di tenere il Consiglio dei ministri a Cutro dimostrando sensibilità verso le vittime della tragedia del naufragio e vicinanza all’intera Calabria”. “La Lega Calabria esprime la propria solidarietà alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, colpita da ingiuste accuse dopo la tragedia del naufragio di Cutro. Apprezziamo la sensibilità dimostrata dalla premier nel voler celebrare il prossimo Consiglio dei ministri proprio nella città colpita dalla tragedia, dimostrando la sua vicinanza e la sua attenzione alla Calabria e alla questione dell’immigrazione. Inoltre, condividiamo la posizione della Meloni e di Salvini riguardo alle ricostruzioni errate e fuorvianti sulla vicenda, ribadendo che il governo italiano non ha volutamente abbandonato le persone in mare, ma ha sempre lavorato con fermezza e determinazione per evitare queste tragedie. La Lega Calabria conferma il proprio sostegno alla premier Meloni e al vice Salvini e alla loro azione di governo, nella tutela dei valori fondamentali della società e nella lotta contro il traffico di esseri umani. La Calabria, come altre regioni del Sud, è sempre stata al fianco del Governo e continuerà ad esserlo, in difesa del buon operato del governo e del futuro della nostra nazione”. Lo ha dichiarato Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega.
Filippo Francesco Idone
La Strada: il movimento vuole chiarezza sulla potabilità dell’acqua
Il 17 gennaio scorso abbiamo presentato una interrogazione relativa alle ordinanze sindacali che indicavano la non potabilità dell’acqua per estese aree della città. Lo abbiamo fatto per dare voce a decine di migliaia di persone che da mesi non avevano notizie aggiornate sulle attività in essere per il ripristino delle normali condizioni dell’acqua per le attività quotidiane. Nel consiglio comunale del 30 gennaio dal Sindaco Brunetti abbiamo ascoltato un ringraziamento perché, in riferimento all’area ricadente nel serbatoio di Pietrastorta, avevamo sollevato anche la questione che solo due anni prima fosse stata emanata una ordinanza dello stesso tenore: c’erano o non c’erano problematiche ricorrenti su quel serbatoio? Parrebbe, come abbiamo udito in quel Consiglio, che, dopo la nostra interrogazione, alla ditta che effettuava la clorazione sarebbe stata revocato l’incarico a seguito di alcune inadempienze per affidarlo a Castore.
Usiamo il condizionale, perché ci saremmo aspettati un riscontro scritto -come da regolamento- alla nostra interrogazione. Riscontro che, ad oggi e quindi dopo quasi due mesi, non abbiamo avuto. Un fatto che riteniamo grave, soprattutto per la questione di salute pubblica che è nella materia della richiesta. Nel frattempo, però, con il consigliere Saverio Pazzano abbiamo reiterato la questione e seguito l’evolversi in diverse commissioni. Diverse Ordinanze Sindacali di non potabilità sono state revocate alla fine della scorsa settimana e non possiamo che esserne felici. Ribadiamo che il fatto che ci siano controlli sulla qualità dell’acqua è sempre estremamente positivo, tuttavia riteniamo che debbano essere con tempestività aggiornata la cittadinanza anche sulle procedure di intervento. In ragione di ciò, oltre alla interrogazione, abbiamo chiesto nella commissione Controllo e Garanzia riscontri sul funzionamento dell’ufficio URP, che è indispensabile per dare risposte alle esigenze e ai diritti dei cittadini.
Ancora: a partire dal Consiglio del 30 gennaio abbiamo chiesto che l’Amministrazione lavori per valutare la riduzione delle tariffe idriche per le aree comprese nelle ordinanze di non potabilità. Un lavoro essenziale e che va verificato, riteniamo, prima della presentazione del bilancio di previsione. L’osservazione, affrontata nella commissione competente e condivisa da altri consiglieri, sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni. Nel consueto spirito di confronto, discuteremo nel merito, ribadendo che la riduzione della tariffa per la non potabilità dell’acqua è una misura giusta per tutta quelle persone che, per diversi mesi, hanno dovuto acquistare l’acqua minerale per le più semplici attività personali e domestiche. Continueremo a metterci il massimo impegno perché gli interessi della collettività vengano sempre prima di ogni cosa.
