In occasione della festa patronale del Comune di Motta San Giovanni, mercoledì 27 dicembre alle ore 18:30, presso il Centro sociale “Paolo Capua” di Lazzaro, si svolgerà la cerimonia di consegna delle Benemerenze civiche. Volute ed istituite dal Consiglio comunale, le Benemerenze sono destinate a premiare coloro che, con opere concrete nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, della cultura, del volontariato, con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico, per atti di coraggio, per particolari manifestazioni di abnegazione verso la comunità, hanno in qualsiasi modo giovato e reso onore al Comune di Motta San Giovanni, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni o promuovendo iniziative di interesse comune per i cittadini. A ritirare l’importante riconoscimento, in questa seconda edizione, saranno il magistrato Giuseppina Latella, il dottore Filippo Benedetto, la dottoressa Giovanna Vacalebre, il poeta Giuseppe Ambrogio, lo scrittore Pasquale Sgrò, il ricercatore Francesco Restuccia e il regista Giacomo Triglia. Prima della cerimonia, alle ore 17, presso la Chiesa di San Giovanni Evangelista a Motta, sarà celebrata una Santa Messa.
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Movimento Donna Impresa: insieme a Confartigianato Imprese Calabria organizzato l’evento RaccontArti
Laboratori, talk, incontri, seminari, racconti ed esposizioni: dopo la pausa di Natale e Santo Stefano riaprono le porte di “RaccontArti”, il festival che porta e racconta l’artigianato della nostra terra nella sede dell’ex Stac in piazza Matteotti a Catanzaro. Continua il percorso di “narrazione” delle eccellenze calabresi, non solo attraverso le esposizioni e i laboratori ma anche attraverso la testimonianza diretta degli artigiani che si raccontano. La manifestazione “RaccontArti è organizzata da Confartigianato Imprese Calabria, in collaborazione con il Movimento Donna Impresa e le strutture territoriali di Confartigianato, il sostegno economico di Ancos di Confartigianato Persone, e il patrocinio del Comune di Catanzaro.
Nella seconda settimana di programmazione è stato riservato uno spazio ai laboratori, come quello a cura della maestra Maria Assunta De Fazio, che ha fatto realizzare ai piccoli partecipanti delle decorazioni per l’albero con l’affascinante tecnica degli origami. Ma l’elenco degli appuntamenti continua con il seguitissimo laboratorio della maestra Giuliana Furrer, che ha introdotto i bambini e le bambine presenti nella magia della realizzazione delle piccole creazioni natalizie in argilla. Prima ancora, i bambini e le bambine hanno potuto trascorrere un pomeriggio speciale con il Laboratorio bimbi e mamme/papà: “La Fabbrica del cioccolato”, cura della maître chocolatier Giuliana Paonessa. Tra i protagonisti dello spazio “L’artigiano racconta”, il maestro Franco Scarpino, ebanista, che ci ha raccontato e dimostrato l’antica tecnica della Gomma Lacca,
Scarpino ha iniziato il suo passatempo con il modellismo navale. Nel corso degli anni ha realizzato diversi modelli, tra cui l’Amerigo Vespucci, attualmente esposto al MUSMI di Catanzaro. Ha raccontato anche della realizzazione di molteplici presepi artistici in miniatura. Ha vinto nel 2005 il primo premio provinciale nella sezione presepi in miniatura. Negli ultimi tempi ha dedicato il suo tempo nello studio del legno, realizzando diversi oggetti in, tra cui la riproduzione della fontana del Cavatore di Catanzaro, la croce pettorale per l’Arcivescovo e per ultimo, penne in legno le quali stanno avendo un grande consenso, apprezzate anche dal Santo Padre. A “RaccontArti” ha illustrato magistralmente l’uso di strumenti e tecniche per lavorare il legno, lasciando trasparire la sua grande passione. Molto partecipato anche il seminario dedicato all’intelligenza artigiana, non a caso questo è lo slogan scelto da Confartigianato Imprese per lanciare la campagna di tesseramento per l’anno 2024.
In un’era dominata dall’intelligenza artificiale, dove macchine e algoritmi sembrano prendere il sopravvento sulla sapienza umana, Confartigianato Imprese sceglie di celebrare l’intelligenza artigiana. Non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire. L’intelligenza artigiana è l’antidoto alla standardizzazione: è la capacità di toccare con mano la materia e trasformarla in un oggetto che ha un’anima, una storia, un’identità. L’intelligenza artificiale può analizzare dati e produrre risultati con una velocità impensabile, ma è l’intelligenza artigiana che immette nei prodotti e nei servizi quei valori di autenticità e di eccellenza che sono il cuore del made in Italy.
