Un 26enne, Simone Furci, è deceduto stamani in un incidente stradale a Joppolo, piccolo borgo costiero della provincia di Vibo Valentia. La vittima, si trovava a bordo della sua autovettura, una Fiat Punto, quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo andando a sbattere violentemente contro il muro di recinzione di un campeggio in via San Bruno Melia, lungo la strada comunale che porta dalla frazione Oliveto al capoluogo. Inutili si sono rivelati i tentativi di soccorso del personale del 118 allertato dal titolare della struttura ricettiva svegliato, alle 5.45, dal rumore dello scontro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per accertare la dinamica e i vigili del fuoco. Furci da qualche tempo era rientrato a Joppolo dopo aver vissuto con i genitori, originari del paese del Vibonese, in provincia di Varese, e dove svolgeva l’attività di panettiere in località Monteporo. (ANSA).
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“Oggi, 25 Aprile 2023, è la Festa di Liberazione. Per l’Italia è una data storica, dove si ricorda, la Liberazione dall’occupazione nazista e la lotta della Resistenza italiana contro il governo fascista di Mussolini. Il 25 aprile 1945 venne proclamata l’insurrezione in tutti i territori occupati dai nazifascisti e i partigiani si attivarono liberando l’Italia dando il potere ‘al popolo'”. E’ quanto si legge in una nota del Nuovo Sindacato Carabinieri Calabria. “La Festa della Liberazione per noi sindacalisti dei carabinieri – afferma la segreteria del Nsc – è anche una giornata della memoria – per ricordare alle nuove generazioni le gesta eroiche dei carabinieri che si opposero al regime nazi-fascista”. “E’ nostro dovere ricordare la deportazione di circa 2.500 carabinieri romani – afferma il segretario regionale Luca Spagnolo – sfuggiti al controllo dei fascisti in quanto avevano dimostrato di non voler attuare le leggi razziali emanate dal governo di Mussolini. I carabinieri erano armati, organizzati e avevano ricevuto da Badoglio l’ordine di difendere la popolazione, ritenuti troppo pericolosi per i piani dei nazi-fascisti”. “Avvenne così il disarmo e la consegna di tutti i carabinieri in servizio a Roma, i quali – prosegue la nota – vennero catturati dai paracadutisti tedeschi e dalle camicie nere fasciste, per essere poi deportati nei lager nazisti. Pochissimi torneranno. Quella dei carabinieri fu la prima grande deportazione nazista, alla quale ne seguiranno purtroppo molte altre. La memoria va ai carabinieri caduti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine: tra le vittime ben dodici militari dell’Arma, tutti appartenenti al Fronte Clandestino della Resistenza e già arrestati dalle SS germaniche, che invano li avevano torturati perché rivelassero i piani ed i nomi dell’organizzazione partigiana dei Carabinieri. Il contributo degli uomini dell’Arma nella Resistenza e nella guerra di Liberazione è stato fondamentale, come gli oltre 700 militari dell’Arma che costituirono una formazione partigiana comandata dal maggiore Giovanni Rusconi, la ‘Banda Gerolamo’ che svolse intensa e rischiosa attività operativa, oltre che preziosa opera informativa, diretta anche all’individuazione degli obiettivi militari tedeschi da parte dell’aviazione alleata”. “Tra i molti carabinieri che hanno lottato per la Liberazione dell’Italia ricordiamo il coraggio del giovane ufficiale Carlo Alberto Dalla Chiesa – afferma il segretario generale regionale Christian Bellè – il quale dopo la firma dell’armistizio, rimase al comando di una tenenza isolata e organizzò di propria iniziativa la resistenza di civili e militari, recuperando uomini, armi, munizioni che impiegò per costituire nuclei partigiani che guidava personalmente, oltre a diventare il responsabile delle trasmissioni radio clandestine”. “Un sindacato di carabinieri come Nsc Calabria – conclude la nota – ricorda infine tutti i sindacalisti che hanno perso la vita perché si opposero alla dittatura fascista, una tirannia che aveva limitato la libertà di espressione dei sindacalisti tra i lavoratori italiani, costretti ad operare in clandestinità. Tra questi è doveroso ricordare Bruno Buozzi, l’allora segretario generale della Fiom, arrestato e ucciso in quanto antifascista”. (ANSA).
