“Il degrado della politica italiana di sinistra è inverosimile! Un giudice, che dovrebbe stare al di sopra delle parti ed essere e dimostrare autorevolezza e imparzialità, partecipa nel 2018 a una manifestazione di piazza organizzata dalla sinistra e contro le misure assunte dal Governo, per quanto riguarda le difese dei confini e l’invasione dei migranti. Grida e si sbraccia assieme a tanti forsennati. Poi, nel 2023 gli tocca di decidere sulle nuove norme assunte dal Governo, sempre sulla posizione dei migranti che stanno invadendo l’Italia. Cosa fa? Non applica le nuove norme! Per il provvedimento non si vuole discutere in quanto vi sarà l’impugnativa del Governo, per come anticipato. La sinistra cosà fa? Non insorge contro una condotta quantomeno inopportuna del magistrato, ma grida contro il Ministro Salvini che ha avuto e postato il filmato! Siamo all’inverosimile! Dinanzi ad un efferato omicidio non si condanna chi ha commesso il grave reato, ma si interroga su chi ha fornito l’arma … Ecco il degrado della politica di sinistra: una difesa impossibile e tendenziosa per cercare di salvare un magistrato che ha violato il principio dell’imparzialità. E, allora, il vero problema è che l’Apostolico aveva l’obbligo di chiedere di potersi astenere, avendo dimostrato pubblicamente le proprie idee e posizione politica e, quindi, completamente inidonea a valutare il ricorso, ai sensi dell’articolo 51 c.p.c. Ci chiediamo cosa fa il Presidente della Repubblica, nella qualità di responsabile del CSM dinnanzi a tale situazione. Ci auguriamo che non faccia come è accaduto per le rilevazioni di Palamara, gravissime, ma completamente ignorate. Speriamo che non faccia come è accaduto per il Ministro Salvini, che ha operato nell’interesse dell’Italia e si trova sotto processo per sequestro di persona, senza che vi siano elementi sostanziali e giuridici, di nessun genere per poter sostenere un’accusa di tale gravità. E cosa dire delle condotte contro la proposta del ministro della Giustizia? Un’invasione di campo gravissima e intollerabile e, comunque, non accettabile. La verità che fino a quando i magistrati non verranno ritenuti responsabili delle proprie condotte, la giustizia non sarà mai corretta e eguale per tutti. Oggi la presunta legge sulla responsabilità di costoro è una presa in giro: a decidere sono sempre gli stessi magistrati che non hanno alcun interesse a condannare uno di loro! Ed allora avanti con la riforma seria e concreta del sistema giustizia per dare agli italiani certezze, serenità e eguaglianza dinnanzi alla legge”. Lo dichiara il Commissario regionale della Lega in Calabria, avv. Giacomo Francesco Saccomanno
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Catanzaro: al via i lavori per la realizzazione di 13 piattaforme interrate. Soddisfatto Arcuri
Conferimento controllato dei rifiuti, a Catanzaro il countdown può scattare. Partiranno lunedì, infatti, i lavori per la realizzazione di 13 piattaforme interrate (sette nel centro storico e sei nel quartiere Lido). Al termine saranno le attività commerciali a dover cambiare registro per prime ai fini di un conferimento che dovrà avvenire tramite tessera magnetica. Sullo sfondo l’obiettivo di rendere Catanzaro una città più pulita.
A darne notizia l’assessore comunale all’Ambiente. Giorgio Arcuri, ricordando come l’anno scorso fu lui stesso, insieme al consigliere di Riformisti Avanti, Stefano Veraldi, a sollecitare tale intervento, annuncia peraltro anche l’intenzione dell’amministrazione comunale “di valutare l’estensione del nuovo sistema di conferimento a tutta la popolazione”. L’assessore sottolinea pure come si tratti di un “successo di tutta l’amministrazione targata Nicola Fiorita”. La pratica, lanciata, ma mai decollata ben sei anni fa, in effetti, è entrata da subito tra le priorità del nuovo sindaco e della sua squadra ed è andata avanti senza intoppi nonostante il rimpasto di Giunta che ha riguardato anche la delega all’Ambiente.
Rilanciato dall’ex assessore al ramo, Aldo Casalinuovo, sarà dunque portato a termine da Arcuri che non perde l’occasione di ringraziare il suo predecessore e tutti coloro i quali, a partire dal settore Igiene diretto da Antonio Dominianni, hanno avuto un ruolo attivo in un progetto sul quale l’amministrazione Fiorita ha creduto sin dal suo insediamento come dimostrano pure le tempistiche che, a stretto giro di boa consentiranno al Comune di archiviare la pratica tra le cose fatte. Eseguire i lavori, per un importo di 2.016.175 euro Iva esclusa finanziato con fondi Por 2014/2020, spetterà al raggruppamento temporaneo di imprese vincitore dell’appalto e costituito da Ecologia soluzione Ambiente SpA, DBM International srl e Consorzio Stabile Infrastrutture Meridionali. Al termine, per la raccolta differenziata di un capoluogo di regione che conta già percentuali importanti, sarà il momento di un salto di qualità che, come previsto dallo stesso appalto, passerà pure dall’acquisto di cinque isole ecologiche scarrabili non presidiate, per il conferimento, specialmente in occasione di mercati e fiere, di alcune frazioni secondarie di rifiuti urbani con identificazione dell’utente. La Catanzaro del futuro sarà dunque una città votata a una tecnologia in grado di ampliare gli orari di conferimento che, garantendo al contempo la totale pulizia di strade e marciapiedi, porterà lo stop all’errato conferimento rifiuti.
