Dal 4 al 6 novembre alcuni comuni delle province di Reggio Calabria e Messina saranno coinvolti nell’esercitazione nazionale di Protezione Civile “SISMA DELLO STRETTO 2022”, promossa e organizzata dal Dipartimento della Protezione civile. Lo scenario prevede la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 verosimilmente capace di innescare effetti ambientali a terra, come frane e liquefazioni, e fenomeni di maremoto che potenzialmente interesserebbero numerose località costiere, tra cui il comune di Reggio Calabria. Nell’ambito dell’esercitazione, venerdì 4 novembre verrà testato il sistema di allarme pubblico IT-alert per l’informazione dei cittadini attraverso la tecnologia cell broadcast, attualmente in fase di sperimentazione. Nello specifico, i telefoni cellulari di coloro che si trovano nelle aree potenzialmente coinvolte dall’onda di maremoto potrebbero ricevere, dopo le ore 10.00, un messaggio di test, introdotto dal disclaimer “ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE”, accompagnato da una suoneria dedicata. Seguirà un secondo messaggio con l’avviso della conclusione del test.
Filippo Francesco Idone
Sono passati trent’anni dall’inizio dell’incredibile viaggio posto in essere dal Prof. Piero De Vita, presidente e fondatore dell’Associazione L’Albero della Memoria, che nella giornata del 1 novembre 2022 taglia, viva e vitale, un ragguardevole traguardo. Trent’anni al servizio del territorio, diventando parte integrante del tessuto sociale complesso, sfaccettato e prismatico. Trent’anni da quel lontano, indimenticato ed indimenticabile 1992, anno in cui un gruppo di studiosi e ricercatori, capitanati dal Prof. De Vita e dalla vicepresidente Dott.ssa Angela Malatacca, si riuniscono con l’obiettivo di documentare la storia, le tradizioni, il dialetto della comunità di Trebisacce e dell’Alto Jonio.
Nel corso di ben tre decenni l’Associazione L’Albero della Memoria è cresciuta ramificando le proprie competenze e prerogative in diversi contesti sociali, a partire dal teatro, con la fondazione dell’omonima compagnia teatrale che ha dato vita ad una serie di iniziative volte a raccontare il territorio, le sue storie e la sua Storia, imprimendo una forte impronta didattica a tutta l’attività, perché il teatro è e resta quella finzione capace di insegnare la vita.
E ancora: il progetto Integrazioni supportato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Giovani, i progetti di doposcuola per alunni e studenti in difficoltà, la nascita del festival dedicata alla poesia “Sempre caro mi fu questo ermo colle”, che ha registrato interrottamente oltre venti edizioni, le collaborazioni con gli istituti religiosi e le parrocchie a supporto delle attività di animazione, i laboratori teatrali e gli spettacoli che hanno raccontato ad esempio, in un elenco esemplificativo e non certo esaustivo, tanto “Lo sbarco dei Saraceni” a Trebisacce, quanto la figura della Medaglia d’Oro al Valore di Trebisacce, Alfredo Santino Lutri, caduto nel corso di un’eroica azione nel corso della II Guerra Mondiale, celebrato da una rappresentazione che ha rievocato una memoria perduta.
Non è mancata l’impegno per la promozione della lettura (Il Maggio dei Libri, #ioleggoperché), per il recupero delle antiche tradizioni, dei giochi del passato, delle poesie, filastrocche, canti della tradizione popolare che rischiavano di finire nell’oblio ma che invece sono stati salvati dalla determinazione e dall’impegno dei componenti di questa prestigiosa, blasonata e fondamentale realtà. Significativo il recupero dei canti popolari della Settimana Santa in dialetto “Lu venneri i marzo”, la costituzione della Confraternita del SS. Crocifisso, il supporto alla parrocchia per la valorizzazione a legata ai Re Magi (“Jàme a ttirà a Stella”), passando per il lavoro legati ai presepi artistici e al palio devozionale dedicato a Sant’Antonio Abate.
