Ultimo sforzo per i concorrenti dei Campionati italiani di Astronomia, giunti alla XXI edizione. Alle finali sarà presente l’Istituto “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni, rappresentato dallo studente Gianluca Costantino, che frequenta l’indirizzo Scienze Applicate del liceo scientifico. Promosso dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dalla Società Astronomica Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’appuntamento annuale ha coinvolto i più meritevoli allievi di tutta Italia registrando tra questi una fitta presenza di giovani calabresi: nel mese di febbraio il Liceo Scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria ha accolto la gara interregionale per i residenti calabresi che hanno potuto avvalersi, nella preparazione alla competizione, del contributo del Planetario Pythagoras, osservatorio astronomico reggino. Intanto Gianluca riceve l’encomio della dirigente scolastica villese – Maristella Spezzano – perché animato dalla curiosità per le scienze e le tecnologia, grazie a una robusta e vivace preparazione, si guadagna l’accesso alle finali che si terranno a Cortina d’Ampezzo tra il 18 e il 23 aprile, dove cinque tra i partecipanti che avranno conseguito il punteggio più alto saranno proclamati vincitori. Le abilità scientifiche a servizio dell’osservazione astronomica trovano una strada per esercitarsi e applicare la formazione scolastica al più avveniristico dei campi di ricerca.
Helena Pedone
Era il 31 luglio del 2020 quando improvvisamente, all’interno del Consiglio regionale di Reggio Calabria, collassa il tetto dell’auditorium Calipari. Per fortuna, al momento del crollo, nessuno si trovava al suo interno e il suo peso enorme si è abbattuto solo su poltrone, spazio della regia e il palco rialzato, tirando giù con sé i pannelli fotovoltaici. La Procura della Repubblica aprì un’inchiesta a carico di quindici persone, coinvolte nella costruzione dell’auditorium, con l’ipotesi di reato colposo per condotte negligenti. Tra gli indagati, emerse il direttore tecnico dell’impresa, responsabile per la procura di aver elaborato una modifica strutturale al progetto originario, compromettendone la stabilità. Stesso reato, imputato al dirigente del settore tecnico dei lavori del Consiglio Regionale che ha approvato la progettazione dell’impianto fotovoltaico soprastante il tetto. Annunciato ora, su impulso del Presidente del Consiglio regionale – Filippo Mancuso – un concorso di idee per la realizzazione ex novo della struttura, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il 10 marzo. I progetti concorrenti dovranno pervenire entro il 28 marzo; per il vincitore prevista l’assegnazione di quarantamila euro cui potranno aggiungersi i settantamila previsti dal soddisfacimento dei requisiti di fattibilità tecnica ed economica elaborata da Gianmarco Plastino, direttore del settore tecnico. Si stima una spesa complessiva pari a otto milioni di euro, se si considera pertinente ai lavori anche l’area adiacente all’auditorium. Non resta che attendere l’arrivo di giugno per la proclamazione del vincitore che col suo progetto riconsegnerà alla città un rinnovato e sicuro centro culturale.
L’Associazione Agedi ha il piacere di comunicare a tutta la cittadinanza che, in occasione dello spettacolo “Diversamente uguali. Insieme per il futuro”, sono stati raccolti ben 20 mila euro: 15 mila grazie alla sola vendita dei biglietti e annesse donazioni, a cui si aggiunge il raddoppio dei primi 5 mila euro donati da Fondazione Mediolanum.
Il cuore di Reggio, dunque, si è dimostrato ancora una volta grande, così come le ambizioni del Progetto di Agedi Odv, che domenica 26 febbraio è riuscita a occupare ogni posto a sedere del Teatro comunale, facendo registrare quasi 800 presenze. Grande l’entusiasmo che si è respirato in platea; trascinante e coinvolgente lo spettacolo. Un successo sotto ogni profilo.
Tutto questo è stato possibile grazie al fondamentale apporto dei tanti artisti che si sono susseguiti sul palco ed alla puntuale gestione dell’evento a cura di Natalia Spanò dell’Associazione Nuovi Orizzonti, che ne ha seguito l’organizzazione nei minimi particolari, supportata dalle Istituzioni, dagli sponsor, dai club service e dal tessuto sociale.