Occhipinti: l’Udc calabrese e metropolitano preoccupati per la situazione in Israele
Il Coordinamento Provinciale dell’UdC di Reggio Calabria, con in testa il Commissario Provinciale Riccardo Occhipinti, esprime viva partecipazione e sincera e preoccupata attenzione, per l’escalation del conflitto in atto nel Medioriente, che da oggi non coinvolge più la Striscia di Gaza con Israele, bensì – da come si apprende dalle ultime notizie della stampa nazionale ed estera- persino il territorio libanese, a sua volta confinante con lo Stato di Israele. Sul punto, l’intera UdC, anche con i suoi vertici nazionali e assieme al segretario nazionale Lorenzo Cesa, i gruppi parlamentari del partito e la dirigenza nazionale e regionale si stringono come farà il Comune di Bovalino, affianco del nostro responsabile regionale e membro della direzione nazionale e componente del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana, Vincenzo Speziali (figlio devoto ed illustre del Comune di già menzionato, ovvero Bovalino), ben ricordando i suoi legami affettivi e familiari con la Repubblica del Libano, assicurando vicinanza affettiva, verso la sua persona e i suoi illustri parenti libanesi, che assieme alla maggioranza del loro popolo, rischiano di essere coinvolti in una guerra che non gli appartiene.
In queste ore di apprensione umana, il nostro responsabile regionale, Vincenzo Speziali, si trova a continuare in modo indefesso la sua opera politica a favore del nostro territorio e a rappresentare con onore e dignitosa autorevolezza e competenza, le istanze giuste a favore dei cittadini, non dimenticando al contempo, di provvedere all’evacuazione dal Libano della moglie (cittadina italiana residente a Catanzaro ma di già destinataria di razzismo e xenofobia da parte di settori della compagine del sindaco Fiorita, il quale ancora rimane incredibilmente silente) e dei loro stessi figli, restando però in contatto con le nostre Istituzioni centrali. Di conseguenza si rivolge, da parte di noi tutti dell’UdC, un invito al Governo, affinché il nostro Paese si adoperi, in coerenza con la sua stessa vocazione e per il ruolo sempre avuto nel passato, ad esercitare una convinta ed autorevole azione diplomatica.
Vince il Premio Cosmos 2023 il libro “Storia dei cambiamenti climatici, lezioni di sopravvivenza dai nostri antenati”, di Nadia Durrani e Brian Fagan, edito da Il Saggiatore. La decisione è stata sancita oggi dal Comitato scientifico di Cosmos, presieduto dal professore Gianfranco Bertone, al termine delle valutazioni complessive dei cinque testi da valutare. La kermesse scientifica, promossa dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, ha animato con diverse iniziative divulgative e di approfondimento la città dei Bronzi e l’intero comprensorio. Un successo di partecipazione, grazie soprattutto al coinvolgimento di 21 istituti scolastici d’Italia e cinque scuole italiane all’estero che hanno mobilitato oltre 450 studenti.
Nato nel 2018, su iniziativa della Città Metropolitana di Reggio Calabria su indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà, Cosmos è divenuto nel tempo uno degli appuntamenti più rilevanti e coinvolgenti del panorama scientifico nazionale ed internazionale. Notevole l’impegno dell’Ente, proseguito dal sindaco facente funzioni, Carmelo Versace e dal consigliere delegato, Filippo Quartuccio, e che ha coinvolto pienamente il Settore guidato dalla dirigente Giuseppina Attanasio, coadiuvata dallo staff del settore e con l’equipe del Planetario Pythagoras, capitanato dalla sua responsabile scientifica Angela Misiano che da sempre anima la ricerca scientifica e astronomica tra i giovani studenti. Precedentemente la sezione del Premio, che coinvolge direttamente le scuole, ha decretato il vincitore assegnato dagli studenti: si tratta del fisico di Harvard, Avi Loeb, con il testo “Non siamo soli”, presentato nell’Aula magna ‘Quistelli’ dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Sul libro premiato dal Comitato scientifico, invece, l’attenzione degli scienziati e ricercatori si è concentrata sul testo di Durrani e Fagan che hanno affrontato un tema particolarmente sentito a livello internazionale, con un approccio molto originale, attraverso la connessione tra archeologia, scienza ed antropologia, con l’obiettivo di consegnare strumenti utili per affrontare il futuro. Si tratta di un approccio al tema della scienza, abbastanza apprezzato anche dai giovani lettori. Di straordinario valore anche i testi degli altri quattro finalisti: Francesca Romana Capone con il testo “L’universo letterario probabile” edito da Bollati Boringhieri; Suzie Sheehy con il libro “Dodici esperimenti che hanno cambiato il mondo” edito da Bollati Boringhieri; Melania Mitchell con il libro “L’intelligenza artificiale, una guida per esser umani pensanti, edito da Einaudi; Luca Romano con “L’avvocato dell’atomo, in difesa dell’energia nucleare” edito da Fazi.