Oggi L’Albero della Memoria, forte di un’esperienza e di una crescita trentennale porta avanti progetti dedicati al Servizio Civile Universale, lavora ad un laboratorio teatrale che sottragga ragazzi e adulti di tutte le età all’apatia dei tempi, operando una sensibilizzazione sui temi più importanti legati alla filosofia del quotidiano, valorizzando i tanti talenti inespressi di un tessuto sociale che può e deve essere anche la coperta con cui riscaldarsi dal freddo dell’inedia.
Colonna portante della comunità cittadina e della rete degli Enti del Terzo settore del territorio e del CSV ( Centro Servizi Volontariato) con sede a Cosenza, L’Albero della Memoria rinnova nel giorno del proprio compleanno l’impegno di porsi al servizio dei cittadini dell’Alto Ionio, aprendo le porte a nuove collaborazione e iscrizioni alle numerose attività in programma, perché un albero che affonda nel tempo le proprie radici genera i frutti della conoscenza e dell’inclusione, abbraccia e protegge con forti rami chi cerca ristoro e stimoli all’ombra della propria chioma. Tanti auguri all’Associazione L’Albero della Memoria e lunga vita a tutti coloro che si pongono al servizio degli altri attraverso la formula dell’Associazionismo.
Vela: grande spettacolo per la seconda giornata della Mediterranean Cup
Gli ingredienti per la buona riuscita della 36esima edizione della ‘Mediterranean Cup’ a Reggio Calabria c’erano tutti. Le previsioni del forte vento di maestrale, con sole, cielo azzurro e temperature più che miti, non hanno deluso le aspettative degli amanti della vela. Il secondo giorno della competizione internazionale classe Optimist messa in piedi abilmente dalla New Sport Academy A.S.D. in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, il Circolo Velico, e patrocinata dalla Regione Calabria – Sezione Turismo – Calabria Straordinaria, ha regalato ancora una volta grandi emozioni. Le piccole imbarcazioni Optimist, che ogni anno fanno conoscere la vela a migliaia di ragazzini in tutto il mondo, hanno colorato lo Stretto, agitandosi lungo il campo di regata e facendo bella mostra di sé nelle acque cristalline tra Calabria e Sicilia.
Lw sessioni di gara con le regate veliche, animate dalle dirette a cura di radio Touring. Progetto 5, sono state ammirate dall’intero lungomare Falcomatà regalando uno scenario mozzafiato. Centinaia gli appassionati ed i curiosi che hanno affollato, anche per il secondo giorno dell’evento, l’intera Via Marina, impreziosita per l’occasione del ‘Mediterranean Cup Village’, oggi ancora più invitante grazie alle degustazioni di prodotti tipici a cura di GAL Regione Calabria, Azienda Tedesco – Amaro numero uno e Delizie della natura. Presenti questa mattina, nuovamente operativi per partecipare all’evento targato New Sport Academy, una rappresentativa di studenti del Liceo L. Da Vinci di Reggio Calabria che hanno partecipato incuriositi ad un incontro tenuto dal General Manager di Love Boat Fabio Mazzitelli.
La giovane azienda ‘Love Boat’, made in Reggio Calabria, nasce grazie alla profonda passione per il mare del titolare e fondatore e tutto (o quasi) ruota attorno al Seabin, il cestino che aiuta a pulire i porti raccogliendo la plastica che galleggia. Da lì l’azienda si è evoluta puntando su altri prodotti come i pontili, pavimenti per spiagge fino a vere e proprie case galleggianti. Oltre 30 ragazzi hanno ascoltato la storia imprenditoriale ed aziendale con attenzione e ammirazione ed interventi mirati per comprendere l’importanza di un mare sempre più pulito. La seconda giornata della ‘Mediterranean Cup’ si è conclusa con il sorteggio di Halloween per i piccoli regatanti e con diversi premi offerti dagli sponsor della manifestazione Dal mare, The Chilipepper e One ocean foundation.
