(ANSA) – COSENZA, 12 GEN – Il carabiniere – ora in pensione – che per primo intervenne insieme ad un collega sul luogo della morte del calciatore Donato Denis Bergamini, è stato sentito oggi nel processo in Corte d’assise a Cosenza in cui è imputata l’ex fidanzata dell’epoca del giocatore Isabella Internò. Angelo De Palo, insieme al collega, quel giorno era stato assegnato ad un posto di controllo durante il quale fu fermata la Maserati bianca guidata da Bergamini, un paio d’ore prima della sua morte, avvenuta il 18 novembre del 1989 sulla statale 106 a Roseto Capo Spulico. “Il camion – ha detto De Palo – era fermo nella carreggiata in direzione Taranto, attaccato alla ruota c’era il cadavere del giovane, in posizione supina e con la testa piegata verso la ruota e riconobbi essere il giovane della Maserati fermato poco prima. Il viso era intatto e ritengo fosse stato colpito nella parte addominale”. Contestazioni sugli orari e la posizione della Maserati al momento dell’intervento del carabiniere sono state mosse sia dal Pm che dal difensore dell’imputata e anche dal giudice. E’ stata poi la volta di Mario Panunzio, l’automobilista che per primo giunse sul posto dopo la morte di Bergamini e che era in auto con la moglie incinta e la suocera. “Ho un flash preciso di quel momento – ha detto Panunzio – ed è una ragazza sul lato destro della strada che gesticolava, urlava, era disperata e ripeteva ‘il mio ragazzo si è buttato sotto il camion’. Fermai l’auto e scesi per prestare soccorso. Vidi anche il camionista disperato che con le mani alla testa ripeteva ‘cosa mi doveva capitare stasera, non dovevo neanche essere qui’. Sul posto non ricordo altre persone. In un secondo momento mi misi alla guida della Maserati per accompagnare la ragazza in un bar per poter fare delle chiamate. Lasciai la ragazza al bar e riportai indietro la Maserati per raggiungere la mia auto con mia moglie incinta e mia suocera, per riprendere il viaggio”. Sollecitato dalle domande del pm Luca Primicerio e dell’avvocato della difesa Angelo Pugliese, ha poi ribadito che al loro arrivo sul posto “non c’era presente nessun’altra persona a parte la ragazza e il camionista”. Sentita anche la moglie di Panunzio, Giovanna Cornacchia. Nel corso dell’udienza è stata fatta ascoltare un’intercettazione ambientale avuta tra i testi di oggi e Francesco Forte, il secondo camionista giunto sul luogo nel 1989, mentre erano in attesa di essere sentiti in Procura a Castrovillari “Oggi – ha commentato il legale di parte civile per la famiglia Bergamini, l’avv. Fabio Anselmo, al termine – è stata un’udienza per noi estremamente importante nella ricerca della verità. Un’udienza importante dove Panunzio e la moglie confermano la posizione della Maserati all’interno della piazzola sterrata e che fosse buio. La moglie conferma che il camion non ha mai fatto retromarcia e questo significa che Forte era già passato. Abbiamo fatto sentire un’ambientale nella quale sono confermate le versioni dei tre e Forte testimonia la propria paura riferendo la frase ‘se quelli sanno quello che penso io va a finire male'”. Il processo è stato rinviato al 18 gennaio. (ANSA).
Helena Pedone
CATANZARO – 12 GENNAIO 2023. La preoccupazione per il futuro ma anche la speranza che le cose possano cambiare, a patto che ci sia <<la giusta attenzione al mondo delle imprese>>. Il segretario di Confartigianato Calabria, Silvano Barbalace, non è pessimista sulle prospettive del 2023 ma – conversando con l’AGI – mette in fila una serie di priorità che ritiene indispensabili per evitare il definitivo crollo del mondo produttivo regionale: prima fra tutte, la semplificazione delle procedure burocratiche e poi una corretta visione del contesto calabrese, fatto di piccole realtà imprenditoriali che “devono essere accompagnate” nella loro crescita.