Sono 40 i migranti tratti in salvo dalla Guardia costiera di Crotone e fatti sbarcare stamattina al porto della città calabrese. Erano a bordo di una imbarcazione a vela che è stata intercettata dalla Guardia di finanza a circa 20 miglia dalla costa. Successivamente è arrivata una motovedetta della Capitaneria di porto di Crotone che ha rimorchiato la barca fino al porto. A terra sono sbarcati 35 afgani, due iraniani, tre pakistani. A bordo anche otto donne e un minore accompagnato. La barca sarebbe partita dalla Turchia ed ha attraversato lo Ionio dopo un viaggio di 5 giorni con condizioni di mare difficili negli ultimi due. Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla prefettura di Crotone e gestite sul porto dall’ufficio immigrazione della questura di Crotone. I migranti, tutti in buone condizioni, sono stati condotti al Cara di Isola Capo Rizzuto dalla Croce Rossa Italiana. (ANSA).
La rassegna “La percezione del tempo tra antico moderno e contemporaneo”, curata dall’Associazione Anassilaos apre i battenti il 27 aprile 2023 alle ore 16:45, presso la Sala Giuffrè della Biblioteca con l’evento dedicato ai cinquant’anni del libro del Prof. Renato Laganà “Le antiche fiere di Reggio”. L’evento, rientrante nelle attività dedicate al “Maggio dei Libri” promosso dal Ministero della Cultura, è stato organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria e la Biblioteca De Nava, con il patrocinio dell’Ordine degli APPC di RC e del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di RC. All’incontro interverrà l’autore, architetto e docente universitario, Renato Laganà, il quale esporrà il saggio storico, ripercorrendo e intrecciando i suoi contenuti con l’approccio del giovane architetto innamorato della sua città e dell’intera Calabria. “Le antiche fiere di Reggio” a distanza di cinquant’anni conserva ancora un grande fascino, infatti può essere esplorato come un manuale divulgativo grazie al taglio adottato da Renato Laganà, al metodo di ricerca storica con il quale le diverse fonti vengono incrociate fra di loro, coinvolgendo il lettore in un viaggio alla scoperta di quel passato che ha lasciato tracce indelebili nei luoghi e nei segni del territorio. All’incontro interverranno la dott.ssa Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune di RC, la dott.ssa Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca, l’arch. Ilario Tassone, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, paesaggisti e Conservatori di RC, il geom. Antonio Misefari, Presidente del Collegio dei Geometri di RC, il dr. Stefano Iorfida, presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos e l’arch. Antonella Postorino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos per la “Cultura dell’Architettura e del Paesaggio”. Converserà con l’autore il dott. Fabio Arichetta, Responsabile del Centro Studi Anassilaos “Storia Moderna e Contemporanea”. Il materiale audiovisivo proiettato nel corso dell’evento è curato dal progettista Claudio Sergi, membro del Centro Studi Anassilaos per la “Cultura dell’Architettura e del Paesaggio”.
Al via la nuova edizione del progetto “Sportello Metropolitano Erasmus Giovani Imprenditori” per la partecipazione all’omonimo programma europeo di mobilità. La continuazione del progetto, fortemente voluto dal Consigliere Delegato alle Politiche Internazionali, Comunitarie e del Mediterraneo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Filippo Quartuccio, è implementato in partenariato con l’associazione APICE, Agenzia di Promozione Integrata per i Cittadini in Europa.
L’obiettivo del progetto è facilitare la partecipazione, nell’ambito dell’area Metropolitana di Reggio Calabria, a questa opportunità europea poco conosciuta da parte di aspiranti giovani imprenditori e imprenditrici, che vogliono partire per uno scambio aziendale presso un altro paese Europeo, giovani imprenditori e imprenditrici con meno di tre anni di attività, che vogliono partire per uno scambio aziendale presso un altro paese Europeo, imprenditori e imprenditrici con più di tre anni di attività, che vogliano ospitare uno scambio aziendale.
La Città Metropolitana invita dunque le istituzioni, le rappresentanze aziendali e le parti sociali interessate a partecipare all’evento di avvio delle attività di progetto, che si terrà il 2 maggio 2023 dalle ore 16:30 presso la sala Perri di Palazzo Alvaro, durante il quale verranno presentati i dettagli dello stesso.