L’attenzione del seminario si è concentrato su un quesito semplice nella sua complessità: come si evolve l’artigianato, connubio con il design. A discuterne insieme l’architetto Salvatore Emilio Leo (Lanificio Leo) e l’architetto Valentina Mancini. Che nell’occasione hanno illustrato due progetti nati proprio dalla collaborazione dei due designer con artigiani calabresi. Presente anche Giuseppe Rubino, della Rubino&Partners, che ha approfondito il tema dell’importanza del brand.
Progetti che, come ha spiegato Valentina Rubino, hanno come “cuore” la vicinanza al territorio. “È molto importante avere un focus sulla capacità di produrre, di innovare, di guardare al futuro di questo mondo che chiamiamo artigianato – ha spiegato invece Emilio Leo – che per troppo tempo è rimasto un po’ relegato come in un campionato di Serie B. Probabilmente per la Calabria l’artigianato, e l’artigianato di nuova generazione, potrebbe essere una delle chiavi per la manifattura. Una manifattura che sposa una visione di unione tra i vecchi saperi, le competenze che la tradizione ci ha affidato, però nello stesso tempo il design e le nuove tecnologie ci permettono anche di guardare avanti e di connettere la Calabria al mondo”. E in questo quadro, il “brand” non può che avere una importanza notevole, e una spinta propulsiva.
“Il brand rappresenta uno degli acceleratori di qualunque progetto di sviluppo aziendale – ha detto Rubino -. E comunque ha bisogno di una serie di elementi che possano appunto costruirsi nel tempo in maniera solida su bassi sempre più larghe in maniera tale da garantire la fuoriuscita delle informazioni e dei valori che l’azienda artigiana deve e può manifestare sul mercato. Quindi la costruzione del brand rappresenta proprio questi elementi”.
E “RaccontArti” continua con una serie di appuntamenti imperdibili. A partire da domani con la musica d’autore che fa parte del nostro patrimonio culturale: è anch’essa una forma d’artigianato. Comporre e costruire… il progetto pensato da un artigiano è come la scrittura musicale per il musicista. Anche il festival ospita dei grandi musicisti della nostra regione: domani alle 21 al Supercinema in scena Sasà Calabrese insieme a Tarcisio Molinaro e Fabio Guagliardi, che hanno saputo distinguersi nel panorama musicale italiano, suoneranno nella cornice del Supercinema l’album “Conserve”, vincitore di numerosi premi dedicati alla musica d’autore e finalista “Targa Tenco” nel 2019. Un album intimo intriso di memoria delle radici e sapori di Calabria.
Da domani, ospiti per tre giorni i ragazzi di “Semplicemente Dischi”, un progetto che nasce nel 2020 e vuole imporsi come un nuovo punto di riferimento nel settore a livello nazionale per dare una nuova vita in vinile ad album storici della scena musicale indipendente italiana. Tra gli obiettivi anche offrire la possibilità alle band del territorio di mettere su disco i propri progetti rimasti nei cassetti per anni.
Catanzaro: tante visite gratuite nell’ambito Giornata di prevenzione delle patologie pediatriche
Torna la Giornata di visite gratuite per la prevenzione delle patologie pediatriche, organizzata nell’ambito del “Progetto Prevenzione” presso il Dipartimento Materno Infantile del Presidio Pugliese dell’A.O.U. “Renato Dulbecco”. Questo evento, ideato dal Gruppo CISOM Catanzaro, con il sostegno dell’associazione Acsa&Ste Ets, e Lions Catanzaro Host, sabato scorso ha offerto a decine di bambini in difficoltà l’accesso a prestazioni specialistiche, grazie alla collaborazione di professionisti altamente qualificati. Il Progetto Prevenzione, giunto alla quinta edizione, ha ottenuto un grande successo grazie al contributo volontario di numerosi specialisti, specialmente dedicati all’età pediatrica. La disponibilità di queste competenze è stata fondamentale per rispondere alle richieste e ai bisogni di salute della popolazione. Il dottor Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, nonché presidente dell’associazione Acsa&Ste Ets, ha sottolineato l’importanza del supporto della direzione generale, guidata dal commissario dottoressa Simona Carbone. Un ringraziamento va anche alla Direzione Medica del Presidio Pugliese, guidata dal dott. Gianluca Raffaele.
