“Grande soddisfazione del partito per la importante nomina di Maria Carmela Iannini a Commissario Aterp. Un riconoscimento meritato, per il quale si ringrazia il presidente della G.R. Roberto Occhiuto, e che dovrà portare ad una svolta concreta alle politiche abitative della regione. L’avv. Iannini è professionista brillante ed esperta che ha già svolto attività del genere e che, certamente, saprà proseguire l’azione di riordino portata avanti dal precedente commissario Paolo Petrolo, che si ringrazia per l’impegno profuso. Alla nominata un grande abbraccio ed un augurio di buon lavoro da parte di tutta la Lega che, naturalmente, la sosterrà per l’esecuzione di un mandato tecnico che appare fondamentale in quell’ottica di valorizzazione professionale e di meritocrazia voluto dal Presidente Occhiuto e condivisa da tutta la coalizione di centrodestra”. Lo dichiara il Commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
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Cgil Calabria aderisce con tutte le Camere del Lavoro e le categorie al flash mob che si terrà il 17 ottobre a difesa del Porto di Goia Tauro, delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori. La direttiva europea 2023/959 Ets è una spada di Damocle sul primo scalo di transhipment d’Italia e uno dei principali punti di riferimento del transhipment mondiale che si ritroverebbe ad essere abbandonato verso porti con minori tasse. Gli effetti derivanti dalle norme in questione in termini di incremento dei costi rischiano di avere, infatti, come conseguenza lo spostamento dei traffici verso aree extra europee creando di fatto una distorsione della concorrenza e ricadute devastanti in termini economici e occupazionali. Il 17 ottobre saremo accanto ai lavoratori e alle lavoratrici, terminalisti, rappresentanti delle istituzioni, amministratori, sindaci per chiedere che il governo intervenga con una moratoria alla direttiva e un piano di investimenti nel retroporto.
“Azione” – partito politico fondato e presieduto da Carlo Calenda – si struttura a livello provinciale: domani, domenica 15 ottobre a partire dalle 10, all’Hotel Guglielmo di Catanzaro, si svolgerà il congresso provinciale. L’introduzione, che svilupperà il tema scelto “L’azione politica al servizio dei bisogni del Paese”, è affidata a Valerio Donato consigliere comunale di Catanzaro, che precederà il saluto delle diverse autorità. Le relazioni congressuali saranno svolte da Osvaldo Napoli componente della segreteria nazionale di Azione, da Marco Lombardo commissario regionale di Azione, e, appunto, da Francesco De Nisi consigliere regionale a capo del gruppo di Coraggio Italia e da Giuseppe Graziano. Sarà poi la volta della mozione congressuale presentata da Annita Vitale, mentre sarà a cura di Domenico Gallelli la presentazione della candidatura alla segreteria provinciale. Candidatura unica, tanto che le conclusioni sono appunto affidate al candidato, e quindi primo segretario provinciale di Catanzaro di Azione, Roberto Guerriero.
“Rallentare l’invecchiamento si può, tutto inizia dalla prevenzione”. Maria Brunella Stancato, presidente di FederAnziani Calabria insieme agli assessori regionali Gianluca Gallo ed Emma Staine, il presidente del Consiglio Filippo Mancuso, il prof dell’Unical Giuseppe Passarino, il presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp ed il presidente dell’Opi di Cosenza Fausto Sposato presenteranno tutti i risultati del progetto incentrato sulla sarcopenia, che è il processo che accelera l’invecchiamento velocizzando la progressiva riduzione della massa muscolare.
Il progetto, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la regione Calabria, ha toccato, nel corso di questi mesi, vari punti della nostra terra e si è articolato in diversi interventi pratici, più che teorici, insieme agli anziani. Il titolo sintetizza meglio ogni altra parola: “La vita non ha prezzo. La prevenzione ad ogni età”. Una indagine scientifica in piena regola, con cui sono stati analizzati i danni provocati dal Covid ed, in particolare, dalla inattività e dalla non socializzazione.
