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La 17° edizione del Congresso Mondiale di Sanità Pubblica, “World Congress on Public Health”, tenutosi a Roma, insieme al 56° Congresso Nazionale della SItI, ha visto la partecipazione di circa 3.000 iscritti. L’evento si concluderà il 6 maggio presso l’Erigife Palace Hotel di Roma.
Tra i presenti, anche la Dott.ssa Manuela Colosimo e L’ing. Maurizio Gimigliano con l’Azienda Sanitaria Renato Dulbecco di Catanzaro.
Giorno 3 maggio è stato presentato, per l’occasione, il lavoro di ricerca “ The Importance Of Supervision Practice In Applying An Operational Plan To Prevent Legionellosis In A Hospital” che Gimigliano e Colosimo hanno condotto insieme a Francesco Talarico, direttore sanitario dell’Ospedale Ciaccio, il direttore del laboratorio di microbiologia dell’Ospedale Pugliese, Pasquale Minchella, Cavallaro P, Leone S., Vinci M., Sarcone F. dell’azienda sanitaria e Gimigliano GM. afferenti allo studio Oceanus, sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere dovute al batterio della Legionella pneumophila.
Lo studio è stato sviluppato tenendo sotto controllo la qualità dell’acqua distribuita negli ospedali Pugliese e Ciaccio di Catanzaro utilizzando un doppio sistema di analisi e controllo su quasi 1000 campioni di acqua . L’accettazione del lavoro ad un congresso di tale importanza mette in evidenza la qualità delle attività portate avanti nelle strutture ospedaliere calabresi e l’alto livello garantito nella gestione e prevenzione .
Dall’Onorevole Francesco Cannizzaro arrivano le rassicurazioni a tutti i pendolari che viaggiano quotidianamente nello Stretto.
“Al Decreto Legge 31 marzo 2023 n.35, ‘Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia’, vale a dire l’ormai noto Decreto Ponte, è stato approvato un mio emendamento che risponde all’esigenza di adeguare il sistema di trasporto pubblico locale nell’Area dello Stretto alle esigenze di mobilità delle due sponde; ciò non soltanto durante la costruzione della grande opera, ma anche successivamente, una volta che sarà realizzata.”
Questo è il contenuto della nota che lo stesso Onorevole ha pubblicato per tranquillizzare i cittadini della Calabria e della Sicilia, continuando:
“Considerato il grande numero di pendolari reggini e messinesi ed utenti in generale giornalmente coinvolti nel transito tra Calabria e Sicilia, questa esigenza di adeguamento trasportistico era stata prospettata sia dalla Regione Calabria che dal Comune di Villa San Giovanni. Pertanto, ponendo l’attenzione anche e soprattutto alla mobilità dei pendolari del territorio di Reggio, Villa San Giovanni e Messina – spiega il deputato reggino – abbiamo rilevato l’esigenza di assicurare un sistema integrato di mobilità urbana, di natura prettamente pubblica e di tipo collettivo. Questa esigenza oggi è diventata ufficialmente parte fondante del Decreto Legge, poiché il testo che abbiamo presentato ha superato l’esame ed è stato approvato in Commissione.”
“Grazie al Piano integrato previsto dall’emendamento, dunque, le esigenze trasportistiche di entrambe le sponde dello Stretto saranno gestite in forma coordinata tra Regione Calabria e Regione Sicilia (d’intesa con gli enti locali interessati) e, aspetto forse ancor più importante, con l’approvazione di questo testo, il Progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto dovrà tener conto di tali esigenze trasportistiche locali, in quanto il Piano è inquadrato nell’ambito delle opere e delle attività complementari.”
“Vorrei quindi rassicurare in particolare i miei concittadini del territorio reggino e gli amici del dirimpettaio territorio messinese: la costruzione del Ponte non sarà qualcosa di avulso dal contesto giornaliero o prioritario rispetto alle esigenze quotidiane dei pendolari – conclude Francesco Cannizzaro – piuttosto, già in fase di realizzativa, alla costruzione della grande opera sarà affiancato un adeguato sistema di trasporto pubblico locale.”
Città Metropolitana: Versace a confronto con una delegazione di dipendenti
Oggi, a Palazzo Alvaro, il Sindaco f.f. alla Città Metropolitana, Carmelo Versace ha incontrato una delegazione trattante dei dipendenti della Città Metropolitana, assieme alla Dirigente del Settore Affari Istituzionali, Sviluppo Economico e Risorse Umane, Giuseppina Attanasio.
Un incontro volto a definire le modalità di lavoro del personale dipendente della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Insieme a Carmelo Versace e Giuseppina Attanasio, hanno presenziato le organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Csa Ral.
