Helena Pedone
Cosenza, 14 gennaio 2023 – La Camera di commercio di Cosenza ha dato inizio ieri a un nuovo anno di formazione aperta al territorio in forma gratuita. In una gremita Sala Petraglia, imprese e professionisti hanno partecipato a un incontro con autorevoli esperti che hanno definito e chiarito il concetto di interdittiva antimafia quale provvedimento amministrativo, di carattere preventivo, avente lo scopo di prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mercato mediante l’interdizione delle imprese.
Ad aprire i lavori e salutare i presenti è stato il Presidente Klaus Algieri, il quale si è soffermato sulla rilevanza di incontri di questo tipo che rappresentano un’occasione di crescita importante per imprenditori e professionisti.
Dello stesso avviso il Segretario Generale Erminia Giorno: “Le interdittive antimafia sono un mondo complesso, trasversale, in cui si contrappongono diversi interessi. Quella di oggi è un’importante giornata formativa e come Camera di Commercio, abbiamo voluto affrontarla dall’angolatura di esponenti della Magistratura amministrativa, della Prefettura e dell’Avvocatura. Nel nostro territorio – ha chiosato il Segretario – esiste un capitale intellettuale molto importante, da valorizzare.”
Sul tema sono intervenuti anzitutto i Presidenti dei vari ordini professionali della Provincia, ognuno dei quali ha espresso il proprio punto di vista su una tematica così delicata e complessa: Vittorio Gallucci, Presidente Ordine Avvocati; Marco Ghionna, Presidente Ordine Ingegneri; Guido Salerno, in rappresentanza di Pier Paolo Canino, Presidente Ordine Periti Industriali; Eustachio Ventura, Presidente Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
La parte centrale degli interventi, di carattere tecnico-normativo, è stata affidata a tre professionisti della materia: Nicola Durante, Presidente di Sezione TAR Salerno; Osvaldo Caccuri, Dirigente Prefettura Cosenza; Nicola Carratelli, Avvocato.
Dalle parole di tutti i presenti è emerso come la tematica delle Interdittive antimafia sia di assoluto rilievo non soltanto per il mondo privato ed imprenditoriale, ma anche per il pubblico e i Comuni, così come sono anche emerse possibilità di modifica dell’assetto normativo.
“Il tema delle interdittive antimafia è particolarmente delicato – ha dichiarato il Presidente Klaus Algieri – perché si tratta di provvedimenti che possono avere un impatto devastante sulle imprese che ne sono colpite, minandone spesso irrimediabilmente la loro capacità di stare sul mercato. Grazie all’apporto degli esperti, dei presidenti degli ordini professionali provinciali, che hanno anche inserito l’iniziativa tra quelle per le quali sono riconosciuti crediti formativi ai loro iscritti, grazie alla partecipazione dei consiglieri camerali, delle imprese e dei professionisti intervenuti numerosi all’evento, l’incontro si è rivelato particolarmente vivace e ricco di spunti e di proposte per un approccio diverso a una normativa che necessita chiaramente di una riflessione importante. Sono proposte che ancora una volta partono da Cosenza e che, come Camera di Commercio, rilanceremo sicuramente a livello nazionale.”
“Considero la vicenda del borgo di Badolato esemplare, per la Calabria e la filiera dei piccoli borghi italiani che, soprattutto nell’entroterra, vivono una difficile condizione di abbandono. Esemplare, perché Badolato ha dimostrato di saper trasformare i problemi in risorsa. E di passare da una condizione di ‘paese in vendita’ a causa dello spopolamento, a una condizione di vantaggio che gli ha consentito di essere insignito con la bandiera di borgo più belli d’Italia. Si è riusciti a trasformare le difficoltà in opportunità di crescita, conseguendo una visibilità internazionale che costituisce per tutta la Calabria un esempio virtuoso da apprezzare e replicare”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo alla cerimonia di consegna della Bandiera de ‘I Borghi più belli d’Italia’ a Badolato: “Assieme agli altri quindici borghi della Calabria, il prestigioso riconoscimento dimostra che, se valorizzati, i borghi della Calabria possono generare sviluppo e diventare formidabili attrattori turistici”.