Risultati della 22ª giornata, classifica e prossimo turno del Girone B di Serie B
La Viola Pallacanestro ha vinto contro la Virtus Padova e raggiunge Bergamo in classifica. Orzinuovi conquista altri due punti e Mestre ha vinto lo scontro diretto contro San Vendemiano. La sfida tra l’UBP Petrarca Padova e la Civitus Allianz Vicenza concluderà la 22ª giornata.
22ª giornata
04/03/2023 Pontoni Monfalcone Logiman Pall. Crema 67 – 73
04/03/2023 Rucker San Vendemiano Gemini Mestre 59 – 85
04/03/2023 Lissone Interni Brianza Casa Basket LuxArm Lumezzane 79 – 71
05/03/2023 Pall. Viola Reggio Calabria Antenore Energia Virtus Padova 74 – 73
05/03/2023 Rimadesio Desio Virtus Ragusa 81 – 55
05/03/2023 Agribertocchi Orzinuovi Bergamo Basket 2014 72 – 56
05/03/2023 Infodrive Capo d’Orlando Green Basket Palermo 69 – 60
09/03/2023 UBP Petrarca Padova Civitus Allianz Vicenza
Classifica
Agribertocchi Orzinuovi 38
Gemini Mestre 36
Rucker San Vendemiano 30
Rimadesio Desio 26
Antenore Energia Virtus Padova 24
Lissone Interni Brianza Casa Basket 24
LuxArm Lumezzane 22
Civitus Allianz Vicenza 22
Infodrive Capo d’Orlando 22
Pontoni Monfalcone 20
UBP Petrarca Padova 18
Virtus Ragusa 18
Logiman Pall. Crema 18
Pall. Viola Reggio Calabria 12
Bergamo Basket 2014 12
Green Basket Palermo 6
23ª giornata
18/03/2023 Virtus Ragusa Infodrive Capo d’Orlando
18/03/2023 Bergamo Basket 2014 Pontoni Monfalcone
19/03/2023 LuxArm Lumezzane Pall. Viola Reggio Calabria
19/03/2023 Logiman Pall. Crema Rimadesio Desio
19/03/2023 Civitus Allianz Vicenza Agribertocchi Orzinuovi
19/03/2023 Gemini Mestre Lissone Interni Brianza Casa Basket
19/03/2023 Antenore Energia Virtus Padova Rucker San Vendemiano
19/03/2023 Green Basket Palermo UBP Petrarca Padova
E’ stato inoltrato al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi il documento stilato dal Sindaco Maria Grazia Vittimberga poche ore dopo il naufragio dei migranti a Steccato di Cutro e modificato successivamente, con altre integrazioni, nel corso del Consiglio Comunale del 27 febbraio. Tra le modifiche anche la richiesta del consigliere Raffaele Gareri di realizzare un Centro studi territoriale che analizzi e coordini i flussi migratori. Poi ancora un’adeguata illuminazione e la realizzazione di un marciapiede sulla Strada Statale 106 dal Cara conduca al centro cittadino al fine di evitare episodi come quello del 25 febbraio che ha visto la morte di un giovane investito da un automobilista. Oggi, dopo averla inviata al Ministro, il Sindaco ha deciso di rendere pubblico il documento firmato dall’intera assise comunale con una serie di richieste al Governo:
Signor Ministro,
Oggi, dopo l’immane tragedia accaduta sulle nostre coste, s’impone una riflessione profonda su quella che dev’essere la risposta del nostro territorio al ripetersi di siffatti drammi legati al fenomeno dell’immigrazione. Questo nostro lembo di terra è ormai la porta a sud dell’Europa che fa da approdo a questi popoli sfortunati. Va da sé che la nostra posizione geografica ci fa vivere da decenni una perenne condizione d’incertezza dettata da una cronica carenza di risorse economiche e strutturali. Una mancanza di “visione prospettica” da parte soprattutto dell’Europa, oggi non è più accettabile né procrastinabile. Non possiamo limitarci alla pur lodevole accoglienza messa in campo da amministrazioni locali e da associazioni di volontariato. Serve un nuovo Umanesimo che rimetta al centro del sentire comune le persone e le loro necessità fondamentali.
