Helena Pedone
A Rosarno, i carabinieri della locale Tenenza e della Stazione di San Ferdinando hanno arrestato in flagranza un cittadino bulgaro, 48enne, per combustione illecita di rifiuti.
In particolare, l’intervento dei militari dell’Arma è avvenuto a Marina di Rosarno a seguito di una segnalazione giunta al 112, circa la presenza di un uomo intento nella combustione di rifiuti con conseguente sviluppo di una coltre di fumo nero e denso a pochi passi dal mare.
Sul posto, nell’immediatezza due pattuglie dei Carabinieri, che lo hanno subito identificato e arrestato nell’atto di bruciare numerosi cavi elettrici, verosimilmente allo scopo di ricavare il rame, dopo averne sciolto la plastica.
L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari, presso la propria abitazione di San Ferdinando.
In corso gli accertamenti per verificare la provenienza dei cavi elettrici, non si esclude la possibilità che possano essere stati trafugati da qualche capannone della zona.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.
L’attesa è finita: dopo gli applausi all’anteprima a Roma, alla quale era presente anche la Calabria Film Commission, arriva oggi su Disney +, “The Good Mothers”. Dopo il “Berlinale Series Award”, conquistato al Festival internazionale del cinema di Berlino, nella sezione “Berlinale Series”, la serie – prodotta da Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e finanziata da Calabria Film Commission con il Bando per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria 2021 – sarà dunque disponibile, con tutti i sei episodi, sulla piattaforma.
“The Good Mothers” è stata girata per 6 settimane in Calabria, anche con attori e professionisti calabresi. In particolare, le riprese sono state effettuate tra Reggio Calabria, Palmi e Fiumara e l’importanza dei luoghi scelti è stata sottolineata anche dalla giuria del “Berlinale Series Award”, nelle motivazioni del premio: “la bella fotografia, la scenografia e le location hanno contribuito alla sensazione ultra realistica della serie”. Molto apprezzate le performance degli attori calabresi, dalla grande interpretazione di Francesco Colella, a Saverio Malara ed Andrea Riso, tra gli altri.
Basata sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, adattato per lo schermo da Stephen Butchard, “The Good Mothers” è diretta da Julian Jarrold ed Elisa Amoruso e vede nel cast Gaia Girace, Barbara Chichiarelli, Valentina Bellè, Micaela Ramazzotti, Simona Distefano, Andrea Dodero.
“Sulla buona strada”, il progetto di educazione stradale voluto dall’Amministrazione comunale, curato dal Centro Servizi per l’Infanzia “Crescere insieme” di Reggio Calabria e rivolto alle classi di ciascun grado delle scuole del Comune di Motta San Giovanni, ha preso il via coinvolgendo l’infanzia.
L’obiettivo del progetto è educare e formare i bambini e i ragazzi sul tema della sicurezza stradale, attivando il loro senso di responsabilità individuale e collettivo. La sicurezza stradale in questa attività viene intesa come una maturazione etica capace di attivare negli studenti la figura del nuovo cittadino di domani, responsabile e consapevole, anche con il coinvolgimento degli adulti di riferimento, degli agenti di pubblica sicurezza e delle figure istituzionali operanti sul territorio.
“L’Educazione stradale è una delle priorità su cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito lavora per promuovere tra i giovani la cultura della sicurezza in strada, il rispetto delle regole e l’educazione alla mobilità sostenibile, una priorità non solo nazionale ma locale – commenta l’assessora alla Pubblica Istruzione Sonia Malara – “Sono convinta che l’azione amministrativa non possa svincolarsi dalle proposte che provengono dai contesti educativi extraurbani. Una buona governance è fatta di supporto alla programmazione dell’attività formativa e collaborazioni con le agenzie educative impegnate nella promozione di stili di apprendimento pragmatici, per una cittadinanza consapevole e vissuta in maniera concreta”.