“Il messaggio che intendiamo dare attraverso questa manifestazione riguarda soprattutto l’ambiente e l’impatto eco sostenibile dello sport della vela – spiega Valentina Colella – perché questo meraviglioso sfrutta solo le forze naturali. La vela è forse la disciplina, insieme ad altri sport di mare, più pulita di tutte. Vi aspettiamo numerosissimi per l’ultima giornata della manifestazione. Ci attende un’altra giornata di sport ed eventi, con la premiazione finale della 36esima edizione della ‘Mediterranean Cup’.
Il rigassificatore a Gioia Tauro non è un’opera strategica, ma solo un’idea sciagurata
Come ampiamente prevedibile, il posizionamento strategico nella realizzazione dei rigassificatori a Ravenna, Piombino, Porto Empedocle e Gioia Tauro, segna una evidente continuità in materia di scelte energetiche, tra il Governo uscente e quello in carica. Una direzione ostinata e contraria a qualsiasi forma di transizione ecocompatibile verso le rinnovabili e un futuro green de-carbonizzato e de-gassificato.
E anche con il governo regionale non va meglio. Il Presidente Occhiuto lancia continuamente comunicati che non sembrano tenere conto di quanto previsto dalla stessa Europa, proponendo addirittura l’autonomia differenziata in materia energetica, inceneritori, discariche e oggi il rigassificatore galleggiante, domani quello a terra, tutte scelte distanti dalla sostenibilità ambientale, economica e territoriale; in una corsa frenetica e con una vision che adotta come scusa quella di fare della Calabria un hub del Mediterraneo ma, di fatto, la rende crocevia di interessi finanziari e di speculazioni in mano alle multinazionali e alla criminalità, e, al contempo, la avvelena irrimediabilmente.
Oggi il prezzo del gas è deciso ad Amsterdam in un mercato “libero” dove le regole non contano, dove il prezzo schizza in pochissimo tempo da 20€/MWh a 340€, dove i fornitori come Eni fanno il 600% di profitti in più in un anno, dove lo stesso Ministero dell’Economia italiano pur avendo una partecipazione in Eni S.p.a. non conosce fino in fondo gli accordi stipulati, dove una società come Sorgenia, socia con Iren del progetto sul rigassificatore di Gioia Tauro-San Ferdinando-Rosarno, è stata salvata dal fallimento, con un debito record di 1,8 miliardi, dalle stesse banche che ne erano debitrici. La scusa della guerra di Putin e la necessità di rifornirsi al più presto da altri Paesi sembrano cozzare quando, sulla materia prima, gli extraprofitti sono così consistenti. Ma soprattutto anziché puntare ad essere indipendenti energeticamente, l’Italia e la Calabria farebbero da stoccaggio e transito verso altre nazioni europee, accollandosi così tutto il peso ambientale e gli elevati rischi di incidenti.
I giornali e le televisioni non raccontano il tasso di inquinamento prodotto per estrarre il gas, per la sua combustione, per il trasporto, fortemente climalterante ad effetto serra, 86 volte più inquinante di una tonnellata di CO2. Ma l’ex Ministro Cingolani, oggi consulente del “nuovo” governo, ha pronta la ricetta per sostituire il gas russo con il GNL gas naturale liquefatto, importato dagli Stati Uniti, dal Medioriente e dall’Africa; e allora spuntano le navi gasiere galleggianti, ma nessuno spiega che comprimere il gas 600 volte a – 161°C può, in caso di fuoriuscite, avere effetti disastrosi assicurati, o che a Piombino l’area marina attorno al rigassificatore a pochi chilometri dalla costa è interdetta alla navigazione, o che ogni nave per trasportarlo in Europa brucia mezzo milione di tonnellate di gasolio in un solo anno, o che i pozzi di estrazione, costruiti facendo esplodere i terreni e le rocce, hanno bisogno di acqua ad alta pressione, sabbia e additivi chimici, per i quali bisogna movimentare tanti mezzi a loro volta inquinanti.
