“Ciao Presidente. Non avremmo mai voluto che questo giorno arrivasse. Personalmente conservo preziosi ricordi, soprattutto privati, di cui mi ha fatto dono. Silvio Berlusconi si porta via un pezzo importante della storia del nostro Paese. Lascia un vuoto non solo politico: il valore della sua traccia è tutto nel dolore diffuso che oggi si avverte ovunque per la sua scomparsa. Una personalità unica, un riferimento, un esempio di combattente a tutti i livelli. Cavaliere, presidente, grande uomo. Ciao Silvio, grazie di tutto”. Lo scrive su Facebook il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto.
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Dal 16 al 18 giugno si celebrano le Giornate Europee dell’Archeologia, un importante appuntamento annuale che coinvolge tutte le istituzioni culturali italiane in attività di valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale. Per l’occasione, il Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri e il Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia promuovono una due giorni dal titolo “Paolo Orsi in Calabria. Una meravigliosa avventura”, dedicata al ricordo dell’archeologo trentino che scoprì Locri Epizefiri e la Magna Grecia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di RC e la provincia di VV, il Museo archeologico di Medma-Rosarno, la Fondazione Museo Civico di Rovereto, la RAM Film Festival di Rovereto e il supporto dei comuni di Locri e Portigliola e del GAL Terre Locride.
Il programma prevede due giornate ricche di appuntamenti. Si parte il 17 giugno, dalle ore 10.00, quando al Museo archeologico nazionale di Locri Epizefiri si svolgerà una giornata di studi che coinvolgerà diversi studiosi nel ricordo dell’opera dell’archeologo roveretano. La sessione mattutina dal titolo “Paolo Orsi a Locri Epizefiri. L’uomo, l’archeologo” prevede un focus sull’attività di scoperta e studio della Locride nonché del legame indissolubile che Orsi ebbe con l’antica Locri. Dopo i saluti del Direttore ad interim della Direzione regionale Musei Calabria, Filippo Demma, del Soprintendente Fabrizio Sudano, del Sindaco di Locri Fontana e del Commissario di Portigliola Todini, si susseguiranno gli interventi degli ospiti coinvolti, introdotti dalla Direttrice di Locri Epizefiri Elena Trunfio: Maurizio Battisti, del Museo di Rovereto, analizzerà gli anni della formazione di Orsi, Valeria Meirano, dell’Università di Torino, tratterà le scoperte alle aree sacre locresi, in particolare il tempio in c.da Marasà e il Santuario di Persefone sul colle Mannella e, infine, Diego Elia, anch’egli afferente all’Università di Torino, ci porterà nel mondo delle Necropoli. La sessione pomeridiana dal titolo “Dalla colonia alle sub-colonie: Paolo Orsi a Hipponion e Medma” si occuperà di chiarire il ruolo del Nostro nella scoperta delle due città fondate da Locri Epizefiri, le attuali Vibo Valentia e Rosarno. Interverranno per l’occasione Giorgia Gargano, con un focus sul collezionismo numismatico, Stefano Pacciarelli dell’Università Federico II di Napoli e Francesco Quondam dell’Università di Vienna si occuperanno degli scavi protostorici della Locride, Maurizio Cannatà, Direttore del Museo di Vibo, e Michele Mazza, archeologo SABAP, chiariranno gli aspetti a cavallo tra ricerca e tutela in relazione ad Hipponion ed infine il Direttore del Museo di Meda-Rosarno Marco Stefano Scaravilli relazionerà sugli scavi di Paolo Orsi a Rosarno. Tutti gli interventi saranno trasmessi in diretta anche nella pagine social dei tre musei coinvolti (Locri, Rosarno e Vibo Valentia) e la giornata si concluderà con l’apertura straordinaria del Museo archeologico nazionale di Locri Epizefiri, dalle 20.00 alle 23.00, e con la proiezione, alle 21.30, della docufiction “Paolo Orsi. Una meravigliosa avventura”, per la regia di Andrea Andreotti.
