“È davvero incredibile ciò che succede in Calabria. Dopo le recenti sentenze della Corte di Giustizia Tributaria che ha annullato le richieste di pagamento dei Consorzi di Bonifica, per non aver reso i servizi posti a base del tributo, si continua illegittimamente a perseguitare i cittadini”. È quanto afferma Graziano Di Natale, già segretario questore del consiglio regionale della Calabria, che da anni pone l’attenzione su ciò che concerne i consorzi di bonifica della regione Calabria, ed in particolare quelli della Provincia di Cosenza. Ultimamente, entrando più nello specifico, Di Natale continua a denunciare la circostanza secondo cui i consorzi di bonifica stiano provvedendo a perseguitare i cittadini, usa questi termini Di Natale, con richieste di pagamento di tributi senza ricevere alcun servizio, quindi per meglio dire non dovuti, nonostante la corte di giustizia tributaria avesse emesso sentenza positiva nei riguardi dei cittadini, quindi annullando tali pagamenti, come già reso noto da Di Natale qualche settimana addietro. “Addirittura – aggiunge- si procede al fermo amministrativo delle automobili. Rispetto a tale comportamento illegittimo -conclude- azioneremo gli strumenti giuridici necessari per tutelare i diritti dei cittadini”.
calabria
“Il 43 per cento dei pazienti calabresi si rivolge a strutture sanitarie di regioni non confinanti. La Calabria resta la prima regione d’Italia per migrazione sanitaria mentre è l’ultima per spesa corrente in sanità e per il numero di donne che si sottopongono a screening oncologici. È questa la realtà tracciata dall’ultimo rapporto Svimez sui divari tra Nord e Sud nel diritto alla salute. Un quadro desolante che fotografa quella che è la reale situazione di migliaia di pazienti calabresi, cui non è garantita, entro i confini regionali, un’adeguata possibilità di accesso alle cure”. Lo sostiene, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, commentando l’ultimo Report Svimez “Un Paese, due cure. I divari Nord-Sud nel diritto alla salute”, presentato nei giorni scorsi a Roma in collaborazione con Save the Children.
“È vero che anche in Calabria non mancano realtà di primo piano nel trattamento delle patologie oncologiche, ma è al contempo evidente che ciò non è ancora sufficiente a garantire ai cittadini calabresi pari condizioni e diritti così come avviene in altre regioni. Nel giugno scorso ho rivolto un’interrogazione urgente al presidente Occhiuto sull’implementazione della Rete oncologica regionale, rimasta in buona parte sulla carta, puntando sulla necessità di accelerare i processi decisionali per dare piena attuazione ai decreti commissariali che ne dettavano gli indirizzi. Dalla risposta a quella interrogazione, pervenuta giorni dopo, si evinceva chiaramente come l’istituzione delle Colon Cancer Unit, il potenziamento delle Breast Unit, l’attuazione ed il potenziamento degli screening oncologici e perfino l’istituzione di un numero verde dedicato, fossero in grave e colpevole ritardo. E ad oggi non si registra, purtroppo, nessuna significativa novità in ordine alle questioni poste all’attenzione del presidente della Regione e commissario alla sanità. Vi è dunque ancora molto da lavorare per sperare di poter incidere sui dati impietosi divulgati ancora una volta da Svimez che, come detto, vedono il 43 per cento dei pazienti calabresi migrare verso altri territori con il relativo aggravio di spese per il bilancio regionale. Risorse che potrebbero essere invece impiegate in Calabria per migliorare e dare attuazione proprio alla nostra rete oncologica. Invece, il divario sanitario si allarga sempre di più e diverrà definitivamente incolmabile quando l’Autonomia differenziata, voluta dalle Regioni ricche del Nord, istituirà sistemi sanitari autonomi che diventeranno sempre più efficienti nelle Regioni avanzate e sempre più disastrati dove già sono in difficoltà».