La cerimonia conclusiva, con la consegna dei Premi Cosmos 2023, realizzati dal maestro orafo Gerardo Sacco, svolta nell’auditorium “Gianni Versace” del CeDir a Reggio Calabria, ha riunito in una magica atmosfera tutti i protagonisti dell’edizione 2023. Presenti tra gli altri, in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito Anna Brancaccio e del Ministero degli Esteri Serena Bonito. Un riconoscimento è stato consegnato anche alla giovane reggina, cresciuta a Bova Marina, Vittoria Altomonte, già studentessa con grandi meriti, del liceo di Bova Marina, attualmente universitaria della Facoltà di Astronomia di Padova.
Ad allietare i numerosi presenti, la voce della cantante internazionale Amii Stewart, interprete di grande livello che ha arricchito, con l’arte della musica, il sapere scientifico. La condivisione della conoscenza, espresso in questi giorni da tutti i partecipanti, ha accompagnato i tanti sorrisi di chi si è ritrovato anche in questa edizione del Festival Cosmos, come anche di chi ha potuto ammirare, per la prima volta, la bellezza dell’Area dello Stretto e del territorio metropolitano reggino.
Dopo aver appreso la notizia del bus precipitato a Mestre probabilmente a causa di gard rail vecchi, non a norma, che dovevano essere sostituiti e messi in regola mi è tornato alla mente l’incidente che c’è stato a Mosorrofa a settembre di un anno fa. Un’auto con a bordo zio e nipote è precipitata nella scarpata a causa di gard rail assente, incompleto e totalmente non a norma. Le erbacce e gli arbusti hanno attutito la caduta e l’auto ha percorso solo 100 dei 600 metri circa di strapiombo consentendo ai malcapitati di rimare illesi. La San Sperato Mosorrofa è ormai quotidianamente alla ribalta perché tra buche non coperte, lavori di ripristino zone franate ripristinate male, irreggimentazione delle acque inesistenti, rifacimento manto stradale che attende ristoro dal 1980, pulizia delle carreggiate non pervenute e spazzatura depositata sul ciglio, la cosa che inquieta di più sono proprio i gard rail. Percorrendo questa fondamentale arteria di collegamento tra Mosorrofa e RC ci si accorge che nella quasi sua totalità i gard rail sono inesistenti, messi mali, non a norma, vecchi. I tanti lavori effettuati su tratti di strada franata hanno lasciato incompiuti ampi tratti di protezione. In particolare vogliamo porre l’attenzione sugli oltre 500 metri di gard rail nella zona Placa che si affacciano su una scarpata di circa 600m fino alla fiumara, proprio in corrispondenza dove è avvenuto l’incidente dell’auto andata fuori strada.
Il primo tratto incompleto: un muretto con dei ferri, ormai arrugginiti, che fuoriescono e rimangono li, segno di un lavoro non portato a termine. Il terreno aveva ceduto ci sono stati dei lavori, che risalgono a forse più di 10 anni fa, e questo è il risultato. A seguire (Foto 5,7,9) il tratto di gard rail dove è avvenuto il fattaccio. Mancavano completamente circa 5 m di protezione e la parte che c’era era totalmente fuori norma. Anche qui piccoli cedimenti erano stati riparati alla carlona e il risultato è stato l’assoluta non sicurezza per chiunque vi transita. Andando ancora avanti c’è un altro tratto con smottamento del terreno dove la lungimiranza dell’amministrazione che è intervenuta è stata quella di ridurre la carreggiata costruendo un muretto di 5, 6 cm fissandoci sopra dei ferri e mettendo la rete rossa di segnalazione, questo in attesa di finire i lavori. Tutto questo è lì da una quindicina di anni e le erbacce e gli sterpi cresciuti ne sono testimonianza.
Tralasciando le segnalazioni fatte per anni e anni a tutte le amministrazioni che si sono succedute, volendosi soffermare solo a questa consiliatura vogliamo sottolineare che: Al sindaco appena eletto Falcomatà l’Azione Cattolica di Mosorrofa consegnò una missiva dove, tra le altre cose, si chiedeva: “Guard-Rail e muretti: all’ingresso del paese c’è una curva pericolosa dove esiste costante il rischio di finire nella scarpata, lavori mai completati”; allo stesso si è ribadita la cosa in un incontro avvenuto in piazza San Demetrio a Mosorrofa nel marzo del 2021; al sindaco f.f. Brunetti appena insediatosi dopo la sospensione di Falcomatà , il Comitato di quartiere Mosorrofa, che intanto si era costituito, ha ribadito la pericolosità di quel tratto di starda in un incontro al Palazzo San Giorgio al quale è seguito un sopralluogo durante il quale lo stesso ebbe a dire “qui si deve intervenire subito”, lo etichettò come “lavoro urgente”e chiese a dei tecnici che erano con lui di prendere appunti per stanziare i fondi necessari.