Il 18 giugno sarà invece una giornata particolarmente significativa: si svolgeranno infatti nelle tre aree archeologiche delle visite guidate, unendo in un’unica iniziativa le colonie di Locri, con la visita al tempio in c.da Marasà, di Vibo Valentia con la visita alla cinta muraria in loc. Trappeto Vecchio e infine di Medma con la visita guidata alla collezione museale. A Locri si svolgeranno poi due cerimonie particolarmente significative: a partire dalle 9.30 presso il teatro greco romano, in località Pirettina, sarà intitolata a Paolo Orsi la piazza di accesso al sito archeologico a cura del Comune di Portigliola. Anche nel Comune di Locri si procederà all’intitolazione del piazzale antistante il Museo archeologico e si procederà alla ricollocazione della storica epigrafe dedicata all’archeologo donata nel 1983 dal Giugno Locrese al Ministero e posta all’ingresso del Museo della polis.
“Sono particolarmente lieta di avere animato la realizzazione di queste giornate, frutto di un lavoro coordinato che abbiamo fatto con diverse realtà locali e nazionali – ha commentato la Direttrice di Locri Epizefiri Elena Trunfio. Per chi si occupa di archeologia Paolo Orsi è un imprescindibile maestro e, se oggi possiamo godere di molti beni archeologici, lo dobbiamo soprattutto al suo infaticabile lavoro di scoperta e tutela. Oltre alla messa in luce delle aree archeologiche, ritengo che Orsi ci abbia lasciato soprattutto l’eredità di un metodo di lavoro che aveva nella condivisione, nel coinvolgimento di diversi esperti e nella pubblicazione costante dei risultati la sua essenza fondante, un approccio che ancora oggi deve necessariamente animare coloro che si avvicinano allo studio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa e sono certa che la comunità locrese, e calabrese in genere, non mancherà di condividere questo omaggio al grande archeologo della Magna Grecia”.
“Il mondo dell’editoria calabrese è stato colpito da un grave lutto. Con la scomparsa improvvisa del giovane imprenditore Leo Iiriti, Reggio ha perso una persona perbene ed un professionista brillante, con il quale ho avuto modo di collaborare diverse volte, anche nel ruolo di Dirigente scolastico. Di Leo ho sempre apprezzato, in particolare, rigore e serietà, la grande dedizione al lavoro, ma anche la grande umanità, la capillarità nel collaborare con l’istituzione Scuola, tanto da diventare un punto di riferimento per la comunità scolastica nella sua totalità. Insieme al padre Bruno, ha dato lustro al mondo dell’editoria tutta. È una perdita non solo per la comunità reggina, ma per la Calabria intera. Esprimo vicinanza a ciascuno dei suoi cari.” Così il Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, in una nota di cordoglio per la prematura ed improvvisa morte del giovane titolare della storica casa editrice Iiriti Editore.
Il primo educational tour per soli giornalisti organizzato dall’associazione Skål International Calabria si tiene nella magnifica Costa Viola reggina, più precisamente nella città di Palmi e nel tratto costiero delle baie naturalistiche della Tonnara e di Bagnara.
Un programma di tre giorni, dal 12 al 14 giugno, patrocinato dal Comune di Palmi che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere le bellezze della Calabria nonché la sua sorprendente autenticità attraverso la narrazione di un gruppo di giornalisti che hanno l’occasione di scoprire il territorio in tutte le sue sfumature e di vivere delle emozioni indimenticabili di turismo esperienziale tra le innumerevoli attrattività della destinazione Costa Viola.
All’iniziativa partecipano i giornalisti Graziella Leporati, Mimmo Vita e Ugo Dell’Arciprete, che sono ospitati al Capo SperoneResort e seguono il fitto programma del tour che mette in risalto le spettacolari risorse naturalistiche della costa, ma anche gli aspetti storico culturali di grande rilievo che sono incastonati in questo lembo di territorio, che annovera sapori e prodotti identitari esaltati nelle pietanze tipiche locali accompagnati dal calore ospitale degli operatori del luogo.