“Prestiamo molta attenzione alla scuola e agli studenti perché riteniamo tutto questo un utile investimento per il futuro del nostro territorio e della nostra comunità” – dichiara il sindaco Giovanni Verduci – “Ci sono cantieri aperti che già interessano gli edifici scolastici e altri interventi saranno realizzati a breve. Promuoviamo iniziative culturali che possano avere ricadute concrete, come in questo caso dell’educazione stradale e riconosciamo l’Istituzione scolastica come un volano di sviluppo e crescita sociale. Tutto questo è possibile grazie all’ottimo lavoro svolto in assoluta sinergia con la dirigente scolastica Margherita Sergi, il corpo docente e gli operatori del sociale”.
Il progetto “Sulla buona strada”, coordinato dall’esperta Antonella Zumbo, si compone di incontri dedicati alla conoscenza delle regole previste dal codice della strada strutturati attraverso le metodologie didattiche più innovative. La sicurezza stradale è un insieme di norme, attenzioni e comportamenti che, combinandosi, rendono le strade più o meno sicure e i cittadini informati per la propria e altrui incolumità. Ecco perché un percorso di tale portata e che punta all’educazione e alla sicurezza sulla strada, ha trovato il pieno sostegno dell’ente. Mettersi sulla buona strada vuol dire dare precedenza alla vita.
Riceviamo e pubblichiamo:
La depurazione delle acque e la tutela del mare sono certamente alcuni dei temi più importanti per la nostra regione. Qualche giorno fa il Presidente Occhiuto, attraverso una video-notizia, ha annunciato che quest’anno, cito testualmente, ci sarà “tolleranza zero per gli autospurgo”, che, a suo dire, dopo aver prelevato i fanghi e riempito le autobotti, ne svuotano il contenuto nei torrenti in maniera illecita, inquinando il mare e provocando addirittura delle piene nei torrenti stessi, anche durante i mesi estivi di siccità. Queste dichiarazioni mi hanno fatto molto riflettere. Infatti, se da un lato non posso che essere totalmente d’accordo con il Presidente riguardo la volontà di fare sempre il massimo nel campo della “buona” depurazione e della tutela del nostro splendido mare, dall’altro reputo necessario operare dei “distinguo” e valutare le cose con una maggiore profondità.
Innanzitutto, vorrei ricordare al Presidente Occhiuto che ci sono ancora oggi diversi Comuni che scaricano a cielo aperto o che sono “sotto infrazione”, e aspettano le risorse per poter adeguare i loro depuratori. Finanziamenti che stanno giungendo molto a rilento e che sono stato oggetto di una mia specifica interrogazione, cui purtroppo non è seguita una risposta convincente da parte degli uffici preposti.
In secondo luogo, riguardo il divieto di circolazione degli autospurgo durante le ore notturne, vorrei precisare che questo tipo di soluzione non è una novità, poiché sono decenni che in Calabria le prefetture tentano di ridurre gli illeciti e gli scarichi abusivi attraverso l’emanazione di queste ordinanze restrittive. Ma al di là della valutazione dell’impatto reale di tali ordinanze, io sono convinto che in una regione a vocazione turistica come la nostra questo tipo di soluzioni rischiano, addirittura, di essere controproducenti. Mi riferisco ai ritardi e ai disagi che potrebbe creare la lunga procedura per l’autorizzazione ad un pronto intervento d’emergenza di un autospurgo per sanare una problematica urgente in un villaggio turistico, durante una festa comunale o durante un evento privato in orari serali. Probabilmente il via libera all’intervento arriverebbe quando un’eventuale fuoriuscita fognaria o altre problematiche hanno rovinato l’evento. E allora reputo certamente più efficiente ed efficace la ricerca di una soluzione più innovativa, con l’attivazione di una app o di un sistema satellitare sui mezzi, in modo da tracciarne puntualmente tutti i movimenti, evitando possibili soste per lo scarico abusivo. Ciò certamente creerebbe un clima di collaborazione con gli operatori del settore senza criminalizzare a priori chi da tanti anni svolge in maniera onesta questo lavoro fondamentale per turisti e residenti.