In altre parole, protagonista assoluta della serata è stata la condivisione.
Dalle 19.30, il pubblico ha potuto degustare dolci e beverage offerti dai partner privati coinvolti nell’evento e visitare la mostra di piccole opere artistiche realizzate dai ragazzi che partecipano al “laboratorio artistico-pittorico Pasquale Campolo”, sotto la direzione della pittrice Tina Nicolò.
Alle 20 si sono aperte le porte del “Cilea” che ha accolto il numerosissimo pubblico che ha riempito ben due file di loggioni; alle 21 si apre il sipario per la serata condotta da Gigi Miseferi e Eva Giumbo. Hanno aperto lo spettacolo i ragazzi dell’AGEDI con il loro flash mob, scaldando subito gli animi degli spettatori. Dopo di loro, sul palco si sono alternati la cantante Micaela Foti, il duo
comico Pasquale Caprì-Benvenuto Marra, il gruppo musicale Kalavrìa, la ballerina Samuela Piccolo, il corpo di ballo di Studio Danza, l’Orchestra del Teatro “Cilea”.
“Ci tengo a ringraziare tutti: dagli artisti ai conduttori, dai tecnici alle hostess, dai nostriragazzi alle loro famiglie, passando per le associazioni, i sostenitori a distanza, gli sponsor, Banca e Fondazione Mediolanum. Davvero tutti. Ogni contributo – afferma il Presidente di Agedi Odv Maria Mirella Gangeri – è stato fondamentale per la buona riuscita della manifestazione. Non di meno quello delle Istituzioni che hanno sposato le nostre idee e le nostre iniziative: Comune, Città Metropolitana, Consiglio regionale e Giunta regionale, tutti uniti dallo stesso obiettivo, aiutare le persone con disabilità. È stato bellissimo vedere tutti cooperare e sostenere l’AGEDI nel suo difficile percorso per la realizzazione di quello che fino a ieri era solo un sogno. Oggi, grazie a tutte queste persone, il sogno può avere concretezza. Il progetto AGEDI LAB è di fondamentale importanza per rendere quanto più autonome possibile le persone con disabilità – aggiunge in conclusione Gangeri –
accompagnandole ad un “dopo di noi” che garantisca loro una vita dignitosa, quando, invevitabilmente, non avranno più accanto i loro genitori.
È stata da poco pubblicata su Scientific Report, una delle riviste scientifiche più citate al mondo appartenente al gruppo Nature, una ricerca traslazionale sull’eziopatogenesi dell’ematoma sottodurale cronico, patologia molto diffusa nell’anziano e con una incidenza in costante aumento.
Lo studio dal titoto “Cortical atrophy in chronic subdural hematoma from ultra-structures to physical properties” nasce dalla collaborazione tra i ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Università La Sapienza di Roma.
Il team di ricercatori di Ingegneria Idraulica del Dipartimento Diceam dell’Ateneo reggino , guidati dal Prof. Giuseppe Barbaro composto anche degli ingegneri Lucia Bruzzaniti e Pierfabrizio Puntorieri, hanno accolto con entusiasmo questa sfida e hanno contribuito in modo determinante a chiarire gli aspetti fisici ed idrodinamici che portano alla formazione dell’ematoma sottodurale cronico, permettendo così un approccio davvero multidisciplinare.
La ricerca condotta da ricercatori del dipartimento di Neuroscienze Umane della Sapienza di Roma, è stata effettuata su 190 pazienti confrontati con altrettanti controlli sani ed ha messo insieme i risultati clinici e di laboratorio derivanti dallo studio di microscopia elettronica ed immunoistochimica delle membrane di questa particolare forma di ematoma. Aggiungendo i dati ultrastrutturali di Microspia Elettronica e di immunoistochimica ottenuti dallo studio delle membrane interne ed esterne si è sviluppato un modello eziopatogenetico completo di questa patologia.