“Sul finire del 2022 abbiamo registrato segnali di vitalità delle nostre imprese, in particolare nell’export nel settore agroalimentare”, esordisce Barbalace. Ma questo non basta. “Ovviamente – aggiunge il segretario di Confartigianato Calabria – pesa fortemente la crisi energetica che ha caratterizzato la chiusura del 2022 con aumenti importanti dei costi dell’energia: si ricorderà che a ottobre noi abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che venticinquemila aziende calabresi erano a rischio chiusura per i rincari energetici. Ora il 2023 si è aperto con una situazione difficile, ma riteniamo che le aziende abbiano tutte le carte per procedere. Ma questo può avvenire – sostiene – se c’è da parte del governo centrale e da parte del governo regionale la giusta attenzione al mondo delle imprese. Un dato tengo a evidenziare: non è possibile – spiega Barbalace – che il governo nazionale dialoghi con la nostra organizzazione – la premier Giorgia Meloni alla nostra assemblea nazionale ha parlato di un patto di fiducia tra lo Stato e gli imprenditori – mentre a livello regionale non abbiamo di fatto mai incontrato il governatore Occhiuto e abbiamo uno scarso dialogo con i Dipartimenti regionali, fatta eccezione per quello dello Sviluppo economico. Ci auguriamo per il 2023 che ci possa essere un rapporto di fiducia e di collaborazione”.
Sul piano concreto, per Confartigianato Calabria ci sono alcune misure da mettere in campo a breve: “A livello nazionale due sono le questioni prioritarie nell’immediato da parte del governo centrale, e cioè – rimarca Barbalace – la risoluzione dei crediti incagliati sui bonus edilizi, rispetto alla quale noi proponiamo come soggetto deputato un compratore di ultima istanza quale Cassa Depositi e Prestiti, e gli oneri generali di sistema che determinano un costo considerevole sulla bolletta dell’energia elettrica per le imprese e che richiedono un intervento strutturale”. Ci sono poi le questioni legate alla necessità dello snellimento e della maggiore efficienza della macchina amministrativa. “A livello regionale – afferma Barbalace – ci aspettiamo una riconferma del Fondo per l’artigianato, che sta dando ottimi risultati alle imprese, e la messa in campo di alcuni strumenti che possono aiutare le imprese a uscire fuori dal mercato locale. Nella manifestazione ‘Raccontarti’ che abbiamo organizzato a Catanzaro è emersa l’esigenza di essere sostenuti con prodotti come i voucher, cioè prodotti snelli e facilmente spendibili per le aziende, più funzionali all’obiettivo della competitività delle nostre aziende nei mercati nazionali e internazionali. Chiediamo poi, sul piano delle politiche attive del lavoro, che ci sia una reale coincidenza tra le richieste del mercato, cioè le esigenze delle imprese, e la formazione. Ovviamente tutto questo – rileva il segretario di Confartigianato Calabria – presuppone un sistema di pubblica amministrazione efficiente, un sistema infrastrutturale efficiente, una sanità efficiente, Zes che finalmente possono prendere realmente il via. Dobbiamo cercare di concretizzare questi elementi”.
Sul piano della semplificazione burocratica qualche piccolo passo avanti è stato fatto a livello regionale, “ma i tempi per l’erogazione dei contributi – lamenta – sono ancora troppo lunghi: faccio l’esempio del bando Imprenditoria femminile, pubblicato a febbraio 2022 ma con graduatoria pubblicata solo qualche giorno fa”.