Per quanto riguarda, infine, l’associazione tra gli scarichi degli autospurgo e le piene estive dei torrenti, occorre essere realisti: per dare vita ad una piena in un torrente di media portata, centinaia o migliaia di autospurgo dovrebbero scaricare i loro fanghi simultaneamente nello stesso punto. Non bisogna essere ingegneri idraulici per capire come ciò sia assolutamente inverosimile. E’ come se il Presidente del Veneto Luca Zaia dichiarasse che il problema dell’acqua alta a Venezia è dovuto ai bambini che fanno la pipì in laguna. Come detto, le battaglie per un mare più pulito e per una Calabria più accogliente sono certamente di primaria importanza, ma, a mio avviso, bisogna procedere con un comportamento più aperto e collaborativo, senza eccedere in spettacolarizzazioni o in atteggiamenti troppo punitivi per determinate categorie.
La Commissione comunale per la Salute, presieduta dal consigliere Carmelo Romeo, ha audito Claudia Musolino, referente reggina del progetto “Ricomincio da me”, un laboratorio di cosmetica e estetica, totalmente gratuito, dedicato ai pazienti oncologici che soffrono gli effetti collaterali di radio e chemioterapia.«La nostra città – ha spiegato Romeo – è il centro di uno dei cinque progetti pilota dalla straordinaria valenza sociale. L’idea va, dunque, sostenuta e presa ad esempio affinché si possa sviluppare un circuito virtuoso intorno a questioni di una delicatezza estrema».
Nel ringraziare la Dottoressa Musolino ed il suo staff, il presidente Romeo ha ricordato come «l’iniziativa sia “no profit”, priva, cioè, di qualsiasi ritorno economico e riconosciuta dal Ministero della Sanità».
«Dalle parole della referente per Reggio Calabria – ha continuato – si percepisce una forte sensibilità nei confronti di chi, costretto a terapie che, spesso, deturpano il corpo, non ha la possibilità di rivolgersi, costantemente, alle cure di un dermatologo. É, dunque, un laboratorio aperto a tutti, a prescindere dal genere e dall’età, che sostiene ed accompagna i pazienti verso un graduale recupero del proprio aspetto fisico e della fiducia in sé stessi».
«Molte volte – ha aggiunto Romeo – affrontare la malattia porta a non riconoscersi più e, questo, rappresenta un problema ulteriore per chi sta affrontando un periodo così difficile. Grazie alla cura di sé, quanti stanno lottando contro il cancro, hanno uno strumento in più per fortificare l’aspetto psicologico e combattere un tumore con maggiore determinazione. Questo progetto, dunque, ha il merito di rendere la bellezza un bene accessibile a tutti, in particolar modo a chi è in difficoltà. Un aspetto certamente non secondario che consente alle persone di sentirsi a proprio agio con sé stessi e nel contesto sociale che li circonda. Regalare bellezza, serenità e cure a chi affronta le terapie tumorali è, quindi, una qualità da incentivare, sostenere e replicare». «Io stesso – ha proseguito il presidente della Commissione Salute – ho avuto modo di visitare ed apprezzare la sede allestita a Sbarre, di fronte alla farmacia San Pietro. É un luogo accogliente, dove solidarietà, impegno e dedizione al prossimo costituiscono i pilastri portanti».
«Come commissione – ha concluso – c’è il massimo impegno per diffondere lo scopo nobile del progetto e dare la possibilità, a quante più persone possibile, di venire a conoscenza di questo servizio che è, ribadisco, un esempio da emulare. A tal proposito, il mio ringraziamento non può che andare al consigliere Filippo Quartuccio, il primo ad aver posto il progetto all’attenzione della Commissione, ed a tutti i commissari per l’estrema condivisione e sensibilità dimostrate».