Incontro proficuo per condividere, con gli attori sociali, gli obiettivi che l’Ente si è posto riguardo l’organizzazione del personale, la stabilizzazione dei dipendenti assunti sui progetti del Pnrr, le novità normative, gli aspetti legati alla mobilità, lo smart-working e altre questioni organizzative.
Ringraziando le organizzazioni, per il senso di responsabilità che li caratterizza nel portare avanti le questioni legate ai lavoratori, il sindaco f.f. ha dichiarato: “I dipendenti della Città Metropolitana sono il vero e proprio motore della macchina organizzativa dell’Ente. La proficua gestione delle sfide programmatiche che ci attendono sono passa necessariamente attraverso una corretta organizzazione della pianta organica e delle modalità di lavoro dei dipendenti, dalle posizioni apicali fino alle aree più periferiche, ugualmente determinanti per una efficace gestione amministrativa”.
Il Tribunale Federale Nazionale ha confermato la richiesta della Procura Federale di altri 4 punti di penalizzazione da scontare in questa stagione. Adesso la Reggina è scesa dal settimo posto al quattordicesimo con 4 punti di vantaggio sulla zona playout e con 4 di svantaggio sulla zona playoff. Inoltre è stato inibito 3 mesi Paolo Castaldi l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore del club.
Appuntamento l’11 maggio in Corte Federale di Appello.
Il comunicato ufficiale del TFN: “Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando sui procedimenti riuniti, irroga le seguenti sanzioni:
– per il sig. Paolo Castaldi, mesi 3 (tre) di inibizione;
– per la società Reggina 1914 Srl, punti 4 (quattro) di penalizzazione in classifica, da scontarsi nel corso della corrente stagione sportiva.
Così deciso nella Camera di consiglio del 4 maggio 2023 tenuta in modalità videoconferenza, come da Decreto del Presidente del Tribunale Federale Nazionale n. 1 del 1° luglio 2022″.
La Reggina è già sanzionata dal TFN con 3 punti di penalizzazione il 17 aprile scorso, ed era stata deferita per responsabilità propria e responsabilità diretta per una serie di violazioni in materia gestionale ed economica.
Ecco la nuova classifica di Serie B
Classifica
1 Frosinone 71
2 Genoa 67*
3 Bari 61
4 Sudtirol 54
5 Parma 51*
6 Cagliari 51
7 Pisa 46
8 Ascoli 46
9 Palermo 45
10 Venezia 45
11 Modena 44
12 Como 43
13 Ternana 43
14 Reggina 42**
15 Cittadella 38
16 Brescia 38
17 Cosenza 38
18 Perugia 36
19 SPAL 35
20 Benevento 32
* -1punto
**-7 punti
“Quando siamo arrivati sulla spiaggia, i pescatori che erano lì ci hanno aiutato a togliere la gente dal mare. Era buio e non vedevamo nulla. Per questo qualcuno nuotava verso il largo e se non ci fossero state le luci di quei pescatori non avremmo mai visto la spiaggia, Il loro aiuto é stato fondamentale”. Così Ali Sharooze, uno dei sopravvissuti del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio a Cutro, ha raccontato i momenti successivi all’affondamento del caicco che li aveva condotti dalla Turchia alla costa della Calabria nel corso della quarta udienza dell’incidente probatorio, in corso davanti al Gip di Crotone, del procedimento a carico dei quattro presunti scafisti dell’imbarcazione naufragata.
Si tratta dei turchi, Gun Ufuk, di 28 anni, collegato dal carcere di Tolmezzo, e Sami Fuat di 50, e dei pakistani Khalid Arslan, di 25, e Hafab Hussnain, di 21, indagati per omicidio colposo, disastro colposo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel corso dell’udienza l’incidente probatorio è stato sospeso per permettere l’interrogatorio di garanzia di Hafab Hussnain, che in un primo momento era stato considerato minorenne. Assistito dall’avvocato Salvatore Perri, Hussnain si è avvalso della facoltà di non rispondere, confermando soltanto di essere nato nel 2001 e di essere dunque maggiorenne. L’incidente probatorio proseguirà il 12 ed il 15 giugno, giorni in cui saranno riascoltati quattro testimoni già sentiti davanti al gip del Tribunale dei minorenni. (ANSA).
Una straordinaria iniziativa culturale arricchirà la città di Reggio Calabria tra il 3 ed il 31 maggio. “Il Maggio dei Libri”, nato nel 2011 per sottolineare il valore sociale dei libri come pietra miliare della crescita culturale e personale di ogni cittadino, ritorna protagonista nella Città Metropolitana.
Il progetto coinvolge tutti gli Enti e le Istruzioni locali: le scuole, le biblioteche, gli editori, le librerie, associazioni culturali e soggetti pubblici e privati. Grazie alla sinergia istauratosi tra ATAM e l’Assessorato alla Cultura e al Turismo, è stato messo a disposizione un Bibliobus, una biblioteca su ruote fornita da ATAM s.p.a.