“Grazie all’associazione Volare, grazie ai tanti amici che supportano l’iniziativa e grazie anche ai valenti medici e professionisti che hanno abbracciato felicemente l’idea, possiamo dire che finalmente un grande passo verso il mondo degli over, ma non solo, si è compiuto”, hanno rimarcato Brunella Stancato ed Antonio Volpentesta, presidente di Volare. “La sarcopenia è più diffusa di quello che si pensa. Il 13% delle persone di 60-70 anni è affetto da una perdita di massa muscolare significativa, dopo gli 80 anni, questo numero sale fino al 50%. Ovviamente non è facile definire la sua diffusione infatti i sintomi della sarcopenia sono poco riconoscibili e confusi spesso con un normale invecchiamento”, è emerso nel corso del progetto.
Durante gli incontri sono stati somministrati ai partecipanti alcuni questionari ed effettuate indagini di screening sulla sarcopenia e su patologie correlate: le visite sono state svolte da personale medico adeguato e strumenti adatti. Inoltre durante gli open day si sono svolti degli incontri/convegni/seminari che hanno coinvolto il pubblico presente dove si è parlato principalmente della cultura della dieta mediterranea, di cibo biologico e di come, anche, l’inquinamento ambientale influisca sulla salute dei cittadini.
Dimensionamento scolastico, le precisazioni di Vizzari: “L’assessore Nucera è inqualificabile”
“A seguito del mio intervento durante la seduta straordinaria di ieri in “Commissione controllo e garanzia”, avente ad oggetto l’audizione dell’assessore Nucera sul tema cruciale del dimensionamento scolastico, ritengo doveroso sottolineare la mia posizione, mai mutata sin dagli esordi di questa triste vicenda”. Queste le parole del consigliere comunale di Forza Italia Roberto Vizzari, che in una nota ribadisce la sua posizione critica nei confronti dell’assessorato e della giunta comunale: “Premesso che, come sottolineato in una nota stampa in accordo con la coalizione di centrodestra nei giorni scorsi, la condotta assunta dall’assessore Nucera è inqualificabile, ancor più per la delicatezza del ruolo che riveste il settore di sua competenza e che, come dimostrato dai fatti, la delibera da lei presentata, fuori tempo massimo, è la prova della superficialità con cui la Giunta comunale ha trattato questo tema” dichiara Vizzari. “Sempre in questa seduta la mia posizione è stata di netta critica, non solo per le tempistiche, considerando che l’Assessore Nucera ha iniziato a lavorare tardi al piano, ma anche per la mancanza di programmazione e studio di una delibera fondamentale per l’assetto scolastico territoriale” conclude il consigliere.
Torna per la settima edizione l’appuntamento con i Borghi Autentici d’Italia: un’occasione unica per scoprire l’Italia più autentica e nascosta, viverla e amarla. L’associazione, infatti, il 15 ottobre 2023 promuove nei borghi di tutto il territorio nazionale una giornata di eventi diffusi – che darà il via ad una serie di iniziative fino al 22 ottobre – finalizzata a valorizzare le energie inedite che li rendono realtà vive ed ospitali. Ricco e variegato il programma di attività della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia organizzata da Asso BAI, con il patrocinio di ANCI, AITR, AMODO e LEGAMBIENTE. Nello specifico, fino al 22 ottobre, la comunità di ogni borgo che aderisce all’iniziativa apre le porte ai visitatori. È un’occasione per scoprire realtà vive ed ospitali, che sperimentano nuovi modi di abitare i territori, valorizzando il loro patrimonio. Un modo unico per conoscere storie, culture e tradizioni locali grazie a incontri, mostre, laboratori, itinerari tematici e molto altro.
Borghi Autentici d’Italia è una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità, realtà che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi, ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita: realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare. L’edizione 2023 della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia fa luce sui piccoli tesori di un’Italia nascosta che non solo sopravvive grazie alla forza delle idee, ma cresce diventando luogo di ispirazione per il resto del mondo. “Un’altra idea di stare” mette in primo piano l’importanza di riscoprire e reinventare i borghi autentici, valorizzando gli esempi virtuosi e stimolando la nascita di idee e progetti. Vuole essere un invito ad esplorare prospettive inedite, ad accendere scintille per illuminare strade non ancora battute e guidare le comunità verso un futuro sostenibile, equo e ricco di opportunità.