Ha aggiunto: “Trovo opportuno che la Regione sostenga il ‘Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia’ che la Calabria ospiterà a Settembre 2024 tra Oriolo e Rocca Imperiale, con tappe itineranti preliminari negli altri borghi calabresi appartenenti al circuito. E’ facendo conoscere meglio i nostri tesori ambientali e culturali – badando al potenziamento della filiera dei servizi dell’accoglienza che non può più stare sotto gli standard richiesti dai flussi turistici nazionali e internazionali – che si può promuovere sviluppo sostenibile”.
Diversi i servizi di controllo del territorio disposti negli ultimi giorni dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, finalizzati alla verifica della regolare detenzione e custodia di armi e munizioni nel rispetto della normativa vigente, nell’ambito dei quali sono state riscontrate varie violazioni alla normativa vigente in materia.
In particolare, a Cataforio, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un 61enne per detenzione abusiva ed omessa custodia di armi.
Nello specifico, i militari, hanno sorpreso l’uomo detenere illegalmente all’interno dello scantinato della propria abitazione, uno stiletto, tre pugnali, 1500 cartucce di vario calibro, 20 kg di pallini in piombo per munizioni da caccia e quasi 10 kg di polvere da sparo.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale, mentre si è proceduto al ritiro cautelativo per le altre armi regolarmente detenute.
Trattandosi di procedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
Il fascino di Vincent Van Gogh continua a richiamare l’attenzione del pubblico calabrese. E’ partita gran ritmo, infatti, la corsa ai biglietti per lo spettacolo 𝐕𝐚𝐧 𝐆𝐨𝐠𝐡 𝐂𝐚𝐟𝐞́ in prima assoluta e unica tappa in Calabria i prossimi venerdì 24 e sabato 25 febbraio 2023 nello storico Teatro Rendano di Cosenza. L’evento, peraltro in concomitanza con il 170° Anniversario della nascita di Vincent Van Gogh, aprirà la 37sima edizione di Fatti di Musica, il Festival-Premio del Live d’Autore diretto da Ruggero Pegna, con spettacoli alle ore 10:00 per le scuole e alle ore 21:00 per tutti. Sono anche numerose le prenotazioni scolastiche per i matinée, con biglietti di € 15 a studente e una gratuità per un docente accompagnatore ogni 15 studenti. Per questi spettacoli è necessario rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel. 0968441888 mail info@ruggeropegna.it, mentre per i serali la vendita è in corso online su www.ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone (Cosenza: Inprimafila, via Marconi n. 140).
Lo spettacolo realizzato dalla Mic – Musical International Company, con la produzione esecutiva di Lara Carissimi, già produttrice della straordinaria Opera La Divina Commedia, inaugurerà “Opere d’Arte”, un nuovo format ideato da Pegna con grandi spettacoli dedicati ad Opere letterarie e celebri Artisti.
“Van Gogh Cafè”, pièce teatrale scritta e diretta da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, con la consulenza artistica di Gianni Musacchio, racconta alcuni momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte pittorica. L’eccezionale spettacolo si avvale dell’ Orchestra dal Vivo diretta dal Maestro Antonello Capuano (chitarra), con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso; inoltre, del corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu, di uno spazio scenico allargato alla platea progettato da Gabriele Moreschi, di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio, con grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena, trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”. Lo spettatore si troverà, così, immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre. L’utilizzo di proiezioni animate 3D su diversi livelli del palcoscenico coinvolge lo spettatore all’interno di paesaggi multimediali e alle atmosfere pittoriche, trascinandolo dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure. Oltre ad alcuni dei più famosi dipinti, le proiezioni riguardano anche molti schizzi e bozzetti originali presenti in alcune sue lettere; inoltre, favoriscono il cambio di paesaggi e la trasposizione in immagini degli stati d’animo dei protagonisti che, nel corso del racconto, si sovrappongono. Il viaggio nel tempo è scandito in tre macro-periodi importanti nella vita del pittore: quello olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa. “Van Gogh Cafè” è la storia di uomini e donne, parallele a quella di Vincent Van Gogh, narrata con la raffinatezza dello sfondo musicale dei più grandi parolieri e cantanti francesi: Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand, per citarne alcuni. I connotati temporali che chiariscono, nella produzione pittorica, colori e tecniche differenti, sono caratterizzati da un allestimento musicale affine, simile ed equivalente. Il percorso sonoro e le coreografie di danza attingono, infatti, alla canzone classica francese degli anni 50/60/70.