Tutti i cittadini potranno usufruire del servizio, prendendo in prestito o donando dei libri, che andranno a infoltire il capitale delle biblioteche civiche. Le donazioni non riguardano libri scolastici o enciclopedie.
Le date del Bibliobus sono previste: venerdì 5 maggio presso l’Istituto comprensivo “Cassiodoro Don Bosco”, Pellaro dalle 9:00-12.00. Domenica 7 maggio, Piazza Duomo (orario da definire), mercoledì 10 maggio, Piazza Castello dalle 9:00-12.00. Venerdì 12 e giovedì 18 maggio, Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri”, Catona, lunedì 22 maggio, Liceo scientifico A.Volta, Reggio Calabria dalle 9:00 alle 12:00, e giovedì 25 maggio, Piazza Italia dalle 9:00-12:00.
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto al convegno “Autonomia differenziata: quali i reali rischi?”, promosso dal Comune di Siderno e al quale hanno preso parte la sindaca sidernese Mariateresa Fragomeni, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, Alessandra Algostino, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Torino, Luca Bianchi, Direttore dello Svimez, il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva e Vincenzo Maesano, presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride. Fra i presenti, anche i consiglieri metropolitani Rudi Lizzi e Domenico Mantegna, oltre a numerosi amministratori della Locride.
«E’ il metodo utilizzato dal Governo che non ci convince», ha detto Versace criticando la linea intrapresa per proporre al Paese «un modello Calderoli che mina alle fondamente l’unità del Paese». «I territori – ha spiegato – non sono stati per nulla coinvolti. Ricordo il voto favorevole, in conferenza Stato-Regioni, del Governatore Roberto Occhiuto e, al tempo stesso, la discussione estremamente sbrigativa che il consiglio regionale ha affrontato sul tema, posto all’ultimo punto di un ordine del giorno che non ha tenuto conto di alcun suggerimento dei sindaci».
«Si parla di autonomia differenziata dal 2001 – ha aggiunto il sindaco metropolitano facente funzioni – da quando, cioè, è stato messo in discussione l’articolo 116 della Costituzione. Dopo vent’anni, la proposta dell’attuale Governo stravolge il senso stesso di quella autonomia. Perché spacca il Paese, mette i Lep in secondo piano e si basa sul criterio della spesa storica che danneggia il nostro territorio». «E se siamo arrivati a questo punto – ha continuato – le cause vanno ricercate in venti anni di cattiva gestione amministrativa che ci ha consegnato una spesa storica fatta da chi non ha saputo spendere le risorse per il Mezzogiorno. In questo lungo lasso di tempo, non abbiamo messo a frutto i fondi messi a disposizione ed è un punto su cui dobbiamo meditare per non guardare il futuro con una lente appannata».
Tornando al voto favorevole di Occhiuto nei confronti del ddl Calderoli, il sindaco facente funzioni ha ribadito come «sarebbe stato più giusto discutere con i territori rispetto alle risorse che questo disegno di legge avrebbe messo a disposizione delle aree più fragili del Paese per non creare una contrapposizione ed un ulteriore divario tra i sindaci e la Regione». «Come Città Metropolitana – ha proseguito – riteniamo che i nostri sindaci vadano coinvolti prima di ogni decisione. Una discussione sull’autonomia differenziata, dunque, andava fatta per capire quelle che sono le problematiche proprio per dare più forza al mandato del presidente Occhiuto in fase di discussione del ddl con le altre Regioni e lo Stato».
Secondo Carmelo Versace, poi, il tema dell’autonomia differenziata non si può distaccare dal dibattito sul Pnrr: «Non si sognino, a Roma, di far diventare le risorse del Pnrr suppletive rispetto a quelle che ci verranno tolte con il progetto leghista del ministro Calderoli. Oggi, infatti, ci dobbiamo scontrare con alcune dichiarazioni sui tavoli nazionali che vogliono i sindaci del Sud incapaci di spendere le risorse rispetto ai colleghi del nord. Queste affermazioni non possiamo accettarle». «Proprio da Siderno – ha ribadito Verace – arriva l’esempio di un progetto che, insieme ai Comuni di Locri, Gerace e Antonimina, porterà 9,7 milioni di euro sui territori, senza alcuna imposizione ma attraverso la regola dell’Unione dei comuni che, come Città Metropolitana, ci siamo dati per mettere in rete tutti i servizi disponibili. Lo hanno fatto loro, ma anche tutti i 97 Comuni metropolitani che hanno superato ogni logica di partito e di appartenenza politica. Significa che, sul nostro territorio, c’è un livello di attenzione che non ha nulla a che fare col resto della Calabria. C’è la consapevolezza che, soltanto unito, il territorio metropolitano può lanciare una sfida diversa rispetto alle competizioni che ci hanno visti concorrere in tutti questi anni». «Da qui a fine anno – ha aggiunto – abbiamo la possibilità di poter investire su segmenti importanti come il settore delle infrastrutture che non vede la copertura finanziaria all’interno del Pnrr. Rispetto a questo, si sta aprendo una prospettiva importante sulla nuova programmazione dei fondi regionali e abbiamo la necessità di avere le migliori idee per poter inserire tutto quello che era rimasto in sospeso nella programmazione ’14-’20».
