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Consiglio Regionale: forte dibattito sulle infrastrutture

Durante la seduta del Consiglio Regionale si è analizzato il dibattito sulle infrastrutture calabresi. Le analisi dei governanti

di Filippo Francesco Idone

All’informativa in Consiglio regionale del Presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, sul tema delle infrastrutture ha fatto seguito un dibattito nel corso del quale sono intervenuti soltanto esponenti dell’opposizione. Sono state espresse valutazioni variegate, pur nel riconoscimento generale di un positivo confronto con il Governo centrale. Le considerazioni di Occhiuto sono state accolte positivamente dal capogruppo del Movimento Cinquestelle Davide Tavernise. “Considerazioni che però s’infrangono – ha detto l’esponente M5S – con il dato di fatto di una manovra finanziaria che al momento non prevede neppure un centesimo per l’ammodernamento della statale 106″. Di “intervento condivisibile” ha parlato anche Antonio Lo Schiavo, della Lista De Magistris).

“Le proposte di Occhiuto – ha detto – sembrano venire da un presidente di una maggioranza di centrosinistra, soprattutto quando parla di autonomia differenziata”. Perplessità sono state espresse, invece dal dem Ernesto Alecci, che si è detto “fiducioso sul finanziamento per la statale 106 dopo che tre anni fa lo stesso Salvini, con un’interrogazione all’allora ministro De Micheli ed una visita in Calabria, parlò di scandalo per una strada in quelle condizioni“. Punti di vista costruttivi per la discussione sono stati formulati da Raffaele Mammoliti, del Pd, secondo il quale “la Regione non può sottrarsi ad una discussione di merito, soprattutto in relazione al tema dell’autonomia differenziata”.

Nell’auspicare l’assegnazione, stasera in Consiglio dei Ministri, dei fondi per la SS106, Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), riguardo al tema dell’autonomia differenziata, ha affermato che “i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, vanno pretesi” e che “la riforma Calderoli non è altro che un grimaldello per aumentare le discrepanze del Sud. Il ponte sullo Stretto, di cui si parla da tempo immemorabile, è inutile e dannoso”. “Mi sarei aspettata qualcosa di più – ha detto Amalia Bruni, capogruppo del Gruppo Misto di quello che abbiamo letto in questi giorni sulla stampa. Prendendo atto di questa nuova volontà politica nazionale, credo che l’argomento sia servito finora più a far vivere e prosperare le famiglie di progettisti, piuttosto che il territorio”.

“Parlare ancora di 106 – ha affermato il capogruppo del Pd Domenico Bevacqua – non è un buon segnale. Soprattutto dopo una mozione approvata all’unanimità da questo Consiglio il cui argomento siamo oggi nuovamente costretti ad affrontare. Non vorrei poi che quella del Ponte sullo Stretto fosse una operazione gattopardesca per non far cambiare nulla”. E “sull’abbinamento del confronto sulle infrastrutture, proposto dal Ministro Matteo Salvini, e l’avvio della discussione sull’inaccettabile bozza dell’Autonomia differenziata, aperta dal suo collega di partito Roberto Calderoli”, il consigliere Dem Nicola Irto ha sollevato “non poche perplessità”. Ha concluso il dibattito il presidente Occhiuto, che ha ripreso alcune considerazioni emerse dal dibattito. Nel formulare gli auguri di buon lavoro a Irto, eletto senatore, Occhiuto ha assicurato che “il tema dell’autonomia è sganciato da quello delle infrastrutture, “perché è intimamente connesso agli investimenti che lo Stato deve fare sulle infrastrutture”. Poi, in risposta a Bevacqua, Occhiuto si è detto grato dell’approvazione all’unanimità della mozione sulla statale 106. Non è affatto vero che non sia servita a nulla, tanto che tre miliardi erano stati inseriti nell’allegato alle infrastrutture del DEF, ma non nelle tabelle, perché questo va fatto con la manovra di Bilancio. E sono certo che stasera il Governo confermerà questo finanziamento. Se ci riusciremo sarà merito del buon lavoro fatto in Calabria”. (ANSA).

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