Siamo stanchi di assistere inermi a queste scene strazianti che coinvolgono addirittura dei neonati. Per evitare ciò è necessario affrontare l’immigrazione non come un problema ma come una risorsa per il futuro di questa Nazione. A questo Governo chiediamo azioni concrete e continue nel tempo in sostegno delle realtà, come la nostra, che vivono continuamente l’emergenza dei flussi migratori e sono purtroppo destinate a fare da scenario ad altre tragedie come quella del 26 febbraio. Serve innanzitutto un Centro studi territoriale che analizzi e coordini i flussi migratori per evitare il ripetersi di simili sciagure. E’ necessario, ancora, dotare il territorio di Isola di Capo Rizzuto di un avamposto della Questura e di un centro di coordinamento interforze dedicato, una sorta di Coc che si attivi in occasione di sbarchi ed eventuali altre emergenze legate ai fenomeni migratori. Serve un’adeguata illuminazione sulla Strada Statale 106 che costeggia il Cara, pericolosamente percorsa da pedoni, ospiti del Centro di accoglienza, che gli automobilisti rischiano quotidianamente di travolgere, come è accaduto proprio poche ore prima del naufragio. A tutela della sicurezza di ospiti ed automobilisti, è necessario attrezzare il Cara con un percorso di collegamento con il centro urbano.
E poi bisogna pensare e non voltare le spalle a quanti sono tanto disperati da lasciare tutto e prendere il mare, su imbarcazioni fatiscenti, alla ricerca di un futuro per sé e per i propri figli. Bisogna pensare alla formazione ed alla collocazione di quanti fuggono da guerra e morte e realizzare centri culturali e luoghi di preghiera in cui aiutare questi nostri fratelli a costruire il proprio domani. E’ fondamentale l’integrazione con la popolazione di quanti restano sul nostro territorio: dobbiamo essere custodi dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Un’attenzione particolare va riservata, poi, ai minori non accompagnati, ai quali vanno garantite forme di sostegno e corridoi umanitari per il ricongiungimento con i familiari. La tragedia che in queste ore è sotto gli occhi di tutti noi impone riflessioni ed azioni concrete. Per uscire dalla crisi e dall’emergenza occorre elevare il livello della discussione: le questioni dei confini territoriali, signor Ministro, non possono prevalere sull’umanità. Così non è mai stato per noi, gente del Sud abituata a condividere il poco che ha, e non dovrà più esserlo anche per l’intero Paese e l’Europa tutta.
La Lega Calabria esprime la propria vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime del tragico naufragio di Cutro, in Calabria, che ha causato la morte di 71 migranti, tra cui molti bambini. Condividiamo le parole del Santo Padre, Papa Francesco, che ha espresso la propria vicinanza alle vittime e la necessità di fermare i trafficanti di esseri umani, che non possono continuare a disporre della vita di tanti innocenti. Come affermato dal Commissario Regionale Giacomo Francesco Saccomanno, è necessario agire con fermezza e determinazione per combattere questo fenomeno e garantire la sicurezza e la dignità di ogni persona, senza polemiche inutili. In questo momento di profondo dolore e sconforto, esprimiamo la nostra gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso i migranti. Rinnoviamo il nostro impegno per costruire un mondo più giusto, solidale e fraterno, lavorando insieme per porre fine a questa piaga dell’umanità.
Desideriamo, infine, sottolineare l’impegno costante del Commissario Regionale Giacomo Francesco Saccomanno nel promuovere la cultura della solidarietà e della tutela dei diritti umani, come dimostrato dalla sua vicinanza alle vittime del naufragio di Cutro e dalla sua ferma condanna del traffico di esseri umani.
Autonomia differenziata, Nucera afferma: ‘Può avviare il riscatto della Calabria”
Dl sull’Autonomia differenziata, Giuseppe Nucera si dice favorevole rispetto a quanto previsto nella bozza del disegno di legge, ovvero che le regioni a statuto ordinario possano ottenere competenza legislativa esclusiva su materie che la Costituzione elenca invece come “concorrenti” o di competenza statale (art. 117 cost.) a patto però di superare le notorie e datate disuguaglianze a discapito del meridione.