Calabria: all’edizione 2024 del BIT – Borsa Internazionale del Turismo ci sarà Roberto Occhiuto
Arriva la nuova edizione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo, in programma all’Allianz MiCo di Milano dal 4 al 6 febbraio 2024: una finestra sullo scenario del turismo globale, alla scoperta delle destinazioni più suggestive, delle attività più attraenti e dei trend di un comparto in continua evoluzione. Primo marketplace del prodotto “Italia” nel mondo, BIT Milano si conferma un evento rappresentativo per tutto il settore turistico, con un ampio parterre espositivo, da enti del turismo italiani ed internazionali, a vettori, ad associazioni di categoria, a tour operator fino a nuove destinazioni di nicchia. La Calabria si presenta con il suo coloratissimo stand e con tutte le offerte turistiche per programmare e lanciare un 2024 che si preannuncia molto positivo.
Tutti gli operatori regionali pronti ad incontrare gli oltre 1.100 espositori provenienti da 66 Paesi, tra i top buyer altamente profilati sia nazionali che internazionali, provenienti principalmente da Europa (44%), Nord America (14%), Asia (14%), Centro e Sud America (11%) e Medio Oriente (8%). Gli espositori possono così attivare relazioni di business e potenziare le opportunità di incoming e outgoing dai Paesi in target. Tre le aree tematiche in cui è suddivisa la manifestazione: Leisure, con le proposte delle destinazioni e degli espositori italiani e stranieri, BeTech per i servizi digitali e le startup ed il Mice Village con un focus sulla Meeting Industry.
“La Calabria deve aggredire i nuovi mercati – afferma Fabrizio D’Agostino Presidente regionale di Federalberghi – presentando le sue varietà di culture e prospettive uniche attuando così una visione globale su un’ampia gamma di mete e attività: dall’enogastronomia alle esperienze local, dai viaggi relax fino ai cammini spirituali, dalle proposte di viaggio green al turismo rurale e rigenerativo”. E a proposito di nuovi progetti sul turismo religioso, domenica 4 febbraio alle 16,30, all’interno dello stand della regione Calabria ci sarà un interessante incontro sul tema: “Tra cielo e terra” sulle orme di San Francesco di Paola” Il richiamo di San Francesco di Paola varca i confini regionali per un’esperienza unica di turismo religioso e connessione spirituale.
Interverranno
Fabrizio D’Agostino, Presidente Regionale di Federalberghi Calabria
Padre Francesco Maria Trebisonda, Correttore Prov. dei Frati Minimi di San Francesco di Paola
Giovanni Politano, Sindaco di Paola
Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria
Coordina i lavori: Maria Antonella Cauteruccio, Dirigente Generale Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità della Regione Calabria
Il Consiglio regionale – come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo – è stato convocato per mercoledì 7 febbraio alle ore 11. All’ordine del giorno: il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, con l’elezione del Presidente, dei due Vicepresidenti e dei due Segretari-Questori. Nel 2024 sono previsti più appuntamenti elettorali: si andrà al voto in 5 Regioni e in 3700 Comuni tra cui 6 capoluoghi, ma soprattutto si andrà al rinnovo del Parlamento europeo. Elezioni, quest’ultime, d’importanza straordinaria che coincidono con la scadenza fisiologica dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. “Pertanto – sottolinea il presidente Mancuso – per evitare interferenze, nonché la sovrapposizione degli impegni che tutte le forze politiche saranno chiamate ad assumersi, si è concordato di anticipare al prossimo 7 febbraio l’elezione ell’Ufficio di Presidenza”.
Il 27 gennaio 2009, stroncato da un male incurabile, ci lasciava il ”Ragazzo di Calabria” che per oltre 40 anni aveva incantato le platee, le piazze ed i palchi di tutto il mondo cantando, con il suo straordinario talento, con le sue melodie e le sue eccezionali doti di interprete e musicista, le gioie, le ansie, le speranze e le bellezze della sua amata Terra. Giuseppe Agliano, già assessore e consigliere comunale, ricorda così Mino Reitano nel 15° anniversario della morte.