Era il 28 febbraio 2022. Non avendo visto nessun movimento in merito i cittadini di Mosorrofa, in assemblea pubblica in Piazza San Demetrio, hanno ribadito la richiesta di sicurezza e con una petizione con circa 370 firme hanno investito della cosa anche il prefetto Massimo Mariani chiedendo un incontro. Nulla si è mosso per cui gli stessi cittadini si sono recati, il 18 giugno 2022, a Piazza Italia per protestare e solo dopo sono stati ricevuti in prefettura alla presenza del sindaco f.f. In quell’occasione, Brunetti, ha rassicurato che i lavori sarebbero partiti subito, forse anche prima Comitato di Quartiere Mosorrofa dell’estate. Calma piatta, nei mesi successivi il comitato non è riuscito ad avere nemmeno un incontro. Poi il fattaccio, il 21 settembre, un’auto con a bordo due persone, padre e figlio, è precipitata oltre il guard rail in località Placa sulla via San Sperato Mosorrofa. Per fortuna i due sono illesi, sono intervenuti i pompieri per recuperare la macchina. Neanche questa tragedia scampata ha smosso l’amministrazione.
Sviliti, avendo scritto al prefetto e al sindaco f.f. più volte senza risposta, per protestare, il comitato ha presenziato ad un consiglio comunale (7 ottobre), anche qui promesse non mantenute. Per avere un incontro, che era stato calendarizzato per il 22 agosto, in prefettura con l’amministrazione comunale si è arrivati al 1 dicembre 2022 dopo aver protestato anche a livelli più alti e aver minacciato di andare in piazza a chiedere le dimissioni. In quella seduta ha partecipato per il comune l’assessore ai lavori pubblici Rocco Albanese che davanti al Prefetto disse che era stato dato l’appalto alla Castore per rispristinare i gard rail sulla San Sperato Mosorrofa e che i lavori sarebbero cominciati subito. Ci siamo aggiornati all’11 gennaio per fare il punto della situazione. In quella data, sempre in prefettura, abbiamo ascoltato le “giustificazioni” dell’assessore Albanese sul perché i lavori ai gard rail non erano cominciati e, ancora una volta, ci ha chiesto un po’ di pazienza. Il tempo passa è non avviene niente fino a quando, nei primi giorni di Giugno 2023, dopo le innumerevoli promesse, finalmente, in un solo giorno di lavoro, abbiamo i nuovi gard rail. Innumerevoli anni con il rischio di morte continua a cui è stata lasciata tutta la comunità mosorrofana e chiunque transitasse su quella strada per un solo giorno di lavoro. Siamo andati a vedere l’opera finita e ci siamo accorti che erano stati posti in opera dei gard rail usati, fuori norma,
posizionati nella sabbia. Che erano stati lavorati, male, solo i circa 6 metri mancanti e null’altro.
Quei cinquecento metri di protezione dal baratro sono ancora nelle condizioni che potete ammirare in foto e in video. Non vi nascondo che ogni volta che sento notizie di autobus, macchine, e ogni tipo di incidente a causa di protezioni inesistenti, perché è di questo che si tratta, penso, con terrore, quando toccherà a noi. Se questa amministrazione non è capace di assumersi la responsabilità della sicurezza dei suoi abitanti forse è meglio se cede il passo. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma più nero di questo presente non potrà essere.
I Carabinieri presidiano le strade calabresi con grande autorevolezza
Da sempre l’Arma dei Carabinieri trae la sua linfa vitale dal contatto con la gente e si avvale, per la sua funzione di prevenzione e rassicurazione sociale, di una fitta e capillare rete di Comandi, il cui elemento fondamentale è costituito dalla Stazione che, specie nei centri più piccoli, rappresenta l’unico presidio di riferimento per la cittadinanza, simbolo della legalità e della visibile presenza dello Stato. Tutto ciò trova particolare riscontro nella Regione Calabria, il cui territorio, caratterizzato da una vulnerabilità infrastrutturale e una complessità morfologica tra le più alte in Italia, esalta maggiormente la natura dell’Arma dei carabinieri – forza di polizia a competenza generale presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale – e la sua propensione alla “prossimità” – peculiare attitudine che connota l’agire concreto del Carabiniere, in grado di porsi in ascolto delle persone per coglierne le preoccupazioni e soddisfarne i bisogni emergenti. Due capacità tanto rare quanto imprescindibili dell’essere e dell’agire del carabiniere, che la gente riconosce all’Arma e a cui non rinuncia ininterrottamente da oltre due secoli, ma ancor più al giorno d’oggi, in cui la pervasività della criminalità organizzata, la trasgressività dei comportamenti sociali e le apprensioni economiche condizionano la percezione della sicurezza e la coesione sociale.
