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“I Don’t Like Myself”: Imagine Dragons a supporto della prevenzione delle malattie mentali

Con “I Dont Like Myself” la band americana Imagine Dragons sostiene il “World Mental Health Day”

di Pierluigi Gabriele

Articolo di Pierluigi Gabriele

Con “I Dont Like Myself” la band americana Imagine Dragons vuole dare uno scossone al mondo della musica, supportando la prevenzione di un male che affligge molto la società occidentale: le malattie mentali. Purtroppo con lo stress e le pressioni di ogni giorno, condite da una società che va sempre di corsa, e che lascia puntualmente molti indietro, e se si ci aggiungono i due anni infernali della pandemia, le malattie mentali sono aumentate esponenzialmente. La band con il videoclip del brano, tratto dall’album “Mercury – Acts 1&2”, ha collaborato con l’organizzazione Crisis Text Line per proporre ai fan di supportare, anche attraverso donazioni, ma soprattutto per chi ne ha le competenze, nell’assistenza medica e logistica. L’organizzazione è chiaramente No-profit, e fornisce supporto gratuito 24 ore su 24, sia negli Stati Uniti che nell’isola caraibica di Porto Rico.

Lo stesso frontman della band Dan Reynolds ha passato dei brutti momenti a causa non soltanto della mole di lavoro, condita da tour interminabili, ma anche per l’eccesso di autostima data dal grande successo. Questo lo ha portato a decidere di andare in terapia per diversi anni, cercando di lavorare al meglio sulle sue fragilità. Proprio in questo periodo ha scritto la canzone, che ha contribuito molto a mettere in luce un problema oramai assai comune. Il CEO di Crisis Text Line Dena Trujillo è molto grata alla band, soprattutto per il contributo che può dare, convincendo le giovani generazioni proprio a rivolgersi a loro nei momenti di crisi dovuti magari a situazioni familiari poco piacevoli o allo stress dello studio. Lo stesso brano è destinato a portare conforto a molti, racchiudendo dentro di sé la speranza anche di avere una maggiore empatia nei confronti del prossimo.

Il singolo, tratto dall’album sopracitato, quinto in studio della band nativa di Los Angeles, è composto da 32 canzoni ed ha rappresentato una svolta nella carriera degli Imagine Dragons, che sotto l’egida del pluripremiato produttore Rick Rubin ha sfornato un doppio album che ha in sé hit del calibro di “Enemy”, Disco di Platino nel nostro Paese e “Sharks” che ha raggiunto a livello globale 11 miliardi di stream.

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