Questa ricerca ha in tal modo mostrato che il primum movens del circolo vizioso che porta alla formazione dell’ematoma sottodurale cronico è l’atrofia corticale benigna, che rappresenta un processo involutivo della corteccia cerebrale para fisiologico legato all’età.
Gli autori si ripromettono di utilizzare tale metodologia d’indagine per ulteriori indagini di fisiologia e fisiopatologia del sistema ventricolo subaracnoideo cranio-spinale.
Il risultato è un approccio nuovo che si propone di chiarire aspetti salienti dell’eziologia di questa patologia e rappresenta un bell’esempio di collaborazione multicentrica e multidisciplinare.
Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti si congratula con il gruppo di ricerca del prof. Giuseppe Barbaro, per l’ottimo risultato, auspicando che tali collaborazioni si consolidano e intensificano nel tempo al fine di raggiungere ulteriori prestigiosi risultati.
Reggio Calabria, 13 marzo 2023
Riceviamo e pubblichiamo:
“Uniti. Senza divisioni e con passione, per l’emodinamica pubblica e per il rilancio della sanità sul Tirreno Cosentino.
Abbiamo da poco concluso una manifestazione pubblica – promossa dal nostro comitato popolare – alla quale ha partecipato la cittadinanza attiva, libera e volenterosa. Nonostante la pioggia battente il piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale San Francesco di Paola era gremito in ogni posto.
Ringraziamo quanti hanno partecipato, quanti hanno aderito e firmato la nostra proposta apolitica.
Tra gli artefici di questo sit-in, Graziano Di Natale, da sempre impegnato nella tutela del diritto alla salute e firmatario della Mozione N.61 per l’istituzione di un Laboratorio di Emodinamica sul Tirreno Cosentino. Presenti inoltre anche il sindaco di Paola, Giovanni Politano, gli assessori Barbara Sciammarella e Francesca Sbano, il capogruppo di Maggioranza, Marco Minervino, il consigliere Renato Vilardi, il coordinatore de “La Migliore Calabria” sez. Di Paola, Aldo Maria Cupello, amministratori ed autorità provenienti da tutto il Tirreno Cosentino e anche una folta rappresentanza del personale Sanitario del presidio Paolano, il sindaco UIL-FPL nella persona di Luigi Adele e Robertino Serpa.
Conclusa la manifestazione occorre fare delle precisazioni.
Il servizio di emodinamica all’ospedale di Paola, grazie all’impegno dell’allora consigliere regionale, Graziano Di Natale, era diventato realtà.
Purtroppo, una serie di situazioni poco chiare (e la sua mancata rielezione?) hanno comportato la sua insensata sospensione. Uno smacco per la sanità pubblica, il tutto in favore di interessi privati.
Perchè privare i cittadini di un diritto sacrosanto? L’immobilismo della Regione Calabria è cessato solo grazie alla nostra dinamicità, alla sapiente azione politica portata avanti da Graziano Di Natale e da “La Migliore Calabria”.
La manifestazione odierna è alimentata da sentimenti che nulla hanno a che fare con la bagarre politica, ma deve far riflettere – inevitabilmente – chi ha potere decisionale ma, anche, chi si affanna a rincorrere le battaglie apolitiche del nostro comitato, formatosi di recente, ma da anni impegnato in prima linea per l’ospedale di Paola. Sulla sanità non esiste colore politico.
Per questo motivo abbiamo manifestato indossando una T-Shirt bianca. #IoPartecipo è stato lo slogan che ci ha accompagnato in questi giorni, ed è riuscito nell’intento di risvegliare le coscienze.
La partecipazione c’è stata. L’obiettivo è ormai noto. Chiediamo la riapertura del servizio di emodinamica all’ospedale di Paola.
Sia ben chiaro, siamo disponibili a colloquiare e a partecipare a tavoli tecnici ed istituzionali ma non siamo disposti a fare passi indietro. I cittadini prima di tutto, soprattutto dei vostri equilibri politici”.
È quanto afferma il Comitato Popolare per la difesa del diritto alla salute pubblica a seguito della manifestazione tenutasi all’ospedale di Paola in data 11/03/2023.