Per Barbalace, inoltre, in Calabria è necessaria anche una diversa impostazione metodologica: “Spesso si perde di vista il reale contesto della Calabria, perché pensiamo sempre che qui ci siano la Silicon Valley, la grande industria e le grandi imprese, mentre invece in Calabria predominano le piccole realtà e le microimprese, aziende che devono essere accompagnate nel crescere non in termini dimensionali ma innalzando la loro qualità, affinché possano diventare competitive, e questo lo si può fare con la concertazione con le parti sociali e con azioni di accompagnamento, e con una visione corretta della realtà. Altrimenti – sostiene il segretario di Confartigianato Calabria – rischiamo di fare i soliti bandi con milioni di euro che incentivano sempre le solite aziende”. Quanto al capitolo Pnrr, “da tempo – osserva Barbalace – è stata istituita una cabina di regia ma poi ne abbiamo perso traccia. Abbiamo sempre appreso dalla stampa di incontri del presidente della Regione con Confindustria, con i sindacati, ma noi non siamo mai stati convocati. Ed è da almeno un anno che stiamo evidenziando le difficoltà di attuazione da parte dei Comuni a causa della carenza di personale e risorse”.
Infine, Barbalace si sofferma su due temi oggi al centro del dibattito politico: “Sull’autonomia differenziata condivido la posizione del presidente della Regione Occhiuto, nel senso che se ne può parlare ma nel momento in cui ci sono le premesse. Se realizzata con le condizioni attuali l’autonomia differenziata relegherebbe la Calabria ancora più in fondo. Su una cosa invece – conclude il segretario di Confartigianato Calabria – siamo al momento contrari, sul fatto che oggi si discuta del Ponte sullo Stretto: noi diciamo che il Ponte sullo Stretto va bene, ma dopo che sono state realizzate le infrastrutture direi minime in Calabria, a partire dalla Statale 106”. (AGI)
Ha partecipato (ieri alla Cittadella regionale) al voto per i ventidue componenti elettivi del Consiglio delle Autonomie Locali il 45% dei sindaci calabresi aventi diritto. In attesa del completamento delle procedure, ai sensi della legge istitutiva del “Cal”, e della proclamazione dei ventidue candidati eletti, che avverrà con decreto del Presidente del Consiglio regionale, si riportano i risultati conseguiti dai candidati per ciascun collegio provinciale.
COLLEGIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Comuni non capoluogo con popolazione non inferiore a 5 mila abitanti: Mariateresa Fragomeni (Siderno) VOTI 14, Maria Foti (Montebello Jonico) VOTI 46.
Piccoli Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti: Alberto Morano (Laureana di Borrello) VOTI 29, Silvestro Garoffolo (Brancaleone) VOTI 26, Vincenzo Oliverio (Melicuccà) VOTI 7.
Comuni montani: Giovanni Mangiameli (Ciminà) VOTI 29, Sergio Rosano (San Pietro di Caridà) VOTI 31
Comuni di minoranza linguistica: Domenico Penna (Roccaforte del Greco) VOTI 58
COLLEGIO DELLA PROVINCIA DI CATANZARO
Comuni non capoluogo con popolazione non inferiore a 5 mila abitanti: Paolo Mascaro (Lamezia Terme) VOTI 18
Piccoli Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti: Carmine Capellupo (Sersale) VOTI 3, Giancarlo Cerullo (Montauro) VOTI 25, Vittorio Scerbo (Marcellinara) VOTI 4, Galdino Dario Amantea (Maida) VOTI 13, Nicola Malta (Olivadi) VOTI 18
COLLEGIO DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA
Comuni non capoluogo con popolazione non inferiore a 5 mila abitanti: Sergio Pititto (Pizzo) VOTI 18
Comuni montani: Alfredo Barillari (Serra San Bruno) VOTI 21
COLLEGIO DELLA PROVINCIA DI CROTONE
Presidenti di Consigli comunali: Francesca Aloisio (Cirò Marina) VOTI 2
COLLEGIO DELLA PROVINCIA DI COSENZA
Comuni non capoluogo con popolazione non inferiore a 5 mila abitanti: Stanislao Martire (Casali del Manco) VOTI 7, Antonio Russo (Crosia)VOTI 8
Piccoli Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti: Luca Lepore (Aiello Calabro) VOTI 19
Comuni di minoranza linguistica: Giuseppe Bosco (Firmo) VOTI 3, Vincenzo Tamburi (San Basile) VOTI 4, Gennaro Capparelli (Acquaformosa) VOTI 5
Presidenti di Consigli comunali: Gaetano Morrone (Rende) VOTI 0, Giovanni Rossi (Cetraro) VOTI 7, Marinella Grillo (Corigliano-Rossano) VOTI 7, Valentina Pastena VOTI 2.
