Freme. Nell’attesa di conoscere Reggio Calabria Enrico Lazzaretto freme. Ormai non manca molto, complice una vacanza in Calabria già programmata, come fosse una mossa molto ben congegnata dal destino, lo schiacciatore padovano sarà in riva allo Stretto, insieme alla compagna Livia che per la prima volta si trasferirà con lui, già alla vigilia di Ferragosto. Fa rumore, tanto rumore, il passo di partenza sul mercato della Domotek Volley Reggio Calabria che, per salutare la serie A3 stretta a sé la sera dell’8 giugno, ha acceso la miccia con un giocatore esaltante in campo e messaggero di gioia contagiosa nella vita. La scintilla è scoccata in fretta tra società e giocatore, le sensazioni reciproche subito positive e l’unione si è concretizzata favorevolmente. Enrico, 29enne di 1,98 centimetri, riesce a far andare d’amore e d’accordo la maturità immagazzinata in nove anni di Serie A con una vivace freschezza, atletica ed emotiva: “Mi sento meglio rispetto a quando avevo 24 anni. Sono migliorato anche fisicamente. Il bagaglio di esperienza, sicuramente ricco, è una risorsa che mi avvantaggia perché, a certi livelli, essere pratici di situazioni già ben conosciute aiuta tanto, ma la voglia di vincere e la fame di risultati importanti sono rimaste intatte, sempre al top”.
Delle sue qualità tecniche, del suo stile coinvolgente, ha offerto saggi ovunque si sia fermato per martellare palloni sul taraflex. Il contatto con l’A1 nella sua Padova, dove ha modellato, già da adolescente, i fondamentali rivelatisi determinanti nel corso della carriera. Potenza Picena ed Alessano in A2, poi di nuovo Padova, di nuovo A1. Due stagioni a Porto Viro, prima di trasferirsi a Macerata dove è rimasto complessivamente tre anni. E da Macerata Enrico Lazzaretto viaggia spedito con la mente, nell’attesa di farlo anche nella realtà, verso Reggio Calabria, prima esperienza al sud dopo quella vissuta nel 2017/2018 ad Alissano, in Puglia: “Troverò una società che, come una famiglia, riempirà di attenzione ed affetto, i suoi figli e troverò il calore dei tifosi che ci spingeranno verso traguardi ambiziosi”. Coltiva una fede inattaccabile nella coesione del gruppo: “L’unione di uno spogliatoio formato da giocatori che si divertono a giocare insieme è la chiave di volta per superare qualsiasi ostacolo, rende molto più facile vincere perché si gioca con spensieratezza”.
Lazzaretto, pur essendo un attaccante puro in grado di aprire in due le retroguardie al di là della rete, è fortemente orientato a migliorare a muro e a dare continuità ai suoi progressi enormi in ricezione: “Mai si smette di imparare, mai si smette quel lavoro di perfezionamento dei fondamentali che completa un giocatore”. È cosciente del ruolo centrale che, nelle tracce di gioco di mister Polimeni, dovrà rivestire e questo, per un amante delle sfide come lui, non fa altro che elevare l’intensità dell’adrenalina di cui si nutre: “Mi gasa parecchio prendermi responsabilità, se sotto pressione riesco a dare il meglio e sapere che mi saranno assegnati compiti di massima responsabilità è benzina nel motore delle mie aspirazioni. Voglio fare un ulteriore salto di qualità e sono prontissimo a dare tutto quello che è nelle mie potenzialità per dare alla squadra ciò che serve per arrivare il più in alto possibile”. Lo show può cominciare, con Lazzaretto in campo non è una promessa: è una certezza.