“Questa iniziativa ha ancora una volta ottenuto un grande successo, grazie al contributo volontario di numerosi specialisti, in particolare specialisti dedicati all’età pediatrica, siamo riusciti a fornire una risposta alle richieste e ai bisogni di salute della nostra popolazione – ha affermato il dottore Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, oltre che presidente dell’associazione Acsa&Ste Ets – .È importante sottolineare che tutto ciò è stato reso possibile grazie alla lungimiranza e alla totale disponibilità della nostra direzione generale, guidata dal nostro commissario, la dottoressa Simona Carbone”.
“Questo è un progetto che è nato da una iniziativa del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Gruppo Catanzaro, guidato dal capogruppo Saverio Salerno, nel 2018 ed è arrivato oramai alla quinta edizione con il periodo di interruzione legato solamente al Covid. Negli anni – spiega il dottor Domenico Salerno, già Direttore del Dipartimento Materno-Infantile del “Pugliese-Ciaccio” – è riuscita a dare la possibilità a diversi bambini in difficoltà di poter accedere, la possibilità di poter accedere a visite altamente specialistiche qui nell’ospedale grazie alla disponibilità sia dell’azienda e sia degli altri, delle altre associazioni come Lions e Acsa&Ste Ets”.
“Quello del Lions Club Catanzaro Host è un viaggio nel servizio – ha detto il presidente Danilo Iannello – un percorso nella solidarietà che condividiamo e per il quale il nostro Club ha dato, dà e darà sempre un supporto totale e pieno. Ci siamo lasciati qualche giorno fa con “Artisti in Corsia”, una straordinaria manifestazione sempre al fianco dei bambini che vivono un momento meno fortunato a causa di patologie. Il Lions continua a supportarli anche nelle iniziative come quelle organizzate dai medici e dal personale dell’azienda ospedaliera che si mettono gratuitamente al servizio delle famiglie, curando e offrendo un sorriso anche nei momenti di sofferenza a chi ne ha bisogno. In questo, i Lions sono orgogliosi di essere al fianco quotidianamente a queste straordinarie professionalità”.
Come da tradizione, l’associazione Zephyria, nella figura del suo Presidente, Annunziato Gentiluomo, la realtà associativa Salvamento Locride Mare, attraverso il suo Direttore di sezione, Giuseppe Pelle, e l’Università Popolare ArtInMovimento APS grazie alla sensibilità del suo Vice Presidente Giulio Gentiluomo, propongono la dodicesima edizione del Cimento invernale della Locride per lunedì 26 dicembre 2023 all’altezza di Piazza Nosside del Lungomare di Locri, con ritrovo alle 11.40. Il cimento invernale è un semplice tuffo in mare d’inverno a cui possono partecipare tutti, dai bambini agli anziani e la sua storia è legata al mondo del nuoto. La sua evoluzione lo ha convertito in un rituale dagli interessanti effetti benefici, collocandosi, a pieno titolo, fra le pratiche di benessere globale.
I partecipanti al Cimento invernale della Locride, patrocinato dal Comune di Locri, dopo un momento di socializzazione e di ascolto corporeo, alle ore 12.00, in punto, si immergeranno nelle acque del mar Jonio per il tempo che ciascuno stabilirà, anche se sarebbe opportuno fossero almeno cinque. L’iniziativa è inserita nel circuito de “I cimenti invernali di nuoto” a livello nazionale. “Continuiamo a impegnarci in questa iniziativa dopo il grande successo dello scorso anno. Ci crediamo e siamo certi che l’accoglienza dei nostri sostenitori e dei curiosi certamente non mancherà. Vediamo in quanti si cimenteranno, sfidando le fredde acque del nostro mare. Molto dipenderà dal tempo e anche dal desiderio di mettersi in gioco. Garantisco sui benefici della pratica”, afferma Annunziato Gentiluomo.
“Le previsioni sono buone: una condizione che può rendere appetibile il tuffo. Il nostro sole e il nostro mare sono risorse importanti per la Locride che potrebbe diventare il centro di pratiche di elioterapia e imporsi per questo a livello nazionale”, sottolinea Giuseppe Pelle. “Dopo gli innumerevoli inviti di mio fratello, dall’anno scorso anche io ho preso parte al bagno e devo dire che è stata un’esperienza veramente fantastica, che ripeterò senza dubbio. Si crea tra i partecipanti una magia: è un’energia che ti spinge a non tirarti indietro. Lo consiglio vivamente”, conclude Giulio Gentiluomo.
