Risorse per complessivi 2,1 milioni di euro saranno destinati dalla regione Calabria alla ristrutturazione, o ad interventi di manutenzione, di 42 tra caserme e alloggi dei carabinieri e della guardia di finanza, presidi della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco, uffici giudiziari. Lo rende noto l’assessore regionale, con delega ai beni confiscati, Filippo Pietropaolo, dopo l’approvazione della delibera con cui la giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, attraverso una variazione di bilancio, ha destinato le risorse individuate tra le economie del Pac 2007-2013. “Il finanziamento della ristrutturazione di decine di presidi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e degli uffici giudiziari in Calabria – spiega Pietropaolo – rientra in un più ampio piano di interventi della regione per rafforzare la presenza dello Stato nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata e di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini. Ricordo che nella programmazione comunitaria 2021-27 abbiamo stanziato 32 milioni di euro, di cui 20 per la ristrutturazione degli immobili che saranno destinati ad iniziative di carattere sociale e alla realizzazione di presidi delle forze dell’ordine”. “Proprio per rafforzare questa attività – conclude Pietropaolo – che ha anche un importante valore simbolico di ripristino della legalità da parte dello Stato, abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati per rendere più efficiente e rapida la destinazione degli immobili e supportare i Comuni nella progettazione delle iniziative volte alla rifunzionalizzazione dei beni“. (ANSA).
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Ferdinando Laghi, capogruppo della lista De Magistris Presidente, è stato eletto vicepresidente della IV Commissione del Consiglio regionale “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, presieduta da Pietro Raso, della Lega. Alla riunione della Commissione hanno preso parte sei consiglieri. Laghi ha ottenuto due voti, mentre uno é andato ad Antonio Billari, del Partito Democratico. Tre le schede bianche. L’elezione di Laghi è avvenuta in apertura di seduta, così come prevede il regolamento quando c’è da ricostituire l’Ufficio di Presidenza di una Commissione. In considerazione del fatto che sono solo due i componenti della minoranza presenti in Commissione, Laghi è stato sostenuto anche da un rappresentante del centrodestra.
È stato chiuso il Centro di coordinamento ricerche che era stato istituito nella Prefettura di Crotone dopo il naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso in località “Steccato” di Cutro, nel Crotonese.
La Prefettura di Crotone ha reso noto, con un comunicato, che, “una volta acquisito il parere concorde di tutti i convenuti, è stata sancita formalmente la chiusura del Centro.
La data odierna, a distanza di oltre tre mesi dal naufragio, è stata ritenuta unanimemente coerente sia con gli impegni assunti dal Governo nei confronti dei familiari delle vittime e dei superstiti di tenere alta la soglia di attenzione, sia, sotto il profilo tecnico, con i modelli organizzativi che normalmente accompagnano le attività di ricerca delle persone e che ne definiscono la complessiva durata”.
“Il comandante della Capitaneria di porto di Crotone, che sinora ha diretto e coordinato le fasi delle ricerche – é detto nella nota – ha assicurato la pronta riattivazione del dispositivo all’occorrenza, garantendo comunque la prosecuzione del pattugliamento a mare nell’ambito delle iniziative istituzionali dedicate all’ imminente avvio della stagione balneare. Parallelamente con le fasi delle ricerche, si sono conclusi anche gli adempimenti logistici connessi alla gestione delle salme e condotti nell’intento di recepire le istanze dei familiari, tanto rispetto al luogo di sepoltura, in Italia o all’estero, che alle usanze dei riti religiosi delle vittime”.
Resta fissato a 94, dunque, il bilancio delle vittime accertate del naufragio. Le salme delle vittime sono state trasferiti nei rispettivi Paesi di provenienza. Una in Tunisia, una in Iran, sei in pakistan,12 in Germania, una in Palestina, una in Finlandia e 48 in Afghanistan.
“Altre 14 vittime, inoltre – riferisce ancora la Prefettura – sono state inumate nel Cimitero musulmano di Bologna, grazie alla mediazione del Presidente delle comunità islamiche in Italia; 7 in un’area del cimitero di Cutro, anche in questo caso, a seguito dell’intervento collaborativo del locale Imam e dei tecnici comunali; una nel cimitero di Paola (Cosenza) e due in quello di Crotone”. (ANSA).