“Per la sua immensa e popolare attività artistica, per il grande affetto e la considerazione che gode ancora oggi – afferma Agliano – Mino merita di essere ricordato in particolare alle giovani generazioni, per poterne apprezzare ed emulare non solo le doti canore ma, anche e soprattutto, le virtù dell’Uomo semplice e carico di energia, di eterno ragazzo pieno di vitalità, dai sani valori e forti ideali, dal cuore gentile e generoso, dedito al lavoro ed alla famiglia. Perciò i reggini ed i calabresi non devono disperdere il messaggio di riscatto lanciato attraverso la sua sterminata produzione artistica, perché Egli non è stato solo un interprete, un compositore, un cantante, un musicista, un attore, uno scrittore, un giornalista, un conduttore, un talento a tutto tondo, ma è stato soprattutto un grande esempio. Con la sua ingenua ma dignitosa umiltà ha rappresentato la forza, la capacità e la voglia di riscatto caratteristica degli uomini e delle donne del sud, che non si rassegnano e vogliono guardare al futuro con l’orgoglio di chi sa si avere le qualità per emergere. Nonostante il suo viscerale amore per la Calabria, Mino Reitano non fece alcuna attività artistica sul territorio per oltre 18 anni, ma il suo ritorno alla fine degli anni ‘90 fu un trionfo. A migliaia infatti, calabresi e turisti, affollarono i suoi concerti durante il tour “Viaggio Mediterraneo”, voluto nel 1998 dal Presidente del Consiglio Regionale del tempo Giuseppe Scopelliti, che per due anni consecutivi lo vide esibirsi, unitamente ad altri artisti calabresi, in molti comuni della regione compreso lo storico concerto di Reggio in Piazza Indipendenza. Nel 2000 gli fu conferito l’incarico onorifico di “Ambasciatore della calabresità nel Mondo” e nel 2005 il San Giorgio d’Oro.
Il 25 ottobre del 2009 le Poste Italiane lo celebrarono con l’emissione di un francobollo facente parte di una serie di tre valori dedicati alla storia della musica italiana (gli altri due furono dedicati a Pavarotti e Rota). Questo evento, il comune di Reggio lo volle organizzare anche a Palazzo San Giorgio, d’intesa con la locale filiale delle Poste e l’Associazione Anassilaos, in contemporanea nazionale. Dopo la sua scomparsa, anche su insistenza di tantissimi fan, amici ed estimatori, fui incaricato dal sindaco Scopelliti di attivare e seguire le procedure per la realizzazione di un monumento a Sua perenne memoria. Lo scultore Rosario La Seta ideò e realizzò (anche con il prezioso apporto della famiglia, in particolare della moglie Patrizia e delle figlie Grazia e Giuseppina) un bellissimo busto in bronzo, con l’immagine di Mino che stringe un violino (strumento che Egli prediligeva) che sovrasta un blocco di pietra di Lazzaro con incisa una grande nota musicale, che uniti raggiungono quasi due metri di altezza. L’opera fu completata nel 2011 e collocata nel 2016 all’interno della piazza ricavata al centro della rotatoria sullo slargo dell’Annunziata nel quartiere di Santa Caterina, che oggi porta il Suo nome.
In questi anni – conclude Giuseppe Agliano – molteplici sono state le iniziative promosse dalle testate televisive e giornalistiche nazionali e locali, oltre che da Istituzioni, Enti e Associazioni, volte e ricordarne la figura e l’opera e per rendere il doveroso tributo ad un personaggio che ha fatto la storia della musica italiana. Una su tutte: il “Memorial Mino Reitano”, pensato, ideato e voluto fortemente dal fratello Gegè (anch’egli recentemente scomparso) che, per 14 anni con amore e dedizione, ha deliziato quanti sono accorsi al teatro “F. Cilea” a riascoltare, dalle voci di altrettanti grandi artisti, il repertorio musicale di Mino, di Franco, di Gegè e di Antonio Reitano, che oggi continua la sua attività al teatro “Manferoce” di Palmi, grazie all’impegno e alla capacità del promoter Natale Princi.
“Una grande vetrina delle tendenze dell’arredamento e dell’interior design di domani. Una occasione straordinaria per artigiani, produttori, designer, stilisti e creatori dei settori della moda, del tessile, della decorazione, della tavola, dell’oggettistica, dell’arredamento, dell’interior design che hanno potuto presentare le loro ultime collezioni a un pubblico mondiale di acquirenti e specificatori. Si è chiusa anche con una importante partecipazione di aziende calabresi la trentesima edizione del Maison & Objet a Parigi, tra le più importanti esposizioni internazionali B2B. Siamo orgogliosi della presenza di nostri associati che hanno fatto conoscere il valore e la qualità del Made in Calabria”. E’ quanto si legge in una nota di Confartigianato Imprese Calabria.