PartecipaAzione APS, in collaborazione con la compagnia teatrale Porta Cenere, ha portato a termine con successo il progetto “Il giro del mondo in 80 giorni”, finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Un’iniziativa innovativa rivolta ai minori stranieri non accompagnati, ospiti dei centri SAI di Mendicino, Casali del Manco e Dipignano. La prima azione del progetto ha coinvolto i giovani in un affascinante percorso teatrale, sviluppatosi tra il Teatro Scuola di Via Misasi “Pizzuti” dell’IC Spirito Santo e il Teatro Comunale di Mendicino. I partecipanti hanno sperimentato l’arte della recitazione, ispirandosi al capolavoro di Jules Verne, “Il giro del mondo in 80 giorni”. Questa esperienza non solo ha fornito agli adolescenti competenze teatrali, ma ha anche favorito la ricostruzione dell’identità individuale, la crescita culturale e l’inserimento consapevole nella società attraverso un percorso educativo coinvolgente e stimolante.
La seconda azione, intitolata “La geografia come passepartout”, ha offerto ai ragazzi un laboratorio di orientamento geografico. Attraverso escursioni sul territorio, i giovani hanno imparato a “trovare l’oriente”, acquisendo non solo competenze spaziali e temporali ma anche una profonda conoscenza dei luoghi che li ospitano. Questa consapevolezza del territorio, dai luoghi più noti a quelli più nascosti, ha arricchito la loro comprensione del mondo circostante. La terza azione del progetto, “I cittadini del mondo”, ha coinvolto i ragazzi in un viaggio alla scoperta dei principi e dei doveri di ogni luogo. La consapevolezza della cittadinanza attiva è stata promossa come strumento per una partecipazione più consapevole e integrata nelle comunità locali. Questa azione ha offerto agli adolescenti la possibilità di comprendere le dinamiche di una società multiforme, promuovendo responsabilità e condivisione.
Il percorso teatrale è stato arricchito da una lezione aperta sul “Match d’improvvisazione”. Questa modalità di spettacolo ha offerto al pubblico uno sguardo privilegiato sul processo creativo della drammaturgia scenica, mostrando gli attori in azione senza uno script fisso. Il laboratorio teatrale si è rivelato non solo un percorso di crescita individuale ma anche un efficace strumento per stimolare l’immaginazione, superare le inibizioni e incoraggiare l’espressione individuale all’interno del gruppo. Il direttore artistico del Teatro Comunale di Mendicino Mario Massaro: “Realizzare progetti come “Il giro del mondo in 80 giorni” è un’esperienza che va al di là della semplice performance finale. Ciò che conta veramente è il percorso intrapreso dai ragazzi, poiché è in questo viaggio che si coltivano valori essenziali come la libertà, l’impegno e la dedizione. Il teatro, come forma d’arte, non è solo uno strumento di intrattenimento, ma un veicolo potente per la crescita personale e collettiva. Durante il processo creativo di un progetto teatrale, i giovani imparano a esplorare le profondità della propria identità, a superare sfide creative ed espressive e a sviluppare una consapevolezza critica del mondo che li circonda. Spero che questi ragazzi portino con sé il tesoro della consapevolezza che il teatro è un compagno di viaggio prezioso, capace di arricchire le loro vite in modi che forse non avrebbero mai immaginato. Il successo di questo progetto non si misura solo in applausi e ovazioni, ma nell’impronta indelebile che lascia nei cuori e nelle menti dei ragazzi”.
“Il giro del mondo in 80 giorni” ha dimostrato che l’arte e l’educazione possono essere strumenti potenti per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. Un viaggio emozionante che ha aperto nuove prospettive per i giovani partecipanti, provenienti da luoghi diversi ma accomunati dalla volontà di scoprire, crescere e condividere.
