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Mario Romeo e tutta la componente di “La Bagnara che vogliAMO” rigettano le accuse

Mario Romeo e tutta la componente di "La Bagnara che vogliAMO" respingono le accuse di irregolarità sulle elezioni all’interno dei seggi

di Filippo Francesco Idone

Avremmo preferito continuare a lavorare per il bene della nostra Comunità sotto traccia, lontano dai riflettori dei mass-media, per non generare allarmismo. Ma le indiscrezioni giornalistiche emerse nelle ultime ore ci costringono ad anticipare un po’ i tempi nel rendere pubblico qualcosa che ci ha a dir poco sorpresi e scossi. Parlo a nome della componente che oggi rappresento in Consiglio comunale e che durante le elezioni comunali di giugno mi ha sostenuto come candidato a sindaco, “La Bagnara che vogliamo”. Nell’immediatezza del post-voto si sono rincorsi insistenti rumors, voci di corridoio, un forte e fastidioso chiacchiericcio, sempre nella stessa direzione: quella di una gestione piuttosto “allegra” nei seggi delle operazioni di voto in molte sezioni.

Non potevamo voltarci dall’altra parte. La popolazione stessa ci ha dato l’input per agire, a tutela della democrazia, della trasparenza e della reputazione della Comunità di Bagnara, con l’obiettivo di eliminare ogni tipo di dubbio e congettura. Pertanto, ci siamo affidati allo strumento di legge previsto in questi casi, ossia la procedura di accesso agli atti, che consente di prendere visione dei verbali delle operazioni di voto. Questo ovviamente per fugare ogni incertezza, nella speranza che i dubbi fossero smentiti.

Invece, con grande rammarico ed un pizzico di sorpresa, i dubbi sembrerebbero divenuti evidenza. Dopo un’attenta lettura degli atti ed un riscontro dettagliato, abbiamo rilevato numerosissime anomalie e diverse irregolarità che riteniamo essere gravi, andando ad inficiare l’esercizio democratico per eccellenza, il voto.

È bastata una veloce lettura per rendersi conto, per esempio, che:

  • molti iscritti nei registri sarebbero identificati con numeri non corrispondenti a documenti di riconoscimento;
  • nei verbali delle operazioni elettorali di diverse sezioni vi sarebbe l’assenza dell’indicazione delle schede vidimate e non votate;
  • in diverse sezioni risulterebbe mancante il numero delle schede restituite, ciò a dimostrazione del fenomeno delle “schede ballerine”;
  • ci sarebbe la presenza di una serie di vizi nei verbali delle sezioni elettorali redatti dai rispettivi presidenti durante le fasi di voto;
  • sembrerebbe – come qualcuno ha già scritto – che ci siano schede votate in numero maggiore rispetto agli elettori che si sono realmente presentati al seggio muniti di tessera elettorale, il che proverebbe che abbiano votato centinaia di persone in assenza di una loro annotazione sul registro degli aventi diritto al voto. Questo infatti avrebbe determinato un ammanco notevolissimo di tessere elettorali;
  • risulterebbe il voto di persone che vivono all’estero e che in realtà non mettono piede a Bagnara da molti anni;
  • ci sarebbe nel registro dei votanti qualcuno che avrebbe dichiarato di non essersi mai recato alle urne in quei giorni per problemi di salute.

Pare, insomma, che ci siano state tante irregolarità, gravi anche, all’interno dei seggi del nostro Comune. E inevitabilmente si è scatenato in noi un ulteriore senso di responsabilità nei confronti di tutta la Comunità bagnarese, che merita rispetto. Dunque, l’ovvia conseguenza di questi riscontri è stata la presentazione di un ricorso al TAR della Calabria, mirato a verificare tutte le operazioni di voto, certi che la Giustizia farà luce in un modo o nell’altro sulla vicenda. Ci affidiamo all’organo deputato al controllo approfondito di queste anomalie, che solo così potranno essere con certezza smentite o confermate. Lo dobbiamo a tutta la Comunità di Bagnara, che si è sempre distinta per correttezza e senso del dovere.

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