“Il salone Maison&Objet che si è svolto a Parigi dal 18 al 22 gennaio 2024 ha registrato oltre 2500 espositori per rivelare il meglio delle tendenze di domani in fatto di arredamento e design – si legge ancora nella nota di Confartigianato –. 12 le aziende calabresi selezionate che, grazie all’importante sostegno economico della Regione Calabria che ha accolto anche la nostra sollecitazione, hanno partecipato all’evento. Ben sei quelle aderenti alla Confartigianato, tra le quali anche due maestre artigiane che rivestono ruoli direttivi di rilievo nella nostra associazione: la ceramista Giuliana Furrer, presidente del Movimento Donne Impresa Calabria, e la stilista Luigia Granata, presidente regionale del settore Moda di Confartigianato”
“La presenza in questi eventi, Maison&Objet a Parigi, così come la Fiera Home a Milano (dall’11 al 14 gennaio), altro evento sostenuto dalla Regione, rappresentano una grande opportunità di creare le condizioni per porsi in competizione con il resto del mondo produttivo: per qualità e valore i prodotti delle aziende del settore che operano in Calabria non hanno nulla da invidiare ai colleghi di qualsiasi altra realtà territoriale. Spesso però a fare la differenza è proprio un adeguato e programmato supporto economico-istituzionale capace di individuare le giuste occasioni da cogliere per creare opportuni spazi di visibilità e non vanificare gli investimenti di tutti. Noi siamo pronti come sempre a dare il nostro contributo”, conclude la nota.
Sanità Reggio Calabria: incontro col Prefetto, Terzo Settore, Centro Comunitario Agape e Comunità Competente
S’impenna la curva delle patologie psichiatriche tra gli adolescenti calabresi, così come avviene nel resto d’Italia, ma che in Calabria non trovano risposte adeguate da parte del Servizio Sanitario. È stato questo l’ennesimo grido di allarme che Forum regionale del Terzo Settore, Centro Comunitario Agape e Comunità Competente rappresentati dai referenti Luciano Squillaci, Mario Nasone e Rubens Curia, hanno condiviso con il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro. Una vera e propria emergenza che dura da troppo tempo e che ora si è ulteriormente aggravata- Secondo i dati acquisiti da Comunità Competente sulla problematica della Neuropsichiatria Infantile e dell’adolescenza inerente la mobilità passiva, i cosiddetti viaggi della speranza fuori Regione, nel 2022 sono stati 788 bambini ed adolescenti con un numero di ricoveri pari a 929. In particolare il Tribunale dei Minorenni di Reggio e di Catanzaro, che spesso sono chiamati ad intervenire per la tutela di bambini e degli adolescenti che vivono questi gravi disagi, sono in grande difficoltà e da anni chiedono alla Regione, alle Aziende Sanitarie di intervenire per attivare strutture socio- sanitarie sul territorio regionale per questi minori con patologie neuro psichiatriche, minori definiti vere e proprie “mine vaganti” suscettibili di gravi rischi per la propria salute e per i familiari che vivono nell’angoscia e nella solitudine questi drammi.
Le tre organizzazioni hanno segnalato la problematica al Prefetto, in quanto rappresentante del Governo nel territorio, rilevando che non si può continuare a sopperire ricoverando questi minori in Presidi Ospedaliere ed in centri di altre regioni; queste scelte comportano rilevanti oneri economici per la Regione e soprattutto lo sradicamento della famiglia dal territorio di residenza che invece si deve attrezzare per la loro presa in carico. Per dare risposte sono necessarie Unità Operative Complesse Ospedaliere (UOC) di NPIA per il ricovero in fase acuta e per la definizione diagnostica, Strutture territoriali residenziali e semiresidenziali per i disturbi neuropsichici gravi per la presa in carico dopo la dimissione ospedaliera ed il rafforzamento della NPIA territoriale. Grazie alla mobilitazione ed alla interlocuzione con il Commissario Occhiuto e con il Dipartimento della Salute della Regione Calabria delle reti associative si è riuscito a fare inserire nel Programma Operativo 2022/25, approvato con DCA 162 del 18 v novembre 2022, l’istituzione di tre U.O.C. Ospedaliere presso l’AOU Dulbecco di Catanzaro con funzione di HUB, il GOM di Reggio Calabria e A.O.Annunziata di Cosenza e tre strutture sanitarie residenziali di dieci posti ciascuna per il trattamento e la riabilitazione e per le quali non sono ancora stati ancora definiti i requisiti per l’accreditamento
La richiesta di istituire le UOC Ospedaliere e le comunità era stata fatta da Comunità Competente e Dal Forum del Terzo Settore al Commissario Occhiuto in un Documento consegnato nel febbraio 2022.Purtroppo in questi mesi non sono state attivate le azione conseguenziali. Il Forum regionale del terzo settore, l’Agape e Comunità Competente hanno chiesto al Prefetto di valutare la possibilità di un’azione istituzionale mirata ad attivare un tavolo tecnico con regione, ASP e GOM, per concordare per il nostro territorio provinciale quanto già programmato. Squillaci, Nasone e Curia chiedono di fare presto perché adesso ci sono tutte le condizioni per attuare una Rete Integrata Ospedale/ Territorio della NPIA che dia risposte in Calabria ai bisogni di salute in questo settore, si impegnano a collaborare per la ricerca di soluzioni, ma anche ad intensificare l’azione di denuncia e di sensibilizzazione di queste gravi inadempienze del nostro servizio sanitario regionale.