Le Stazioni Carabinieri, con la loro diffusione capillare, esaltano la capacità di “leggere” il territorio, interpretarne le esigenze e le aspettative, adottando iniziative aderenti e tempestive. Un modello, alla cui esaltazione ha puntato fin da subito il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Gen. D. Pietro Salsano, il quale, oltre a non far mancare un adeguato sostegno logistico e prodigarsi per garantire più confortevoli soluzioni infrastrutturali, si adopera affinché ogni attività di pianificazione, gestione e controllo sia improntata a sostenere la vocazione di prevenzione e di rassicurazione sociale delle unità operative elementari dell’Arma.
Costituiscono puntuale riscontro di questa azione d’indirizzo, recenti attività di polizia giudiziaria condotte nel reggino a Cittanova, a salvaguardia della pietas per i defunti, o a Rizziconi, a tutela degli anziani vittime di molestie, tutte attività scaturite dalla capacità propria dei militari in forza alle Stazioni di porsi quali attenti interpreti dei bisogni delle comunità, fornendo loro quel sostegno e quella vicinanza che da sempre l’Arma garantisce alla popolazione. Una prossimità – quella che lega l’Arma al cittadino – costruita giorno dopo giorno e caratterizzata da quel garbo e da quella correttezza che rendono credibili anche la fermezza e la determinazione quando necessarie. Le Stazioni Carabinieri rappresentano, dunque, col loro quotidiano e silenzioso impegno un baluardo a tutela della sicurezza e della legalità, e traggono il loro entusiasmo nell’operare dall’orgoglio e dalla soddisfazione di fare integralmente parte delle comunità locali in cui sono inserite, corrispondendo con i fatti all’impareggiabile credito di fiducia, che i cittadini da sempre accordano all’Arma dei carabinieri, quale insostituibile e più alta fonte di gratificazione.
Vibo Valentia, sanità: Mammoliti e Lo Schiavo interrogano il presidente Occhiuto
Un’interrogazione a risposta scritta è stata rivolta dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di commissario ad acta della sanità in Calabria, in ordine ai gravi disagi che patiscono gli utenti della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia.
I consiglieri interroganti spiegano, in premessa, che “da più parti giungono segnalazioni che evidenziano una situazione molto problematica all’interno dei locali che ospitano la Farmacia territoriale, che si traduce in gravi e quotidiani disagi per l’utenza. Essendo frequentate, il più delle volte, da persone fragili e sofferenti e con problemi di salute particolari, le Farmacie territoriali dovrebbero essere luoghi ospitali ed accoglienti e dovrebbero essere strutturate in modo tale da erogare il loro servizio con continuità ed efficienza. A Vibo Valentia, invece, la Farmacia territoriale, alla quale fa riferimento e confluisce la popolazione dell’intera provincia, ha sede all’interno di un locale che presenta le fattezze di un vero e proprio “scantinato”. E si tratta di uno “scantinato” privo di sale d’attesa per gli utenti (costretti ad attendere il loro turno nel cortile esterno, disponendosi in lunghe file sotto il sole cocente in estate e sotto la pioggia ed il vento in inverno) e che è tenuto in condizioni igienico-sanitarie evidentemente inadeguate. Accade anche – spiegano Mammoliti e Lo Schiavo – che gli utenti, dopo aver sopportato lunghe code e snervanti attese, non ottengano, inspiegabilmente, i medicinali di cui hanno vitale bisogno oppure ne ottengano un quantitativo inferiore rispetto a quello prescritto nei piani terapeutici”.
“La frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali da parte della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia è ormai un fatto risaputo che, spesso, compare nella cronaca giornalistica quotidiana che si occupa della “malasanità” del Vibonese. Cronaca che ha da ultimo evidenziato lo sconcertante caso di un padre al quale la Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia non ha fornito un medicinale “salvavita”, necessario a scongiurare il rischio, reale, di morte del figlio, affetto da una grave forma di allergia alimentare, perché “non ne possedeva neppure una scatola”. Le gravissime criticità strutturali, igienico-sanitarie, organizzative e gestionali che si riscontrano nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia e che si traducono, inevitabilmente, nel malfunzionamento della medesima, sono emblematiche di una sanità che, nella provincia vibonese, è ormai letteralmente “implosa”. E chi la governa non sembra, ad oggi, volerla riportare in un quadro di efficienza e civiltà”.
Quindi Mammoliti e Lo Schiavo, nell’interrogazione, rivolgendosi al presidente/commissario Occhiuto, chiedono di sapere: “quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell’immediatezza, al fine di eliminare le suesposte gravissime criticità esistenti nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia; se le anzidette utili ed urgenti iniziative sono rivolte, anche, a verificare la sufficienza del personale sanitario ed amministrativo operante nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia”.