Campo Calabro celebra il Natale e l’Anniversario dell’Emporio Solidale Sarèpta
La comunità di Campo Calabro ha vissuto un’esperienza straordinaria domenica sera, arricchita da emozioni, melodie avvolgenti e un forte senso di solidarietà. La suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria Maddalena ha ospitato un concerto speciale, organizzato dalla congrega di Sant’Antonio sotto la guida del Priore Santo Antonio Nostro. Il concerto ha celebrato il Natale e il secondo anniversario dell’Emporio Solidale Sarèpta di Campo Calabro, fondato due anni fa per portare sostegno ai bisogni sempre più numerosi della nostra gente. L’Emporio ha svolto un ruolo centrale in questa serata di condivisione, con un caloroso ringraziamento rivolto ai volontari che con dedizione quotidiana si impegnano a favore degli altri, incarnando lo spirito di solidarietà. Lo ha ben ricordato don Domenico de Biasi che ha concelebrato insieme al parroco lasciandoci una frase che terremo cara e che racchiude tutti gli sforzi e le fatiche belle del servizio ai più deboli: l’attenzione è la grammatica dell’amore. In quell’attenzione rivolta ai fratelli è presente tutto l’essere veri cristiani, proiettati non su se stessi, ma verso il prossimo.
La magia della serata è stata ulteriormente amplificata dall’esecuzione magistrale della banda di Reggio Calabria, diretta con maestria dal Maestro Caridi Filippo Roberto. Le note avvolgenti hanno trasformato la chiesa in un tempio di armonia, offrendo a tutti i presenti un’esperienza musicale indimenticabile. Durante l’evento, sono stati riconosciuti e ringraziati i confratelli, le consorelle della congrega e le guide spirituali, Don Francesco Megale, Don Nino Palmenta Don Domenico Greco e le suore, per il loro contributo essenziale al tessuto sociale e spirituale della comunità. La partecipazione attiva della leadership locale è stata un elemento significativo della serata. La presenza del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali, sia di minoranza che di maggioranza, ha evidenziato l’unità nel sostenere iniziative di valore per la comunità. Inoltre, la presenza del comandante della stazione dei carabinieri di Campo Calabro ha sottolineato l’impegno delle forze dell’ordine nella promozione della sicurezza e del benessere della cittadinanza.
In questo momento di gioia e condivisione, la comunità di Campo Calabro ha manifestato nuovamente il suo spirito generoso e solidale, augurando a tutti un Natale sereno, ricco di armonia e amore, consolidando così l’importanza della collaborazione tra tutti i settori della società locale. Questa serata rimarrà impressa nei cuori di tutti coloro che hanno partecipato, come un simbolo della forza e della resilienza della comunità di Campo Calabro.
I Carabinieri di Roccella Jonica hanno denunciato una 14enne e un 15enne
I Carabinieri di Roccella Jonica hanno denunciato una 14enne e un 15enne poiché trovati in possesso di materiale pirotecnico illegale. La minorenne aveva portato a scuola alcuni petardi del tipo “Osimhen”, dedicati alla stella della squadra di calcio campione d’Italia e molto diffusi nel napoletano. I militari dell’Arma, giunti all’interno della Scuola poiché prontamente allertati da personale dell’Istituto Scolastico, hanno sequestrato il materiale che risultava essere di categoria F4, ovvero con rischio potenziale elevato e destinato ad essere usato esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche, è comunemente catalogato come «fuochi d’artificio professionali». Nel corso della conseguente perquisizione presso l’abitazione della ragazza sono stati trovati ulteriori petardi della stessa tipologia all’interno del suo zaino di scuola. Successivi controlli hanno consentito di rinvenire e sequestrare petardi della medesima tipologia in possesso ad un 15enne che deteneva anche un artifizio pirotecnico artigianale, privo di alcun requisito di sicurezza e potenzialmente molto pericoloso.
Sono complessivamente 65 i petardi sequestrati dai Carabinieri nei confronti dei due giovani, che sono stati denunciati alla Procura dei Minorenni di Reggio Calabria. Con l’approssimarsi delle feste di fine anno aumenta il numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’accensione di petardi e fuochi d’artificio, spesso illegali. Per contenere gli incidenti, i militari dell’Arma ogni anno promuovono una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, talvolta inconsapevoli dei rischi connessi e ignari della normativa di riferimento.
Fiumara: il Consigliere Calabrò scrive a Babbo Natale per sistemare la strada
Caro Babbo Natale, non sono un bambino che scrive per chiederti qualche regalo, ma sono un adulto, un cittadino ed un Amministratore del Comune di Fiumara, fortemente preoccupato per i miei concittadini, amareggiati e delusi, per il mancato completamento della strada a scorrimento veloce Fiumara – Campo Calabro che sta ammalando il paese, portando disagi, pericoli e spopolamento. Vorrei agire e farlo al più presto, per ridare fiducia e speranza al nostro territorio, per questo chiedo, adesso, anche il tuo aiuto.