Il tema di quest’anno mette l’accento sulle iniziative che rendono i borghi ancora più accoglienti e vivibili; incentiva la nascita di progetti di ospitalità, rigenerazione urbana, promozione turistica, welfare, smart working, arte e cultura, sostenibilità, coesione sociale e terzo settore. È un richiamo all’azione, per abbracciare il cambiamento e costruire un nuovo modo di abitare i borghi, integrando passato, presente e futuro in un equilibrio armonioso. Anche la Calabria sarà rappresentata in questo grande evento nazionale, con la partecipazione dei Borghi Autentici di Canna, Melissa e Roseto Capo Spulico, pronti ad offrire ai propri ospiti la possibilità di conoscere i propri territori e di scoprire esperienze uniche. Nello specifico, il Borgo Autentico di Canna ci presenterà “un borgo in festa: cibo, musica e ospitalità tra gli antichi portali gentilizzi”, Melissa ci porterà sulle “Vie di Treccani” con l’inaugurazione della mostra itinerante dedicata a Ernesto Treccani, e Roseto Capo Spulico ci farà vivere il suo “Festival delle Diverse Abilità”, un’iniziativa che parla di INNESTI tra passato e futuro, quelli tra le tradizionali pratiche culturali, artigianali e culinarie dei piccoli Comuni italiani e un nuovo modo di vivere questi luoghi e le loro storie, coniugando tecnologie, servizi e i nuovi approcci della residenzialità, anche temporanea.
“La Giornata Nazionale dei Borghi Autentici è un appuntamento fisso e consueto per la ciclicità con cui arriva, ma non per le tematiche trattate che, anzi, non sono mai le stesse, in quanto ogni anno mirano a richiamare temi contemporanei, stimolanti e concreti, con l’obiettivo di offrire una buona opportunità di conoscenza di questi territori, favorendo l’incontro fra esperienze diverse; perché l’Associazione mira alla valorizzazione delle comunità locali attraverso le persone, e allo sviluppo delle energie che si trovano all’interno dei borghi e che spesso sono dormienti e latenti. Uno strumento che stimola i Comuni associati, nell’ottica di rendersi protagonisti di un’ospitalità che sia per tutto l’anno e di promuovere un viaggio che non si limiti alla stagionalità, ma che sia un viaggio nel viaggio. Un modo di vivere, di essere, di conoscere il territorio italiano e le sue energie nascoste” commenta Rosanna Mazzia, Presidente Asso BAI. “Quelle a cui mi riferisco sono energie inedite per abitare i borghi: quelle energie che si trovano all’interno degli stessi borghi, affinché le comunità locali siano attive e proattive. Allo stesso tempo, vogliamo trasmettere un altro modo di stare, poiché i borghi non devono essere visti come mete turistiche, bensì come una dimensione e un contesto contemporaneo dello stare e del vivere sia per i residenti che per i turisti, considerati appunto cittadini temporanei”
conclude la Presidente Mazzia.
“Ci piace l’idea, ormai consolidata e affermata, della celebrazione di una Giornata a livello nazionale dei Borghi Autentici d’Italia; – dichiara Maurizio Davolio Presidente AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) – il forte e positivo impegno dei Comuni per la difesa dell’identità e dell’autenticità, per l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per il costante miglioramento degli standard di accoglienza e di ospitalità, per l’inclusione e per l’innovazione deve giustamente trovare un momento collettivo di testimonianza, di presentazione pubblica e di festa. La nostra Associazione, che a sua volta proprio in questi giorni celebra il proprio venticinquennale con eventi che si terranno a Bologna, condivide in pieno i valori, gli obiettivi e le iniziative di Borghi Autentici d’Italia, socio di AITR, e pertanto partecipa con grande piacere alla conferenza stampa di presentazione e promuove con tutti i propri mezzi e con entusiasmo la Giornata Nazionale”.
Non solo, ma i borghi, come afferma Alessandra Bonfanti, Responsabile Piccoli Comuni Legambiente, “sono anche al centro delle sfide ecologiche e globali del nuovo millennio e rappresentano una risposta alla crisi climatica, alla democrazia energetica, alla sovranità alimentare e alla cura del territorio, all’inclusione e all’accoglienza per un necessario riequilibrio democratico. Per questo Legambiente è al fianco dei borghi Autentici che esprimono un avamposto di innovazione e la traduzione in pratiche e in comunità ospitali della transizione ecologica”.