Ma allora cui prodest? Di certo ai venditori, ai fornitori, all’Impresa di rigassificazione, sia galleggiante che su terraferma, che incassa ricavi di una quota fissa pari al 71,5% per un periodo di vent’anni decorrenti dall’anno in cui parte il servizio di rigassificazione, sotto forma di aiuti di Stato che verranno spalmati sulle bollette delle nostre utenze domestiche, anche nel caso l’impianto non entri in funzione!
Il progetto di Gioia Tauro, in particolare, che punta a costruire il più grande rigassificatore d’Europa con 12 miliardi di metri cubi di gas espansibili a 16, vede tutti trasversalmente d’accordo, nonostante lo stesso impianto sia stato bocciato per ben due volte e, sempre per gli stessi motivi, dal massimo organo terzo esistente in Italia, il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, sostanzialmente per l’elevata sismicità dell’area di ricaduta dell’impianto, attraversata da una faglia attiva, la stessa che ha generato l’evento sismico tra i più devastanti che colpirono il Territorio, il Terremoto del 1783, di potenza pari all’XI° della Scala Mercalli proprio nella Piana di Gioia Tauro, e inoltre per il passaggio delle tubazioni criogeniche che trasportano il gas in un’area che si è scoperto essere soggetta a liquefazione, pertanto in occasione di un evento sismico consistente, si trasformerebbe in una palude di sabbie mobili, in grado di inghiottire tutto ciò che di esistente vi è in superficie.
Un’area, quella di Gioia Tauro già devastata da opere altamente impattanti per inquinamento e rientranti nella direttiva “Seveso III”, quali la prima linea di un inceneritore, l’unico in Calabria, una centrale turbogas, un elettrodotto ad altissima potenza ed un porto che, per dare spazio al traffico delle metaniere in partenza ed arrivo, dovrebbe fermare le sue attività di transhipment, equivalenti a 110/120 navi container ogni mese. Questi rigassificatori, per quanto ci si possa prodigare a definirli sicuri, non possono essere realizzati dove esiste un rischio di tale entità e in Calabria, ogni 100 anni circa si verifica un evento sismico devastante. Questa periodicità deve essere considerata un campanello di allarme! Pertanto non riteniamo “sicuro” costruire proprio qui una simile struttura. E se la storia ha un suo peso, quanto accaduto in Giappone con una centrale nucleare, in seguito ad un terremoto, ci dovrebbe far ricredere sulla possibilità di poggiare impianti di questo genere, in territori riconosciuti ad altissimo rischio sismico.
Per quanto riguarda il dato occupazionale le stesse unità lavorative non sarebbero tali da giustificare la scelta ed è bene ricordare che ben altri impianti e filiere produttive sostenibili frutterebbero molto più di 125 addetti, salvaguardando il territorio e il mare. Inoltre le maestranze richieste ad alto profilo di specializzazione non sarebbero rintracciate in Calabria, pertanto nessuna forma di compensazione ne riceverebbe la comunità e il territorio. Per cui si assisterà ad assunzioni che nel giro di un anno spariranno, lasciando il posto solo ai profili specialistici, ma tanto basterà a decantare di aver assunto centinaia e migliaia di lavoratori.
E infine, ultimo ma non ultimo, l’auspicato abbassamento dei prezzi delle bollette per cittadini e imprese non si verificherà, e, assisteremo ancora una volta al solito modello di profitto in salsa ordoliberista che arricchisce solo i ricchi ed è predatorio verso i territori.
Insomma il rigassificatore rappresenterebbe l’ennesima mazzata per un territorio già troppo martoriato. Questo progetto, insieme al raddoppio dell’inceneritore, così come il Ponte sullo Stretto che dovrebbe veder partire proprio dal comprensorio della Piana di Gioia Tauro la rampa ferroviaria per l’attraversamento dei treni, rappresenterebbero la cancellazione di ogni prospettiva per questi territori, trasformati in aree di servizio per le altre regioni e nazioni, piegandone ogni vocazione a interessi altri e condannando i nostri figli all’emigrazione. Chi è salito al Governo al motto “L’Italia agli italiani!” continua a vedere la nostra terra come una colonia. Se non vogliamo che sia questo quello che ci attende serve uno scatto di orgoglio da parte delle popolazione tutta. Ne va del futuro nostro e dei nostri figli.