Un tour che inizia da Piazza Primo Maggio della città culturale di Palmi fino alla Villa comunale “Giuseppe Mazzini”, nella
quale vengono ricordati con un’opera scultorea due illustri personaggi di questa cittadina: il compositore Francesco Cilea e lo scrittore Leonida Rèpaci che sono i principali simboli delle radici culturali di questa meta, collocati in uno spazio incantevole e suggestivo, immerso nella disarmante bellezza di una terrazza sul mare. Dallo stesso mare prosegue l’educational per far ammirare la baia della Tonnara fino a Bagnara, un vasto patrimonio naturalistico, nel quale sono presenti splendide spiagge e grotte: Scoglio dell’Ulivo, caletta di Rovaglioso, Buffari, Tombaro, Pietrosa, Marinella, Leone e Janculla.
Terminato il tour sul mare, i giornalisti visiteranno il Parco Archeologico dei Tauriani, la cripta paleocristiana di San Fantino, il santo più antico della Calabria e incontreranno i ‘mbuttaturi in costumi tipici per scoprire la tradizione della Varia di Palmi, patrimonio immateriale dell’Unesco, che quest’anno si terrà il 27 agosto. Dal parco si giunge alla “Guardiola”, sito del sentiero turistico “Leonida”, balcone a picco sul mare presso la villa dello scrittore Leonida Rapaci. Il sentiero inaugurato lo scorso anno annovera tra le tappe anche l’affaccio sullo Scoglio dell’Ulivo, proposto di recente come geosito mondiale.
Risorse promosse attraverso questa iniziativa che parte dagli skalleghi Ana Maria Stan, Bruno Strati, Fortunato Princi e Marco Borgese, fanno da corollario al patrimonio enogastronomico proposto durante il giro turistico, che prevede la degustazione di pietanze tipiche locali all’agriturismo Villa Nunzio e sulla Terrazza Lido Ulivarella accompagnate da vini dei terrazzamenti della Costa Viola, produzioni identitarie e frutto di quella “viticoltura eroica” delle “armacìe”, secolari muri a secco che sostengono i ripiani vitati affacciati sullo Stretto e a strapiombo sul mare. Si concluderà questa esperienza culinaria con l’assaggio dei dolci tradizionali della rinomata pasticceria Cardone, già insignita dai reali nel 1800.
Non rimane che attendere le considerazioni dei giornalisti di questa splendida parte di cornice della Costa Viola che deve il suo nome alla descrizione del filosofo Platone ed è un caleidoscopico attrattivo di notevole spessore per la molteplicità di turismi presenti: paesaggio incantevole, panorama eccezionale, storia millenaria, presenza archeologica e mare color viola si amalgamano in modo straordinario
“In cammino per la difesa del diritto alla salute” è l’iniziativa per sensibilizzare chi da dietro una scrivania pensa di giocare con i diritti dei cittadini. La manifestazione, a cui hanno aderito il Partito Democratico, L’Associazione La Migliore Calabria, la Uil-Fpl, sarà presentata nel corso di una conferenza stampa prevista per mercoledì 14 giugno ma è già in moto la macchina organizzativa”. È quanto rendono noto gli esponenti del Comitato popolare per la difesa del diritto alla salute, che continuano nella loro battaglia a difesa del nosocomio Paolano.
“È necessario -dicono gli organizzatori – essere consapevoli che bisogna lottare per difendere la nostra struttura ospedaliera senza colori politici. Per tali ragioni invitiamo tutti ad aderire perché è necessario essere uniti senza distinzione alcuna. Da fine maggio – continua la nota- che si attende di conoscere il destino del San Francesco dopo che è stata pubblicata una bozza di riordino della rete ospedaliera che prevede il trasferimento della chirurgia e dell’emergenza urgenza. Ritorniamo, come promesso, a lottare perché abbiamo la consapevolezza che sono momenti in cui tutti dobbiamo far sentire la nostra voce per difendere la salute dei cittadini che reclamano nient’altro che il diritto alle cure. Rivolgiamo quindi – concludono- un appello pubblico a tutte le forze politiche affinché ci sia una condivisione su una battaglia che è di tutti”.