Sono quattro i Comuni calabresi che hanno ottenuto il premio Plastic Free 2023. A ricevere l’ambito riconoscimento, durante la cerimonia tenutasi ieri a Palazzo Re Enzo a Bologna, sono Montepaone (CZ – 1 tartaruga), Tropea (VV – 2 tartarughe), Diamante (2 tartarughe) e Tortora (CS – 2 tartarughe). Delle oltre 360 città italiane che hanno avanzato la candidatura a “Plastic Free Onlus”, l’associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in 68 hanno superato la valutazione, in crescita dai 49 Comuni della prima edizione del 2022.
“Il ringraziamento va ai nostri 250.000 volontari, in azione in tutta Italia anche oggi – ha dichiarato Luca De Gaetano, Presidente di Plastic Free – Grazie alla collaborazione tra cittadini e istituzioni, infatti, possiamo premiare quasi settanta Comuni italiani che si sono distinti per il loro operato a tutela dell’ambiente, la lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani e le attività virtuose in sinergia con la nostra onlus. La transizione ecologica – ha aggiunto – è una sfida che possiamo vincere solo con un gioco di squadra tra persone, enti e imprese che ci veda tutti protagonisti”.
In appena tre anni, l’associazione Plastic Free ha realizzato 3.500 appuntamenti di raccolta dove si sono rimossi dall’ambiente ben 3 milioni di chili di plastica e rifiuti che inquinavano coste e territorio italiani. La onlus punta, poi, alla sensibilizzazione dei più giovani grazie ai progetti nelle scuole: sono 118.975 gli studenti sensibilizzati con iniziative dedicate mentre trentotto istituti sono divenuti Plastic Free con l’installazione di un depuratore per l’acqua potabile e la donazione di borracce agli alunni. Infine, 165 tartarughe marine sono state salvate da morte certa e oltre 1.000 sono state accompagnate alla nascita. “Risultati che ci riempiono d’orgoglio e che sono il frutto della passione dell’esercito di volontari Plastic Free – conclude il presidente Luca De Gaetano – Il nostro impegno continua al fianco delle Amministrazioni e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro Pianeta”.
Alla premiazione hanno partecipato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha invitato a “moltiplicare le tartarughe affinché si promuova la cultura del valore contro quella dello spreco” e il vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente, l’On. Sergio Costa, che ha annunciato che nelle prossime settimane si terrà un evento a Montecitorio con i “Comuni Plastic Free”. La manifestazione ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Bologna.
Addio a oltre 100 milioni di piante di frutta fresca in Italia negli ultimi quindici anni con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall’uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine mentre in controtendenza tengono solo il cedro e il bergamotto. E’ quanto emerge dall’analisi presentata in occasione della giornata nazionale della frutta italiana nel villaggio della biodiversità contadina a Cosenza dove sono scesi in piazza i giovani agricoltori della Coldiretti per fermare la strage di piante da frutto che sta provocando la desertificazione dei territori nelle regioni italiane con drammatici effetti sui consumi nazionali e sul clima, l’ambiente, il paesaggio e la salute degli italiani.
Complessivamente la superficie italiana coltivata a frutta – sottolinea la Coldiretti – si è ridotta a 560mila ettari con la perdita di oltre centomila ettari rispetto a 15 anni fa con conseguenze sul primato produttivo nazionale in Europa che si estende dalle mele alle pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle castagne fino al cedro e al bergamotto la cui produzione mondiale si concentra per il 90% in Calabria. La situazione peggiore si registra sulle arance, con 16,4 milioni di alberi abbattuti, sulle pesche, dove sono scomparsi quasi 20 milioni di piante, e sull’uva, dove mancano all’appello 30,4 milioni di viti, secondo la stima Coldiretti. Pesante anche la situazione per nettarine e pere dove ne sono spariti rispettivamente 14,9 milioni e 13,8 milioni.
