“Non ci nascondiamo dietro un dito. Sappiamo benissimo che nel porto di Gioia Tauro ci confrontiamo con la più grande organizzazione criminale al mondo. Ma è, altresì, vero che in Calabria lo Stato manda gli uomini migliori, i magistrati migliori e le migliori forze dell’ordine, che riescono ad intercettare quantitativi enormi di sostanze stupefacenti”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli incontrando i componenti della Commissione per lo sviluppo regionale (Regi) del Parlamento Europeo che hanno effettuato una visita nello scalo. Ad Agostinelli i componenti della Commissione hanno posto domande sul livello di legalità interna al porto e, quindi, sulle garanzie che esistono per evitare che i finanziamenti europei vengano intercettati dalla criminalità. “Io stesso – ha aggiunto Agostinelli – sono stato inviato qui, inizialmente per soli sei mesi, con l’obiettivo di acquistare uno scanner mobile al fine di intensificare e velocizzare i controlli dei container. Le statistiche relative ai ritrovamenti di droga proveniente dall’America Latina parlano di numeri impressionanti per quanto riguarda Gioia Tauro, ma questo accade perché nel nostro porto i controlli sono numerosi, serrati e penetranti. Molti di più, e ancor più incisivi, rispetto a quanto avviene in tutti gli altri porti del mondo. Per cui credo che, anziché dire che quello di Gioia Tauro è il porto della cocaina, bisognerebbe sottolineare che Gioia Tauro è il porto dei 3,6 milioni di teus e che rappresenta il volano di sviluppo non solo della Calabria ma dell’intero Mezzogiorno d’Italia”. (ANSA).
Filippo Francesco Idone
Aprirà i battenti in Calabria la prossima sede di Atos Italia, multinazionale, leader globale nei servizi digitali per imprese e pubbliche amministrazioni. Lo hanno annunciato a Catanzaro, nella sede della cittadella regionale, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e l’amministratore delegato di Atos Italia, Giuseppe Di Franco. Sarà la settima sede italiana dell’azienda che inaugurerà nel 2023 e assumerà subito 50 dipendenti ed entro il 2025, 150 consulenti. “Si tratta – ha detto il presidente Occhiuto – di una delle aziende principali del continente che produce il computer più potente d’Europa: Leonardo. Sono contento che abbia deciso di investire in Calabria e che lo abbia fatto con il sistema universitario calabrese, il quale aiuterà l’azienda a radicarsi sempre di più nel territorio. Ho chiesto ad Atos di non limitare l’investimento al reperimento di risorse professionali, ma di considerare la Calabria come uno dei loro hub per sviluppare altre attività”.
È previsto, tra l’altro, in Calabria, ha sottolineato Occhiuto che ha delineato un vero e proprio piano di attrazione degli investimenti in cui la Regione è impegnata da qualche mese – un investimento da parte di Amazon che ha già acquistato un capannone a ridosso del porto di Gioia Tauro. “Si prevedono – ha precisato – una ottantina di assunzioni, ma ho già detto ai dirigenti di Amazon che la Calabria è disposta a fare tutto quello che è possibile perché questo investimento possa essere ulteriormente implementato“. Di una politica di crescita importante in un settore critico come quello del digitale ha parlato l’Ad di Atos Italia Di Franco secondo cui “il settore sta conoscendo degli sviluppi molto importanti a livello italiano, europeo e mondiale. In Calabria, giovani laureati in materie scientifiche e tecnologiche potranno trovare l’opportunità di continuare a lavorare e studiare nella loro regione. Lavorare su temi di altissima potenzialità di sviluppo per la nazione e l’Europa”.
“Ci sono, poi altre aziende – ha detto ancora il presidente Occhiuto – con le quali ci stiamo confrontando. C’è un recupero di interesse intorno alla Calabria da parte del mondo delle imprese nazionali e multinazionali perché la regione è sede di importanti infrastrutture strategiche soprattutto per la logistica, come il porto di Gioia Tauro, o di importanti ecosistemi delle conoscenze, come quello delle università. Insomma c’è bisogno di un governo regionale che sappia raccontare queste opportunità ed io cerco di farlo”. “La scelta della Calabria, dopo Napoli e Bari (dove Atos è presente da quattro mesi) – ha sottolineato Di Franco – è per consolidare la presenza nel sud del Paese, in una regione dove abbiamo trovato un network universitario di assoluta eccellenza che può costituire un volano importante per la crescita della nostra azienda. Ci concentreremo su persone ad alto potenziale che escono dal contesto universitario e che vogliono continuare a lavorare nel mondo del digitale rimanendo in Calabria”. La sede ancora non è stata individuata, ma sarà scelta anche considerando il rapporto con l’Università. Quanto alle figure professionali si punta su laureati o diplomati in materie tecnico-scientifiche in discipline del mondo Stem (Science, technology, engineering and mathematics): informatici, ingegneri e laureati in economia. All’incontro era presente anche il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone che ha chiarito come ad essere coinvolti saranno principalmente i “neolaureati di discipline Stem, ma con Atos abbiamo discusso anche della possibilità dell’attivazione di dottorati industriali che vedano una collaborazione tra università e azienda per progetti di ricerca e sviluppo evoluti, prefigurando durante il percorso dottorale, una futura collocazione industriale di alto profilo dentro Atos”. (ANSA).