Continuano le adesioni alla Marcia Nazionale “Pace come antidoto alle migrazioni forzate” organizzata dalla Rete delle Comunità Solidali – Re.Co.Sol e dal Comune di Cinquefrondi, che si terrà proprio a Cinquefrondi il prossimo 20 giugno.
Ha confermato la sua adesione e la sua diretta partecipazione il noto giornalista, autore e conduttore televisivo Michele Santoro.
Convintamente contro l’invio di armi in Ucraina, Santoro si è reso promotore, lo scorso 7 maggio, della “Staffetta dell’Umanità” che ha attraversato tutta l’Italia con lo scopo di “camminare insieme, unire l’Italia contro la guerra in Ucraina, per riaccendere la speranza”.
La partecipazioni di Michele Santoro, che interverrà dal palco della Marcia Nazionale della Pace di Cinquefrondi, arricchirà certamente di interessanti spunti di riflessione l’iniziativa. Santoro è noto per la sua capacità di essere intelligentemente spigoloso, rivendicativo, coraggioso e certamente racconterà la sua versione della Pace come antidoto alle migrazioni forzate.
L’adesione del noto giornalista si inserisce pienamente nelle convinzioni che costituiscono il faro di questa iniziativa. Ascoltare per sapere. Riflettere per capire le dinamiche del mondo. Solo così avremo gli strumenti per analizzare la storia con senso critico e per comprendere che, marciando compatti, un altro mondo è sempre più possibile.
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Prosegue con successo il ciclo di incontri voluto dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sul tema de “I restauri al MArRC”, curato dal Funzionario Restauratore Barbara Fazzari e Responsabile del Laboratorio di Restauro del Museo.
Domani 13 giugno, alle ore 17.00, si terrà una conferenza sul restauro degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria, da poco presentato anche alla XXVIII edizione del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara. L’evento, promosso dal Museo in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria (CIS), sarà anche l’occasione per condividere un progetto di ricerca e tutela sul contesto archeologico di provenienza degli affreschi. L’idea si sviluppa nell’ambito di una proficua sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, il Comune di Reggio Calabria e altri enti di ricerca a vario titolo convolti.
«Questo ciclo di incontri – dichiara la dott.ssa Fazzari – nasce dall’idea di condividere con la città e con i visitatori le attività conoscitive e gli interventi conservativi programmati dal laboratorio di restauro del MArRC sui reperti ivi conservati».
Introdurranno i lavori i saluti istituzionali di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, Soprintendente ABAP RC-VV e Segretariato regionale MIC della Calabria, Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, e Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. Insieme alla dott.ssa Fazzari interverranno il dott. Andrea Maria Gennaro, Funzionario Archeologo della SABAP RC-VV, la dott.ssa Anna Arcudi, docente del Corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università della Calabria, la dott.ssa Rosina Celeste Ponterio e il dott. Dario Giuffrida, dell’Istituto per i Processi Chimico-Fisici del CNR di Messina, e il dott. Francesco Armetta, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Palermo.
«L’attività di restauro di questi anni al MArRC – dichiara soddisfatto il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – non ha precedenti. Abbiamo lavorato su decine di migliaia di reperti, alcuni dei quali attendevano ancora i primi interventi conservativi dal momento della loro scoperta, oltre un secolo fa. Non si tratta solo di oggetti esposti, ma anche e in gran parte di collezioni normalmente conservate nei depositi. Tale ciclo di conferenze nasce dalla volontà di dare spazio e visibilità ad alcuni di questi progetti di restauro, presentando al pubblico i risultati ottenuti. Ringrazio la dott.ssa Fazzari, che coordina il nostro Laboratorio di Restauro, per l’impegno nel divulgare e far conoscere al più ampio pubblico le attività conservative svolte “dietro le quinte” del Museo”».