Nell’occasione interverranno il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, il Consigliere Delegato alle Politiche internazionali, Comunitarie e del Mediterraneo, Filippo Quartuccio, la Responsabile dell’Ufficio Università, Ricerca, Politiche UE e Cooperazione internazionale – Settore 6 – Città Metropolitana di Reggio Calabria, Maria Lea Quattrone, la Presidente di Apice, Alessandra Coppola, il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, ed il Presidente Confindustria Giovani Città Metropolitana di Reggio Calabria, Salvo Presentino.
Sabato 29 aprile ore 10.30, al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria, si inaugurerà la mostra collettiva “Forme in superficie. Esperienze aniconiche nella Calabria contemporanea”. Realizzata e promossa dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, la mostra è a cura di Pasquale Fameli, critico d’arte e docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna.
Partendo da un ribaltamento di rapporti tra centro e periferia, la mostra offre una ricognizione di artisti calabresi che, a tutt’oggi, operano in continuità con i linguaggi astratti, concreti o, in una sola parola, aniconici, del Novecento. L’obiettivo del progetto è duplice: valorizzare la creatività del territorio e ampliare il dibattito regionale sull’arte contemporanea più in generale.
“Ancora la cultura si fa strumento di promozione del nostro territorio – ha commentato il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio – per un appuntamento di grande qualità al Palazzo della Cultura che si conferma sempre più un polo di attrazione, offrendo anche in chiave turistica, per questo periodo primaverile, un’opportunità di visita all’insegna dell’arte”.
La mostra, con ingresso gratuito, raduna dodici artisti di generazioni differenti che ridefiniscono lo spazio dell’opera come campo di relazioni, tensioni e forze percettive e concettuali, evidenziando alcuni fattori ricorrenti: il superamento della geometria euclidea attraverso una dinamizzazione delle forme e dei volumi, la perturbazione del supporto, la sperimentazione sulle proprietà fisiche dei materiali e l’individuazione di spazi interstiziali, contesi tra la bidimensionalità della pittura e la tridimensionalità della scultura. Gli artisti presenti in mostra sono i seguenti: Caterina Arcuri, Paolo Barillà, Nuccio Bolignano, Domenico Cordì, Maria Credidio, Sebastiano Dammone Sessa, Giovanni Fava, Demetrio Giuffrè, Fabio Nicotera, Pino Pingitore, Enzo Spanò. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con un saggio critico del curatore. La mostra sarà visitabile dal 29 aprile al 24 giugno negli orari di apertura del Palazzo: da martedì a sabato dalle 8.30 alle 18.30.
“Emerge chiaramente che spesso gli autovelox servono per fare cassa nei comuni e che vengono piazzati proprio in modo da vessare gli automobilisti. Manca, comunque, una regolamentazione precisa che stabilisca luoghi e modalità d’uso di questi. In molte zone si trovano quasi nascosti e l’obbligo della dovuta segnalazione spesso è solo una chimera. Però, le multe esose arrivano a casa dei contribuenti e lasciano l’amaro in bocca sia per i costi e sia per non aver avuto la possibilità di accorgersene o, comunque, di adeguare la velocità. È vero che sono utili per cercare di limitare i danni ed i tanti incidenti che avvengono, specialmente nei fine settimana. Ma, questo non vuol dire che possano essere utilizzati incondizionatamente e spesso abusando e per cercare di avere ritorni solo economici. In quante strade si pongono i controlli anche quando non vi è necessità? E, allora, bene il Ministro Salvini che ha deciso di intervenire sulla questione e dettare norme che possano evitare queste vessazioni nei confronti degli automobilisti. Giusta la regolamentazione dell’uso per evitare che da strumento di controllo per evitare incidenti diventi dispositivo per consentire un recupero di risorse per i comuni e una vessazione per gli automobilisti, che, oltre alle buche, alle strade dissestate, alla mancanza di cartelli, devono anche stare molto attenti per evitare pesanti contravvenzioni e sanzioni per non aver potuto accorgersi dei sistemi di controllo disseminati nei punti meno opportuni”.
Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega Calabria.
