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Emergenza Ucraina: al Cilea il concerto solidale “Grande Evento per la Pace”

L'avvocato Lucia Lipari: "Fondamentale restare accanto a mamme e bambini ucraini, adesso e per tutto il tempo necessario"

di redazione

Il prossimo 8 maggio il Teatro Cilea di Reggio Calabria ospiterà un concerto solidale finalizzato alla raccolta di aiuti a sostegno della popolazione ucraina e in particolare di mamme e bambini.
“Mostrare vicinanza al popolo ucraino, non solo oggi nell’emergenza, ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno è fondamentale”, ha detto ai microfoni di Radio Touring l’avvocato Lucia Lipari, portavoce del Comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina, intervistata in occasione della presentazione dell’evento a Palazzo San Giorgio.

Ben undici le realtà territoriali coinvolte, tra sindacati, parrocchie, associazioni e cooperative. Il concerto dell’8 maggio, che avrà inizio alle 19:30, ospiterà 90 artisti che si esibiranno gratuitamente, a dimostrazione della volontà di Reggio Calabria di abbracciare simbolicamente la comunità ucraina.
L’evento è promosso dal Comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina, dal Comune di Reggio Calabria e dalla Fondazione Mediolanum Onlus. La raccolta fondi sarà destinata ai profughi giunti in città e a costituire una dote per i più piccoli. Fondazione Mediolanum Onlus inoltre raddoppierà i primi 5.000 euro raccolti, con l’obiettivo di sostenere più nuclei mamma-bambini.

Il comitato si è costituito su iniziativa del centro Comunitario Agape, referente la vicepresidente Lucia Lipari, ed è composto dalle parrocchie del Crocefisso e di sant’Agostino, rette da don Marco Scordo e da Padre Gabriele Bentoglio, dall’associazione Ulysses di Marisa Cagliostro, dal Banco Alimentare di Giuseppe Bognoni, dalla coop Demetra di Cristina Ciccone, dai Medici del Mondo con Alberto Politi, dai Patronato della Cigl con Mimma Pacifici e della Cisl con Federica Sgrò e con la compagnia Teatrale Scena Nuda di Teresa Timpano. Grazie a questa alleanza sono state già accolte presso famiglie o in alloggi messi a disposizione dalla generosità di privati, oltre 15 famiglie.

Il metodo scelto è quello dell’accoglienza diffusa che sta facendo leva su progetti familiari personalizzati che prevedono: l’individuazione di un volontario-tutor quale punto di riferimento della famiglie accolta sia per le necessità quotidiane che per il raccordo con enti ed istituzioni; il reperimento di alloggi dove ospitare i minori con le loro mamme prevedendo la copertura delle spese delle utenze, di eventuali lavori di adattamento, di acquisti di quanto necessario; la programmazione di attività di sostentamento (vitto, vestiario, medicine per i minori, ecc), inserimento scolastico, cure sanitarie e sostegno psicologico, accesso ad attività sportive; l’assistenza legale ed il raccordo con i Servizi sociali Comunali, Questura, Asp e il Tribunale dei Minori; corsi di alfabetizzazione per i minori e le mamme e collaborazione con mediatori linguistici e culturali.

 

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