«Con la Regione – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – avremo l’opportunità di promuovere schede per oltre 150 milioni destinati alle infrastrutture stradali. Se continuiamo a guardare in termini di prospettiva, superando ostacoli ideologici e politici che spesso non si riescono ad affrontare, forse questa sarà l’occasione vera per poter cambiare, in maniera importante, il nostro territorio».
Questa mattina, a Crotone, presso il Museo di Pitagora, sono stati restituiti allo Stato italiano, nella persona del Direttore regionale Musei della Calabria, Filippo Demma e alle Repubbliche del Perù e dell’Ecuador, rappresentati rispettivamente dall’Ambasciatore in Italia, Eduardo Martinetti e dal ministro dell’Ambasciata dell’Ecuador, Patricio Troya Suarez, da parte del vice Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, Colonnello Mario Mettifogo, unitamente al Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Roma, Tenente Colonnello Andrea Ilari e al Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza, Tenente Giacomo Geloso, alcuni dei preziosi reperti archeologici recuperati in Italia e nel Regno Unito nel corso delle attività svolte nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Achei”.
Alla cerimonia di restituzione hanno partecipato: il prefetto di Crotone, Franca Ferraro, il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone, Tenente Colonnello Raffaele Giovinazzo, nonché le massime Autorità Civili, Militari e Religiose provinciali e cittadine.
Tra i busti femminili, i crateri, le appliques e le monete, le investigazioni hanno portato al sequestro di reperti “precolombiani” originari del Perù e dell’Ecuador, restituiti ai rispettivi ambasciatori.
Inoltre, sono stati esposti anche importantissimi reperti archeologici etruschi, recuperati nell’ambito della stessa attività investigativa, che saranno restituiti ai musei che la Direzione Generale del Ministero della cultura individuerà in relazione alla loro origine.
Gli straordinari reperti archeologici restituiti, di ingentissimo valore sia storico-culturale, sia economico, sono stati rintracciati nel contesto di una complessa attività d’indagine dei Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Cosenza che ha acclarato, inequivocabilmente, l’esistenza di un vasto traffico su scala nazionale e internazionale – con ramificazioni in Gran Bretagna, Francia, Germania e Serbia – di reperti archeologici provenienti da scavi clandestini operati anche nei siti archeologici di “APOLLO ALEO” di Cirò Marina, “CASTIGLIONE DI PALUDI” del Comune di Paludi (Cosenza) nonchè nell’area di “CERASELLO” del Comune di Pietrapaola (Cosenza) e in tanti altri terreni privati del territorio delle province di Crotone e Cosenza.
Le indagini, condotte dal maggio 2017 e concluse nel luglio 2018, hanno consentito di accertare i sistematici saccheggi di più squadre di “tombaroli” che, con una articolata suddivisione di competenze e ruoli, garantivano al mercato clandestino un flusso continuo di beni archeologici, di ingente valore economico, inseriti in articolati e complessi canali di ricettazione in Italia e all’estero.
L’operazione si è conclusa con l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari da parte del G.I.P. del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, nei confronti di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati finalizzati di danneggiamento del patrimonio archeologico dello Stato, impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, ricettazione ed esportazione illecita.
In Calabria, ipotizzando una media di 800 assistiti per pediatra di libera scelta che equivale al tetto massimo, si stima una carenza a livello regionale pari a 13 specialisti. E’ quanto rivela un’analisi effettuata dalla Fondazione Gimbe sulle possibili criticità e carenze dei pediatri di libera scelta che ha preso in esame tutte le regioni italiane. La media calabrese è di 854 assistiti per professionista, sotto la media nazionale che è di 896 assistiti ma al di sopra del massimale senza deroghe di 800 assistiti. “L’allarme sulla carenza dei pediatri di libera scelta – afferma Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe – oggi è lanciato da genitori di tutte le regioni, da Nord a Sud, con narrative dove s’intrecciano questioni burocratiche, mancanza di risposte da parte delle Aziende sanitarie provinciali, pediatri con numeri esorbitanti di assistiti, sino all’impossibilità di esercitare il diritto d’iscrivere i propri figli al pediatra di famiglia con potenziali rischi per la salute, in particolare dei più piccoli e dei più fragili”.