“Casa”, scritto dallo stesso Tony, è un brano dal sound brasiliano, marcatamente influenzato dall’armonia, dal ritmo e dal movimento tipico del paese verde oro.
Lo stile musicale di matrice pop internazionale richiama il samba, l’immancabile chitarra classica, suonata dallo stesso Tony e le percussioni fanno da anima del brano e accompagnano il testo scritto prevalentemente in italiano, arricchito da espressioni inglesi e portoghesi. Tony affida alla musica, che è da sempre riconosciuta come linguaggio universale, un messaggio di unione tra tutti i popoli, senza confini.
Tony Canto è un musicista compositore, cantautore, produttore, scrittore, arrangiatore e chitarrista siciliano. Ha all’attivo cinque album: “Il visionario” (2007, NUDDU), “La strada” (2009, Leave Music/ Self), “Italiano federale” (2011, Leave Music/ Universal) e “Moltiplicato” (2016, Leave Music/ Sugar Music), quest’ultimo edito anche in Brasile con una versione italo portoghese intitolata “Moltiplicato Brasil” (2020, suga music/Dubas musica) e “Casa do Canto” (2022, Dubas musica).
Da diversi anni è nel roster di Sugar Music in qualità di autore per Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Mannarino, Pilar, Bungaro ed è co autore con Giovanni Allevi del brano “Life Is A Miracle” interpretato da Federico Paciotti e Sumi Jo. Tony ha inoltre lavorato in qualità di produttore artistico e arrangiatore ai primi quattro album di Alessandro Mannarino e all’ultimo album di Mario Venuti.
Nell’ambito cinematografico, invece, ha collaborato alla composizione delle colonne sonore di film quali “La Vita Come Viene” (di Stefano Incerti, 2003), “Manuale D’Amore” (di Giovanni Veronesi, 2005), “La Matassa” (di Giambattista Avellino, Valentino Picone e Salvatore Ficarra, 2009), “La Prova” (di Ninni Bruschetta, 2017) e “Ci vuole un fisico” (di Alessandro Tamburini, 2018). Nel 2013 vince il premio Mario Camerini come “Miglior brano su film” con “Ti amo Italia” scritta per il film “Benur” di Massimo Andrei.
È autore del testo e della musica del brano “A mare si gioca”, la poesia sulla migrazione interpretata da Nino Frassica sul palco del Festival di Sanremo 2016.
Nel 2020 Tony pubblica il suo primo romanzo “Il sognatore seriale” e nello stesso anno è impegnato in una tournée in Brasile per presentare l’album “Moltiplicato Brasil”. Nel gennaio 2022 pubblica “Casa do Canto” che presenta dal vivo con un tour teatrale che lo vede esibirsi nelle maggiori città brasiliane. Nello stesso anno scrive e porta in scena come attore, insieme a Maurizio Marchetti, la commedia “Ma si…dai”.
Attivo il pre-save: https://tonycanto.lnk.to/Casa
Il 21 aprile la cantautrice PATRIZIA CIRULLI sarà in concerto all’Auditorium Novecento di NAPOLI (Via Enrico De Marinis, 4) per presentare live i brani del suo ultimo album “FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA” (Squilibri Editore), disponibile in versione fisica, sulle piattaforme streaming e in digital download (https://bfan.link/fantasia-7).
Patrizia Cirulli sarà accompagnata sul palco da Renato Caruso alle chitarre, Mattia Boschi al violoncello elettrico e Giuseppe Mazzotta alle percussioni. Lo stesso Renato Caruso aprirà la data proponendo due brani tratti dal suo ultimo disco “Grazie Turing”.
In questa data saranno presenti due ospiti speciali, Fausta Vetere (NCCP) e Dario Sansone (frontman dei FOJA), che hanno duettato con Patrizia nel disco.