“Sono convinto che l’autonomia puo’ liberare energie e risorge e fa scattare un maggiore orgoglio di appartenenza. Perché i calabresi fuori dalla Calabria diventano eccellenze nei diversi campi e settori di appartenenza? Questa la domanda a cui devono rispondere gli opinion leaders calabresi che esprimono un ‘No’ ideologico a priori”, afferma Nucera. L’ideatore del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, in qualità di presidente di Confindustria Rc in passato con una riflessione congiunta con l’economista Matteo Olivieri e pubblicata sul Sole 24 Ore, si era già espresso a favore dell’autonomia differenziata, convinto che possa rappresentare per tutto il sud quella chiave di volta per concretizzare lo sviluppo del meridione, atteso da troppo tempo.
“La Calabria solo così potrà dimostrare quanto vale. Basta ad assistenzialismo e a decisioni che ci vengono imposte da Roma. E’ arrivato il momento di prendere in mano il nostro destino, l’autonomia differenziata -sottolinea Nucera- deve essere vista come un’enorme possibilità da sfruttare con determinazione, allontanando ogni paura. Un’errata mentalità in questi decenni ci ha portato ad essere considerati e considerarci a nostra volta come una popolazione meno capace e competente di quelle del centro e del nord Italia, ma non è assolutamente così”. Nel ribadire convintamente le possibilità favorevoli offerte dall’autonomia differenziata, Nucera però non tralascia l’aspetto relativo alla spesa storica, fattore che rischierebbe di trascinare il Sud e la Calabria ancora più a fondo.
“E’ questo il vero tema dello scontro. Bisogna dire basta ai furti del passato e ripristinare il giusto livello delle prestazioni essenziali, fattore fondamentale per far si che l’autonomia differenziata possa essere per la Calabria la via per il riscatto e non per sprofondare ulteriormente. Per ottenere tutto quello che la Calabria merita e ha perso nel corso degli ultimi decenni, c’è bisogno di una rinnovata classe politica, dalla schiena dritta e decisa a far valere le ragioni della nostra terra. Le furberie del passato hanno fatto relegare la Calabria ad ultima regione d’Europa, è il momento di riappropriarci del nostro destino. Per l’equità territoriale bisogna eliminare ogni riferimento alla spesa storica attuale. Il Mezzogiorno prima dell’Unità d’Italia era piu’ avanzato economicamente e socialmente. Invito a visitare il Museo delle Ferriere a Mongiana per conoscere la verità storica: oltre mille operai e scuole per bambini, quando nel regno dei Savoia c’era ignoranza e arretratezza. Basta timori riverenziali, i furti devono finire”, conclude Nucera.
Reggina, Inzaghi analizza il KO: “Soddisfatto, ma dispiaciuto per il risultato”
La Reggina ha perso contro il Parma a causa di un gol di Vazquez nel secondo tempo. Questa per gli amaranto è la settima sconfitta in nove partite, la quarta nelle ultime cinque. Un rendimento pessimo nel girone di ritorno che ha visto scendere di posizione fino ad assestarsi in sesta posizione. Contro i Ducali, dopo un buon primo tempo, i ragazzi allenati da Inzaghi non sono riusciti a dare il proprio contributo nella ripresa e alla fine è sopraggiunta la sconfitta.
Filippo Inzaghi ha analizzato il match perso contro il Parma: “Vedendo le partite non penso che questa sia la vera Reggina. Stiamo facendo meno, anche se oggi la squadra ha giocato alla pari contro un club fortissimo ed è la favorita per salire in Serie A. A Cosenza ero arrabbiato, ma oggi sono soddisfatto, ma dispiaciuto per il risultato. Abbiamo giocato ad armi pari col Parma che sono anni che costruisce e fa squadroni. Sono contento che la gente abbia capito che abbiamo dato tutto. Purtroppo quando prendiamo un cross finisce sempre sulla testa degli altri, ma abbiamo cercato di reagire e vogliamo tornare presto alla vittoria. La marcatura dentro l’area va fatto meglio. Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di avere fiducia e in classifica siamo lì. Ci dispiace per non aver regalato una gioia ai tifosi ma dobbiamo compattarci e di vincere la prossima. Fisicamente non ho visto difficoltà e abbiamo preso un due contro uno sull’esterno e dovevamo pressare su quella palla. Siamo partiti dopo, ci manca il ritiro ma non è una scusante. Ho messo 6-7 giocatori freschi per poter pressare alto e lo hanno fatto bene”.