“Definite le procedure per l’insediamento del Consiglio delle Autonomie Locali, auspico – commenta il presidente Filippo Mancuso – che l’organismo possa in tempi brevi azionare le proprie prerogative, affinché, insieme alla Regione, si possa fare una ricognizione puntuale delle difficoltà del sistema degli Enti locali calabresi per calibrare interventi legislativi e scelte amministrative. E’ mia intenzione programmare, d’accordo con il nuovo Ufficio di Presidenza del ‘Cal’, una seduta congiunta, Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito delle questioni che più ostacolano l’attività dei sindaci, degli amministratori e delle assemblee”. Il presidente Mancuso ha ringraziato i sindaci che hanno preso parte al voto: “La partecipazione che si è avuta, è emblematica del bisogno di ascolto che occorre assicurare a chi ogni giorno si dedica alla propria comunità con sacrificio e abnegazione, ma dimostra anche il forte interesse verso l’organismo che il Consiglio regionale mette a disposizione, per potenziare le relazioni della Regione con i 404 Comuni calabresi”.
A Isola di Capo Rizzuto il vice sindaco Andrea Liò e l’assessore Gaetano Muto, insieme all’assessore Davide Loprete, hanno incontrato gli imprenditori del settore turistico e i produttori agroalimentari per organizzare insieme la Borsa Internazionale del Turismo 2023. L’obiettivo dell’amministrazione è quello creare una vetrina che alla presentazione delle bellezze naturali e culturali del territorio, valorizzi anche le attività alberghiere e i prodotti alimentari. Un incontro che ha visto una nutrita partecipazione di imprenditori entusiasti dell’iniziativa.
Proprio in virtù di quell’incontro e per accelerare il percorso burocratico che prevede la realizzazione di materiale grafico e pubblicitario, l’Ufficio del Turismo, su richiesta del Sindaco Maria Grazia Vittimbegra, chiede a tutti gli operatori turistici e i produttori agroalimentari del territorio intenzionati a partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo 2023, di presentare adesione scritta di adesione entro mercoledì 18 gennaio.
Le richieste dovranno pervenire attraverso l’ufficio protocollo nelle seguenti modalità:
Consegna a mano presso l’ufficio protocollo
Posta Certificata all’indirizzo comune@pec.isolacr.it
Posta Ordinaria all’indirizzo comune@isolacr.it
Dopo la serata inaugurale del 30 dicembre con l’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta dal maestro Gianfranco Russo e il trio Jazz “Lorenzo Iorio” che si è esibito il giorno dell’epifania, il Cinema Teatro Eraclea è pronto ad ospitare il terzo spettacolo musicale. L’evento vedrà sul palco l’esibizione dell’Orchestra “Oreste Stillo” diretta dal maestro Ferdinando Romano con la partecipazione della giovane solista Celeste Di Meo.
Violinista classe 2002, nata a Roma, nonostante la giovanissima età, vanta già un ricco curriculum professionale e diverse affermazioni a concorsi nazionali ed internazionali di musica per strumento solista. Tra concorsi e performance ha portato la sua musica, oltre che in diverse città italiane, anche a New York, Boston e Lugano. Sempre a New York ha suonato anche come vincitrice del primo premio assoluto presso la Carnagie Hall. Il suo repertorio spazia dal periodo barocco, classico fino al romanticismo e domenica ci sarà l’occasione di ascoltarla dal vivo con ingresso gratuito. L’evento è promosso dalla società Beethoven Acam e rientra nella stagione concertistica 2023 “L’hera della Magna Grecia”, giunta alla sesta edizione.
Inoltre, nel giro di poche settimane all’interno del Teatro Cinema “Eraclea” partiranno una serie di iniziative culturali e sociali con mostre di pittura e di scultura, presentazioni di libri, corsi professionali, spettacoli vari e tanto altro, con l’obiettivo di rendere pienamente fruibile il bene e restituirlo ai cittadini.