«Una grande emozione e una grande gioia presentare le poesie di Eduardo in musica a Napoli in un posto magico come l’Auditorium Novecento – dichiara Patrizia Cirulli – Sarà il mio primo concerto a Napoli, un momento condiviso con i musicisti, gli ospiti e il pubblico. Racconterò con devozione e gratitudine il grande Eduardo».
L’album “Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica” è una trasposizione in musica di dieci poesie di Eduardo De Filippo, un omaggio a una delle figure più significative della storia del nostro teatro. L’album, realizzato sotto la direzione musicale di Marcello Peghin e la consulenza artistica di Mimmo Paganelli e edito da Squilibri Editore, spazia tra generi diversi: dal folk alla canzone d’autore. Il disco contiene una nota introduttiva a firma di Pasquale Scialò e alcune immagini dei dipinti di Beppe Stasi.
«Incontrando la poesia di Eduardo è successo qualcosa di magico e straordinario che mi ha portato subito a musicare altre sue nove poesie. Mi sono fortemente appassionata al suo mondo poetico – spiega Patrizia Cirulli – Luca De Filippo mi diede una prima autorizzazione alla pubblicazione e, successivamente, arrivarono anche le autorizzazioni degli altri eredi che ringrazio profondamente per avermi permesso di realizzare questo progetto. Musicare le poesie di Eduardo è stato come entrare in un mondo che non ho mai incontrato nella mia realtà, ma mi ha permesso di percepirlo come se lo avessi vissuto da vicino».
Questa la tracklist dell’album: “Si t’ ‘o ssapesse dicere”, “L’ammore ched’è?” con Dario Sansone dei FOJA, “Relogio cumpiacente (Fantasia)”, “Io vulesse truvà pace” con Fausta Vetere dei NCCP, “Penziere mieje”, “Quanno parlo cu te”, “‘E mmargarite”, “È notte”, “A…B…C…D…” e “E allora bevo…”
Patrizia Cirulli è una cantautrice, compositrice, autrice di Milano, dalla voce “insolita e straordinaria”- come l’ha definita Lucio Dalla. Per tre volte finalista al Premio Tenco e per tre volte vincitrice del Premio Lunezia, ha collaborato con vari artisti, fra cui Sergio Cammariere, Mario Venuti, Fausto Mesolella, Vince Tempera, Pacifico, Sergio Muniz.
Nel 2012 pubblica il disco “Qualcosa che vale”, rilettura in chiave acustica dell’album “E già” di Lucio Battisti, in cui suonano quattordici fra i migliori chitarristi italiani come Fausto Mesolella, Luigi Schiavone, Paolo Bonfanti, Massimo Germini, Carlo Marrale.
Nel 2016 pubblica “Mille baci” (Egea Music) album finalista al Premio Tenco 2016, vincitore del Premio Stilnovo nell’ambito del Premio Lunezia 2016 e vincitore del Premio La musica della poesia nell’ambito del Premio Bianca D’Aponte 2016. In questo album Patrizia ha musicato e interpretato in forma canzone poesie di grandi autori (Quasimodo, Merini, d’Annunzio, Pessoa, Catullo, Garcia Lorca, De Filippo, Kahlo e altri). Due anni dopo pubblica “Sanremo d’Autore” (Egea Music), album finalista al Premio Tenco, in cui Patrizia ha reinterpretato alcuni brani che hanno partecipato al Festival di Sanremo. Nel 2020 ha pubblicato una sua personale versione acustica del brano di Achille Lauro “C’est la vie” e nel dicembre 2021 Patrizia ha scritto il suo primo libro di poesie dal titolo “Sola di fronte al mare” edito da Pluriversum Edizioni con prefazione di Alessandro Quasimodo.
Inizio concerto ore 21.30. I biglietti sono disponibili su https://www.etes.it.