Un trend pericoloso anche dal punto di vista ambientale con degrado e all’abbandono che favorisce le alluvioni e le frane. A preoccupare è anche l’impatto climatico: le coltivazioni, come le foreste, possono generare benefici ecosistemici che non sono solo la rimozione di CO2 ma, ad esempio, il miglioramento della biodiversità e della qualità dell’aria, secondo un’analisi di Rete Clima. Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. In altre parole, quindi con la strage di piante da frutto è venuta a meno in Italia la capacità di assorbimento di ben 2 milioni di chili di inquinanti all’anno.
Sul settore pesano poi i rincari energetici che spingono i costi correnti per la produzione della frutta che arrivano ad aumentare del 42% con un impatto traumatico sulle aziende agricole. L’impennata dei costi di produzione ha colpito tutte le fasi dell’attività aziendale – rileva Coldiretti – dai carburanti per la movimentazione dei macchinari alle materie prime, dai fertilizzanti agli imballaggi. Gli incrementi non hanno risparmiato neppure la plastica per le vaschette, le retine e le buste, la carta per bollini ed etichette, il cartone ondulato come il legno per le cassette. Senza dimenticare gli effetti dei cambiamenti climatici e il moltiplicarsi degli eventi estremi con danni sui raccolti anche a causa degli insetti e dei patogeni alieni e le difficoltà di reperimento della manodopera. A causa del surriscaldamento sono arrivati parassiti “alieni”, mai visti prima, che si sono accaniti sulle produzioni nazionali, dal cinipide galligeno che ha decimato le castagne alla Tristeza degli agrumi e molti altri come testimonia la recente la biblica invasione nel Nord Italia della “cimice marmorata asiatica”.
Ma a colpire il settore è anche la concorrenza sleale delle produzioni straniere – continua Coldiretti -, con la frutta Made in Italy stretta nella morsa del protezionismo da un lato e del dumping economico e sociale dall’altro. Le pere cinesi Nashi, ad esempio, arrivano regolarmente nel nostro Paese – rivela Coldiretti -, ma quelle italiane non possono andare in Cina perché non è stata ancora concessa l’autorizzazione fitosanitaria. E finché non è chiuso il dossier pere non si può iniziare a parlare di mele, perché – spiega la Coldiretti – i cinesi affrontano un dossier alla volta. Ma porte sbarrate anche ai kiwi in Giappone perché non è ancora completato il dossier fitosanitario aperto dal 2008, in barba all’accordo di libero scambio Jeta siglato dall’Unione Europea con il governo nipponico.
Alle barriere commerciali si aggiungono i danni causati dalla concorrenza sleale – denuncia Coldiretti – con quasi 1 prodotto alimentare su 5 importato in Italia che non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti nel nostro Paese, spesso spinto addirittura da agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dall’Unione Europea. Un esempio sono le nocciole dalla Turchia, su cui pende l’accusa di sfruttamento del lavoro delle minoranze curde. Ma ci sono anche l’uva dell’Argentina e le banane del Brasile gravati da pesanti accuse del Dipartimento del lavoro Usa per utilizzo del lavoro minorile ma con i quali l’Ue ha comunque avviato l’accordo commerciale di libero scambio Mercosur.
“E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute, secondo il principio di reciprocità” ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini. L’export di frutta fresca vale 3,8 miliardi che – continua Prandini – potrebbero aumentare se si riuscisse a superare il gap logistico e infrastrutturale con le opportunità offerte dal Pnrr per garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo”.
“La crisi della frutta italiana mette a rischio non solo la salute dei cittadini ma anche il futuro delle oltre diecimila giovani imprese agricole che hanno scelto di investire nel settore ortofrutticolo, il più gettonato dagli agricoltori under 35” ha dichiarato la delegata dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel sottolineare che si tratta di “una nuova generazione di imprenditori che hanno assicurato in questi anni un apporto importante dal punto di vista dell’innovazione di prodotto e della sostenibilità delle coltivazioni che non possiamo ora permetterci di perdere”.