Nella sua ultima visita di tre giorni nello scorso fine settimana in Calabria, regione che ama e nella quale torna ogni estate insieme alla moglie per un breve periodo di vacanza nella casa comprata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, Iginio Massari ha fatto tappa a Crotone, ospite per pranzo del ristorante ‘Porto Vecchio’, all’imbocco del molo più antico della città. Il grande pasticcere bresciano ha gustato i piatti preparati dagli chef Claudio Villella ed Anna Stefania Riga, i quali hanno messo a punto un menu speciale in cui sono spiccate le preparazioni a base di cernia, uno dei pesci dalle carni più pregiate: l’antipasto ha infatti previsto cernia marinata affumicata con mandorle tostate e crema di basilico, ed un’insalata di baccalà su crema di finocchio di Isola Capo Rizzuto Igp, marmellata di clementine, finocchio candito e granella di liquirizia di Calabria Dop. Come primo piatto Massari ha gustato un risotto con riso Carnaroli di Sibari, cernia ed anice nero selvatico della Sila, come secondo piatto cernia alla griglia con pomodoro affumicato, salsa bernese e patate della Sila Igp alla brace. Il tutto accompagnato da zibibbo Orange delle cantine Benvenuto. Ovviamente, l’esame più atteso era quello del dolce: ebbene, il semifreddo di pistacchio con crema inglese e frutti di bosco ha superato il vaglio dell’esigente palato a cui è stato sottoposto.
A Massari, Anna Stefania Riga ed il maestro orafo Gerardo Sacco, altro celebre artigiano del nostro Paese, hanno fatto dono di una targa: un riconoscimento legato al fatto che col suo lavoro il grande pasticcere bresciano ha reso lustro alla cultura gastronomica italiana promuovendone gusti e ricette, e contribuendo anche alla tutela delle materie prime. A tal proposito, l’attovagliamento dello scorso fine settimana si è trasformato in un’occasione di confronto sulla cucina del territorio, sulla necessità di valorizzare le culture gastronomiche locali, ed un fruttuoso scambio di esperienze fra un gigante della pasticceria mondiale ed un’impresa della ristorazione che in pochi anni ha conquistato la fiducia dei clienti, ritagliandosi un ragguardevole spazio nel settore in una città ad alta vocazione turistica. Massari ha sottolineato un concetto ribadito molte volte nel corso della sua ultracinquantennale carriera, e cioè che ogni realtà locale nel settore della ristorazione deve puntare decisamente sui suoi prodotti più caratteristici, specie se connotati da unicità: ha citato, per esempio, il finocchietto selvatico, che nel Crotonese cresce spontaneamente, e l’anice nero della Sila, del quale gli è stato fatto dono dopo aver scoperto quanto egli lo apprezzi.
Del resto, proprio con l’anice silano ed il cedro della riviera settentrionale tirrenica calabrese Massari ha poi realizzato i dolci preparati durante la Masterclass: il cedrino, biscotto a base, fra l’altro, di miele d’acacia, mandorle e cedro candito e macinato, il morbidone al caffè e la torta di lampone e lime. All’editore di Video Calabria, Salvatore Gaetano, Massari ha fatto dono del suo ultimo libro, ‘Giorni, mesi, anni di una vita intensa’, il più intimo poiché tratta non solo della sua straordinaria carriera professionale ma dell’intera sua esistenza, rapporti con moglie e figli compresi. Prima di lasciarlo andare Gaetano gli ha strappato la promessa di un nuovo incontro per un’intervista, durante le ferie estive, nella pace di Aieta. Un invito che il più grande pasticcere italiano ha di buon grado accettato.
“Non ci sono parole in grado di esprimere il profondo dolore e l’angoscia per la morte di una giovanissima vita interrotta tragicamente”.
Il presidente Filippo Mancuso esprime “i sentimenti di cordoglio del Consiglio regionale della Calabria alla famiglia di Denise Galatà, ai suoi amici e all’intera comunità di Rizziconi”.
Sono 2.191 le assunzioni in sanità fatte in Calabria in 16 mesi, nel periodo in cui il settore è stato affidato al presidente della Regione Roberto Occhiuto in qualità di commissario ad acta.
Lo ha reso noto lo stesso Occhiuto incontrando i giornalisti.
“Oggi – ha detto – facciamo una operazioni verità. Diciamo quante assunzioni ci sono state attraverso questa struttura commissariale. Lo facciamo anche per chi dice, con un minimo di ironia, che stiamo governando con gli annunci. Così non è”. All’incontro hanno partecipato anche il sub commissario alla sanità Ernesto Esposito, il direttore generale del dipartimento Salute della regione Iole Fantozzi, e il commissario straordinario di Azienda Zero Giuseppe Profiti.