Ovviamente non ti chiederò giocattoli. Ma allora, cosa voglio da te, ora che sono adulto? Ti starai domandando. Vorrei che tu portassi, almeno nella notte di Natale, in cui passi con la tua slitta, un pò di pace e salute ma soprattutto serenità di giudizio e l’attenzione di tutte le grandi forze politiche, che si stanno attivamente adoperando, per porre in essere tutte le necessarie azioni affinchè questa importante opera, vitale per tutto il territorio, sia finalmente e definitivamente realizzata. Chiedo troppo, Babbo Natale? Sono passati tanti anni dall’ultima volta che ti ho scritto. Ma da allora nulla è cambiato!
Ero ancora bambino quando sentivo parlare della realizzazione di questa importantissima infrastruttura, oggi ho 55 anni. Fai un poco tu i conti…. Ovviamente, adesso, sò che non esisti nella realtà. E allora perché ti scrivo se non esisti? Ti scrivo perché, invece, esiste ancora (almeno in me), l’idea che hanno di te i bambini, cioè che tu sia reale. Quindi, ecco la mia lettera per te! È un posto terribilmente bello e pericoloso, il nostro territorio. Può illuderti, sedurti, distruggerti con una parola, insinua, diffama, promette, tradisce; dove l’impegno più diffuso è demolire i migliori, perché il peggio sia giustificato e non costretto a migliorarsi; dove “ascensore sociale” è diventare “qualcuno altrove”; dove (scusate se lo ricordo) ha alcuni dei migliori luminari e medici d’Italia, come l’Urologo e Chirurgo Prof. Francesco Porpiglia, di San Roberto e il Cardiologo Prof. Franco Romeo, di Fiumara; dove puoi trovare le montagne e il mare belli, le prime a ridosso dell’altro, potendo decidere se andare a sciare o a fare il bagno in un certo periodo dell’anno; dove si insultano i cittadini inaugurando “finita” una strada a scorrimento veloce, incompiuta da oltre 14 anni; dove si promette “alta velocità” che è “altra velocità”, poiché è da più di 40 anni che si parla di questa grande opera incompiuta, chiamata strada… mentre a Genova la fanno in due soli anni; eppure i San Robertesi, così come i Fiumaresi, senza strade e servizi, mentre si fanno onore nel mondo, mantengono casa nel loro paese, difficile e pure scomodo, quasi irraggiungibile… per via di questa “mulattiera” chiamata strada SP6, unica e sola via di collegamento con la Città Metropolitana di Reggio Calabria; che vista da quassù sembra un altro continente per quanto difficile da raggiungere e invece dista solo di pochi chilometri; e allora pensi che, forse, un destino avverso sembra prendersi gioco di questo territorio e di tutti i cittadini che da sempre battagliano per il diritto ad esistere, dignitosamente ed in sicurezza nel loro borgo.
Ed allora pensi che siamo proprio sfortunati e che a Fiumara (proprio dove la strada si interrompe), potremmo mettere la stessa epigrafe, famosa, del sacrario di El Alamein: “Mancò la fortuna non il valore”. Ma poi la sfida per il cambiamento mi cattura, mi seduce e mi fa paura. Nei nostri territori il confronto è fra gli estremi nel bene e nel male; la sfida, per chi, come me, che resta qui’, ama questa terra e sente il dovere di fare la propria parte per cambiare il male in bene, o ha solo l’arroganza di credersi capace di riuscire nelle imprese più difficili, o non vuole adeguarsi al panorama dei nostri paesi-sfascio; che deturpano le rive dello Stretto (uno dei posti più belli del mondo), e pensa che possa diventare come la Costiera Amalfitana…, la sfida più ardua, per sognatori e presuntuosi, come me; Nella nostra terra l’unica puntata ammessa è: o tutto o niente. Questo territorio è bellissimo, in ogni senso, ma non è terra per tiepidi, vuole passione e decisione, cuore e cervello e anche qualcos’altro che non nomino.
Per questo mi rivolgo a te caro Babbo Natale. Io so che esisti, perché ti conosco e sono sicuro, sicurissimo che ti stai attivamente adoperando ed impegnando per darci (a breve), la tanto attesa notizia per il completamento dell’opera (vitale per i nostri piccoli paesi), e ridare “fiducia e speranza” a questo territorio, che si sta piano piano spopolando. Questo è il regalo più grande e più desiderato da me e dai miei cittadini: la strada!