Cosmos 2023, il saluto di Versace: “Onore e grandissima soddisfazione ad organizzare una manifestazione di cosi elevata cultura”
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto nel corso della lectio magistralis “Non siamo soli. I segnali di vita intelligente nello spazio”, tenuta, presso la sala Quistelli dell’Università Mediterranea, dall’astrofisico di fama mondiale Abraham Loeb, vincitore del Premio Cosmos degli studenti 2023. “E’ un onore ed una grandissima soddisfazione – ha detto Versace – poter partecipare ed assistere ad un momento di così elevata cultura. Ringrazio il professore Loeb e mi congratulo con lui per l’importante premio ricevuto. Anche in questo caso, i nostri studenti, hanno visto lungo e riconosciuto l’importanza dell’opera di un grande scienziato”.
“Il lavoro che stiamo conducendo – ha spiegato il sindaco metropolitano facente funzioni – è quello di accorciare le distanze fra le istituzioni, l’università e il mondo della scuola. Sono convinto, infatti, che soltanto cambiando il modo di pensare e di agire possiamo portare i nostri ragazzi e le nostre ragazze a crescere e studiare nei nostri atenei, senza dover andare alla ricerca dei cosiddetti corsi d’élite in giro per l’Italia. Andare a formarsi fuori deve essere una scelta e non una necessità”.
“Dunque – ha proseguito Versace – come possiamo vedere da una sala Quistelli piena e attenta, l’opportunità di confronto e approfondimento con scienziati di altissimo prestigio è stata colta appieno dagli studenti e dalle studentesse dei nostri istituti. Visti da vicino, gli immensi uomini e immense donne di scienza, sono riusciti a trasmettere, oltre alla loro maestosa preparazione, una dose incredibile di umiltà e umanità che ha colpito, favorevolmente, i giovani nell’approccio di materie affatto semplici”.
“Questo – ha concluso Versace – è lo spirito che anima il festival Cosmos ed il premio rivolto alla divulgazione scientifica. Qui, a Reggio Calabria, nell’intero territorio metropolitano, si possono raggiungere vette culturali di indiscutibile altezza. Un ringraziamento particolare, quindi, lo rivolgo alla dirigente della Città Metropolitana Giuseppina Attanasio, alle funzionarie di settore Annamaria Franco e Chiara Parisi, ed alla responsabile del Planetarium Pythagoras, Angela Misiano, senza le quali sarebbe stato impossibile organizzare tutto questo. Un grazie va, ovviamente, al professore Loeb, all’università Mediterranea, al presidente del Premio Cosmos, Gianfranco Bertone, e a quanto si spendono, quotidianamente, per lo studio di ciò che all’essere umano appare incomprensibile, irraggiungibile o tremendamente complicato mettendosi, oltretutto, a disposizione della comunità ed alla crescita dei nostri giovani”.
Villa San Giovanni: danneggiato un quadro elettrico dello Stadio Santoro
“È durata poco la soddisfazione di vedere lo stadio Santoro completamente pulito grazie all’intervento straordinario di Ekoru, già programmato nelle scorse settimane. Perché purtroppo nella nostra passeggiata abbiamo sentito una gran puzza di bruciato nel vano che ospita i due quadri elettrici: sono bruciate alcune componenti che “spengono” le luci sul Santoro. Dai primissimi sopralluoghi sembrerebbe un atto vandalico, che preoccupa ancor di più dopo quello subito mesi orsono con lo squarcio del telone del palloncino! Abbiamo fatto più del possibile per permettere l’utilizzo dell’impianto sportivo: evidentemente qualcuno non vuole questo utilizzo e non vuole vedere una Città che cresce serenamente. Non un sindaco, non una giunta, non un consiglio comunale ma solo una intera Comunità deve voler appropriarsi dei suoi beni comuni. A quella comunità mi rivolgo, perché SOLO INSIEME SI PUÒ!”