“Alle cantine calabresi presenti nella più grande manifestazione di promozione del vino italiano a livello internazionale, esprimo gratitudine e riconoscenza, perché contribuiscono allo sviluppo economico e alla valorizzazione dell’identità culturale millenaria dei nostri territori”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, che ha visitato i tanti espositori vitivinicoli calabresi alla 55ma edizione di Vinitaly (più di 4 mila aziende e record di oltre mille buyer da sessantotto paesi) nel padiglione 12 della Calabria su un’area di oltre mille metri quadrati.
Ha aggiunto: “Vedere e ascoltare gli imprenditori calabresi del vino, le loro storie, la passione ed il coraggio con cui mandano avanti con successo le loro attività, è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Il vino calabrese e i suoi produttori dimostrano di essere capaci di catturare l’interesse dei mercati nazionali ed internazionali (oltre dieci milioni di bottiglie vendute) grazie a continui investimenti in tecnologia e innovazione puntando alla sostenibilità dei vigneti ed alla qualità delle produzioni”.
Per il presidente Mancuso: “La Regione continuerà a tutelare e ad agire per il potenziamento di un patrimonio di circa trecentocinquanta vitigni autoctoni preservati nel tempo grazie all’isolamento delle aree interne, dodicimila ettari di vigneti e una produzione di quattrocentomila ettolitri di vino all’anno, di cui 75% rosso e rosato e 25% bianco”.
CORIGLIANO ROSSANO – «Il ritrovamento archeologico del giugno scorso nella frazione di Cantinella, precisamente a Favella della Corte ci riempie d’orgoglio e conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che in quell’area insiste una stratificazione antropologica e storica millenaria testimoniata da un insediamento neolitico tra i più antichi d’Europa e dalla necropoli sibarita, con sepolture che rivelano come la pratica del rito orfico fosse molto diffusa in area sibarita. Nella tomba, a corredo del feretro, sono stati rinvenuti oltre ai resti umani, oggetti tra cui un “biberon” e frammenti aurei accartocciati, delle “laminette orfiche”, risalenti al IV-V secolo a.C. Le “laminette” ritrovate non sono certo le prime: altre cinque “laminette”, provenienti dalla stessa area che riferisce di Thurii, sono oggi custodite presso il Museo Nazionale Archeologico di Napoli. È evidente che siamo di fronte ancora una volta a ritrovamenti e reperti di grande valore archeologico. Bene ha fatto la direzione regionale, nella persona di Filippo Demma direttore del Museo di Sibari, in collaborazione con la Soprintendente Abap di Cosenza, Paola Aurino a rendere fruibile il ritrovamento con delle giornate museali ad hoc aperte al pubblico. Ogni reperto che si riporta alla luce è un mondo di informazioni che ha superato secoli, millenni, giungendo fino a noi per raccontarci la storia». È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface.
«In qualità di Presidente della terza Commissione regionale alla Sanità con delega alle attività sociali, culturali e formative, plaudo a manifestazioni che richiamano l’attenzione su un ambito così complesso qual è quello museale dove le risorse non sempre sono adeguate al mantenimento di tali presidi culturali. In essi è custodito un patrimonio inestimabile com’è quello dell’antica Sibari, che dobbiamo valorizzare attraverso l’interazione istituzionale, incentivando l’interesse culturale e turistico con attività promozionali che vanno sostenute anche per offrire una maggiore fruibilità non solo al turista, allo studioso, allo studente e quindi alle scuole della vasta area sibarita, ma soprattutto occorre rendere tali percorsi accessibili alle persone con disabilità e fragilità. La frazione di Cantinella e in particolar modo Favella della Corte, alla luce di quanto finora emerso – conclude Pasqualina Straface – rappresenta un’area di notevole rilevanza archeologica e deve essere valorizzata come merita con percorsi tematici e museali che siano fruibili al pubblico e riconosciuti quali siti integrati del Parco e Museo archeologico di Sibari. In prossimità delle prossime commissioni mi farò promotrice di un progetto regionale da condividere con l’Ente comunale, le istituzioni museali, la Soprintendenza Abap di Cosenza al fine di un’offerta museale che includa i siti coriglianesi finora rilevati».