Il MArRC è aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9.00 alle 20.00, ultimo ingresso ore 19.30. Fino ai 18 anni l’ingresso è sempre gratuito; per i giovani dai 18 ai 25 anni il biglietto costa solo 2 euro.
Tutte le info suwww.museoarcheologicoreggiocalabria.it
“Alla sua famiglia e ai suoi effetti più cari, all’onorevole Marta Fascina e alle innumerevoli personalità che, dentro Forza Italia e Mediaset, con lui hanno condiviso uno straordinario percorso di successi politici e imprenditoriali, rivolgo, a nome del Consiglio regionale della Calabria, sentimenti di cordoglio e le più sentite condoglianze”. È quanto afferma, appresa la morte di Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge: “Personalmente, sono dolorosamente colpito dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, imprenditore di valore, politico appassionato, capace di innovare rompendo gli schemi e dotato di una profonda sensibilità umana. Figura centrale nella politica italiana ed europea degli ultimi decenni, fondatore e federatore del centrodestra, Silvio Berlusconi ha contrassegnato un’epoca all’insegna dei valori liberali”.
Riceviamo e pubblichiamo: “La scomparsa improvvisa di Nuccio Ordine è una perdita irreparabile per la cultura italiana ed europea. Ancor più per l’Associazione Culturale Anassilaos che lo ha sempre avuto vicino, prodigo di consigli, proposte e suggerimenti. Da prestigioso componente del Comitato Scientifico del Premio Anassilaos non ha mai mancato di proporre personalità eminenti della cultura d’Europa che grazie a Lui sono approdati nella nostra Città. Nel piangere lo studioso non possiamo che piangere l’Amico, lontano e insieme vicino, con il quale abbiamo organizzato e realizzato eventi importanti. Ci mancherà il suo sorriso, la sua umiltà nell’affrontare uomini e cose, quella umiltà che lo ha sempre contraddistinto pur quando riceveva prestigiosi riconoscimenti internazionali, dalla Legione d’Onore al recentissimo Premio Principessa delle Asturie. La vita d’un uomo come quella di una associazione è come un mosaico costituito di tante piccole tessere. Con il trascorrere del tempo molte di queste tessere – uomini e donne che hanno accompagnato il nostro cammino – si sono staccate e non possiamo più sostituirle. Di esse resta memoria tanto più certa e grande quanto più grande è stata l’opera realizzata e compiuta. Non crediamo – e questo diciamo a titolo personale – a nessuna esistenza dopo la morte ma piuttosto alla memoria, nell’alternarsi delle generazioni, di poeti e scrittori, di artisti e filosofi, di scienziati e musicisti che vince la morte e l’oblio. In questa “memoria” riteniamo vi sia un posto non piccolo per Nuccio Ordine e un posto ancor più grande nel cuore dell’Associazione Culturale Anassilaos e nel mio che piange ancora una volta la perdita di un amico.
Stefano Iorfida”
Oggi, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, l’UNICEF Italia presenta il 1° rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”: nel 2022 sono 69.601 i lavoratori minorenni 15-17 anni, in aumento rispetto ai 51.845 del 2021 e ai 35.505 del 2020; la posizione di “dipendente” raccoglie la maggiore percentuale di lavoratori, seguita da “operai agricoli” e “voucher”; se invece osserviamo la fascia di età entro i 19 anni nel 2021 i lavoratori erano 310.258, in aumento rispetto ai 243.856 del 2020.
Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021 le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale ammontano a 352.140 di cui: 223.262 per i minorenni fino a 14 anni (erano 31.857 nel 2021 e 18.534 nel 2020) e 128.878 nella fascia di età 15-19 anni (erano 18.923 nel 2021 e 11.707 nel 2020).
Il rapporto esamina i dati sul lavoro minorile e gli infortuni da lavoro in Italia nel quinquennio 2017-2021, distribuiti per età, regione e genere ed è stato realizzato sulla base di dati elaborati a partire da report e database presenti su portali nazionali dell’Inail e dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).