Si tratta di quella che Occhiuto ha definito “una grande attività di reclutamento. Non c’è mai stata una attività tanto imponente in tutti gli anni di commissariamento. Questa attività è stata possibile in ragione di diversi decreti che abbiamo fatto”. Nel dettaglio sono stati assunti a tempo indeterminato in 1450 ai quali devono essere aggiunte 741 unità di personale stabilizzato. A tempo determinato sono state assunte 1080 persone. Inoltre, sono state effettuate assunzioni anche con lo scorrimento delle graduatorie idonei.
“Purtroppo – ha aggiunto Occhiuto – queste assunzioni sono intervenute mentre è aumentato il numero di pensionati. Ne abbiamo avuti più di 1300. Se non avessimo proceduto alle assunzioni, di cui 829 solo nei primi mesi del 2023, molti ospedali oggi sarebbero chiusi”.
“Ci hanno chiesto più volte di procedere alle assunzioni – ha detto il governatore in merito al rapporto con i Tavoli romani -. Bisognerebbe che guardassero i dati odierni e li confrontassero con quelli prodotti dai commissari precedenti indicati dagli stessi tavoli e che non hanno assunto quasi nessuno, ad eccezioni di Scura che nel 2015 ha iniziato il reclutamento. Vorrei ricordare che i tavoli romani sono quelli che hanno disposto nel 2008 il blocco delle assunzioni in Calabria creando questo disastro. Io mi sono trovato a dover assumere mentre il problema del reclutamento dei medici e del personale sanitario è gigantesco in tutta Italia. Nonostante questo ci siamo riusciti”. (ANSA).
Nei prossimi giorni sarà attivato dal Comune di Portigliola un servizio di controllo della velocità sulla Strada Statale 106 jonica, nel tratto ricadente nella frazione Marina. Il servizio, svolto da personale della Polizia Municipale, sarà espletato con apparecchi “Autovelox” di ultima generazione, omologati e registrati presso il Ministero dell’Interno, con certificazione della taratura e dislocati in posizione mobile, con idonea cartellonistica stradale posizionata, come richiesto dall’attuale normativa, ad almeno 400 mt . dal sito di rilevazione della velocità. Il servizio verrà svolto in varie fasce orarie e in giornate diverse lungo l’arco settimanale, e sarà attuato dalla Polizia Municipale integrata da idoneo personale tecnico della società che fornirà le apparecchiature, in modo da garantirne l’efficacia ed anche la costante correttezza del funzionamento dei macchinari utilizzati.
La predisposizione del servizio è stata prevista dalla Commissione Straordinaria in considerazione dell’alto numero di incidenti stradali che nel (pur breve) tratto di strada considerato, hanno determinato negli ultimi dieci anni diversi incidenti con un numero complessivo di 27 feriti ed un soggetto deceduto. Proprio allo scopo di tutelare la pubblica incolumità sarà avviato il servizio nei prossimi giorni, soprattutto in concomitanza del periodo estivo che vede aumentare il flusso veicolare con un più alto rischio di incidenti stradali.
É stata trovata morta Denise Galatà, la studentessa diciannovenne che risultava dispersa da ieri dopo essere caduta in acqua mentre faceva rafting sul fiume Lao, a Laino Borgo.
Ad individuare il corpo della giovane, che si trovava sott’acqua, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco.
Il ritrovamento è avvenuto a breve distanza dal punto in cui la diciannovenne era finita in acqua.
Il corpo senza vita di Denise Galatà, secondo quanto si è appreso, si trovava ad alcuni metri di profondità nelle acque del fiume. L’ipotesi che appare più attendibile è che la giovane, dopo essere finita in acqua nel momento dello scontro tra il gommone sul quale si trovava e l’altro natante che procedeva più avanti, non abbia avuto la forza di riemergere e sia morta annegata. Accertamenti in questo senso, comunque, sono stati avviati dai carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari.
Dopo la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico con Israele che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche. Ad annunciare la preoccupante novità è la Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale del Latte promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) che si celebra i 1° giugno per promuovere la conoscenza e la qualità del latte a livello mondiale.