Reggio Calabria: al via la terza edizione del concorso di poesia per la Shoah
Presentata alla Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio la terza edizione del concorso di poesia per la Shoah “Ricordare per non dimenticare mai; organizzato dall’Associazione l’Accademia internazionale per lo sviluppo della voce, ebraismo e Kabala APS della prof.ssa Miriam Jaskierowicz Arman, in collaborazione con l’Associazione “Un ponte per Anna Frank”. Un concorso di livello nazionale che nasce dalla necessità, sottolinea l’organizzatrice, di rinnovare la memoria sviluppando coscienza del dramma folle della Shoah ed evitarne altri contemporanei.
“Sono molto contenta che questa terza edizione si svolga a Reggio, dopo quelle già realizzate a Bova ed a Soriano Calabro presso la piazza intitolata a Oscar Schindler. Stanno aderendo poeti e poetesse di livello autorevole – ha affermato la Professoressa Miriam Jaskierowicz Arman – chi ha detto che cose di tale importanza non possano essere fatte qui? Sono orgogliosa di far arrivare a Reggio, città che mi ha adottata, un evento del genere”. Una felice “sfida” culturale, dunque, per la città e soprattutto per i suoi giovani studenti ai quali, prevalentemente, vuole rivolgere l’attenzione il Comune nella sua funzione istituzionale con un’iniziativa volta non solo a sensibilizzare e far conoscere ma a far maturare, attraverso l’arte, uno stato d’animo in grado di comprendere a fondo i crimini nazisti e di chiunque altro li replichi, in varie forme, oggi stesso.
L’assessora Lucia Nucera si è detta soddisfatta per l’attività promossa dal Comune. “Un premio – ha affermato – organizzato soprattutto per le scuole ma anche per persone comuni che possono partecipare, tutti, con lavori che ricordano quello che è stato e quello che non deve più avvenire. Un progetto che portiamo avanti, con la Jaskierowicz Arman, fin dal 2019 e che ora finalmente conosce sviluppo concreto. La sua presenza in città e la sua testimonianza come figlia di ebrei sopravvissuti è motivo di orgoglio perché ci ha scelti per l’umanità riscontrata tra le persone. Per me è un dovere, quindi, da donna e da amministratrice portare avanti questo suo messaggio di pace che, in questo periodo, pesa moltissimo. Mai come oggi dobbiamo parlare di pace”.
Reggio Calabria: solidarietà da parte del sindaco f.f. Versace per l’amministrazione di Galatro
“Ancora una volta amministratori locali vengono aggrediti nell’esercizio delle loro funzioni. Un episodio grave e preoccupante per il quale ci tengo ad esprimere la piena solidarietà da parte dell’intera comunità metropolitana nei confronti del Vicesindaco di Galatro Carmelo Panetta, del tecnico comunale Michele Politanò e dell’intera Amministrazione comunale di Galatro“. Così in una nota il sindaco ff della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace ha commentato il grave episodio di violenza avvenuto nei giorni scorsi nel piccolo comune dell’area metropolitana reggina.