(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Sono dodici i progetti selezionati al Sud con il bando “Biblioteche e comunità” giunto alla sua seconda edizione. L’obiettivo è quello di valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali nel Sud Italia come luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana. Il bando è promosso dalla Fondazione Con il Sud insieme al Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Le iniziative coinvolgeranno quarantanove biblioteche e saranno sostenuti con un milione di euro.
I comuni coinvolti saranno quelli che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2020-2021. Quattro
progetti saranno avviati in Puglia, nelle province di Lecce, Brindisi, Bari e Taranto; tre in Campania, in provincia di Caserta, Napoli e Salerno; due in Sicilia, in provincia di Catania; uno in Calabria, in provincia di Catanzaro; uno in Sardegna, in provincia di Nuoro; uno in Basilicata, in provincia di Potenza.
“Attraverso queste iniziative le biblioteche comunali del Sud rafforzano il proprio importantissimo ruolo: non solo luoghi
di cultura ma anche di incontro, di scambio generazionale e interculturale, spazi che offrono servizi a chi è in difficoltà, che si organizzano per portare la ricchezza della lettura a chi non può goderne in presenza o a chi solitamente ne è lontano”,
spiega il presidente della Fondazione Con il Sud, Carlo Borgomeo. “Questo bando è senz’altro tra i progetti più importanti che il Centro per il libro e la lettura sostiene – ha detto il presidente del Centro per il libro e la lettura, Marino Sinibaldi -. Non solo perché rivolto a regioni d’Italia dove i tassi di lettura e partecipazione culturale sono più bassi – e
dove dunque l’impegno pubblico dovrebbe essere maggiore -, ma perché punta sulla rete delle biblioteche. Si tratta di luoghi fondamentali per offrire opportunità a chi per ragioni economiche o geografiche è svantaggiato, per far crescere una
dimensione pubblica della lettura, per combattere la privatizzazione e la desertificazione culturale”.
I progetti permetteranno di incrementare orari e giorni di apertura delle biblioteche comunali. Consentiranno anche di
arricchire gli strumenti digitali e i cataloghi. Saranno avviati presidi per la lettura in luoghi particolarmente frequentati,
così come nelle zone periferiche e negli ospedali; giovani e adulti verranno avvicinati alla lettura attraverso attività di
animazione, festival, contest e laboratori per tutte le età; saranno realizzati anche incontri letterari nella lingua dei
segni; corsi di lingue; servizi di consegna a domicilio di libri realizzati anche da persone anziane; sportelli informativi,
laboratori interculturali e corsi di lingua italiana per immigrati, oltre a percorsi di sostegno alla genitorialità per famiglie che vivono situazioni difficili. (ANSA).
(ANSA) – COSENZA, 12 GEN – Da anni avrebbe minacciato di morte e picchiato la moglie sottoponendola a vessazioni e angherie. Un quarantasettenne, con problemi di tossicodipendenza, è stato arrestato dai carabinieri a Lattarico con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura a seguito delle indagini avviate dai militari dopo un intervento effettuato la vigilia di Natale, su richiesta di uno dei figli minori della coppia, nell’abitazione di famiglia. In quella circostanza, l’uomo aveva minacciato e aggredito la consorte con un coltello provocandole delle lesioni senza risparmiare anche il ragazzo intervenuto in difesa della madre. L’episodio, che aveva portato a un primo arresto in flagranza del quarantasettenne, era stato innescato da un lieve incidente stradale che la donna aveva subito poco prima. Le attività investigative avviate successivamente dai carabinieri hanno consentito di delineare il quadro delle vessazioni patite dalla donna a causa dei comportamenti aggressivi e violenti del marito, abituale assuntore di sostanze stupefacenti, che secondo quanto emerso, era anche solito picchiarla e minacciarla di morte. Più volte la donna, fragile e affetta da una patologia grave, sarebbe stata vittima di strette al collo e alla gola, pugni, trascinamenti per i capelli sul pavimento e vari altri soprusi e restrizioni non senza altri gesti di violenza fisica anche brutali in presenza dei figli minori. L’uomo dopo l’arresto sconterà i domiciliari a casa di alcuni parenti. (ANSA).