Nel cast, lo stesso regista Andrea Ortis (M. Luise Philippe), Floriana Monici (Madame Odille), Chiara Di Loreto (Mademoiselle Aline), Giulio Maroncelli (Luc); nel corpo di ballo, Lavinia Scott (Eugenie), Serena Origgi (Vanille), Rebecca Erroi (Juliette), Lucrezia Zizzo (Camille).
“Musica, danza, teatro, immagini, arte e tecnologia applicata allo spettacolo – afferma Ruggero Pegna – insieme in un format rodato e affascinante, come in altre grandi Opere presentate in esclusiva in Calabria, per entrare in mondi straordinari di spettacoli unici e geniali, con una forte valenza culturale e altissimo spessore artistico. Sarà uno spettacolo indimenticabile, un magico viaggio nei capolavori di Van Gogh!”.
Prosegue, intanto, la prevendita per Alis, il Gran Galà del Circo Mondiale di Le Cirque Wtp, la più grande Compagnia Europea diretta da Gianpiero e Alessandro Garelli, con oltre 20 tra i migliori World’s Top Performers provenienti dal Cirque du Soleil e dai più sensazionali circhi del mondo, per la prima volta in Calabria al Palacalafiore di Reggio dal 21 al 23 aprile con spettacoli alle ore 21:00. Alis porta in scena un cast stellare con i migliori artisti, pluripremiati con i riconoscimenti internazionali più ambiti. Ci sono equilibristi, acrobati, “aerialist” che tendono ai limiti delle possibilità umane e poi clown, cantanti e musicisti. I loro numeri sono spettacolari, poetici e sorprendenti. Alis è uno spettacolo di due ore circa, senza interruzioni e senza mai usare animali. S’ispira alla letteratura fantastica dell’‘800 e al capolavoro di Lewis Carroll, uno show denso di emozioni e di performance uniche al mondo. “E’ uno spettacolo ineguagliabile – afferma Pegna – mai visto prima in Calabria e, forse, davvero irripetibile! Un’occasione unica e imperdibile per assistere ad uno spettacolo dalla bellezza inimmaginabile!”.
Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo le immagini dei cinghiali alla Cittadella Regionale, a dir la verità già riscontrate e segnalate da Coldiretti Calabria sin dal 2019, viene facile affermare: anche le Istituzioni sono assediate. Se qualcuno ancora nutriva e nutre dubbi sulla presenza invasiva dei cinghiali adesso l’avviso è stato recapitato a domicilio. Insomma è evidente che la presenza diventa sempre più domestica. In riferimento al rapporto Ispra sulla proliferazione dei cinghiali in Italia, dalle campagne alle città con in media trecento mila abbattimenti all’anno nel periodo 2015-21, in aumento del 45%, la stragrande maggioranza dei calabresi (80%) ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi e li considera una vera e propria minaccia per la popolazione e un serio problema per le coltivazioni e l’equilibrio ambientale. Il risultato è che oltre sei italiani su dieci (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali da cui consegue un evidente depauperamento del patrimonio.
I branchi, come riscontriamo ogni giorno , si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole che non sono solo quelli per i quali si chiede il risacimento ma – continua Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale senza dimenticare i rischi per gli allevamenti e il Made in Italy a tavola con la diffusione della peste africana.
L’invasione da parte dei selvatici ha causato un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.
Ormai è palese: i cittadini considerano l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate; non più rinviabili gli interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali.
La nascente Associazione Flautisti Calabresi si presenta alla comunità culturale e alla società del territorio calabrese, in un evento che fonde il concetto di salotto culturale con quello di concerto, perché non può che essere la musica il centro di gravità dell’azione costruttiva del nuovo ente del terzo settore.