Così il nostro sindaco ha informato la città di quello che da subito abbiamo capito essere stato un incendio doloso, come confermato dal materiale ritrovato nel vano che ospita i quadri elettrici del Santoro. È stato fatto un grave danno alla città, non solo materiale ma anche sociale e morale, oltre che di immagine . Siamo come sempre fiduciosi nell’operato delle forze dell’ordine che ringraziamo per la tempestività dell’intervento e l’immediato avvio delle indagini. Allo stesso tempo continuiamo nell’impegno, con forza e determinazione, per ridare dignità a questa Città e siamo già a lavoro per garantire la luce allo stadio nei prossimi giorni. Vogliamo, nonostante la gravità di quanto accaduto, informare la Città che in questa settimana hanno preso il via gli interventi di pulizia straordinaria del Santoro e del cimitero di villa San Giovanni, inseriti dall’ufficio tecnico in una programmazione trimestrale che già ha registrato interventi importanti in varie zone della Città. Lo stadio Santoro è stato oggetto di vari interventi ed è priorità di questa amministrazione comunale sin dal dall’agosto 2022: al fine di verificare l’idoneità statica di tutta la struttura parte della variazione di bilancio 2022 è stata infatti destinata alla realizzazione di prove strutturali che potessero mettere l’amministrazione e prima ancora l’ufficio tecnico in grado di valutare gli interventi da porre in essere per una ristrutturazione dello stadio ed eventualmente una riapertura parziale di alcune strutture all’interno di esso. Anche oggi, ad approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente equilibrata, la maggioranza ha deciso di continuare ad investire sullo stadio Santoro. Nei prossimi giorni nella previsione di bilancio 2023 ci saranno delle somme seppur minime che permetteranno interventi su alcune delle strutture esistenti e il completamento di quell’iter amministrativo e tecnico che ci porterà a poter immaginare un finanziamento per la sistemazione dell’impianto sportivo così come nei sogni della città. Stiamo procedendo per step come ci impongono le ristrettezze economiche, ma soprattutto le condizioni in cui l’impianto Santoro è stato ritrovato: una struttura completamente interdetta al pubblico il cui utilizzo da parte delle associazioni sportive avviene con grande difficoltà sia per l’amministrazione sia per le stesse associazioni.
Problemi di sicurezza e problemi di viabilità nella zona attorno allo stadio Santoro rendono necessario adesso alcuni interventi che nelle prossime settimane troveranno attuazione. Una volta pulito lo stadio toccherà alle associazioni che hanno le autorizzazioni per l’utilizzo mantenere lo stato di pulizia e di decoro che ad oggi indubbiamente viene assicurato a tutti coloro che ne fruiscono. Consapevoli della disponibilità e della collaborazione che le associazioni e i cittadini vorranno prestare nei prossimi mesi per arrivare gradualmente a degli obiettivi di parziale messa in sicurezza e riapertura della struttura, invitiamo tutti a rispettare le prescrizioni in atto e soprattutto ad aumentare il rispetto delle regole di civiltà nella fruizione delle strade adiacenti l’impianto Santoro perché anche le strutture sportive poste a monte dell’impianto possano non subire i problemi di congestione di questo primo mese di attività. Noi dal canto nostro anche sul tema della viabilità e della sicurezza abbiamo posto in essere una serie di azioni che ci permetteranno l’adozione di un piano nel prossimo futuro.
Rispondiamo ad ogni difficoltà con amore, passione e serietà per Villa, contrapponendoci ogni giorno ad ogni forma d’odio che vorrebbe fare indietreggiare un’intera comunità.
Roseto Capo Spulico: un festival nei nei luoghi più evocativi e ameni
Un Festival che ancora non c’è mai stato, che scruta il futuro con la consapevolezza del passato nel cuore, tra innovazione e tradizione, all’insegna della valorizzazione delle diverse abilità a partire da quelle che la dimensione “paese” genera e custodisce, costruito dal basso con il contribuito di tutta la comunità territoriale: è questa la visione creativa e valenza evocativa di Innesti di Futuro – Paesi che Erano, Paesi che Saranno, evento che concretizza la tappa finale del lungo, articolato e ricco percorso intrapreso dal progetto Innesti di Comunità – Roseto: il Borgo delle diverse abilità, organizzato da Netural Coop e dal Comune di Roseto Capo Spulico.
Grazie alle risorse connesse al Bando per il sostegno di progetti di valorizzazione dei Borghi della Calabria, risalente al 2018, intercettate dall’Amministrazione comunale del Comune di Roseto Capo Spulico guidato dal Sindaco Rosanna Mazzia, Roseto Capo Spulico si appresta a vivere un appuntamento di quattro giorni che presenterà un paniere di esperienze innovative la cui essenza vibra sulla lunghezza d’onda emotiva propria di chi guarda all’universo “Paese” come dimensione visibile dell’essere, senza dimenticare la ricchezza esperienziale, empatica ed emotiva che deriva dalla cultura della ruralità, propria della storia del territorio. Il ricco programma si compone di passeggiate esperienziali, tavole rotonde, cene di comunità, laboratori di artigianato futuristico e sessioni di scrittura digital-dialettale per immergersi nella vita di paese e riflettere insieme sul futuro della ruralità, consci del passato, consapevoli del futuro. Il Festival, che avrà luogo dal 19 al 22 ottobre, vedrà le diverse attività in programma dislocate nei luoghi più evocativi e ameni di Roseto Capo Spulico.
Giovedì 19 ottobre le danze si apriranno con un evento mattutino dedicato alle scuole, per poi proseguire nel pomeriggio con un laboratorio artistico di Comunità a cura del Collettivo More, seguito dalla conferenza stampa di presentazione del Festival e dalla proiezione di un film.