Il Prefetto ha dimostrato grande attenzione riguardo la gravità del problema esposto, ricordando che anche diversi minori stranieri non accompagnati vivono questa condizione a causa delle violenze e dei traumi subiti prima dell’arrivo nel nostro Paese. Ha evidenziato che la Sua competenza istituzionale e territoriale non gli permettono di potere dare risposte dirette alle questioni sollevate, ma si è impegnata a ricercare delle strade e degli spazi per favorire la interlocuzione tra gli attori istituzionale e sociali interessati mirata alla risoluzione di queste problematiche che meritano un impegno collettivo.
Per il forum regionale del terzo settore Luciano Squillaci
Per comunità competente Ruben Curia
Per il centro Comunitario Agape Mario Nasone
Alecci analizza annullamento della selezione dei direttori Asp Vibo
L’annullamento delle procedure di selezione per l’individuazione dei direttori generali dell’Asp di Vibo Valentia, e delle aziende ospedaliere di Cosenza e del Gom di Reggio Calabria è un fatto gravissimo, che sottolinea ancora una volta la mancanza di visione e di programmazione da parte della struttura commissariale guidata dal Presidente Roberto Occhiuto. Proprio il Presidente, infatti, più volte da quando è alla guida della Sanità calabrese ha sottolineato la necessità di non perdere tempo e di dare stabilità ad un comparto “in coma”, attraverso il reclutamento delle migliori risorse umane, capaci di spendere sui territori in maniera efficiente ed efficace le grandi risorse economiche attualmente disponibili. Ebbene, il procedimento in questione, dopo mesi di attesa (era stato avviato l’estate scorsa) doveva portare finalmente alla nomina di nuovi direttori, per dare stabilità a quel percorso di rinnovamento e ristrutturazione di cui la Sanità ha fortemente bisogno, e, invece, ci troviamo al punto di partenza, avendo atteso mesi per un altro nulla di fatto.
La sensazione è che non ci sia un vero piano programmatico alla base delle azioni della struttura commissariale, che si “navighi a vista”. Anche la grande protagonista di questo nuovo corso, la famigerata “Azienda Zero”, dopo la sua istituzione (ricordiamo che esiste almeno sulla carta da dicembre 2021) è stata già più volte riorganizzata e non ha ancora avviato nessuna azione di rilievo. Così, a più di 2 anni dal commissariamento Occhiuto, si registrano ancora gravi carenze sia per quanto riguarda le strutture ospedaliere che la medicina territoriale. Come abbiamo più volte evidenziato, i nostri ospedali, nonostante i grandi sacrifici del personale, continuano ad utilizzare macchinari obsoleti, a non garantire i livelli essenziali di assistenza, le liste d’attesa aumentano, la migrazione sanitaria è sempre più preoccupante. Ci troviamo quasi alla soglia di metà mandato per questa legislatura ed al netto dei tanti proclami non si registra nessun cambio di marcia per la sanità calabrese.