Calabria: Occhiuto assicura i calabresi: “Il decreto verrà prorogato dal Governo nazionale”
“Penso che il Decreto Calabria verrà prorogato domani dal governo nazionale, almeno ho avuto assicurazioni in tal senso”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che è anche commissario ad acta per la sanità, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una conferenza stampa nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro. “Questo – ha aggiunto Occhiuto – ci darà la possibilità di concludere la ricognizione del debito che spero di poter definire entro fine anno. Impedirà, inoltre, la decadenza dei commissari che potranno essere confermati o sostituiti; o altrimenti avremmo avuto un sistema sanitario senza commissari, visto che la loro durata è collegata alla durata del Decreto Calabria”.
La proroga del Decreto Calabria a giudizio del presidente della Regione “soprattutto ci dà la possibilità di ottenere le risorse che spettano alla Calabria per effetto dell’approvazione del Programma operativo regionale che abbiamo mandato ai tavoli ministeriali già da qualche mese, ma che ancora non ci hanno restituito. Appena lo restituiranno, ci saranno 60 milioni in più per la Calabria. Come avete visto abbiamo già ottenuto altri 90 milioni semplicemente riconciliando i conti e chiudendo alcune delle annualità che non erano chiuse nella contabilità della sanità della Regione. Vorremmo chiuderne altre per avere altre risorse. Poi tutte queste risorse dovranno essere spese per rimettere in moto la sanità che purtroppo in Calabria è ferma”.
“C’è bisogno – ha detto ancora Occhiuto – di medici e personale sanitario. Stiamo provvedendo a velocizzare tutte le procedure di selezione, quindi il governo nazionale è assolutamente persuaso che in Calabria si sta facendo un buon lavoro per rifondare un sistema che era in macerie e che ha bisogno di grandi sforzi da parte del governo regionale e nazionale perché si possa ricostruire”. (ANSA).
Il sindaco di Cosenza chiude aiuto a Wanda Ferro e Maria Tripodi: “Riportare stabilità economica nei comuni”
“Wanda Ferro e Maria Tripodi, donne tenaci, colte ed impegnate, rappresentano la Calabria nel nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni. Ad entrambe auguro buon lavoro”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, congratulandosi con le due sottosegretarie. “E’ difficile, ma non impossibile – prosegue Caruso – il compito assegnato alle due rappresentanti calabresi nell’esecutivo del presidente Meloni. Al di là di ogni schieramento politico, sono certo che lavoreranno per riportare nell’agenda di Governo la ‘questione meridionale’ e, con essa, la questione Calabria per superarne gli atavici ritardi e le vecchie e nuove criticità. L’amica Wanda Ferro, in particolare, di cui da sempre apprezzo la straordinaria determinazione, proviene da una importante esperienza politico-amministrativa al Comune di Catanzaro, da consigliere prima e da assessore poi, che l’ha portata a conoscere più da vicino le gravose difficoltà quotidiane che gli amministratori delle Pubbliche amministrazioni, in particolare nel Mezzogiorno dove il tasso di povertà è il più alto del Paese e d’Europa e dove la disoccupazione continua ad essere in crescita, devono fronteggiare per garantire servizi adeguati ai propri concittadini. Difficoltà, soprattutto, di natura economica, che sono aumentate a dismisura a seguito dell’emergenza pandemica e del conflitto in Ucraina, alle quali occorre dare una risposta concreta ed immediata perché rappresentano la vera emergenza dei Comuni, la maggior parte dei quali, come quello di Cosenza, vivono una drammatica situazione di dissesto finanziario. Rispetto a ciò, in particolare, affido alle neo sottosegretarie all’Interno ed agli Esteri, la proposta di istituzione di un fondo straordinario che sostenga gli enti in condizioni acquisite di deficit finanziario strutturale in un arco temporale in linea con quello necessario allo stabile riequilibrio e con obbligo di rimborso nel solo caso di mancato ripristino degli equilibri contabili”.