“Condivido le preoccupazioni sollevate dagli Amministratori di Galatro e dai sindaci della Città degli Ulivi – ha aggiunto Versace – è gravissimo che dei rappresentanti delle istituzioni siano aggrediti in questo modo, costretti ad affrontare fisicamente problemi e rimostranze di una parte della cittadinanza probabilmente esasperata, che riversa sui Comuni, primo avamposto democratico sui territori, tutte le proprie paure e le proprie difficoltà“. “Da anni ormai sosteniamo che le istituzioni territoriali vadano tutelate – ha concluso Versace – insieme ad Anci da lungo tempo proponiamo una serie di interventi normativi volti a dare sostegno e supporto a chi si trova a rappresentare le comunità locali, prendendo sulle proprie spalle un carico di responsabilità enorme e rischiando di trasformarsi in bersaglio per tutti i disagi vissuti dalle comunità. Come Città Metropolitana ci stringiamo attorno alla comunità di Galatro ed ai suoi amministratori. Situazioni come queste non devono più accadere”
I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno denunciato in stato di libertà 14 persone, ritenute gravemente indiziate di reati vari: nello specifico, quattro persone sono state denunciate per rissa, tre per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori, due per reati ambientali, una per possesso di oggetti atti ad offendere, una per guida reiterata senza patente, una per violazione della detenzione domiciliare ed in ultimo, due sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale. In particolare, i Carabinieri di Rizziconi, con il supporto di altre pattuglie, sono intervenuti in una zona di campagna, dove due famiglie litigavano per questioni di confine: dall’esame di un filmato di videosorveglianza e sentendo le persone presenti, quattro italiani sono stati denunciati per rissa.
I Carabinieri di Galatro, con il supporto dei Carabinieri Forestali, hanno denunciato un cittadino del luogo per reati ambientali e per violazione del testo unico in materia edilizia: l’uomo, senza alcuna autorizzazione, aveva proceduto ad opere di sbancamento di una parte di un costone montagnoso, adiacente al proprio terreno che voleva allargare ma, in parte, era stato occluso anche il regolare passaggio delle acque di un torrente. Oltre alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, nei confronti dell’uomo sono state elevate sanzioni amministrative per violazione delle leggi ambientali e del regolamento di polizia forestale.
I Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro, San Ferdinando e Melicucco hanno denunciato tre persone per reati contro le donne: in particolare, due uomini sono stati deferiti per maltrattamenti in famiglia e uno per atti persecutori, dopo aver raccolto le denunce delle loro mogli, due delle quali hanno riferito angherie perduranti nel tempo. I Carabinieri di Melicucco, inoltre, durante un posto di controllo, hanno fermato un extracomunitario, senegalese, sanzionandolo per guida senza patente, reiterata: per l’uomo è scattato il sequestro del veicolo.
Sempre i Carabinieri di San Ferdinando, hanno denunciato un uomo per aver adibito un terreno di proprietà in una sorta di discarica abusiva, dove erano presenti materiali di risulta, tra i quali calcinacci, ferro e rottami vari: al cittadino di San Ferdinando è stato contestato il reato di “discarica abusiva”. Gli stessi militari della Stazione sanferdinandese, hanno denunciato un altro cittadino del posto in quanto, durante un posto di controllo ed a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso, senza giustificato motivo, di un coltello a serramanico. In ultimo, i militari della Sezione Radiomobile, nel corso di un posto di controllo, dopo aver accertato che il ragazzo alla guida era sprovvisto di patente in quanto in precedenza ritirata in conseguenza di un provvedimento prefettizio, hanno denunciato il giovane ed il padre dello stesso, in quanto proferivano minacce ed offese ai Carabinieri.
Scena Nuda: standing ovation per lo spettacolo “Elegia per la principessa barbara. A proposito di Medea”
Una standing ovation ha sancito il successo, sabato scorso, di “Elegia per la principessa barbara. A proposito di Medea”: la nuova produzione della Compagnia teatrale “Scena Nuda”, dopo la prima a Portigliola e la rappresentazione al Parco dei Tauriani di Palmi, è approdata a Reggio Calabria, andando in scena al Teatro Zanotti Bianco, nell’ambito del progetto “Altri Luoghi” e dell’iniziativa “Reggio Fest” (promossa dal Comune di Reggio, su fondi Mic).
Un grande riscontro da parte del pubblico, che – in un silenzio assoluto che ha avvolto il teatro – è stato coinvolto dall’intensità delle interpretazioni e del testo, che nasce dall’analisi del personaggio di Medea, nella sua evoluzione nel tempo e nelle diverse versioni letterarie, da Euripide, a Seneca, a Grillparzer, e in cui viene evidenziato anche l’aspetto dell’essere “straniera in terra straniera”. Una drammaturgia – che parte dalla riflessione su quali domande questa storia ponga al nostro tempo – e uno sguardo registico firmati da due fra i più importanti nomi del panorama teatrale italiano, ovvero Elena Bucci e Marco Sgrosso.