LA STRAGE DEL FRUTTETO ITALIANO – SUPERFICIE COLTIVATA IN ETTARI
|
2008 |
2022 |
DIFFERENZA IN % |
PIANTE PERSE |
Melo |
59.132 |
59.050 |
-0,13% |
80.000 |
Pero |
40.696 |
26.867 |
-34% |
13.800.000 |
Pesche |
60.115 |
40.187 |
-33% |
19.900.000 |
Nettarine |
32.992 |
18.115 |
-45% |
14.900.000 |
Albicocche |
18.582 |
18.308 |
-1,5% |
300.000 |
Ciliegie |
29.732 |
29.430 |
-1% |
300.000 |
Susino |
14.516 |
12.840 |
-11,5% |
1.700.000 |
Uva da tavola |
70.871 |
40.426 |
-43% |
30.400.000 |
Arance |
100.631 |
84.252 |
-16,3% |
16.400.000 |
Clementine |
27.920 |
25.387 |
-9% |
2.500.000 |
Limoni |
26.793 |
25.641 |
-4,3% |
1.200.000 |
Mandarini |
9.489 |
7.581 |
-20% |
1.900.000 |
Totale |
665.754 |
563.890 |
-15,3% |
103.380.000 |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat
10 marzo 2023 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
Dalla Calabria a Milano per presentare un progetto che coinvolge otto comuni impegnati nella costruzione di un’unica grande destinazione di viaggio. Con questo obiettivo gli 8 Borghi Autentici calabresi destinatari del finanziamento relativo al “Progetto Strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’offerta turistica e culturale” hanno deciso di fare squadra e partecipare insieme alla Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che si terrà a Milano dal 24 al 26 marzo 2023.
I Comuni di Canna, Casali del Manco, Gizzeria, Melissa, Miglierina, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi e Serrastretta saranno, dunque, protagonisti, insieme alla Associazione Borghi Autentici d’Italia, di questo grande evento, che punta a far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di questi territori e a valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale. Nell’importante spazio espositivo all’interno della fiera milanese, i borghi saranno impegnati nella costruzione di una grande destinazione di viaggio che colleghi da nord a sud della regione, dalle coste alla montagna, le “Comunità Ospitali” calabresi.
Un progetto strategico dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, presieduta dal Sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, nel quale costruire e fare emergere la vera essenza dei luoghi e delle comunità che li vivono. Luoghi della contemporaneità che vogliono distinguersi dalle classiche mete di vacanza per l’atteggiamento unico di chi ospita e per la particolare esperienza che può realizzare chi viene ospitato, che ripartirà con un bagaglio carico di racconti ed emozioni difficili da dimenticare e facili da narrare.
La Comunità Ospitale è un luogo e una destinazione in cui gli ospiti possono sentirsi cittadini seppure “temporanei”, identificandosi nel ritmo della vita del borgo, conoscendo e apprezzando i beni materiali e immateriali prodotti in quel territorio, ricevendo nuovi apporti culturali e nuove contaminazioni emotive.
Il progetto si muoverà su cinque asset principali, che partono dall’animazione locale- con il coinvolgimento attivo dell’intera comunità, dei cittadini, delle associazioni, degli operatori economici e degli stakeholder – passando per l’analisi della capacità di ospitare della destinazione di viaggio e della sua capacità attrattiva sui mercati turistici nazionali ed internazionali, alla gestione dei beni materiali e immateriali e dei servizi necessari alla definizione dell’offerta locale, alle strategie di comunicazione territoriale che possano rafforzare la brand reputation dei singoli borghi e della rete delle comunità ospitali, per arrivare, infine, alla qualità degli spazi pubblici necessari al potenziamento della capacità ospitale. Questi macro-obiettivi costituiscono le colonne portanti di un lavoro costruito nel tempo e portato avanti con forza e costanza dall’intera Associazione in sinergia con le amministrazioni comunali.
Ogni comune, infatti, oltre alla creazione di questa importante rete che racchiude 8 Borghi così variegati in un’unica grande “destinazione di viaggio”, potrà portare avanti sul proprio territorio importanti progettualità per valorizzare il proprio patrimonio di storia, natura, cultura, tradizioni e biodiversità.