“Riportare stabilità economica nei Comuni – conclude il sindaco di Cosenza – significa offrire la possibilità alle Amministrazioni comunali di intervenire in maniera adeguata nel fragile tessuto sociale dei territori e, soprattutto, di cogliere e vincere la sfida delle trasformazioni in atto nelle città, a cominciare dalla rivoluzione digitale a quella ambientale ed ecologica. Sono convinto, infatti, che se ripartono i Comuni e se riparte il Sud, riparte l’Italia tutta”. (ANSA).
Catanzaro: per l’anniversario del Corpo Forestale piantati degli abeti
In occasione della ricorrenza dei 200 anni dalla fondazione del Corpo Forestale dello Stato, che dal gennaio 2017 è confluito nell’Arma, i carabinieri forestali del Reparto Biodiversità di Catanzaro hanno organizzato nel Centro Visita di località Monaco di Villaggio Mancuso (Taverna) un incontro con gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Ardito-Don Bosco di Lamezia Terme per raccontare l’impegno dell’Arma per la tutela del patrimonio forestale, naturalistico e della montagna e per promuovere la cultura della legalità e della sostenibilità ambientale.
“I temi trattati hanno riguardato – è detto in una nota – il degrado degli ecosistemi, l’inquinamento dell’ambiente, le alterazioni climatiche, il dissesto idrogeologico e la desertificazione del territorio, tutti argomenti che hanno coinvolto i ragazzi i quali hanno partecipato attivamente con domande e interventi di qualità a testimonianza di come la crescente domanda di sicurezza ambientale coinvolga e interessi attivamente le giovani generazioni. I ragazzi, accompagnati dai docenti e dalla dirigente dell’Istituto Margherita Primavera, sono stati accolti dal colonnello Nicola Cucci, Comandante del Reparto Biodiversità, che ha voluto sottolineare l’importante sinergia e collaborazione instaurata negli anni tra i Carabinieri ed il mondo della Scuola a favore della quale vengono offerti innovativi e strategici programmi di educazione alla legalità ed alla sostenibilità ambientale al fine di contribuire concretamente a formare cittadine e cittadini responsabili impegnati per la giustizia e la sostenibilità del pianeta, per il rispetto e la valorizzazione della diversità e per la difesa dell’ambiente”. “Nel corso dell’incontro gli alunni ed i carabinieri forestali – riporta ancora la nota – hanno proceduto alla messa a dimora di una pianta di abete bianco quale simbolo di un reciproco impegno per promuovere il rispetto e la tutela del pianeta”. (ANSA).
I carabinieri hanno arrestato a Catanzaro quattro persone, Antonio Pio e Tonino Berlingieri, Domenico Bevilacqua e Cosimo Amato, di età compresa tra i 35 ed i 25 anni, appartenenti alla comunità rom, con l’accusa di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni del titolare di un bar del quartiere “Lido”. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. Per Tonino Berlingieri, Bevilacqua e Amato il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre Antonio Pio Berlingieri è stato posto agli arresti domiciliari. La notte del 30 gennaio scorso i quattro, secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Catanzaro, minacciarono il titolare del bar ed alcuni suoi dipendenti che gli avevano chiesto di pagare le bevande che avevano consumato. Lo stesso commerciante ed i suoi dipendenti furono schiaffeggiati e colpiti con pugni al volto. I quattro, inoltre, danneggiarono il registratore di cassa ed alcuni arredi del bar e scaraventato a terra un frigo contenente gelati. I carabinieri, malgrado la scarsa collaborazione da parte del proprietario e dei dipendenti del bar, sono riusciti anche ad accertare che Domenico Bevilacqua ed i suoi complici motivarono il loro rifiuto di pagare le bevande consumate con la loro appartenenza ad una famiglia, riferiscono i militari, “dotata di speciale caratura criminale nella comunità rom di Catanzaro”. Un contributo importante alle indagini è stato fornito dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del bar. (ANSA)
Migranti, Marziale ringrazia chi si occupa di accoglienza: “La Calabria riesce a fronteggiare questa incessante deriva umana”
“Sento il dovere di ringraziare quanti, individui, organizzazioni ed istituzioni, lavorano per dare assistenza ai bambini migranti che sbarcano sulle coste calabresi. La Calabria, con tutti i suoi problemi, riesce a fronteggiare questa incessante deriva umana offrendo ai minori la migliore accoglienza possibile, soprattutto in termini di sensibilità ed umanità, anche se esprimo viva preoccupazione per la scarsa disponibilità di posti in cui versano i centri di accoglienza, per come si apprende da fonti di informazione ed a tale proposito attiverò prima possibile una ricognizione”. E quanto afferma Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione in relazione allo sbarco di 456 profughi stamane a Crotone, fra cui 40 bambini. “Il fenomeno delle migrazioni, però – aggiunge Marziale – deve necessariamente essere supportato da politiche europee strutturali, che mettano in condizione le periferie di operare nelle condizioni più ottimali, affinché soprattutto i bambini, che hanno diritto di cittadinanza in tutto il mondo, non finiscano da un inferno ad un altro. Nel mio primo mandato, dal 2016 al 2020, ho portato la Calabria in vetta alla classifica per individuazione, formazione e legittimazione di tutori per minori stranieri non accompagnati con la collaborazione di organizzazioni che hanno offerto il loro supporto e che sprono a continuare”. (ANSA).