A sua volta Anna Donati, Portavoce AMODO (Alleanza per la Mobilità Dolce) – commenta – “Borghi Autentici d’Italia è parte della Alleanza Mobilità Dolce che sostiene con convinzione le Giornate Nazionali ed il messaggio per “un’altra idea di stare” nelle realtà dei borghi italiani”. “Il nostro impegno al fianco di BAI – prosegue – è dedicato alla mobilità e alla accessibilità dei borghi, potenziando il trasporto locale ferroviario e su autobus, per realizzare reti di collegamento ciclopedonali e ciclovie turistiche, per servizi di mobilità elettrica e in sharing per queste comunità. Perché nell’idea di accoglienza e del restare, devono essere assicurati servizi di mobilità sostenibili ed innovativi per connettere i territori”.
Infine, anche Vincenzo Santoro, Responsabile Dipartimento Cultura Turismo Agricoltura ANCI, sostiene le Giornate Nazionali, ritiene infatti che “Le azioni poste in essere dall’Associazione dei Borghi Autentici, che incentiva processi di rigenerazione culturale e sociale attraverso un forte coinvolgimento delle comunità, non possono che trovare un sostegno convinto da parte dell’Anci”.
Saverio Pazzano puntualizza: “Sul dimensionamento scolastico, Reggio abbia un sussulto di dignità”
Chi vuole vedere quale idea d’Italia il Governo intenda realizzare con l’autonomia differenziata non ha che da vedere la mannaia del dimensionamento scolastico che immiserisce e penalizza i territori del Sud. Chi vuole vedere come l’accoglienza coloniale degli ordini da Roma mortifichi la Calabria non ha che da vedere come la finanziaria 2023 del Governo sia stata recepita in materia di scuola. Chi vuole vedere come la città di Reggio Calabria sarà penalizzata e resa irrilevante dal piano di dimensionamento scolastico regionale non ha che da aspettare qualche giorno. Poi le responsabilità saranno rimpallate con cori di “non potevamo fare altrimenti” e rimbalzi di gerarchie da Comune a Città Metropolitana a Regione e viceversa.
È la concezione di scuola alla base delle scelte che va, innanzitutto, contestata fermamente. La scuola non è un costo, non è un servizio che va tagliato, mai!, non è un conto che deve tornare, non è la somma di un numero di alunni. È una lezione che si conosce bene, quando nei convegni si parla di scuola come presidio di legalità, formazione, diritti, eccetera eccetera. Ma alla fine dei giochi il problema è che la coperta è corta e da qualche parte si deve tirare. Si tira sulle regioni del Sud, dove il taglio delle scuole cade su territori mal serviti dalla mobilità, su famiglie che già conoscono il gravame della dispersione scolastica, su aree che già conoscono la desertificazione dei giovani, su persone che già conoscono il niente dei servizi essenziali.
Per la città di Reggio, per la sua area metropolitana, ciò è amplificato, vivo, presente. Il taglio che deriverà dal dimensionamento lascerà territori privi di scuole, consegnerà al personale scolastico e alle famiglie il peso di doversi districare tra plessi molto distanti tra di loro, imporrà perdita di posti di lavoro e nuovi insegnanti partiranno a fare cultura nelle regioni del Nord. Questo accade per l’inviolabile legge dei numeri. Chi non ha “i numeri deve essere accorpato”. Ma è ben strano che i numeri si applichino quando si tratta di chiudere scuole e non quando si tratta di porre un tetto al numero massimo di iscritti: cosa che consentirebbe – contro la logica aziendalista e performativa che sottende ormai l’idea di scuola – di aprire istituti e indirizzi di studio in aree oggi dimenticate e di garantire un servizio più peculiare sul territorio, più efficace nel rapporto con gli allievi e con i territori. Ma poi, i numeri delle scuole ci appassionano tanto? E come si rapportano queste con il criterio di salvare le aree interne, soprattutto in un territorio come quello di Reggio Calabria che è fatto di relazione tra la costa e le aree interne? Pensiamo alla distanza che corre tra la Via Marina e Santa Venere, ad esempio, e alla pessima mobilità che le collega.
L’accorpamento che si chiede al territorio di Reggio Calabria è una guerra tra poveri, e, pertanto, purtroppo, destinata ad avere successo. Eppure ci sarebbe la possibilità, anche attraverso le speciali misure destinate ai territori interessati alle minoranze linguistiche, di salvare l’autonomia di buona parte delle scuole e di costruire diversamente per gli anni a venire.