Dopo le collaborazioni in Yellow Pecora e Le Stupide Paure il cantautore Milomaria, all’anagrafe Emiliano Maria Balbo, torna a far coppia con il musicista e compositore siciliano Andrea Farina, sfornando un nuovo singolo tutto da cantare, Droga Purissima, questo il titolo scelto per la nuova uscita. L’artista siciliano di adozione romana ci regala un brano orecchiabilissimo dal mood danzereccio e dalle melodie vintage, anni ’70 per intenderci, atmosfera che cela la vera natura intima e personale della canzone che altro non è che una dedica d’amore danzante e canterina, una scrittura cantautoriale originale, popolare e colta allo stesso tempo e ricca di citazioni più o meno evidenti. Droga purissima è il racconto di una rivalsa, quando l’incontro con una persona può mutare il corso della vita involontariamente. Droga purissima è la necessità di ridere in due, di cose stupide, di cose intime e infantili. La sensualità che regala spensierata tenerezza. La dipendenza affettiva, quella buona però, quella che fa dire “vorrei che questo attimo durasse per sempre”. Canzone che sembra sancire la definitiva maturazione artistica di Milomaria che nel video ufficiale del brano ci apre una finestra sulla vita di tutti i giorni e lo fa nello stile dei vecchi nostalgici filmini amatoriali di una volta e mostrando in maniera semplice i suoi effetti evidentemente benevoli, “ed i pianti cupi sventi con l’avorio dei tuoi denti…”. Droga Purissima ti entra dentro con la leggerezza e la naturalezza di una vera hit pop, sciogliendo ogni sensazione negativa.
Il Circolo Culturale “L’Agorà” presenta il romanzo storico “Il Gran Capitàn e il mistero della Madonna nera”
Venerdì 28 aprile il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza la presentazione del romanzo “Il Gran Capitàn e il mistero della Madonna nera”, opera letteraria del medico scrittore calabrese Santo Gioffré. Si tratta di un romanzo ambientato in una Calabria rinascimentale resa ancora più misteriosa per l’intreccio sapiente di miti e leggende che l’autore mescola agli eventi storici realmente accaduti. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020, la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 28 aprile.
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 26 APR – Avrebbero indebitamente ottenuto i fondi concessi nell’ambito del “Programma di Sviluppo Rurale Calabria”, con la denominazione ”Pacchetto giovani”, mirati all’agevolazione dell’inserimento dei giovani nel settore agricolo. Tredici beneficiari delle risorse Ue, sui venti oggetto di una ispezione della Guardia di finanza nella provincia di Reggio Calabria, sono risultati non in regola per un totale di un milione e 63 mila euro di contributi revocati e segnalati alla Regione per il recupero a fronte di un importo complessivamente controllato di circa un milione 500 mila euro. E’ quanto emerso dall’operazione “Gioventù rurale” condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria di Reggio Calabria nell’ambito dell’utilizzo dei fondi cofinanziati dall’Unione Europea in materia di Politica agricola comune per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nella regione. Per accedere all’erogazione delle risorse era necessario possedere specifici requisiti, come aver conseguito la qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap) o quella di coltivatore diretto (Cd) presso l’ente regionale o territoriale competente al rilascio e rispettare alcune condizioni tra le quali la conduzione dell’azienda per almeno cinque anni successivi al ricevimento del finanziamento. Le attività svolte attraverso l’acquisizione della documentazione, l’incrocio con le risultanze delle Banche dati e il compimento di sopralluoghi hanno consentito di scoprire numerose irregolarità. Il controllo, infatti, si e’ focalizzato sui contributi erogati a vantaggio dei beneficiari che si erano avvalsi della possibilita’ di conseguire le qualifiche di imprenditore agricolo e/o di coltivatore diretto ”sotto condizione”, ovvero impegnandosi ad acquisire definitivamente tali requisiti entro due anni. I finanzieri hanno avuto modo così di appurare che molte delle certificazioni presentate in via provvisoria non sono mai divenute definitive, così come alcuni dei percettori hanno cessato la partita Iva prima dei cinque anni previsti dalla liquidazione del finanziamento pubblico. Ora due terzi dei destinatari dei fondi risultati non in regola dovranno restituire oltre un milione di euro. (ANSA).