Da settimane l’istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia a Cosenza polarizza i politici calabresi propagando fermenti anche tra gli esponenti della città di Reggio che ne hanno reclamato la presenza. Un dibattito che in queste modalità accende un’ostilità controproducente, sostiene Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro; una città che tende ragionevolmente a relazionarsi con gli altri territori, afferma il primo cittadino durante un incontro in Comune tra gli ordini professionali e le forze civili e intellettuali della città. Il proposito di Fiorita è tirarsi fuori da questa guerra e difendere le prerogative della città che amministra e che già vive il delicato momento della fusione tra il Centro Studi Dulbecco e l’ospedale “Pugliese Ciaccio”; sovrapporvi l’ampliamento dell’offerta formativa, trascurando le esigenze dei territori, può indebolire ulteriormente Catanzaro, la cui politica è ancora alla ricerca di un solido assestamento dopo anni di fragilità.
Il 5 Gennaio è uscito il nuovo singolo Profumo di donna in featuring con Carlomagno. Un pezzo già edito del Cantautore sarconese Carlomagno, pubblicato nell’album “L’ideale” del 2015. Il brano ha fatto innamorare la band lagonegrese a tal punto da volerlo riarrangiare e reinterpretare insieme all’autore.
Profumo di donna già dal titolo la dice fin troppo lunga, un intenso e morboso racconto di una ossessa devozione al sesso femminile. La capacità di buttarsi a capofitto in una relazione tratti in inganno dai brividi e dal mal d’anima con una sola cura a disposizione. In principio il brano era già arrangiato in chiave rock, ma le batterie di Acquarulo, le chitarre elettriche di De Filippo, il basso di Vito Carlomagno e le tastiere di Maggio hanno versato benzina su un un piccolo falò.
Le voci di Perciante frontman della band e di Carlomagno si accordano perfettamente. Questa collaborazione musicale non è altro che il consolidamento di un sodalizio che va avanti da ormai qualche anno: dopo due brani scritti da Carlomagno per gli Stereo8 – “Mia come vorrei” e “Cobalto” – era nell’aria l’idea di condividere una canzone.
Profumo di donna è su Spotify e su tutte le altre piattaforme digitali insieme al Videoclip ufficiale disponibile su Youtube con sceneggiatura dello stesso Carlomagno e regia di Alfonso Tepedino. Il video lascia incollati gli occhi allo schermo, la sceneggiatura racconta della band in cura da una psicologa per problemi di cuore dal finale inaspettato.
Le scene del video sono state girate presso il suggestivo Scialandro a Montesano Sulla Marcellana (SA) e il Lanificio Mango di Lagonegro (PZ).
Un altro tassello viene aggiunto e tutto sembra spianare la strada all’uscita di un album quasi ben definito.
È disponibile sulle migliori piattaforme digitali, “La mia città”, il nuovo singolo di Lady Flavia che sancisce la collaborazione con la Redgoldgreen Label.
La cantante romana, tra i fondatori della celebre Villa Ada Posse, torna con un nuovo brano nato dall’esigenza di cambiamento. Scritto diversi anni fa e rimasto nel cassetto, il testo ritorna ad essere ancor più attuale oggi, in questo momento di disagio e mutamento interiore. C’è voglia di evadere ancor più di prima e non solo con la fantasia ma se non possiamo andarcene fisicamente, come molto spesso accade, cerchiamo di farlo attraverso le emozioni che solo la musica è in grado di regalarci.
Una canzone composta in collaborazione con il produttore Shiny D ed eseguita in studio dalla MadHouse band, è caratterizzata dal sound ska rocksteady, il rhythm and blues jamaicano, unito ad un approccio cantautorale di Lady Flavia.
Il singolo è accompagnato da un videoclip girato tra Roma ed il Brasile dal fotografo e regista Giorgio Palmera.