Riceviamo e pubblichiamo:
“Domenica 31 luglio si è conclusa l’estate ragazzi 2022, promossa dalla famiglia Salesiana e dall’oratorio Don Bosco di Gallico superiore.
Ho voluto, come genitore e membro della comunità di Gallico, scrivere di questa meravigliosa esperienza perché per chi come me è cresciuto nella periferia nord di Reggio Calabria, nel pieno periodo della guerra tra cosche, sa bene l’importanza di avere figure educative che ti insegnino che la vita è un dono e non va sprecata.
Questo insegnamento passa soprattutto attraverso l’accompagnamento nella crescita dei ragazzi e la testimonianza di vita data degli educatori che, durante le giornate dell’estate ragazzi, hanno dato dono e dimostrazione di grande amore e dedizione verso i bambini e gli insegnamenti di Don Bosco.
L’atto del prendersi cura, di spiritualità e di responsabilità, volta a creare crescita umana, sono stati riconsegnati alla comunità e con essi un cuore capace d’amare trascendendo i limiti relazionali a cui spesso lo confiniamo.
Questo non fa altro che testimoniare che la comunità di Gallico è sana, integra più che mai, e non può, e non vuole, fare a meno dell’oratorio perché in esso si dischiude la luce della speranza per tanti giovani e meno giovani.
L’oratorio non è solo un luogo fisico, anche se al momento è ingiustificatamente chiuso e riaprirlo alla comunità non sarebbe male, ma è anche luogo dove vengono trasmessi i giusti valori. Gli stessi valori, va ricordato, che per demerito degli adulti sembrerebbero spariti tra i giovani, sempre più soli, annichiliti da un futuro senza prospettive e colmi di rabbia. Quindi, sulla base di quanto scritto, viene da chiedersi: perché tenere chiuso un luogo di formazione come l’oratorio di Gallico che in tanti anni si è dimostrato fucina di solidarietà e di crescita armonica per i ragazzi?
L’importanza educativa e sociale dell’oratorio è un dato di fatto inconfutabile e per tale motivo i tanti figli di Don Bosco di Gallico, sapendo di ciò, non si sono mai dati per vinti, continuando il percorso intrapreso da chi prima di loro e di questo gli sono personalmente riconoscente. Hanno creato, con spirito, forza d’animo e con la gioia di sempre e di chi possiede un grande cuore, tanti eventi e momenti di aggregazione, riportando di nuovo il sorriso dei bambini per le strade e nei luoghi scelti per rimediare a ciò che gli è stato strappato e negato senza ritegno“.