“Man e Vazquez sono giocatori di Serie A e soffri contro di loro. Dovevamo essere più letali e se vai in vantaggio la vinci, ma siamo andati sotto dove avevamo la partita in mano. Dobbiamo ripartite dagli applausi dalla gente che ha capito che stiamo dando tutto. Ci teniamo il fatto che abbiamo giocato alla pari contro una squadra candidata per la Serie A. Ci siamo dati un obiettivo e secondo me importante che ci farà sognare. Il girone di ritorno non lo stiamo facendo come volevamo e non penso che dopo Cosenza siamo mancati. Dobbiamo sporcarci e tornare a fare punti”.
Il mister ha analizzato la prestazione di Galabinov: “Ha recuperato prima del previsto e in questo momento ci può dare una mano. Ha sporcato molti palloni, ma dobbiamo fare gol. Come è successo con Rivas quando Buffon ha fatto un miracolo. Però sono stato critico dopo Cosenza, ma oggi la squadra ha lottato e dobbiamo ripartire e tornare a fare punti”.
Il Parma, grazie alla rete di Vazquez, ha battuto la Reggina 1-0. Un KO che da retrocesso ancora una volta gli amaranto, mentre i ducali hanno dimezzato il gap in classifica. Dopo un primo tempo molto intenso con diverse occasioni per parte, i padroni di casa hanno avuto buone occasioni, ma senza troppa ferocia sotto porta. Il Parma dopo il gol ha gestito meglio il pallone e alla fine ha portato a casa tre punti fondamentali. Prossimo turno della Reggina sarà sul campo del Perugia al Renato Curi sabato 11 marzo alle ore 14.00.
Il secondo tempo della sfida si è aperto con la sostituzione di Cionek per Camporese, mentre Fabio Pecchia ha tolto dal campo Osorio, impalpabile, per mettere in campo Cobbaut. La prima azione della ripresa è stata sui piedi di Ansaldi, ma l’ex giocatore del Torino ha calibrato bene il tiro. La risposta amaranto non si è fatta attendere, ma Fabbian, da ottima posizione, si è fatto ipotizzare da Buffon. Al Granillo la cornice dei tifosi dei padroni di casa è stata come al solito calorosa con la Curva Sud che ha sostenuto i ragazzi allenati da Inzaghi in tutte le occasioni. Gli spettatori di questa sfida playoff sono stati 8 702, di cui 69 provenienti da Parma.
Verso l’ora di gioco doppia sostituzione per i Ducali: fuori Man e Benedyczak per Zanimacchia e Camara. Inzaghi ha invece optato per togliere Strelec e Rivas per inserire Canotto e Gori. Con questa mossa il mister amaranto ha cercato di dare maggiore precisione offensiva nella speranza che Gori possa esser decisivo sulle palle alte. Altra ammonizione della sfida: questa volta Irrati ha deciso di dare un cartellino giallo a Fabbian per una evidente trattenuta nei confronti di Vazquez.
Il neo entrato Canotto ha immediatamente cercato di mettere pressione alla difesa dei Ducali, ma Ansaldi è riuscito a far sterzare l’esterno amaranto e a farlo calciare verso l’esterno della porta difesa da Buffon. 90 secondi più tardi, il Parma è passato in vantaggio: Camara ha servito ottimamente Ansaldi che di prima intenzione ha dato l’assist vincente a Vazquez che ha trafitto con un gran bel tiro Colombi. Altra sostituzione in casa amaranto: fuori Pierozzi per Cicerelli per cercare di dare maggiore tono offensivo sulla fascia. La riposta di Pecchia è stata immediata: fuori Ansaldi per Zagaritis. Con questo cambio l’allenatore del Parma ha cercato di allentare le azioni d’attacco della Reggina.