In un sodalizio che vedrà fondersi e alternarsi, musica e parole, riflessioni e note musicali e che avrà luogo 14 gennaio, alle 15.30, in uno fra i luoghi importanti della musica di Cosenza, l’Auditorium Casa della Musica del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, sito in piazza Giovanni Amendola, l’Associazione Flautisti Calabresi e illustri ospiti del mondo della cultura e della musica, delle istituzioni, del Terzo settore, dialogheranno per trovare insieme le risposte ad alcune importanti domande:
Qual è il futuro della musica e in particolare modo del Flauto in Calabria?
Quale contribuito possono proporre e qual è la funzione delle Associazioni musicali e culturali del territorio? Quali sono gli obiettivi futuri a breve, medio e lungo periodo che l’Associazione e il mondo delle istituzioni possono, devono e vogliono porsi?
Il dibattito, dal titolo “Il flauto in Calabria: promozione, organizzazione culturale, arte e musica. La funzione delle Associazioni musicali e culturali del territorio. Obiettivi futuri” apre dunque la strada ad una serie di iniziative che l’Associazione Flautisti Calabresi ha scelto di portare avanti, per promuovere la crescita della cultura della musica e per dare la possibilità a tanti giovani appassionati dello strumento, il Flauto traverso, di avere ulteriori e importanti assi cardinali attraverso i quali tracciare la rotta della propria creatività.
Lavorare per diffondere la cultura della musica e la musica nella cultura tutta, è il fine che si pone l’Associazione, che ha eletto nell’ambito dell’Assemblea costitutiva il Maestro Francesco Guido quale presidente e portavoce di questo importante progetto.
Dallo Ionio al Tirreno, dalle provincie di Cosenza, di Vibo Valentia, di Reggio Calabria, con il Conservatorio e l’Accademia Flautistica tra i membri fondatori, nonché dalla provincia di Catanzaro – ma anche dalle altre regioni d’Italia – sono state moltissime, fin da subito, le adesioni all’associazione.
“Abbiamo scelto di porci al servizio della musica e della nostra regione – ha dichiarato il Maestro Francesco Guido, presidente dell’Associazione – perché una forte comunione di intenti e la scelta di collaborare attivamente tra tutti coloro che vivono con passione il proprio percorso culturale, artistico, musicale e creativo legato al Flauto, può essere d’aiuto a chi muove i primi passi nel mondo della musica o per chi cerca di spiccare il volo per raggiungere importanti traguardi. Da questo primo evento, parte il nostro viaggio, che ci auguriamo possa arricchirsi di nuovi compagni e obiettivi giorno dopo giorno”.
Nel salutare il dottor Giuseppe Campagna, presidente della prima sezione del Tribunale reggino, Carmelo Versace ha ringraziato «la comunità giudiziaria e forense sempre vicina alle istituzioni del territorio», augurandosi «un maggiore e più stretto rapporto di collaborazione».
«Siamo l’unica Città Metropolitana ad aver istituito una cabina regina quale elemento fondamentale per la pianificazione dei fondi Pnrr», ha ricordato Versace rimarcando «la necessità di avere maggiori competenze all’interno dell’Ente».
«Negli scorsi anni – ha detto – la Città Metropolitana, un tempo Provincia, contava circa 1.200 lavoratori in pianta organica. Il personale, oggi, si è ridotto ad appena trecentonovantasei unità che devono operare su una superficie di 3.600 chilometri con, al suo interno, un Parco nazionale. E anche se, fino ad ora, siamo riusciti a stare sui temi del Pnrr in maniera brillante, abbiamo comunque bisogno di recepire bene le ricadute, indubbiamente positive, di specificità come quella che oggi portate alla nostra attenzione». «Così – ha proseguito il sindaco facente funzioni – se siamo stati bravi ed i primi in fase di progettazione, non possiamo certo permetterci, come accaduto in passato, di rimare ultimi nel livello di rendicontazione».
«L’auspicio – ha concluso Versace – è che, oltre a concentrarci insieme sulle sessioni seminariali importantissime nel campo della divulgazione, si possa instaurare una sinergia che coniughi la vostra professionalità alle attività che, giornalmente, portiamo avanti con la Città Metropolitana».