Il rapporto – realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile – coordinato dal Prof. Domenico Della Porta – è stato curato dal “Laboratorio di Sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute delle Comunità” del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”- Università degli Studi di Salerno-responsabile Scientifico: Prof. Francesco De Caro; funzionarie psicologhe: Dott.ssa Francesca Malatesta, Dott.ssa Nadia Pecoraro; con il contributo scientifico della Prof.ssa Giuseppina Cersosimo.
Il report viene presentano oggi, nell’ambito delle “OFFICINE UNICEF”, durante l’incontro on line “Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano”, alla presenza della Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace, del Coordinatore dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile Domenico Della Porta, del Responsabile scientifico del citato Laboratorio Francesco De Caro e della Docente in Sociologia della Salute dell’Università degli Studi di Salerno Giuseppina Cersosimo.
“Proponiamo oggi una riflessione pubblica sui dati, grazie alla collaborazione avviata con l’Università di Salerno nell’ambito dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile”- sottolinea Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Al fine di garantire un’attenzione particolare ai minorenni che lavorano, favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione, nello scorso mese di febbraio abbiamo firmato un Protocollo con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per unire le forze nel perseguimento di questo importante obiettivo. Già nel giugno 2022 avevamo dato vita all’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, proprio allo scopo di contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”
ALTRI DATI DEL RAPPORTO:
LAVORO MINORILE – Le cinque regioni con il maggior numero di ragazzi fino a 19 anni occupati complessivamente nell’arco dei cinque anni presi in esame sono rispettivamente: Lombardia (240.252), Veneto (155.987), Emilia Romagna (134.694), Lazio (119.256) e Puglia (108.867).
LAVORO MINORILE E GENERE- Dei 310.287 minorenni fino a 19 anni coinvolti nel lavoro nel 2021, 193.138 sono maschi e 117.149 sono femmine – in aumento rispetto ai 154.194 maschi e le 89.674 femmine nel 2020.
Il maggiore impiego di lavoratori di sesso maschile entro i 19 anni rispetto a lavoratrici di sesso femminile, mostra la tendenza delle donne a essere più istruite degli uomini; il 65,3% delle donne ha almeno un diploma (rispetto al 60,1% degli uomini); le laureate arrivano al 23,1% (rispetto al 16,8% degli uomini) (ISTAT, 2022). Si può osservare che il divario di genere nel tasso di occupazione (55,7% contro 75,8%) si riduce al crescere del livello di istruzione (31,7 punti per i titoli bassi, 20,3 per i medi e 7,3 punti per gli alti) (ISTAT, 2022). Inoltre, per le giovani donne che decidono di abbandonare gli studi, ottenendo al più un titolo secondario inferiore, le possibilità di occupazione rispetto ai loro coetanei maschi sono di gran lunga minori (20,8% rispetto a 41,9%) (ISTAT, 2022).
DENUNCE DI INFORTUNIO- Le regioni con le percentuali più elevate di denunce totali di infortunio nel quinquennio (2017-2021) dei lavoratori sotto i 19 anni sono: Lombardia (76.942), Emilia Romagna (40.000), Veneto (39.810) e Piemonte (31.997) che da sole ricoprono più del 50% delle denunce di infortunio nazionali.
INFORTUNI CON ESITO MORTALE- Tra il 2017 e il 2021 sono state 7 gli infortuni con esito mortale per i minorenni sotto i 14 anni e 67 per la fascia di età 15-19 anni. Sebbene il numero di denunce di infortunio sia stato maggiore nella fascia di età sotto i 14 anni, gli infortuni con esito mortale sono fortemente sbilanciati verso la fascia di età 15-19 anni.
La Regione Veneto rappresenta la prima Regione per infortuni con esito mortale. Abruzzo, Basilicata, Sardegna, la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta non registrano nessun infortunio con esito mortale nel quinquennio preso in esame.
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