A 15 minuti dal termine Cicerelli ha avuto l’occasione per realizzare il gol del pari, ma il tiro dell’esterno offensivo si è spento sul fondo. Ultima sostituzione per il Parma: fuori Sohm per Juric. Il Parma è stato ancora pericoloso con Vazquez, ma Colombi questa volta ha chiuso bene la porta. A 7 minuti dal minuto 90 ha fatto il suo esordio Galabinov sostituendo Hernani. Ci ha provato anche Menez al minuto 87, ma il suo tiro è stato alto e senza troppa determinazione.
Al Granillo il primo tempo dei Reggina-Parma si è chiuso sullo 0-0
La Reggina ha chiuso il primo tempo col punteggio di 0-0 contro il Parma. Rispetto alla gara persa contro il Cosenza, Inzaghi ha cambiato tutto l’attacco inserendo Menez, Strelec e Rivas. Le prime battute del match sono state con ritmo blando con molti palloni intercettati dalle difese. Il primo cartellino di questa giornata è stato dato a Delprato per fallo su Hernani. Al minuto 12 la prima occasione della partita è stata di marca amaranto con Menez: il tiro del capitano della Reggina però si è perso sopra la traversa.
La risposta del Parma è stata rabbiosa ma poco coordinata: al minuto 16 Sohm si è reso protagonista prendendo un pallone vacante, ma il tiro dello svizzero è stato ben respinto dalla difesa e sulla ribattuta Bernabé ha spedito alto sopra la traversa. Questa due azioni hanno provato a movimentare il match che è stato caratterizzato da molti errori di valutazione offensiva. Il secondo ammonito di giornata è stato Majer per un fallo ai danni di Bernabé.
Alla mezzora di gioco Vazquez, grazie ad una ripartenza delle sue, ha cercato la via del gol senza però impegnare Colombi, ex di questa partita. Nel capovolgimento di fronte, Strelec ha mancato di poco il gol. 3 minuti più tardi, lo slovacco ha centrato il palo da ottima posizione. L’attaccante ex Spezia è apparso in grande forma e sta cercando di prendersi sulle spalle l’intero reparto offensivo. La partita adesso è abbastanza veloce con diversi capovolgimenti di fronte. Al minuto 35 ad andare vicino alla rete è stato Circati dopo l’ottimo assist di Estevez da calcio d’angolo. Ottima è stata la risposta di Colombi. Ancora vicino il Parma al gol al minuto 38 con Vazquez grazie alla sponda di Delprato, ma l’acrobazia del trequartista è stata annullata da Colombi. Lo stesso giocatore è stato poi ammonito dall’arbitro Irrati per un fallo su Strelec.
Il primo tempo si è concluso sullo 0-0. La prima parte di gara è stata molto tattica con la Reggina che ha cercato di trovare degli spiragli offensivi, ma il Parma ha saputo chiudere bene gli spazi. Nella parte centrale il match al Granillo è salito di tono ed entrambe le squadre hanno cercato la via del gol senza avere fortuna. Tanti sono stati i falli commessi e l’arbitro ha estratto diversi gialli per sedare la situazione.
Manca sempre meno al fischio d’inizio di Reggina-Parma. Di seguito le scelte dei due tecnici:
Reggina (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Fabbian, Majer, Hernani; Rivas, Strelec, Ménez. In panchina: Contini, Gagliolo, Liotti, Loiacono, Terranova, Bondo, Crisetig, Lombardi, Canotto, Cicerelli, Galabinov, Gori. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Parma (4-1-4-1): Buffon; Del Prato, Osorio, Circati, Ansaldi; Estevez; Benedyczak, Sohm, Bernabè, Man; Vazquez. In panchina: Chichizola, Corvi, Balogh, Charepentier, Bonny, Zanimacchia, Camara, Juric, Cobbaut, Coulibaly, Inglese, Zagaritis. Allenatore: Fabio Pecchia.
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia. Assistenti: Alessio Berti di Prato e Francesca Di Monte di Chieti. IV ufficiale: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco. VAR: Livio Marinelli di Tivoli. A-VAR: Giacomo Paganessi di Tivoli.