Una Medea forte, sfaccettata, dunque, quella interpretata da Francesca Ciocchetti, che, al centro della scena, fa rivivere il Mito nella sua complessità, insieme agli altri protagonisti, che la affiancano sul palco in un alternarsi di presenze e assenze, di sguardi che si incrociano e si celano davanti al dolore, di passioni contrastanti, di sentimenti, resi da tutto il cast: da Teresa Timpano, che ha vestito i panni della nutrice, a Filippo Gessi, nel ruolo di Giasone, da Alfonso Paola (Creonte/Messaggero), a Miryam Chilà, che ha dato voce alla parte del coro. Grande intensità attoriale, per una narrazione drammaturgica che emoziona gli spettatori, in una versione scenica in cui la parola si fonde, si modula e viene esaltata dalla musica eseguita dal vivo dal Maestro Alessandro Calcaramo e dalla voce di Caterina Verduci: suoni che riportano a epoche lontane, canti della tradizione calabrese che incrociano quelli in griko salentino, o echi internazionali, in una visione ampia e universale del Mito. Una musica che diventa linguaggio e parte integrante, fondamentale di un racconto che conquista il pubblico. Ancora un grande successo, quindi, per questo nuovo spettacolo teatrale e per “Altri Luoghi” – “Reggio Fest”, iniziativa che proseguirà con l’appuntamento del 2 dicembre, con lo spettacolo “Maxima” di Pandemonium Teatro.
“La Società Cosenza Calcio comunica di avere sollevato dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra il Sig. Davide Dionigi. Al tecnico, che ha collezionato 12 panchine in rossoblù, tra Coppa e Campionato, vanno i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto. La Società informa che nelle prossime ore sarà ufficializzato il nuovo tecnico della squadra rossoblù”. Con questo breve comunicato il Cosenza ha esonerato Davide Dionigi dalla panchina. L’ex calciatore e allenatore della Reggina ha pagato le ultime 4 partite disputate realizzato uno score pessimo. Dopo l’ottimo avvio di stagione, i Lupi hanno inanellato 4 sconfitte consecutive scendendo nei bassi fondi della Serie B.
Il Comune di Roccella Jonica, su impulso dell’assessore alle Politiche Ambientali Fabrizio Chiefari, aderisce anche quest’anno a “Puliamo il mondo”, la nota campagna di volontariato promossa da Legambiente per la pulizia di spazi pubblici e aree verdi. Giunta nel 2022 alla trentesima edizione con il motto “Per un clima di pace”, la campagna “Puliamo il mondo” rappresenta la versione italiana dell’iniziativa mondiale “Clean up the world” e ha come obiettivi gli stessi di Legambiente per la protezione e la salvaguardia della natura: avere città più pulite e vivibili, riappropriarsi del territorio e sviluppare un cambiamento degli atteggiamenti dell’uomo verso l’ambiente.
Roccella partecipa ormai da diverse edizioni a questa iniziativa che mette in luce l’impegno attivo di numerosi volontari per rendere ancora più bella e pulita la cittadina. Quest’anno la manifestazione si svolgerà venerdì 4 novembre alle 9.30 nell’area della Piazzetta dei Caduti con il sottotitolo “Tra ambiente e storia” e sarà organizzata dal Comune in sinergia con Legambiente, l’Istituto Comprensivo Statale “Coluccio – Filocamo” e la “Jonica Multiservizi Spa”. La giornata vedrà la presenza di una rappresentanza degli studenti del locale Istituto comprensivo e, oltre all’attività di pulizia dell’area, offrirà un percorso storico – ambientale con una lezione di Botanica sugli alberi e la vegetazione presente nella piazzetta e una lezione dedicata alla storia del Monumento dei Caduti.