Autostrada del Mediterraneo: l’Anas partecipa all’esercitazione Nazionale rischio Sismico
Anas (Società del Gruppo FS Italiane) parteciperà domani venerdì 4 novembre all’esercitazione di Protezione Civile Nazionale Rischio Sismico “EXE SISMA DELLO STRETTO 2022” . L’esercitazione ha come obiettivo principale la verifica della risposta operativa del Servizio nazionale della protezione civile ad un evento sismico simulato, in un’area caratterizzata da una elevata pericolosità sismica. Le regioni coinvolte sono la Calabria e la Sicilia con uno scenario che riporta i maggiori danni in alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria ma con effetti importanti anche nella provincia di Messina. Si tratta di un’esercitazione che vede il suo svolgimento nel corso di tre giornate, dal 4 al 6 novembre 2022, sia a scala reale (FSX) con l’impiego di risorse a livello nazionale e locale, sia per posti di comando (CPX) con la comunicazione tra i centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali.
Trattandosi di un’esercitazione sul rischio simico si fa riferimento all’attuazione di quanto previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014 recante “Programma Nazionale di Soccorso per il Rischio Sismico” (PNSRS) con l’obiettivo generale di verificare il modello d’intervento nazionale e vuole essere altresì l’occasione per verificare, in generale, lo stato di attuazione valutando la possibilità di procedere ad un suo aggiornamento, in considerazione delle innovazioni introdotte dalle recenti disposizioni legislative in materia di protezione civile. Lo scenario prevede una simulazione delle attività di verifica speditiva a breve termine per la fruibilità della A2 ‘Autostrada del Mediterraneo e della strada statale 18 ‘Tirrena Inferiore da parte dei soccorsi e verifiche di dettaglio sul Viadotto Sfalassà e di alcuni versanti in prossimità dello svincolo di Scilla in provincia di Reggio Calabria.
L’esercitazione ha come obiettivo di testare le procedure di Anas in emergenza, quantificando le tempistiche necessarie all’attivazione ed esecuzione della chiusura delle tratte stradali interessate fino ad espletamento delle verifiche, deviazioni e gestione traffico su percorsi alternativi, verificare le tecniche di intervento con l’ausilio di diverse tecnologie (droni, by bridge ecc), ipotizzare soluzioni alternative per implementare le procedure in essere (es. coinvolgimento di altre Strutture Territoriali Anas, l’implementazione sensoristica ecc), testare le procedure di scambio di informazioni in tempo reale con i centri di coordinamento, testare i tempi di allestimento mezzi ed attrezzature per raggiungere l’area di crisi ( mezzi d’opera) per l’esecuzione delle verifiche con la Sala Operativa per la gestione delle comunicazioni.