Venerdì 20 ottobre si entra nel pieno delle attività con un’azione di educazione ambientale legata alla pulizia delle spiagge a cura di Lega Ambiente. Nel corso della giornata sarà possibile partecipare alla vestitura a festa del Borgo di Roseto Capo Spulico, o seguire i laboratori quali quello di scrittura poetica ed incursioni dialettali attraverso l’esplorazione del borgo di Emiliano Cribari, i laboratori sartoriali per ripensare i corredi del passato attraverso innesti di creatività a cura dell stilista Betty Concept. Il venerdì del festival di concluderà con la presentazione dell’opera di Marco Cribari “La cura della Pioggia”, a cui seguirà un incontro di “Cibosofia”, cioè filosofia del cibo, dedicato alla tavola di Federico II tra tradizione e innovazione, con degustazione, a cura del Maestro Chef Federico Valicenti.
Sabato 21 ottobre sarà una giornata densa di laboratori e tavole rotonde: dalle incursioni techno vintage con i laboratori di artigianato futuristico per dare nuova vita a tecnologie antiquate, forti della presenza di Fayda.exe, al laboratorio di narrazione digitale con albi illustrati per grandi e piccini, arricchito dalla presenza di Inthemiddle. Ivan Iosca di La Capagrossa Coworking sarà invece ospite dell’appuntamento dedicato al riutilizzo della plastica riciclata grazie alle stampanti 3D. Nicola Barbuto e Laura Cantarella saranno protagonisti di un talk dedicato ai nuovi modi di raccontare i paesi per immagini, oltre le retoriche dell’abbandono e della solitudine.
Non mancheranno le passeggiate esperienziali alla scoperta del Borgo di Roseto Capo Spulico e della campagna rosetana tra erbe spontanee, edibili e antiche tradizioni, momento reso ancora più speciale dalla presenza di Massimiliano Capalbo. La giornata si concluderà con due momenti di vita e riflessione sulla comunità: il primo, con Filippo Tantillo e Rita Elvira Adamo, sarà un talk dedicato ai paesi e al cambiamento; il secondo invece sarà un’esplosione di festa con una cena di comunità che, forte della presenza del Gruppo Folk di Castrovillari, si trasformerà in una serata di musiche e balli tra i vicoli del paese.
Domenica 22 ottobre, il festival si chiuderà con una tavola rotonda dal titolo “Ripensare i paesi” con racconti, idee e testimonianze dai paesi per una nuova idea di futuro delle aree interne. Vi parteciperanno Rosanna Mazzia, Guerino Nisticò, Silvia Salmeri, Tullio Romita, Gianfilippo Mignogna, Elena Console, Faida.exe, e Borghi Autentici. Nel corso della manifestazione sarà possibile visitare dei veri e propri “Angoli di Futuro”, disseminati per tutta la cittadina di Roseto Capo Spulico:
– RARE MEMORIES – Tributo alla città di Roseto: attraverso l’utilizzo di materiale audiovisivo d’archivio, processato con software a nodi, l’installazione restituirà all’utente un’esperienza immersiva nei ricordi di un futuro arcaico – A cura di: Fayda.exe – Presso Museo Etnografico
– PIANTE CHE RISUONANO – Installazione sperimentale che coniuga tecnologia e natura, per dare vita ad una esibizione ibrida che utilizza l’interazione tra il mondo vegetale e quello umano costruendo sonorità inedite – A cura di Mario di Mauro – Presso Piazza Serbatoio
– DYI (Doing Yourself in) – Crea la tua maglietta del Festival! – Un corner speciale per creare magliette personalizzate con il simbolo del Festival – A cura del Collettivo More – Presso Piazza Roberto Il Guiscardo
– CON I FIORI – VISUAL POETRY MAPPING – Installazione visiva per affidare alle mura le parole raccolte nei laboratori poetici del festival – A cura di InTheMiddle – Presso Atrio Castrum Roseti
– LA CAMERA AL BUIO – ESPERIENZA IMMERSIVA – Un’esperienza incredibile per rendere visibile l’invisibile – A cura di Elena Console – Presso Sala Verdi
– PIANTE CHE RISUONANO – INSTALLAZIONE ELECTRO-VEGETALE – Installazione sperimentale che coniuga tecnologia e natura, per dare vita ad una esibizione ibrida che utilizza l’interazione tra il mondo vegetale e quello umano costruendo sonorità inedite – A cura di Mario Di Mauro
– VINILE JUKEBOX – Esposizione retrò di giradischi e juke box d’epoca e selezioni musicali dedicate – A cura di Fabio Anaclerio Presso Piazza Niccolò Converti
Inoltre, in occasione del Festival, il borgo di Roseto Capo Spulico ospiterà il designer del suono Alessandro Rizzo, che immergendosi nella vita del borgo ed esplorandone i vicoli e le piazze avrà l’opportunità di registrare i suoni che lo caratterizzano, rielaborandoli in un processo creativo unico che diventerà la traccia sonora del paese. Dunque un festival ricchissimo di stimoli, visioni, idee, proposte esperienziali, nato dalla creatività locale e dalle “Diverse abilità” proprie dei cittadini di Roseto Capo Spulico, e reso concreto dall’impegno e dalla passione di Netural Coop e del Comune di Roseto Capo Spulico.