È una battaglia che bisognava combattere prima e le forze progressiste della città avrebbero dovuto cogliere l’occasione per porre la questione e farne una battaglia di senso come per il taglio degli ospedali o l’agonia dell’Aeroporto. Anche questa è assenza della Politica, anche in questo il Comune ha dimostrato il fiato corto di chi non riesce a star dietro all’ordinario. Ma il vero problema non è questo, al massimo una semplice constatazione, quanto la partita che si gioca sulla pelle della città di Reggio e che porterà ad un depauperamento ulteriore del suo tessuto culturale e sociale.
Crediamo si sarebbe dovuto ragionare con i territori, avere il coraggio politico di porre la questione della peculiarità e dei bisogni del territorio, di utilizzare le opportunità consentite alle aree interessate alle minoranze linguistiche, regolare il tetto massimo di alunni per istituto e non solo il tetto minimo. Utilizzare il quadro normativo in modo utile e non penalizzante per Reggio e la sua area metropolitana. Misure di visione e coraggiose, che magari la Regione potrebbe bocciare – magari potrebbe anche imporre un commissariamento – ma se ne prenderebbe tutta la responsabilità. La Politica è anche fatta di questa dialettica. Altrimenti è solo burocrazia.
Su questi temi, in questi giorni, diverse altre Regioni hanno impugnato gli atti del governo e diverse migliaia di studenti e docenti scendono in strada da Catanzaro a Cosenza. Sul tema a Reggio solo qualche sussulto. Ma è proprio Reggo la città più penalizzata! È il segno di un’area rassegnata e stanca. Ma invece questa della scuola e del dimensionamento è la questione destinata a cambiare il futuro della città nei prossimi anni. Tra qualche giorno, se la Politica della città e del territorio metropolitano non potranno porsi ad argine di scelte regionali che puntano a rendere irrilevanti Reggio e l’area metropolitana, accadrà che piangeremo la fine di diverse scuole e la chiusura di presidi essenziali nei territori. “Quando il morto piange, è segno che gli dispiace a morire”, si legge in Pinocchio. Un capolavoro che in una scuola che chiude non si potrà più leggere.
Il comitato di Italia Viva a Diamante conta 18 iscritti a fronte di un totale di 429 voti raccolti da Iv alle ultime elezioni politiche nel 2022. Ad Aprigliano, invece, a fronte di 100 tesserati Italia Viva alle politiche ha ottenuto 114 voti. A fronte di questo quadro numerico, appaiono strane e fuoriluogo le contestazioni del candidato al coordinamento regionale di Italia Calabria circa la legittimità del seggio congressuale nella città di Diamante, anche perché allestito a servizio dell’intera fascia tirrenica cosentina. Semmai è vero il contrario, ovvero che – numeri alla mano – gli unici dubbi reali emergono sulla trasparenza della campagna tesseramento effettuata ad Aprigliano.
Reggio Calabria: Versace presente al seminario promosso dalla Rete “Cammini e sentieri di Calabria”
“I sentieri ancora poco conosciuti e pubblicizzati del nostro territorio, ci possono dare, nel lungo periodo, se iniziamo a farli apprezzare ad un determinato settore di turismo, la possibilità di poter valorizzare e fare crescere la nostra area metropolitana. Spesso si parla di voler investire molto nel turismo e nel marketing territoriale, ma per fare ciò occorre conoscere a fondo il nostro territorio. Ecco iniziative come questa offrono anche e soprattutto a noi rappresentanti di Enti pubblici, l’opportunità di raccogliere esperienze in grado di poter programmare, in maniera più armonica, dei piani di intervento utili e proficui”. Così il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, intervenuto al seminario ‘Cammini e sentieri nel percorso di sviluppo della Calabria’ organizzato dal laboratorio Logica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dalla Rete dei Cammini e dei sentieri di Calabria.