Catanzaro, Mancuso: “La Festa regionale della Polizia locale dà l’opportunità di rinforzare lo spirito di coesione”
“La Festa regionale della Polizia locale dà l’opportunità di rinforzare lo spirito di coesione di donne e uomini che quotidianamente dispiegano un impegno gravoso nelle città e nei paesi della Calabria, nonostante i gravi e croniche carenze di organico, oggi del tutto insufficiente ad affrontare le necessità. Un problema, quest’ultimo, a cui occorre dare adeguate risposte”. L’ha detto il Presidente del Consiglio regionale, intervenendo a Catanzaro in occasione della ricorrenza annuale (la seconda, la prima si è svolta a Reggio Calabria lo scorso anno) della Polizia locale di cui Filippo Mancuso presiede l’Ufficio di Coordinamento istituito con legge regionale.
“Credo si stia facendo assieme, il Coordinamento, l’assessore per la sicurezza della Giunta regionale Filippo Pietropaolo e i rappresentanti della Polizia locale, un ottimo lavoro – ha sottolineato Mancuso – per innovare e rendere ulteriormente efficace la Polizia locale, attraverso l’istituzione di corsi di formazione professionali specializzanti, la standardizzazione di mezzi di servizio e uniformi e segni distintivi e l’individuazione di criteri e sistemi di selezione omogenei su base regionale per l’accesso al ruolo di agenti ed ufficiali. L’obiettivo è assicurare omogeneità e uniformità alle polizie municipali sul territorio calabrese”.
Inoltre, il presidente Mancuso, dopo aver augurato “buon lavoro al nuovo comandante della Polizia locale del capoluogo Vincenzo Ruocco”, ha affermato: “La sicurezza urbana rappresenta una delle condizioni primarie per un ordinato svolgimento della vita civile; perciò, colgo l’occasione per esprimere la solidarietà mia e del Consiglio regionale agli agenti di Polizia municipale di Catanzaro recentemente vittime di una gravissima aggressione”.
Calabria: la nota del consigliere Alecci sulla realizzazione del sottopasso ferroviario a Badolato
Da oltre 12 anni la comunità di Badolato attende la risoluzione di una problematica che sta creando grandi disagi sia ai residenti che ai numerosi turisti. Dal 2012, anno della chiusura del passaggio a livello nei pressi di via Aquilia, gli abitanti della zona sud del paese sono, infatti, costretti a percorrere oltre un chilometro a piedi per poter raggiungere l’unico attraversamento dei binari ad oggi disponibile per recarsi sul lungomare e sulla spiaggia. Al riguardo, sono stato contattato dal comitato cittadino “Insieme si può fare” che si è fatto promotore di una serie di iniziative volte alla realizzazione di un attraversamento ciclo-pedonale sollecitando la questione, insieme al Comune di Badolato, anche presso gli uffici preposti della Regione Calabria. Al Presidente Roberto Occhiuto e alla Direzione territoriale di Ferrovie dello Stato è stata inviata, inoltre, una petizione sottoscritta da oltre 500 cittadini per chiedere l’attivazione di un Tavolo di confronto tra Sindaco, regione Calabria e Ferrovie dello Stato che, però, ad oggi non ha ottenuto alcun risultato. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione al Presidente della Regione in modo da ottenere al più presto delle risposte adeguate sulla volontà di realizzazione dell’opera.
Anche perché già nel 2012 erano state previste opere sostitutive di attraversamento per pedoni e ciclisti, comprensive di rampe per i disabili, e successivamente i tecnici delle Ferrovie dello Stato avevano effettuato vari sopraluoghi con i tecnici regionali per verificare la fattibilità dell’opera. Nelle varie interlocuzioni il Comune, che oggi vive una situazione di dissesto finanziario ma al tempo si era fatto parte attiva nel realizzare l’attraversamento utilizzando fondi propri, ha richiesto più volte alla Regione Calabria i fondi necessari alla realizzazione dell’opera che dovrebbe costare intorno ai 300.000 euro in tutto. Opera che oltre ad avere un impatto dal punto di vista sociale e turistico nel ricucire il tessuto urbano, risulta fondamentale per scongiurare la pericolosa abitudine dell’attraversamento dei binari in tratti non autorizzati o messi in sicurezza. Auspico, pertanto, che si possa giungere ad una soluzione positiva nel più breve tempo possibile e, comunque, vigilerò in modo da tenere alta l’attenzione della politica su questa importante questione.