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L’Italia del Meridione nomina il vice segretario federale, Giuseppe Perri

Nominato nel nuovo Comitato Esecutivo in qualità di vice segretario federale dell'Italia del Meridione, Giuseppe Perri

di Paolo Frascati

Una macchina politica e amministrativa in fermento quella de l’Italia del Meridione, che sta offrendo al panorama politico una visione prospettica e di azione sempre più interessante, tanto da diventare punto di riferimento di molte realtà territoriali e interlocutore privilegiato di diverse forze politiche. L’ingresso e l’adesione di nuove figure che hanno sposato, impegnandosi in prima persona, la filosofia e la missione di IdM, sta contribuendo alla crescita esponenziale del Movimento, che ha trovato radici anche oltreoceano. Un’opera di ristrutturazione anche interna che ha visto, nell’ultimo anno, una riorganizzazione generale delle segreterie regionali e provinciali e, soprattutto, dell’organigramma nazionale. Nei giorni scorsi, presso la sede di Roma, la nomina nel Comitato Esecutivo, di Giuseppe Perri, in qualità di vice segretario federale. Originario di San Giovanni in Fiore (Cs), ma romano di adozione, esperto in consulenza finanziaria corporate, già responsabile zonale della Udicon, impegnato attivamente in politica da sempre, Perri ha accettato la nomina con grande entusiasmo: “Ringrazio il Movimento, tutto il direttivo, nonché il fondatore Orlandino Greco, per la fiducia accordatami. Oggi è per me un giorno memorabile. Questo vostro alto atto di fiducia mi riempie di orgoglio ma al contempo m’impone di concentrare tutta la mia passione sullo sviluppo e la crescita di questo grande progetto che è IdM”.

Il neo vice segretario ha poi affermato: “Credo che non ci sia nessun dubbio, l’Italia del Meridione deve essere il punto di partenza, per un cambio di passo dell’intero Paese, anche nell’ambito di una visione europeista, che non vuol dire dipendentista. Il meridione d’Italia, dovrà essere d’esempio, attraverso il nostro programma politico, per tutte le realtà del sud dell’Europa”. È di questo – ha aggiunto Perri – siamo tutti consapevoli! Il sud d’Europa oggi rappresenta l’unica strada per lo sviluppo economico, è strada di integrazione sociale, è un laboratorio a cielo aperto. Non possiamo stare più a guardare e ad attendere che altri possano stabilire il futuro dell’Italia del sud. Tutto ciò – enfatizza – è paradossale ed anacronistico davanti ad un sistema Italia che vede, a partire da Roma fino ad arrivare al nord Europa, la gente del sud Italia ed Europa apportare cambiamenti, dirigere imprese nazionali ed internazionali, imporsi nei più disparati settori. Se è vera, quindi, la profezia del grande abate Gioacchino da Fiore, nemo profeta in patria, – ha concluso il vice segretario – vorrà dire che oggi le condizioni sono mature affinché tutti insieme, in nome dell’unione dell’Italia, con coraggio ed umiltà, partendo dalle istanze dei territori e dai bisogni reali delle comunità, dobbiamo indirizzare il Paese verso un cambiamento generale. “L’Italia del Meridione” non è solo un’inversione dei termini, ma di prospettiva e di impegno politico atto a riportare il sud al centro dell’agenda politica nazionale e quindi a restituirgli dignità e diritti.

A Perri hanno fatto eco le dichiarazioni del segretario federale, Vincenzo Castellano, che nel ringraziare, esaltandone la figura, a sua volta il nuovo vice, per l’impegno e la responsabilità assuntasi accettando la nomina, ha dichiarato: “In difesa delle istanze territoriali e delle autonomie locali occorrono i contributi di tutte le forze politiche autenticamente federaliste, le quali credono che il rilancio del sistema Italia passi da una reale parificazione di risorse e diritti in tutto il Paese. LItalia del Meridione è pronta a raccogliere la sfida per la creazione di un nuovo soggetto politico autonomista e federalista, che dia rappresentanza istituzionale da Nord a Sud, mettendo a disposizione il proprio patrimonio di idee e di intelligenze con lunico obiettivo dellUnione degli Italiani. Per far questo – ha sottolineato Castellano nella chiusa – abbiamo puntato sulla nostra più grande risorsa: quella umana, fatta di competenze passione, dedizione, credo”.

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