“Dall’esperienza pandemica – ha aggiunto Versace – provo a recuperare un aspetto da valorizzare, ossia la riscoperta ed approcciarsi di quel turismo familiare che è totalmente diverso da altre regioni, penso del Nord Italia. Abbiamo dei territori talmente inesplorati ma assolutamente affascinanti, per storia, tradizioni, enogastronomia, anche cultura, che possono, attraverso i cammini e i sentieri, essere altamente valorizzati e sfruttati”. “Nel mio piccolo – ha ricordato – come rappresentante dell’Associazione nazionale città dell’Olio, lo sto facendo, attraverso iniziative, quali le Camminate dell’Olio, con percorsi di conoscenza di realtà ed aziende del nostro territorio, in molti casi non conosciuti. Mi piacerebbe – ha concluso Versace – che l’esperienza della rete dei ‘Cammini e dei sentieri di Calabria’ con quella delle Camminate dell’Olio, si possano incrociare, per renderci tutti parte di un grande e più omogeneo progetto di valorizzazione del territorio”.
Duro attacco del consiglio di Istituto Comprensivo Galilei-Pascoli all’amministrazione reggina
Tutti ricorderete come, per placare la protesta dello scorso 11 ottobre a Piazza Italia in cui una folla di alunni e genitori dell’Istituto Comprensivo Galilei-Pascoli, inferociti per l’incomprensibile e irragionevole rifiuto della Città Metropolitana di recepire, come previsto dalla normativa, la proposta del Comune di Reggio Calabria che – votata più di una settimana prima all’unanimità dalla Giunta Comunale – prevedeva il mantenimento dell’autonomia dell’Istituto, il sindaco f.f. Versace, non solo si sia affrettato a ricevere tempestivamente i rappresentanti della protesta ma alla fine di un incontro che non è certo cominciato con toni amichevoli, abbia pubblicamente annunciato che nel brevissimo tempo a disposizione prima del Consiglio della Città Metropolitana già fissato per il prossimo 14 ottobre, avrebbe provveduto tempestivamente a richiedere ufficialmente una deroga alla Regione per far rispettare la normativa e garantire la salvaguardia del Galilei-Pascoli e di conseguenza della sua Sezione Ospedaliera presso il GOM di Reggio Calabria nonché del Coordinamento Provinciale dell’Assistenza Scolastica Domiciliare di cui questa scuola è capofila. In un eccesso finale di foga, durante la riunione, si è persino spinto al punto di dire che era pronto a manifestare assieme a noi contro la Regione, suscitando perplesso stupore nei presenti.
Ebbene, ad oltre due giorni da queste pubbliche dichiarazioni con tanto di intervista istituzionale immediatamente rilanciata in ogni dove dal suo ufficio stampa nel tentativo di sedare la sacrosanta protesta dei genitori, di tutto ciò non è rimasto nulla. La dirigenza del Galilei-Pascoli non è stata convocata come promesso, la fantomatica lettera della Metrocity alla vicepresidente Princi per la richiesta di deroga non sembra essere stata inviata, né tantomeno alcuna copia di questa missiva è mai pervenuta per conoscenza come promesso alla scuola ed a questo Consiglio d’Istituto. Il re (se di re si può parlare) è nudo: non c’era evidentemente alcuna reale intenzione di salvaguardare la scuola ed i minori ospedalizzati, si trattava solo di tentare di mettere a tacere una scomoda e forte voce di dissenso che ha scosso la città preoccupando centinaia di famiglia che rischiano di vedere compromesso il diritto alla scelta educativa e, ancor più importante, il diritto allo studio in caso di seri problemi di salute dei loro figli.
E così, mentre, soprattutto dal versante ionico, pervengono sempre più copiose le indiscrezioni circa bizzarri “salvataggi” di talune scuole a danno di altre con uguali o talvolta persino maggiori requisiti di legge, mentre piovono le minacce di ricorsi al TAR, mentre centinaia di minori con malattie oncologiche rischiano di perdere già dal prossimo anno la possibilità di continuare a studiare durante i necessariamente lunghi periodi di cure, la Città Metropolitana rappresentata dal suo sindaco f.f. Versace si preoccupa soltanto di alzare il livello dello scontro contro una amministrazione comunale “sorella” e lancia attacchi politici con toni da vera e propria faida nei confronti di quelli che fino a poco tempo fa erano compagni di partito e di coalizione (il Sindaco Brunetti e l’Assessore Nucera in testa), rei di aver votato all’unanimità e presentato una proposta a tutela di una scuola che per legge deve essere salvaguardata per manifeste ragioni di interesse pubblico e di tutela dei diritti dei minori.