Vibo Valentia: tutto pronto per il dibattito “La Calabria dopo il voto. Analisi e prospettive politiche”
“A poco più di un mese dalle elezioni politiche che hanno consegnato la guida del Paese alle forze di centrodestra, si sente urgente la necessità di tracciare una nuova prospettiva attorno alla quale l’area progressista possa ritrovarsi per avviare un percorso comune e rappresentare un’alternativa credibile al governo delle destre. Ciò deve partire inevitabilmente da una riflessione sull’esito elettorale che individui non tanto, e non solo, le ragioni della sconfitta quanto le prospettive che l’attuale quadro politico può offrire a tutte quelle forze che si pongono in netta opposizione all’egemonia politica del centrodestra. A Roma come in Calabria dove tutto tace e il presidente della Regione Occhiuto continua ad imperare, quasi indisturbato, a suon di annunci e slogan”. Nasce da questi intenti, esplicitati dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, l’iniziativa in programma il prossimo lunedì 7 novembre – alle ore 17.30 a Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia- e promossa dal movimento Liberamente progressisti in collaborazione con il Coordinamento 2050 civico, ecologista e di sinistra di Stefano Fassina, e le associazioni Calabriattiva di Rende, La Strada di Reggio Calabria, Scenari globali e Pensiero libero. Una rete di realtà e movimenti politici che ha inteso promuovere un’occasione di confronto e dibattito dal titolo “La Calabria dopo il voto. Analisi e prospettive politiche”.

All’iniziativa prenderanno parte, in qualità di analisti, Gianluca Passarelli, docente di Scienza politica della Sapienza Università Roma, e Domenico Cersosimo, docente di Economia applicata dell’Università della Calabria. Interverranno, inoltre, il consigliere regionale del Partito democratico Raffaele Mammoliti, il deputato del Movimento5 stelle Riccardo Tucci e lo stesso Antonio Lo Schiavo. Prevista ancora la partecipazione di Barbara Cartella, presidente dell’associazione La Strada; di Mimmo Talarico, consigliere comunale di Rende; di Saverio Pazzano, consigliere comunale di Reggio Calabria. Ad introdurre e moderare il dibattito sarà Loredana Pilegi, consigliere comunale di Vibo Valentia.
Festival Rapsodie Agresti/Calabriae OperaMusica: proseguono le iniziative musicali
Prosegue con successo il programma del Festival Rapsodie Agresti/Calabriae OperaMusica: l’iniziativa progettata e realizzata dall’Associazione Traiectoriae in collaborazione con l’Accademia Senocrito, la Società dei concerti Euterpe, l’Associazione Zefiro e con il sostegno e il contributo dei comuni di Reggio Calabria, Locri, Vibo Valentia e del Ministero della Cultura che ha riconosciuto la manifestazione come “unico festival di musica lirica e sinfonica in Calabria”. I prossimi appuntamenti vedranno alternarsi il Teatrodanza contemporaneo della Compagnia internazionale Oltrenotte e la musica barocca napoletana del ‘700 proposta dal Fanzago Baroque Ensemble. Giovedì 3 novembre alle ore 20,30 al Parco di Ecolandia (per ReggioFest) e Venerdì 4 Novembre alle ore 19,30 al Palazzo della Cultura di Locri la Compagnia Oltrenotte presenterà i due assoli “Zoologia Universale” e “La scala di Giacobbe” con le coreografie di Lucrezia Maimone e , in scena, la stessa Maimone e la danzatrice acrobata francese Elie Chateinier. Peculiarità ed elemento caratterizzante è la multidisciplinarietà ed eterogeneità dei membri di Oltrenotte, che mantengono un obiettivo comune a livello artistico.

Ogni artista è esponente di più discipline tra la danza, il teatro, il circo e la musica. Sabato 5 e Domenica 6 Novembre all’Auditorium Lucianum concerto del Fanzago Baroque Ensemble “Aria di Napoli. Sonate napoletane del XVII e XVIII secolo”. Vincenzo Bianco al Violino Barocco, Leonardo Massa al Violoncello Barocco e Debora Capitanio al Clavicembalo. Il Fanzago Baroque Ensemble (fondato nel 2004 dal violinista barocco, ricercatore, arrangiatore e scrittore di musica Vincenzo Bianco con Leonardo Massa, violoncellista barocco, ricercatore e suonatore di colascione e Debora Capitanio, clavicembalista e organista), deve il suo nome all’architetto e scultore barocco Cosimo Fanzago ,dove armonia e proporzione confluiscono in un’arte sensibile all’aspetto ritmico e sonoro della natura, in cui la Musica diventa materia di pensiero e linguaggio, epifania dell’intangibilità ‘nel tangibile’: un mistero custodito in capolavori di straordinaria bellezza dal città di Napoli. Il lavoro dell’Ensemble e del suo direttore, il violinista barocco Vincenzo Bianco, si basa su uno studio di ricerca, recupero ed esecuzione su strumenti originali, spartiti napoletani, patrimonio musicale inedito nazionale ed europeo, unito alla scoperta, valorizzazione e tutela dei beni culturali patrimonio dell’arte e dell’architettura L’ensemble strumentale, costituito da strumenti originali costruiti tra il 1600 e il 1800.