Il ministero della Sanità di Israele – spiega Coldiretti – ha infatti concesso alla società Remilk, che sta già producendo su scala industriale in diverse aree del mondo, di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms.
Un pericolo per la sopravvivenza della Fattoria Italia che vale oggi 55 miliardi di euro e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del tricolore a tavola. Ma anche una novità che viene nettamente bocciata da quasi tre italiani su quattro con il 72% dei cittadini che non mangerebbe cibi sintetici ottenuta in laboratorio e solo il 18% la proverebbe mentre il 10% non sa e ha quindi bisogno di più informazioni, secondo l’indagine Tecnè.
Una diffidenza che conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “proprio per questo la sfida che la Coldiretti lancia alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico”.
Una esigenza che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale si comincia ora a fare luce.
Martedì 23 maggio 2023, XXXI^ anniversario della Strage di Capaci, le alunne e gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria del Plesso di Santa Venere dell’I.C. G. Moscato di Gallina (RC) sono stati i protagonisti nel presentare alle Autorità competenti e alle persone invitate presenti, il loro percorso didattico e formativo svolto sul valore della LEGALITA’ nella società civile.
In questo giorno,23 maggio, si celebra la Giornata Nazionale della Legalità in memoria delle vittime delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio: il 23 maggio e il 12 luglio del 1992 persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte. La manifestazione di commemorazione delle stragi mafiose del ’92, istituita nel 2002 dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, rientra in un percorso etico e civico promosso per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e incoraggiare nelle scuole attività didattiche, mirate alla cultura del rispetto e della legalità e per una cittadinanza attiva e responsabile.
Consapevoli di tutto ciò, in sintonia con il Dirigente Ing. Antonino Ubaldini, i docenti tutti del plesso di Santa Venere dell’I.C. “G. MOSCATO” con le alunne e gli alunni di tutte le classi e le sezioni, hanno intrapreso un viaggio nella Legalità, attraverso una scoperta approfondita delle parole più significative, dei comportamenti che nel quotidiano si devono sostenere e realizzare. Sono state coinvolte tutte le autorità presenti sul territorio sensibili a tale invito tra cui l’Arma dei Carabinieri della locale stazione di Croce Valanidi e i genitori.
Alle ore 11:00 nella piazza posta davanti la Chiesa di “Santa Croce” di Santa Venere frazione di Reggio Calabria, il Dirigente Ing. Antonino Ubaldini introduce la manifestazione ponendo l’attenzione sulle agenzie educative primo veicolo del valore della legalità, a partire dalla prima rappresentata dalla famiglia . Tali organismi devono interagire e essere in sintonia tra loro “per far mettere le radici” della legalità all’interno della società italiana.
A seguire sono intervenuti gli studenti e le studentesse.
Nello specifico, partendo da una di visione di verticalità del Curricolo tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primariaè stato condotto con gli alunni, le alunne, le docenti e tutto il personale scolastico coinvolto, durante l’anno scolastico in corso, un percorso di progettualità di Educazione Civica dal titolo: I FIORI DELLA LEGALITA’ che ha incluso l’educazione al digitale, l’educazione ambientale (sviluppo sostenibile), la conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio e l’educazione alla cittadinanza e alla costituzione.
Rielaborando il significato delle parole che sono emerse durante il percorso didattico e formativo di Educazione Civica nello specifico di educazione alla cittadinanza e alla costituzione, tutti gli alunni, sono giunti alla conclusione che la giornata del 23 maggio serve per ribadire, a più livelli, un no alla mafia. Con mafia si indica una qualsiasi organizzazione criminale di persone che impone la propria volontà con mezzi spesso illegali, per conseguire a fini privati anche a danno degli interessi pubblici. La mafia non è solo un insieme di organizzazioni criminali: è anche cultura che fonda e regola le relazioni personali sull’esercizio sistematico della violenza e dell’intimidazione, sull’omertà, sulla segretezza, sulla trasformazione dei diritti in favori, dei cittadini in sudditi.
Al fine di far crescere nei giovani, la consapevolezza di una comune identità storica e culturale, il senso di appartenenza ad una unica comunità nazionale che, pur nelle sue articolazioni, mantiene riconoscibili caratteri di una medesima civiltà umana e giuridica, l’Istituto Comprensivo “G. Moscato” sente il dovere di promuovere prima una riflessione e poi un’azione volta alla riaffermazione dei valori irrinunciabili della libertà, dei principi insostituibili della legalità.