“E’ una sfida ambiziosa ma sono certa che sarà un’esperienza unica per tutti i Borghi autentici calabresi che parteciperanno insieme alla nostra Associazione alla Fiera “Fa’ la cosa giusta”. – ha affermato la Presidente Rosanna Mazzia – Tutti noi siamo convinti che è attraverso il gioco di squadra che si possano raggiungere i grandi obiettivi. Abbiamo lavorato tanto, insieme alla Segreteria Tecnica Nazionale, alla costruzione di questo percorso – iniziato nel 2018 e che ora vuole tradursi in risultati concreti per le nostre Comunità. Da Sindaco di un piccolo borgo calabrese e da Presidente di questa grande associazione nazionale sono particolarmente orgogliosa di poter partecipare a questa Fiera con una rappresentanza così numerosa e coesa. Sono certa che raggiungeremo grandi traguardi insieme. Il nostro viaggio è appena cominciato.”
Reggio: 23enne arrestato per furto
La Polizia ha arrestato un ventitreenne che si è introdotto di notte in un istituto scolastico di Reggio Calabria per svaligiare un distributore automatico di cibo e prelevare le monete contenute al suo interno. Colto in flagranza di reato, il giovane è ora accusato di furto aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver compiuto l’atto criminoso, il giovane sorpreso dalla polizia nel tentativo di fuggire, ha lanciato in direzione di uno degli agenti un palanchino cagionandone il ferimento alla caviglia. In fase di arresto il giovane ha ammesso di essersi reso responsabile dei furti commessi nelle ultime settimane nello stesso istituto scolastico.
L’8 aprile Palazzo San Giorgio diventerà un centro per la prevenzione dei tumori femminili, con una giornata dedicata alla riflessione ed alle analisi in loco predisposte, gratuitamente, dall’equipe medica specializzata della Lega italiana per la lotta contro i tumori. È il risultato raggiunto dalla commissione Politiche sociali, presieduta dal consigliere Carmelo Romeo, che nei giorni scorsi ha audito il presidente della Lega Italiana lotta ai tumori, Ernesto Giordano. Insieme alla Lilt, infatti, il Comune di Reggio Calabria organizzerà la Giornata della “Prevenzione al femminile”.
Nel ringraziare il presidente Giordano, i professionisti ed o volontari della Lilt, Carmelo Romeo si è detto «molto felice per l’organizzazione di un evento rivolto a tutte le donne reggine e che testimonia, ancora una volta, la forte sensibilità dell’organismo consiliare rispetto a temi così delicati ed importanti». «Nei prossimi giorni – ha spiegato – verrà pubblicizzata l’iniziativa nel dettaglio, con il riferimento del numero al quale potersi prenotare per svolgere la visita medica gratuita».
La giornata di screening gratuito sarà articolata in due fasi, entrambe all’interno dei locali di Palazzo San Giorgio. La prima, a partire dalle ore 9.00, consisterà in un seminario con gli specialisti della Lilt, cui seguiranno gli screening gratuiti con ecografia mammaria, ecografia tiroidea e mappatura dei nei con il dermatoscopio, esami fondamentali per la prevenzione dei tumori più diffusi nelle donne.
«La commissione Politiche sociali – ha aggiunto Romeo – continua la sua attività nel fornire ogni strumento utile, anche attraverso l’organizzazione di simili eventi, per prevenire malattie spesso letali. In questi casi, agire in anticipo può davvero salvare una vita. Sono orgoglioso del lavoro dei commissari e della condivisione di idee dimostrate in occasione di simili iniziative».
«Il nostro intento – ha spiegato il Presidente – è quello di abbracciare tutte le iniziative utili alla cittadinanza sul tema della salute ed in particolare della prevenzione, coinvolgendo le migliori energie e le tantissime valenti professionalità che sono presenti sul nostro territorio. E’ già accaduto, in più occasioni, che la Commissione si facesse promotrice di iniziative di valore come questa organizzata di concerto con la Lilt. Non è un caso infine – ha concluso Romeo – che per queste attività si sia scelto di aprire le porte di Palazzo San Giorgio. Il Municipio infatti deve essere inteso come la casa di tutti i cittadini, ed in tal senso vogliamo che sia sempre più aperto e frequentato, in occasione di iniziative come questa che hanno un grande valore anche in termini di utilità nell’ambito della prevenzione».