Il Comune si costituirà parte civile nel processo per i presunti brogli.
Lo abbiamo chiesto due anni fa nel primo consiglio comunale utile e lo abbiamo ribadito continuamente.
È un atto di rispetto nei confronti della città tutta. È un atto che garantisce – questo sì – del massimo impegno dell’Amministrazione a proteggere la dignità della cittadinanza intera.
Questo non vuol dire affatto porsi in accusa giustizialista verso gli eventuali imputati, come qualcuno strumentalmente ci ha risposto in questi due anni, ma utilizzare i legittimi strumenti che l’Amministrazione Comunale possiede nel pieno quadro del garantismo. «Il garantismo è in essere quando tutti gli attori fanno tutto ciò che è nelle loro competenze per garantire l’interesse pubblico e collettivo», avevamo scritto e ribadito in consiglio comunale con il consigliere Saverio Pazzano.
Quando insistevamo e ci richiamavamo al codice etico dell’Amministrazione su questo impegno, avevamo quindi ragione!
La notizia è passata in sordina, considerata la vicenda Miramare che ha occupato la cronaca dell’ultimo consiglio comunale.
Ma a diretta e ulteriore domanda del gruppo La Strada il presidente del consiglio ha riferito espressamente che il consiglio comunale si costituirà parte civile.
Dopo due anni di “riflessione” è comunque un segnale importante. Bisogna essere e restare perseveranti.