Riceviamo e pubblichiamo:
Nulla di nuovo né di positivo – purtroppo – sui pagamenti agli assistenti educativi. Nonostante le dichiarazioni semitrionfali dell’amministrazione nei mesi scorsi, rispetto alle quali siamo rimasti nel silenzio doveroso e interdetto che si deve davanti alle dichiarazioni paradossali, la situazione è precisamente ferma a come l’avevamo fotografata in passato. Nulla è stato risolto.
Poiché non è neanche lontanamente un problema di mancanza di personale, ma di organizzazione complessiva della macchina burocratica che gestisce la procedura, abbiamo richiesto ancora al Sindaco un incontro alla presenza del Direttore Generale per trovare insieme una soluzione vera: occorre che vi sia una figura che monitori il flusso del procedimento, che ne verifichi le tempistiche, che consenta fluidità tra i settori semplicemente monitorando il “file”. È un lavoro che richiederebbe pochi minuti alla settimana da apposita piattaforma, lo possiamo dire dopo aver studiato e valutato gli atti. Solo dopo aver messo in atto strategie di efficienza basilari si potrà dire se davvero il problema è che “manca il personale”.
Confidiamo che l’amministrazione abbia in animo di risolvere questa situazione della quale, ormai, ci mortifichiamo perfino a scrivere, tanto parrebbe irrisolvibile. Invece è solo un sistema già in sé farraginoso, per il quale a oggi non sono state messe in atto procedure risolutive.
Ci auguriamo che possiamo presto affrontare in un ulteriore tavolo la questione. Per parte nostra riporteremo delle proposte operative per aprire un confronto pratico.
ROMA «Non possiamo più procrastinare l’elevazione a primo dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Corigliano Rossano. Il rafforzamento si rende ormai indispensabile sulla base dell’estensione territoriale e demografica della città, oltre che sulla necessità di un maggiore contrasto alla criminalità organizzata. L’argomento “elevazione” era stato affrontato nella scorsa legislatura. Ho, per questo, presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sapere quali iniziative di competenza intenda assumere per il rafforzamento del commissariato di polizia di Corigliano Rossano, dotandolo dei necessari uomini e mezzi, affinché la sua elevazione non rimanga lettera morta e diventi effettivo strumento di lotta alla criminalità e per la sicurezza pubblica».
È quanto dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, componente della Commissione Giustizia.
«Al ministro Piantedosi ho ricordato l’istituzione del Comune di Corigliano Rossano con la legge della Regione Calabria 2 febbraio 2018, divenuto il primo per estensione territoriale in tutta la regione, il terzo comune calabrese per numero di abitanti, primo tra i 150 della provincia di Cosenza, compreso il capoluogo. E nonostante l’encomiabile lavoro quotidianamente svolto dagli agenti di polizia a difesa della legalità e della sicurezza, il nuovo assetto territoriale ha fatto emergere la necessità di riorganizzare e potenziare il commissariato cittadino, elevandolo a rango di primo dirigente. Il 21 aprile 2022 – riferisce ancora il senatore Rapani nell’interpellanza – il ministro pro tempore Lamorgese comunicava che si sarebbe tenuta una riunione per discutere del “progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza” nella quale, appunto, si sarebbe affrontato anche il tema dell’elevazione del commissariato di pubblica sicurezza “Corigliano Rossano” a rango di primo dirigente: un importante e significativo traguardo, se non fosse che esso avrebbe dovuto accompagnarsi ad un nuovo assetto organizzativo e ad un effettivo potenziamento del personale».
«La giurisdizione dell’attuale commissariato – approfondisce il senatore Rapani – si estende da Cariati ai confini con Cassano allo Ionio, oltre ai comuni interni della Sila Greca, delle comunità arbëreshë, con estensione territoriale triplicata e popolazione di circa 200.000 abitanti, con una competenza che va dal servizio amministrativo e di ordine pubblico alla gestione delle manifestazioni, dal monitoraggio delle attività sportive al servizio di frontiera al porto. Per tutta questa serie di motivi – conclude il senatore di Fdi – considerata la loro gravità, ho chiesto l’intervento del ministro dell’Interno».