Fa che il mio desiderio di avveri.
Nella tarda serata di ieri, militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, notavano transitare a forte velocità per le vie del centro città una Lancia Y con a bordo un uomo e una donna. Nonostante fosse intimato l’alt al conducente, quest’ultimo prendendo sedi stradali contromano attuava manovre pericolose per sfuggire al controllo di polizia speronando alcune autovetture parcheggiate lungo il tragitto. Il veicolo in fuga, giunto in via Torrione, effettuava retromarcia andando a impattare contro il veicolo militare. I due militari, unitamente ad altre 3 pattuglie, fermavano il conducente. 2 militari a seguito della colluttazione per immobilizzare l’autista del mezzo venivano curati dal 118. Il conducente fermato invece, è stato dichiarato in stato d’arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Lo stile ironico, pungente, unito al racconto di una storia reale, di pionieri della ricerca elettronica e di nuovi modelli di sviluppo: Antonio Cornacchione conquista il pubblico reggino con “D.E.O. ex macchina – Olivetti, un’occasione scippata”, di cui è protagonista ed autore. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Franco Parenti, è andato in scena alla Sala Versace del Ce.Dir., in chiusura dell’edizione 2023 di “Altriluoghi Festival”, promosso da Scena Nuda nell’ambito di “ReggioFest”, progetto sostenuto dal Comune, su fondi Mic. “Si conclude il Festival 2023, ma anche un grande percorso annuale – ha affermato la direttrice artistica di “Scena Nuda”, Teresa Timpano –con 94 recite e oltre 1600 giornate lavorative, con artisti provenienti da tutta Europa. Un grande lavoro di squadra, una squadra al femminile”. Conclusione, dunque, con uno spettacolo, quello di Antonio Cornacchione, che ha visto Reggio Calabria tra le città inserite in una lunga tournée, nell’ambito di una collaborazione tra “Scena Nuda” e il Teatro Franco Parenti.
“D.E.O. ex macchina”, grazie all’inesauribile verve dell’attore, propone un racconto che passa dai toni più divertenti (anzi, attraverso essi) alla riflessione su un pezzo di storia del nostro Paese, dell’economia, ma soprattutto della creatività, di una visione lungimirante, avveniristica, che Cornacchione fa conoscere, così, al pubblico: parliamo della storia della D.E.O. (Divisione Elettronica Olivetti), di ricercatori che portarono l’elettronica italiana a competere nel mondo. Di pionieri di questo settore, tutti giovanissimi – come il coordinatore e principale mente di queste innovazioni, Mario Tchou -, che furono le anime del centro cui Adriano Olivetti diede vita, negli anni ’50, a Barbaricina, in provincia di Pisa. Pionieri nella realizzazione del calcolatore elettronico a transistor e poi anche del calcolatore da tavolo, antesignano degli odierni pc, creando appunto una visione, un modo di guardare al settore stesso.
Una storia narrata da Cornacchione con intensità, trasferendo l’entusiasmo, la preparazione e il desiderio di quei giovani di dare il “la” a qualcosa di nuovo: anche attraverso l’uso di foto, filmati d’epoca, video mapping (curato, insieme alla scenografia, da Alessandro Nidi), in un percorso teatrale che vede la direzione di Giampiero Solari e la collaborazione ai testi di Massimo Cirri, l’attore e autore trasporta il pubblico in questo viaggio affascinante tra inventiva e impresa. Della Divisione Elettronica, dei ricercatori, Cornacchione “sente favoleggiare” durante gli anni in cui egli stesso è impiegato presso l’Olivetti: proprio da qui inizia il racconto che ha per protagonisti grandi innovatori, anche fuori dagli schemi, che si trovano a lavorare in un’atmosfera anticonvenzionale. Nomi che costruiscono quella avventura e cui, alla fine, l’attore rende omaggio, citandoli uno per uno: tra loro, anche l’unica donna, Marisa Bellisario. Uno spettacolo che, come si diceva, ha concluso con successo “Altriluoghi Festival” 2023: e, con l’auspicio di riproporre l’iniziativa il prossimo anno, Teresa Timpano ha poi rivolto al pubblico l’invito a continuare ad andare a teatro, luogo e strumento di incontro e riflessione, “importante in questo momento storico”.