Stupisce che la vicepresidente della Regione, da sempre attenta alla salvaguardia dei diritti delle fasce più deboli, non intervenga a difesa del Galilei-Pascoli, ancora prima che venga raggiunta dalla fantomatica missiva della Città Metropolitana, stupisce che né il Garante della Salute né il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria siano intervenuti per censurare questo inaccettabile e pregiudiziale rifiuto della Città Metropolitana a prendere atto di una legittima e unanime proposta della Giunta Comunale di Reggio Calabria. Un rifiuto, quello della Città Metropolitana, che suona tanto più equivoco perché artificiosamente basato su un presunto ritardo di pochi giorni nell’acquisizione della proposta, un ritardo che, in verità, non è affatto sanzionabile in quanto la normativa superiore non prevede alcun termine perentorio in tal senso. Tra l’altro, se davvero la MetroCity avesse davvero voluto rispettare tale termine non si capisce come mai lo stesso Consiglio Metropolitano, qualche giorno dopo, ben oltre il termine che adesso si finge di voler rispettare, abbia convocato i Sindacati per ulteriori consultazioni.
Come se non bastasse, proprio oggi nel ricevere i rappresentanti della scuola Nosside-Pythagoras anch’essi in agitazione per via dell’ipotesi di accorpamento, il f.f. Versace, oltre a prospettare mirabolanti successivi riordini scolastici dopo l’accorpamento (come dire: adesso prendo questi piatti a martellate, li spezzetto e il prossimo anno li incollo con l’attak) ha affermato che l’accorpamento della Nosside-Pythagoras è stato deciso del Comune e che la MetroCity non può far altro che recepire tale proposta come del resto previsto dalle linee guida, riferendosi evidentemente alla (unica) Delibera della Giunta Comunale n. 210. Purtroppo per lui, però, si tratta della stessa delibera che, con riferimento alla Galilei-Pascoli, ha dichiarato irricevibile perché a suo parere tardiva. Delle due l’una: o la delibera comunale non è ricevibile e quindi la Nosside–Pythagoras non ha alcunché da temere oppure è ricevibile sia per quanto riguarda la Nosside-Pythagoras che per il Galilei–Pascoli che in questo caso vedrebbe riconosciuto il suo diritto all’autonomia sulla base delle specificità legate alla presenza della Sezione Ospedaliera ed al Coordinamento Provinciale per l’Assistenza Scolastica Domiciliare. Tertium non datur o meglio, una terza opzione potrebbe esserci ma configurerebbe una sorta di annebbiato delirio di onnipotenza dell’interlocutore istituzionale, una ipotesi alla quale preferiamo non pensare.
Si tratta dunque, per quanto ci riguarda, di un volontario arroccamento su scelte già assunte a tavolino dalla Città Metropolitana, scelte che al di là delle belle parole di comodo non tengono in alcun conto i diritti degli alunni e degli studenti del Galilei-Pascoli, il diritto alla scelta educativa ed ancor più grave il diritto allo studio di tanti minori malati che contano sull’organizzazione interna della Scuola in Ospedale e dell’assistenza Scolastica Domiciliare da tanti anni erogata esclusivamente da questa scuola, diritti questi che – al di là delle finte e stucchevoli rassicurazioni ufficiali circa il fatto che “la scuola non cambierà” e che “l’anima dell’Istituto verrà mantenuta” rischiano di essere cancellati tra poche ore con un tratto di penna da chi, riteniamo, tiene più alla propria carriera politica piuttosto che al bene della città. Ma noi non ci stiamo è qualunque dovesse essere la piega che questo processo di dimensionamento prenderà, qualora le nostre legittime istanze non dovessero essere riconosciute e soddisfatte, incuranti della faida politica che si sta svolgendo sulle nostre teste e che pretende (senza successo) di coinvolgerci, continueremo a combattere ed a far sentire pubblicamente e con forza la nostra scomoda voce anche a chi – come ci è stato detto – non vuole che si parli dei diritti dei tanti minori ammalati per i meschini interessi di pochi e protesteremo in ogni singola piazza di questa città o di questa regione fintanto che non vedremo tutelati i nostri diritti costituzionali.